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domenica 26 gennaio 2020

Demolire la sponda

Chi sottovaluta il fascismo è fascista. O non conosce la storia, al massimo sa quella delle coppe europee e della serie A degli ultimi anni. O è proprio idiota.
Non parlo di Ganassa, quello è cinico più che fascista. Ma non innocuo.
Parlo propri dei fascisti.
Il nostro Paese ne era zeppo, alla fine della guerra. Il giorno dopo non ne trovavi uno.
Si sono rintanati. Si sono riciclati.
E adesso rialzano la testa.
Il fascismo è come l’herpes: non passa mai del tutto.
Non si deve abbassare la guardia.
Esagerare, vedendolo dove non c’è’, fa il suo gioco.
Non vederlo quando c’e’, però, lo fa di più.
Combatterlo è la priorità. Dopo, si può pensare al resto.
Non puoi far progetti sulla tappezzeria mentre fuori una cingolato sta per buttarti giù la casa.
Le frange di decerebrati fascisti, nazisti, nostalgici, mussoliniani, xenofobi, omofobi, razzisti, violenti, che nascono dal fango e nel fango vivono, adesso sono belli vispi, perchè sentono di avere una sponda.
Noi quella sponda dobbiamo buttarla giù.
E’ semplice.
Non ho detto facile.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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