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mercoledì 16 dicembre 2020

Tira e molla



RENZI, è bene ricordarlo, è un prodotto del PD.
Non atterra sulla Terra proveniendo da un pianeta misterioso e lontano.
Nasce, cresce (male), fa danni e appassisce dentro al Pd (e insieme al Pd: lo fa marcire) e con l’appoggio del Pd, ed essendo il Pd.
Acclamato come giovane promessa, coccolato come virgulto pieno di sorprese, eletto a furor di popolo, idolatatrato, venerato, difeso sempre e comunque.
Nel suo orrido percorso politico, nelle sue balle sulla rottamazione, nella sua mancanza di confronto e collegialità, nelle sue nomine circoscritte e regionali-amicali (magari legittime, ma grandemente inopportune), nelle sue politiche di destra che demoliscono i diritti dei lavoratori e tagliano risorse ai settori vitali come la Sanità, nella sciagurata impresa del referendum (“schiforma”), nei suoi tradimenti e voltafaccia a partire da quello di Letta, nella sua gestione inaccettabile delle dinamiche interne di partito e delle relazioni con gli altri, nella sua congenita incapacità di confrontarsi emediare, nel suo istinto di dividere più che di unire, di distruggere più che di conservare o ricostruire.
E’ un prodotto d.o.c. del Pd.
Degenerato poi, dall’alto di percentuali di consenso ridicole,  a Facilitatore di governi altrui (partecipa, ma si sente fuori) e infine a Microbo Politico ricattatore di governi in carica, in un eterno giochetto di tira e molla, di minacce e dietrofront, di ultimatum e penultimatum, di dico e non dico, di occhiolini d’intesa a frange interne o avversari esterni.
La mia stima politica per lui è sempre stata zero, basta rileggermi, fin dai tempi in cui, giovane sindaco, appariva ai più (poveretti questi più) come il Nuovo che avanza, la salvezza del Paese e minchiate varie. Mai l’ho votato, mai l’ho stimato. Non ho avuto nemmeno il classico anno-anno e mezzo di innamoramento a cui non sono sfuggiti nemmeno molti di quelli che poi si sono (abbastanza in tempo) dissociati da questo fenomeno nato in un partito di mezza sinistra e autore di politiche di destra. 


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