Pare che il corpo umano non sia fatto per lavorare: si usura subito, specie coi lavori ripetitivi (lo sono quasi tutti, quelli manuali, e quelli che non lo sono compensano con la durezza dello sforzo).
In effetti se ci pensate cosa ha portato un secolo di sviluppo tecnologico straordinario? Che lavoriamo sempre otto ore al giorno se non di più per guadagnare sempre poco, anzi di meno, e solo per sopravvivere. E anzi: spesso nemmeno abbiamo lavoro. A cosa servono i robot se ci spacchiamo sempre la schiena o se, messo un robot, una o due persone stanno a casa senza guadagnare? Quanto ai diritti, certamente ne abbiamo più che a fine ‘700 agli albori della Rivoluzione Industriale, ma pochi comunque.
I lavoratori sono visti e trattati come carne da macello, da tutti, dal legislatore fino al più umano dei datori. Chi lo fa per cattiveria, chi per profitto, chi perché se non mangi sei mangiato: la lotta tra poveri è sempre stata una delle armi predilette della classe di speculatori e capitalisti che ci dirige. autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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