Ai pacifisti del “no armi” auguro di non essere mai aggrediti. Cavolo, ma vi ci vuole un disegno per capire cosa vuol dire essere aggrediti sulla propria terra, vedere la propria città distrutta, essere bombardati, dover fuggire avendo quaranta minuti di tempo per infilare tutta la propria vita in una valigia e senza denaro o quasi, e dover partire per chissà dove, sapendo che al ritorno con tutta probabilità non avrete nemmeno più una casa e un lavoro, sempre se non creperete prima come topi? E dover passare settimane al freddo, per strada o in rifugi di fortuna, dovendo fare affidamento sulla bontà degli altri e magari in terra straniera? E se avete bisogno di medicine per le vostre cure? E se vi ammalate? E se vostro figlio ha la febbre o vostra madre a un certo punto non ce la fa più?
Pensate alle vsotre giornate... una notte in un letto caldo e morbido, il riscaldamento, un bagno personale, il dentifricio, la carta igienica, una doccia calda, vestiti puliti, una lavatrice, una bella colazione, un ricco pranzo, una cena rilassante, un bicchiere di vino, la libertà, un’auto, un lavoro, gli hobby, la tv, i libri, gli amici, lo spritz, gli sport... tutto questo non esiste più, solo freddo, acqua tagliente sulla faccia, mani gelate, vestiti zuppi, stanchezza, paura, dolore, km e km a piedi in terra straniera, futuro incerto, non dove lavarsi, fame, casa distrutta, amici morti, figli traumatiuzzati, ecc.
Non siete pacifisti, ma siete idioti. Perfetti idioti.
Teorici del cacchio, gente che si perde nei ragionamenti astratti senza provare ma a calarli nella realtà e accorgersi così che sono inutili. La pace non la si ottiene e non la si difende solo con la non violenza, voi confondete la pace con il dominio del più forte. I nostri nonni sono morti per la libertà sulla quale adesso voi sputate, e non erano assassini ,a combattenti per la libertà e la dignità (essendo adesso in gioco quella degli Ucraini, è comodo fare i filosofi da divano, i gandhi dei poveri). La guerra è giusta, se vuol dire resistere all’invasore, a chi ti butta giù casa, a chi ti spara o spara ai tuoi figli o violenta tua sorella: è sacrosanta!
Anche io amo la pace, follemente, e sono contro ogni forma di violenza, ma girarsi di là quando un paese, per giunta vicino a noi, europeo, democratico, libero e amico, viene aggredito è da bastardi. Ed è pure controproducente, dato che si legittimerà Putin a fare quello che vorrà, dato che nessuno lo contrasta. I pazzi furiosi vanno fermati, non assecondati. Il rischio di una guerra atomica esiste da sempre, anche Putin sa che se la scatena non ne caverà le gambe, probabilmente è folle e assassino, ma non dovrebbe essere scemo. Se tutti i paesi europei attaccassero la Russia, senza usare atomiche di qua e di là, chi vincerebbe? Avete la risposta... Quindi, sia pure a malincuore, occorre aiutare chi è aggredito, in tutti i modi, anche quello militare. In questo modo forse si prolungherà la guerra, certo, ma si eviterà un futuro di schiavitù per gli sconfitti e soprattutto si costringerà l’aggressore al negoziato. Se io non aiuto una persona che tre figuri stanno picchiando, questa morirà subito e soffrirà meno... ma se la aiuto magari se la vedrà brutta ma sopravviverà: sono dubbi da porsi?
Aiutare chi è aggredito non esclude la ricerca di un negoziato.
Finitela di cianciare a vuoto e di fare gli splendidi con la libertà degli altri.
Se qualcuno non se la sente di scendere in campo (per esempio io), aiuti in altri modi (come faccio io) ma non fracassi le palle con idee assurde che ripete a pappagallo ma che, di fatto, non portano a nulla. Se qualcuno punta il fucile sulla testa di tuo figlio e tu puoi sparargli, lo fai o gli dici prego si accomodi? Avete rotto, siete peggio dei novax... siete i novax, in buona parte, lo so.
E, fra l’altro, fra di voi, ci sono pure persone violente, pronte a uccidere per un nonnulla. Ci sono persone che manifestano per la pace quando a essere massacrati sono gli altri, ma che sarebbero pronti a tagliarti la testa in quattro fette se solo provassi a toccare la loro roba, i loro cari, la loro vita di cacca di parolai. autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
Nessun commento:
Posta un commento