La credibilià si costruisce giorno dopo giorno.
Non puoi riportarmi una notizia dicendo che l’hai letta su determinati giornali o l’hai sentita su determinati tg che raccontano palle a manetta e che moltissime volte hanno dato prova di nascondere o taroccare le notizie, oltre in molti casi a dipendere in maniera evidente da personaggi indegni o da centri di potere nemmeno tanto occulti.
Sarebbe come dire: “hai sentito che la Pinuccia se la fa col garzone del latte e anche col pastore della montagna? Me lo ha detto Gigi.” E poi Gigi è il ballista del paese.
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Se invece Marta, la postina, mia amica, nota per la sua correttezza e riservatezza, mi dicesse: “pare che la Pinuccia si sia innamorata di Carletto, quello del latte, ma non dirlo in giro, non è poi così certo e non sta bene, e poi la Pinuccia è una che si infiamma facile”, io le crederei, perché è persona sincera e misurata.
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Non è una questione politica o di una fazione contro l’altra.
E’ diverso.
Se Piero Angela mi dice una cosa sui vaccini, io gli credo ciecamente. Poi verifico, ma per abitudine mia.
Se me la dice Ganassa, parto dal presupposto che sia una emerita e sesquipedale cazzata, poi verifico per scrupolo perché una chance la si dà a tutti, anche ai recidivi.
Non è fare discriminazioni. E’ fare distinzioni. Fra un ballista e un serio uomo di scienza. Fra un cazzaro e una persona seria. Fra uno che apre la bocca per arieggiare il locale e uno che quando parla ha prima collegato la bocca al cervello. E’ distinguere: un martello non è un pomodoro.
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Quindi se una notizia me la riporta il Fatto, o il Manifesto, o Gabanelli, o Ranucci, o Lerner, o Biagi (pace all’anima sua), o Barbacetto, o Ranieri, o Iovene, o Iacona, o Woodward, o Chomski io tendenzialmente ci credo, pur verificando: perché si tratta di fonti credibili, che di rado sbagliano e mai ho beccato a mentire apposta. Se leggo certe cose su noti giornali buoni per il cesso (in caso di blocco del canale di Suez e conseguente carenza di carta igienica) o le sento da tg servi, per prima cosa dubito fortemente, pur verificando per scrupolo (a volte anche un bugiardo o un venduto può dirla giusta, per distrazione o perché in quel caso gli conviene).
Se Il Microbo o il Ganassa o un fascista affermano una cosa, io dubito a palla. Se la afferma Sanders, Bersani o Conte ci credo. Perchè i primi hanno mentito o sparato assurdità decine di volte, i secondi mai (e se a volte hanno sbagliato, si sono subito scusati).
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Alla fine, non è difficile da capire.
Anche voi date retta all’edicolante affidabile che vi avvisa su un giro poco chiaro al terzo piano del palazzo di fronte (dove sta quella biondina...) e catalogate subito come boiata l’affermazione del noto cazzaro del paese su un presunto complotto galattico su covid e vaccini.
Perché stupirsi? E soprattutto perché, pur non dimenticando mai di verificare per conto mio (anche con Travaglio, per dire), perché dovrei credere a bugiardi e traditori e dubitare di seri e sinceri?
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Img: FQ autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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