(Non pochissime, ma tanto oggi vi danno buca quindi potete impiegare dieci minuti a leggere questo imprescindibile testo)
Il sesso è un mondo a parte: se lo fai come se fosse di questo mondo, non funzionerà o almeno non a lungo.
Le regole del mondo non valgono, qui.
E parlare di s3sso è ancor meglio che farlo, per dire...
Fai cose assurde. Nel mondo se usi lo spazzolino di un altro ti schifi; è nulla rispetto a quel che combini col s3sso.
La mente viaggia su un altro registro, e deve: altrimenti non è s3sso, è meccanica riproduttiva eseguita con trasporto, ciulatina con un po’ di sentimento, o anche su&giù coccole free. Non è zum zum ‘ndo cojo cojo ma amplessetto matrimoniale, quello che ha lo stesso colore della tappezzeria del tinello anni ‘70.
La vi0lenz@ è ammessa? Io dico di sì, se ovviamente va bene, in linea teorica, a entrambi. O meglio: dico che non ha senso escluderla del tutto a priori. E dico che deve comunque esserci un margine di mistero e di non conosciuto: se sai già tutto quel che accadrà, forse è meglio vedersi un film. Ecco perché ho scritto “in linea teorica”: dai un consenso di massima, poi si vede dove si va a finire, eh. Un po’ di incertezza mette del sanissimo pepe. Al kulo? Anche.
Per viol3nz@ non intendo il vizio del consenso: lo preciso per i pignoli che leggono di fretta.
Direi che il limite è: prima del sangu3. Un pochino prima, non proprio a ridosso, eh. E mica sempre: se è giornata. Anche mai, per dire. Questo però è il mio gusto. Se poi due son convinti e vanno oltre, buon divertimento! Io in genere spingo forte ma non arrivo a complicazioni ospedaliere. Ma spingo forte. Altrimenti, come detto, si fa una partitina a ramino e ci divertiamo di più, ok?
Per viol3nz@ intendo non solo quella fisica, anzi. Quella fisica, poi, per modo di dire. Parlo di schiaffi, sculacciate, cinghiate, tiratine di capelli, un moderato bond@ge, forzature minime e medie... financo una spruzzatina di sissy; non parlo di rasoi@t3 o raffiche di mitra. Insomma, fantasia e toys, livello pazzia almeno 3 su 5, non s3sso da ragionieri. Situazioni da asilo, ma sempre con un po’ di pepe, o magari anche più estreme e imbarazzanti, ma nulla che ti impedisca il giorno dopo di essere quello di prima e di fare quel che di solito fai (al limite sarai solo un po’ meno sedentario!). Intendo più quella non fisica, quando parlo di viol3nz@: le parole, gli atteggiamenti. Tutto fa brodo e più roba c’è, mescolata con perizia, più il brodo fa gola. Yup!
Sado e maso, ingredienti eccezionali. E foga. Da invasati. La donna vuol dolcezza, dice. Uhm... può essere. Ma non sempre, fidatevi. E comunque anche la dolcezza deve sorprendere, in modo... violent0! Certo ci vogliono i tipi giusti: non tutti son tagliati per un buon sesso. C’è gente che lo fa come se facesse le addizioni per il giorno dopo (e magari le sbaglia pure), c’è chi lo fa a malincuore, e c’è chi si impressiona se devii un millimetro dal missionario di dieci minuti scarsi. Non parliamo poi di quelli che fa troppo freddo, troppo caldo, ci sentono, ci vedono, mi fai male al fianco, mi spettini, chissà cosa starà pensando di me in questo momento, sarò abbastanza bravo/a, chissà se sto andando bene, oddio che schifo questa cosa che vuol fare: non fate s3sso, giocate a briscola, su.
