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giovedì 26 agosto 2021

Ho deciso

Io da domani dormo in poltrona.
Ho letto le statistiche e moltissime persone muoiono nel proprio letto o comunque in un letto: non avete idea dei numeri. Ve li nascondono.
E’ chiaro che il letto è uno strumento che ha effetti collaterali non evidenziati: lo avranno mai testato a lungo prima di metterlo in commercio?
Io ci tengo alla mia libertà.
Non potete costringermi a dormire in un letto come fate voi, pecoroni che vi uniformate al sistema.
E’ ovvio che esiste una lobby delle onoranze funebri.
Io dormo in poltrona.
Io sono un nobed.
Preferisco dormire libero.

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Me Contro Te




Il Me Contro Te di quest’anno (Il mistero della scuola incantata) l’ho visto io, il precedente era toccato alla moglie (La vendetta del signor S). La moglie aveva chiarito di non aver voglia di ripetere l’esperienza.
Che dire?

Partiamo dalle cose positive: dura solo un’ora, ha una vena musical che aiuta a passare qualche minuto più facilmente, ai bambini piace molto, non contiene messaggi negativi anzi uno molto positivo (il valore dell’amicizia), Luì e Sofì hanno incassato 10 milioni dal film precedente (e pure questo pare viaggiar bene) e hanno 6 mln di iscritti al canale Youtube e 1,5 mln di followers su Instagram e ieri non pioveva.

Ed ecco le cose negative: non è un film ma, a esser cortesi, “un episodio di web serie gonfiato (a fatica) a una striminzita ora”; in effetti il ritmo non è vibrante e alcune scene sono dilatate apposta per raggiungere i 60 minuti. Durasse due ore causerebbe suicidi di massa fra gli adulti. La trama è traballante e lacunosa, alcune trovate carine e altre meno, le tre canzoni accettabili (anche se paiono cantate in playback)... La recitazione è latente. A mio parere l’unica che possiamo definire attrice è Antonella Carone (Perfidia), che ci sa fare. Gli altri si arrangiano, chi meglio (Pongo) chi peggio (Luì, secondo me negato per la recitazione).

E’ scritto da Luigi Calagna (Luì), Sofia Scala (Sofì), Canonico e Boin. Regia di Gianluca Leuzzi, che è a tutti gli effetti un complice.

Non voglio infierire anche perché qualcosa è piaciuto anche a me e perché i bambini gradiscono molto. E poi cerca di veicolare un messaggio come detto positivo. Tuttavia si spera che pochi fenomeni del web decidano di trasferire su pellicola le loro intuizioni. 

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domenica 15 agosto 2021

Montagnier

Cerchiamo di dirla chiara e sintetica.
Il prof. Montagnier ha un Nobel e tanti altri premi.
Bene.
E allora?
La sua carriera da anni è costellata da affermazioni che per bontà definisco curiose, molte delle quali in verità assurde o giudicate tali dalla comunità scientifica (vaccini e autismo, vaccini e 5G, memoria dell'acqua, omeopatia, papaya e altre). Per moltissime di queste affermazioni, direi per tutte, non sono stati mai forniti studi scientifici a fondamento, è chiaro il concetto?
Mancano le ricerche e gli studi a sostegno di queste affermazioni che dunque, scientificamente, al momento, non hanno alcuna rilevanza.
La scienza non è come la collezione di tappi di bottiglia, non procede per annunci, convinzioni, prese di posizione, "io dico che", ma ci vogliono ricerche, test e studi redatti secondo i criteri scientifici universalmente accettati, a sostegno di quel che si dice.
Ormai Montagnier, idolo dei novax, e ho già detto molto, è noto per le sue teorie pseudoscientifche, mai provate.
La scienza, che sarà pure conservatrice e dominata da caste di baroni, procede scientificamente, non per ciance senza prove, ricerche, studi.
Io ho una vita, non posso basarla su 'sta roba. Se mi sbaglio, saprò comunque di aver fatto la scelta più logica e sensata. Se sbaglio andando dietro a ciance non supportate da uno straccio di documento, non potrei perdonarmi esiti infausti. Voi continuate pure a tenete il suo poster in cameretta e a prendere per buono tutto quello che dice, senza mai provarlo.
Chi afferma una cosa, nella scienza, deve provarla.
Al baretto sotto casa, no.
Stop.
 

