Massima solidarietà, sento e leggo, a chi il 6 aprile riaprirà il suo locale violando un DL.
Non mi dilungo sul fatto che i ristoratori e i baristi hanno torto ma anche qualche ragione (piccola) e sul fatto che le misure restrittive degli ultimi mesi (diciamo terza ondata, quindi Conte II ai saluti e Draghi nascente) sono mal pensate.
Osservo questo. Se io rubo un’auto perché la mia è sotto sequestro da troppo tempo (che sia troppo lo valuto io, ovvio), faccio bene? Merito solidarietà? Se affermo la mia libertà di individuo e giro fra la folla a muso nudo, faccio bene? Se scavallo di regione a Pasqua, mi faranno una statua? Se per ripicca incollo la serratura della multinazionale che mi ha licenziato tre mesi fa sono un eroe? Se non trovo lavoro e non ho di che sfamare i miei figli e rapino le vecchiette fuori dalle Poste (senza usare violenza e solo quelle vestite meglio e ingioiellate, quindi non alla canna del gas come me) sono un disperato che va capito? Se tolgo qualche milione al commercialista del quarto piano per sfamare le centinaia di persone in fila per ore ai centri Caritas, sono Robin Hood o un volgare ladro?
Basta mettersi d’accordo.
Anch’io violerei qualche legge (es: razziali).
Però se cominciamo a dire che se una legge per me non va bene posso ignorarla, qui tutto diventa far west.autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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