La tragedia di Cutro (decine di morti fra cui moltissimi bambini) non rovina la nostra domenica: ravioli dovevavno essere e ravioli sono stati, chi aveva da fare qualcosa (una giratina fuori porta, una partita a carte, un po’ di s3sso) l’ha fatto, domani sarà un lunedì dei soliti, in attesa del venerdì per chi un lavoro (magari sottopagato) ce l’ha e anche per chi naviga nei quattrini e ciò nonostante si comporta da sanguisiga asociale. Il telegiornale, a chi ancora accende la tv a pranzo, ha cercato di rovinare la giornata ma relativamente, basta ignorare o premere off. Il Mediterraneo è un cimitero, i suoi fondali sono piastrellati da migliaia e migliaia di corpi di innocenti, che in questi anni hanno visto finire i loro miseri giorni in fondo a un mare (il mare nostro) che hanno affrontato su mezzi di fortuna, dopo aver pagato cifre indegne e aver subito torture disumane, per cercare con la forza della disperazione di dare a se stessi e ai loro cari una vita migliore.
La colpa del naufragio di oggi, e di tutti gli altri, non è degli scafisti (persone avide e indegne ci sono sempre state), né della fatalità (chi affronta il mare su mezzi di fortuna va incontro a rischi alti), o per lo meno queste sono solo concause. La colpa è precisamente delle strategie che l’Italia e l’Europa, tranne brevissime eccezioni subito abortite, seguono da decenni quanto al tema delle migrazioni. La colpa è di queste politiche miopi, razziste, egoiste, indegne, @ss@ssine. La colpa è di chi pensa di appartenere a una r@z-z@ superiore, di chi si crede migliore degli altri, di chi erige muri anziché costruire ponti, di chi si chiude in casa proteggendo i suoi aver spesso ottenuti con l’inganno e la truffa, anziché scendere in strada e porgere la mano a chi disperato non ha nulla e fugge dal nulla o dal male.
E quindi la colpa è di tutti noi, o meglio di chi vota persone indegne a rappresentarci, di chi li rivota anche quando hanno mostrato al mondo che sono solo volgari truffatori e persone dall’anima marcia, di chi anziché raccontare la verità su giornali e in tv offre versioni di comodo per servilismo o dietro compensi o favori, tradendo la sua missione e il popolo; di chi, fra di noi, anche nel suo piccolo, nella sua vita, giorno dopo giorno, si comporta da avido maiale egoista e non da essere umano degno di questo nome.
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