Oggi sono stato in un grande Tempio.
Del Culto dominante.
Una costruzione immensa e che toglie il fiato.
Un inno al Dio che tutto regola e prezza.
Ho portato anche la mia famiglia.
Siamo tutti devoti.
E ho partecipato al rito che lì si officia.
Vi erano numerosi fedeli.
Ho espresso il mio moderato potere.
Di acquisto.
Ma l’ho fatto con boria, ché questo esige il culto.
Ho immesso denaro nel circuito, parte di quello stesso denaro che il sistema mi ha girato sottopagando la mia forza lavoro e sottraendo la parte relativa alla tasse, dalle quali sono esentate le fasce superiori.
Nel digitare il pin del bancomat mi sono illuminato d’immenso e del non senso.
Alcune preghiere ho preferito regolarle in contanti, il fruscio del denaro inebria come pochi elisir al mondo.
Sono uscito con due borse in mano e la soddisfazione nell’animo.
Ho espresso quello che sono in quello che ho scelto.
Ho oggettivato il mio sentire.
Mi sono riappacificato col sistema, ho dato un senso al mio esistere.
Mi sono sentito parte del Tutto.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
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