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venerdì 19 febbraio 2021

Abbiamo sbagliato modulo


(...e intanto la vita passa, come l’uva, e con le stesse calorie di troppo)


Oggi nuove varianti?

Domani è un anno da Codogno e siamo ancora fermi al punto di prima, grosso modo. 
Sì, ok, adesso ci stanno alcuni vaccini (speriamo efficaci...), certi di serie A che facciamo a chi lavora in campo medico e agli anziani, altri di serie B che funzionano 1 volta su 2 e che faremo agli sfigati under 55, ma se mi fermo in questo momento e scatto una foto non sembrano passati 12 mesi: il virus non lo batti, puoi solo contenerlo, sarà lui a mollare la presa quando si sarà sfavato a sufficienza di questo circo che si porta appresso.  L’errore è stato pensare di poter vincere e aver schierato un 4-3-3 con due esterni poco propensi a tornare quando invece, siccome stai giocando col Brasile al Maracanà, sarebbe stato opportuno copririsi un tantinello di più dietro e infoltire la mediana.

Abbiamo 90mila morti in più, certo, ma tanto a sentire i geni del web erano tutti vecchi e malati e quindi cosa vivevano a fare? E poi da un anno viviamo a scartamento ridotto, la spesa pare un’impresa riservata ai migliori, lo shopping è abolito, teatri, cinema, biblioteche e stadi sono inutili, usciamo mascherati, gel come se piovesse, guanti, distanza e sguardi truci, sospetto al primo colpo di tosse, colpi di martello a montare la forca se starnutisci due volte. Le banche non ti ricevono più se non prendi appuntamento (anche d’estate: ci hanno marciato), gli orari sono ridotti come la capacità di comprensione degli eventi dell’Italiano medio, i dottori non si appalesano per paura di beccarsi il virus, i weekend li passi tappato in casa, al lavoro si sta tappati in casa (chi ancora ce l’ha, il lavoro, che adesso è smart, prima era ignorante), giustificazione in tasca se esci, programmi tv che parlano h24 di Covid e varianti, virologo buono che le varianti non fanno nulla e virologo cattivo che moriremo tutti e soffrendo moltissimo, chiunque che ti dice che ‘sta cosa non si può fare per colpa del Covid, se ti ammali di altro sei fritto peggio che se prendi il sars perché non ti si incula nessuno, esami di controllo rinviati sine die (a paziente morto, direi), telefoni che squillano e nessuno risponde, tamponi con esito a venti giorni, sanità al collasso se appena appena si ammalano venti persone tutte insieme, la porta del frigo mostra segni di usura e il colesterolo, ignorato, cresce nell’ombra della palla rossa con le spike, se già stavi depresso per conto tuo battezzi il primo ponte abbastanza alto, presto sarai licenziato se già non lo sei e domattina potresti benissimo svegliarti in apnea...

Per il resto tutto bene, a casa tutto bene grazie, sabato uscirà il sole. Abbiamo un grande futuro davanti, sta a noi farci, la sera, quei due o tre bicchierini che ci permettano di vederlo con chiarezza.



autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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