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sabato 14 agosto 2021

Dio, proteggili... anzi: no.




Dio
Proteggi quelli che leggono i dati dei ricoveri in Israele e, siccome non hanno basi di statistica e pensano che “matematica” sia il nome delle due ore inutili fra italiano e ricreazione, non sanno interpretarli, cosicché sparano minchiate sesquipedali sui pericoli dei vaccini, sbavando sui social con arroganza mista a paternalismo profetico.
Proteggi quelli che passano la giornata a leggere su Telegram perfetti imbecilli delirare di grafene, feti e complotti mondiali dei vaccini. E quelli che tali contenuti, a metà tra il delinquenziale e la scemenza allo stato puro, producono.
Proteggi quelli che, qualsiasi cosa succeda, è colpa dei migranti / del reddito di cittadinanza / della Raggi.
Proteggi quelli che votano candidati pregiudicati, disonesti o bugiardi, incapaci o deficienti.
Proteggi quelli che votano per partiti fascisti, razzisti, omofobi, xenofobi e per nani politici con la faccia come il sedere (anzi: spesso è meglio il sedere).
Anzi no: non proteggerli.
Da’ loro una bella svegliata, come sapevi fare nel Vecchio Testamento, quando se uno ti stava sulle palle lo incenerivi in otto decimi ghignando pure. 

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venerdì 6 agosto 2021

Siete fuori e di brutto



Io davvero mi stupisco. C’è gente che ha perso il lavoro, non solo gente che ha dovuto tener chiuso il locale qualche mese e ora è ripartita (e gente che il lavoro lo ha garantito qualsiasi cosa accada: e in genere son questi che parlano di più; e gente che da due anni fa profitti molto più alti e spera che la pandemia continui). C’è gente che ha problemi di salute gravi e non riesce a curarsi perché da due anni gli ospedali sono nel panico per il Covid (prima per i malati delle prime due o tre ondate, adesso per colpa di chi non si vaccina). Siamo stati chiusi in casa settimane, mesi... potevamo solo andare a far la spesa o a pisciare il cane, non potevamo neppure andare a trovare la madre novantenne fuori comune: un lockdown della prima fase molto duro, poi altri lockdown più laschi ma comunque limitanti, per chi onestamente li rispettava.

E ancora oggi ci sono disagiati, molti dei quali cianciano pure di vaccini inutili, o di vaccini che contengono feti e chip e che ci trasformeranno in automi e ci faranno morire, che manifestano (non di rado con atteggiamenti violenti e comunque veicolando panzane antiscientifiche) contro un pass e pretendono che tutto debba andare come nel 2019, quindi cinema, teatri e musei aperti, stadi pieni, assembramenti e movida, no mascherina, etc.
Gente che non sa cosa è un virus e come si trasmette, come funziona una mascherina, cosa vuol dire vaccino e cosa invece vuol dire siero, e terapia genica e minchiate assortite. A volte sono pure laureati, o vip.
Blaterano di libertà, di stato di diritto, di nazismo, di discriminazione, di dittatura sanitaria, dimostrando di essere pure ignoranti in storia e diritto. Negano l’evidenza, contestano i dati ufficiali del nostro e degli altri Paesi, li leggono e non li capiscono cadendo in paradossi matematici e in errori statistici banali, danno retta a quattro pseudo dottori sciroccati che muovono le masse esponendo con linguaggio tecnico e medico assolute fregnacce.

Ne veniamo da una pandemia e un locale frigna perché dovrà verificare con una app qualche decina di pass... e quattro dementi si lamentano perché al cinema si può entrare solo in pochi (non perché gli ospedali sono a mezzo servizio, eh no). E poi salta su il coglionazzo di turno che parla di ebrei o che parla degli sbarchi, che come è noto è il principale problema d’Italia (neanche il 100esimo). 