Il s3sso è un’avventura che deve partire anche a caso e finire non si sa quando: dieci minuti dopo, se sei in ascensore... anche sei ore dopo, se stai più tranquillo. Devi partire senza bagaglio e senza sapere dove arriverai e in quanto tempo: altrimenti ti diverti poco o nulla. Nel s3sso nulla è eccessivo, o quasi. Il mondo è rovesciato: fai quello che sogni e che nel mondo reale non faresti. Devi dar retta ai desideri e ai sogni, stai facendo s3sso, non stai attaccando un bottone al grembiule di scuola! Il s3sso non si chiede. Il s3sso si impone. Il rischio di essere beccati amplifica il successo. Il rischio in generale è afrodisiaco, come il mistero e un po’ di sana paura: non ho detto terror3, calma. La paura quella positiva, che ti mette le ali senza doverti scolare due lattine di caffeina concentrata. In due si fa bene, in tre magari meglio. In quattro o cinque chissà. Di più eviterei, è riunione di condominio fra naturisti. La bisessualità amplia gli orizzonti.
L’umiliazione (attiva e passiva) è un afrodisiaco eccezionale, altro che ostriche, fatemi il piacere: non esiste cibo che possa migliorarti la performance, come non esiste crema che te lo possa allungare, mentre ne esistono invece del tipo che possono complicartela. Nella vita non si umilia nessuno e si soffre se si è umiliati; nel s3sso è uno spasso l’una e l’altra cosa. I giochetti, poi, nel mondo sono stupidate per bambini, nel s3sso sono uno degli ingredienti principali: dottore e paziente, ladro e casalinga, casalinga e idraulico o corriere, cameriera e cliente, serva e padrone (o servo e padrona) etc: sono centinaia.
Si va a caso, senza mappa.
Chi comanda? L’uomo? Un tempo si diceva: comanda chi ha il bigo. Ma se ci stanno più bighi, sul palcoscenico? Comandano i cm? Non direi, anche se si può certamente stabilire come regola, può dare soddisfazioni.
E poi oggi ci sono anche i bighi artificiali: il mondo dei toys è ricco di possibilità, se si ha il bernoccolo giusto.
Io sono per un assetto variabile: si comanda una volta uno e una volta l’altro, si cambia. Con alcuni è impossibile: tocca solo subire. Con altri è impossibile l’opposto: vogliono essere comandati e umiliati sempre.
Per i pignoli preciso che quando parlo di umiliazione parlo di umiliazione nei giochi di s3sso, è categoria ben diversa da quella del mondo reale. Del resto, non tutti gli idraulici ti riparano il tubo e dopo passano a verificare le tubature della padrona di casa, e non tutti i corrieri accettano pagamenti di tipo diverso se non hai da saldare la merce. Nella vita ci sono spesso idraulici e corrieri noiosi e privi di fantasia, c’est la vie.
Parlare è fondamentale: offese libere, parolacce. Ma anche no. L’importante è non escluderle, poi come viene viene. Ci sono giorni adatti a certe cose, e giorni adatti ad altre cose. Ripeto: i bigotti, gli impressionabili, i bloccati, gli schifiltosi, i precisini e quelli senza senso dell’ironia e con un grado di elasticità pari a quello di una talpa conservatrice e ottuagenaria faranno s3sso di qualità scadente. E cercheranno di rovinare il tuo!
Anche chi crede che lo scopo unico del s3sso sia procreare avranno qualche problema. Quello è solo uno degli scopi, tra l’altro aggirabile con un po’ di arguzia. Poi ce ne sono mille altri non meno degni: darsi affetto, amore, conforto, aiuto; sfogare un istinto; divertirsi; tenersi in forma; testare i materassi e giustificare l’acquisto della videocamera e degli specchi e specchietti; completare la tessera punti della farmacia, o del secsi sciop, etc. L’aspetto ludico è prioritario. Quello procreativo è quando ti si buca oppure sbagli l’Ogino-Knaus perché a matematica avevi 4 oppure quando togli dal forno la torta dopo che è bruciata (i tempi di estrazione sono cruciali e, detto fra noi, il coso interrotto non mi ha mai convinto: è padre di milioni di figli). Non voglio sminuire l’aspetto procreativo, belissimo e fondamentale per chi ci tiene a perpetuare questa specie francamente degna di estinzione, ma quelli che per secoli l’hanno fatto coincidere col s3sso: un’idi0zia che genera complessati.
Autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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