In questo Paese, e ovviamente non solo, l’om0fobia, che è un verme schifoso, abita in moltissime persone, imputridendole.
Siamo circondati da esseri indegni che, per aver ricevuto una cattiva educazione, avere un basso livello di istruzione, scarsa o nessuna empatia, anima scialba, nessun valore, pochi neuroni, gravi problemi con la sessualità o tutte queste cose insieme, sono razzisti, 0mofobi, f@scisti o tutte queste cose insieme. Ci circondano; in ufficio, al bar, sul bus, sui social, fra i parenti e gli amici. Per strada e nei posti di comando, fra le guardie e i ladri, fra i ricchi e i poveri, fra i cittadini e i campagnoli. Sono persone chiaramente inferiori, che non dovrebbero mai avere la possibilità di gestire la cosa pubblica o svolgere professioni delicate quali l’insegnante; non arrivano al livello di essere umano, e questo non è r@zzismo: è diagnosi.
Sono indegni di far parte di una comunità. Andrebbero privati dei diritti politici, quanto meno, e anche di qualche altro diritto a valenza sociale.
Non vi sono neppure grandi speranze che una rieducazione possa funzionare: dopo una certa età se sei marcio sei irrecuperabile, la tua umanità, se mai ne hai avuta, è affogata nella pozzanghera puzzolente dei tuoi pregiudizi.
Sono arroganti, di quell’arroganza che si nutre di ignoranza e pregiudizi. Sono autoreferenziali, stucchevoli, sono basici come l’animale più stupid0 della Terra, ma ancor meno degni di rispetto. Sono forme di vita che consumano ossigeno, non so bene a quale titolo: l’ossigeno dovrebbe servire a fare il bene e a produrre pensieri che non emanino fetore, così è assolutamente sprecato.
Ripeto, ne siamo circondati. Alcuni non hanno il coraggio di appalesarsi, perché qualcosa di molto piccolo dentro di loro li avvisa della loro disumana schifezz@; molti invece sì, perché hanno un gran livello di poraccitudine: cioè sono così terra terra che nemmeno riescono a prendere coscienza della loro schifos@ condizione. autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
Nessun commento:
Posta un commento