Prima del Microbo (da oggi è maiuscolo, almeno questa gliela concedo altrimenti lo perdo di vista tanto è piccolo in tutti i sensi) e del suo partitino di molesti e petulanti guastatori, nella mia innocenza ed inesperienza pensavo che fossero “fastidiosi” o “insopportabili”:
il rumore della caldaia quando guardi la tv o leggi un libro oppure la goccia dal rubinetto quando cerchi di prender sonno o di affinare la tua visione del mondo;
il senso di vomito o il mal di testa;
l’umidità dei giorni di pioggia o il sacco della monnezza che una volta chiuso e appoggiato non sta mai in piedi e si rovescia in malo modo sul pavimento;
il rumore dell’aspirapolvere del vicino alle 23;
la linguetta della lattina che ti resta in mano a latta ancora sigillata;
il postino che nemmeno prova a suonare e ti lascia la ricevuta della raccomandata in cassetta;
il gestore di energia che ti chiama per proporti sconti lisergici in bolletta mentre sei in coda all’iper e stai imbustando la spesa in tutta fretta per non bloccare la coda in tempo di Covid;
la mosca in macchina;
la zanzara in camera da letto;
la deiezione canina spalmata sotto la suola;
prendere un gol in contropiede (sorry: ripartenza) quando stai vincendo;
la batteria del cellulare che ti pianta di botto all’ultima riga di un tuo formidabile commento social di 23 righe;
lo spigolo del comodino che ti frantuma il mignolo:
l’odore di fritto dopo aver lautamente mangiato;
lo streaming a scatti;
l’auto cortissima che ti illude che il parcheggio sia libero;
il lesionato che va a 22 km/h in centro col verde a 300 metri, poi col giallo accelera a velocità Warp2 e passa e tu a rosso pieno ce l’hai nel sedere e ti devi fermare;
Il sacchetto trasparente del reparto frutta e verdura che si apre solo dopo sette minuti di tentativi;
Il demente che mette la freccia quando già ti ha fatto perdere due ore e tutti hanno capito che stava rallentando per fermarsi o per girare.
Ma non avevo ancora vissuto questo mese di annunciata crisi di governo, con Mr. 2% che viene intervistato ogni giorno da un giornale e da una tv per dire sempre le solite irrilevanti e perdibili bischerate e che sta bloccando un intero Paese sul nulla, il nulla sottovuoto della sua proposta politica, contemporaneamente sfrangiando le palle a milioni di persone e vieppiù intrattenendo decine di osservatori stranieri incuriositi da questo spettacolo da circo di quart’ordine.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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