Dagli quel che si merita.
Afferralo subito e non mollare più la presa.
Scuotilo fino all’esaurimento. Sfibralo, sfilaccialo, smembralo con cura e competenza. Svuotalo.
Demoliscilo.
In stato di grazia effettua i tuoi colpi da manuale annunciandoli con enfasi prima di ogni stoccata e prosegui feroce verso l’abiezione più pura.
Riducilo in polvere e poi la polvere mettila nell’ossario dei politici più inutili, molesti e dannosi di questa vilipesa Repubblica.
Frantumalo senza pietà. Gira e rigira il coltello nelle ferite di questo meschino e misero traditore, di questo Giuda cattivo, di questo traffichino di provincia senza arte né parte.
Non averne mai abbastanza, non avere pietà.
Deve sparire a vendere birrette su spiagge tropicali.
L’eco del suo nome deve perdersi nei più lerci meandri della storia.
Deve affogare nella sua arroganza, infettarsi della sua spocchia, naufragare nel suo mare di cazzate, soffocare nel suo ego.
Deve tornare e essere pubblicamente nulla, per pareggiare quel che è in privato.
Fallo per noi, replica il tuo numero migliore: la distruzione scientifica e impietosa, meticolosa e bestiale della feccia che infetta le sacre stanze e svilisce l’esercizio della sovranità.
Dà un messaggio chiaro e definitivo ai grassi e marci maiali assetati di denaro per conto dei quali fa il clown in un momento così difficile. Ti prego, concedici il bis, un grande bis, ma questa volta, in un trionfo imperiale di cui sarà imperituro il ricordo, esagera e finisci il numero col botto più grande, col trionfo più ineffabile.
Dacci questa gioia, liberaci da questo male.
Per ripartire, col vaccino e senza il #microbo. autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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