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giovedì 10 dicembre 2020

Ti ho ucciso ma non volevo davvero farlo, quindi scu...

TI HO UCCISO MA NON VOLEVO DAVVERO FARLO, QUINDI SCUSAMI TANTO E ADESSO VADO, OK? 
(1850 caratteri -ehi, lo ho contati tutti poi mi sono stufato e ho messo “circa”; 2 minuti abbondanti per leggermi, una vita per capirmi -chiedete al mio psichiatra, a causa mia è in cura pure lui da un collega)


Se ti uccido prendo l’ergastolo. Falso, spesso prendo 15-20 anni che con riti abbreviati e caxxate varie si riducono e poi semilibertà e semifava e alla fine ti ho ucciso ma faccio sì e no 10 anni di galera e quando mi va di schifo.
Alla fine, poi, se ti ho ucciso che avevo 25 anni, esco di galera e ho casa e lavoro, due cose che un 40enne incensurato spesso si sogna: ma è il “carattere rieducativo della pena”, che non contesto: semmai contesto che per gli incensurati i principi costituzionali restino invece lettera morta.
E poi, se dimostro che ero incapace di intendere e di volere (per esempio ero nel pieno di un delirio di gelosia) mi assolvono. O me la cavo con due schiaffetti e un “non farlo più, birichino”.  Alla fine un codice benevolo, un avvocato abilissimo e un giudice fantasioso possono salvarmi la vita.

Del resto chi uccide senza essere in pericolo di vita non è sempre incapace di intendere e di volere? Come potrebbe, un uomo coi neuroni a posto, uccidere salvo nel caso che ho precisato? Quindi vedete bene che tutti gli assassini andrebbero assolti senza dubbi: quelli che hanno ucciso per denaro, sesso, carriera, vendetta, raptus, gelosia etc. perché chiaramente incapaci in quell’istante, senza necessità di una perizia a validare una verità evidente; coloro che hanno ucciso per difendersi da pericolo grave, certo ed imminente, per ovvie ragioni. Non servirebbero neppure nuove carceri.

Tutto questo per dire che secondo me se uccidi volendo farlo (e non eri nel caso citato) dovresti prenderti una valanga di anni di gabbio; se uccidi perché sei “matto” o lo sei stato in quell’istante (e quindi potresti ricaderci) andresti comunque punito a lungo perché sei un pericolo sociale ancora maggiore (è ovvio: sei matto o tendi a dar di matto, cosa c’e’ di peggio?), dato che agisci inconsapevolmente. Invece, nel primo caso ti commino pene ridicole, nel secondo puoi andare e tante scuse.

La mia è una visione disumana, nessuno tocchi quella merdaccia di Caino, (Abele invece massacriamolo, eh), etc? Può essere. Ma io la penso così.
Anzi, lo sapete bene: per chi uccide senza attenuanti corpose io prevederei ben altro, in tutti i casi in vi è certezza assoluta della colpevolezza (video, intercettazioni, plurime testimonianze coincidenti, confessione). Ma non si può dire, Caino ha un ottimo ufficio stampa e quella pena a cui penso è tabù in questa società perbenista che però si gira di là se un migrante bambino non può passare il Natale perché sta in fondo al Mare Nostrum.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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