Il nostro problema non è il virus, ma i bachi che abbiamo già dentro. 
Ripigliatevi, perché siete di fuori completamente.

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mercoledì 4 agosto 2021

Ecco chi siete

Siete un popolo pieno di pregiudizi, schiavo della chiesa o di un’altra religione a caso, vittime di  educazioni randagie e menefreghiste, pieni di voi, massacrati da decenni di informazione drogata e tv pornografica, ignoranti ma non umili, arroganti, egoisti, violenti, crudeli e bugiardi, ipocriti e incoerenti, miopi e ingiusti, ingrati. (L’uomo è un bipede ingrato, ottima definizione di FMD). 


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Figlio delle stelle



Io non sono razzista. L’uomo mi sta sulle balle senza distinzioni di colore.
Anche la donna, eh.

In più di cinquant’anni ho confermato le mie impressioni iniziali: non ho molto a che fare con i miei (dis)simili. Non ho detto che sono migliore o peggiore, anche se ho una mia idea che tengo per me: fra l’altro è una mia idea, quindi di un soggetto fuori media. Ho detto che sono diverso dalla media, anzi da moltissimi. Non dico tutti per non esagerare, e poi sarebbe impossibile, non vengo da Marte, purtroppo. Potremmo considerarlo anche un difetto, il mio, dato che mi crea problemi.
Ci vivo, qui, ma sempre un po’ come uno che ci è piovuto. Ormai mi sono ambientato, al punto da poter quasi fingere di muovermi nel mio. Ma insomma.
Ogni tanto capita qualcosa che mi ricorda quanto ci divide.

Non so se è una sensazione comune ad altri; se sì, di certo a pochi.
Vedo gli altri sempre piuttosto uniformi e compatti nel comportarsi in determinate maniere, sento parole simili, pensieri uguali, a parte qualche eccezione. Osservo da sempre reazioni e condotte che trovo inconcepibili e che invece non solo vengono concepite ma vengono pure messe in atto. E spesso li trovo lunari, gli umani, a proposito di Marte.

Mi porterò questa sensazione nella tomba. Con gli anni si è rafforzata ed è aumentata la disperata rassegnazione. Mi dà anche fastidio pensarmi spesso nel giusto e, contemporaneamente, notare che per come sono fatto peggio mi adatto al mondo, ottenendo quindi meno e con più fatica.

Siamo sette miliardi e mezzo, in crescita costante e sostenuta. Ci sta che in una massa così sconfinata ci siano soggetti erratici (in senso statistico). 

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lunedì 2 agosto 2021

Almirante è divisivo, ahahahahaha

Ad Alessandria non sanno come impiegare il tempo, parrebbe, e quindi stanno discutendo dell’opportunità di intitolare una strada a Giorgio Almirante (in Italia ce ne sono diverse, purtroppo: uno schifo). Il sindaco è contrario (bene) ma motiva la sua posizione molto male: meglio scelte non divisive, dice; sarebbe meglio intitolare le vie a persone che hanno avuto un ruolo nella comunità locale (quindi se Almirante fosse stato alessandrino, vai alla grande?). E per finire la figlia ricorda che Almirante fu regolarmente eletto deputato e fece il suo lavoro forse più di tanti altri.
Bene.
Io non metto in discussione la sua elezione (regolare), semmai chi lo ha votato.
Né contesto che fosse un gran lavoratore, non saprei, direi di sì a occhio.
Il punto è un altro.
Almirante è sempre stato visto bene perché a differenza di quasi tutti i fascisti sapeva argomentare: ma è tutto. Era sempre un fascista. Un fascista dal linguaggio forbito e pacato.
E, soprattutto, aderì alla Rsi, fu antisemita, sempre fascista e mussoliniano convinto, e fu segretario del comitato di redazione della rivista antisemita e razzista La difesa della razza, che pubblicò il vergognoso e puzzolente Manifesto della Razza nel 1938 e con cui collaborò con articoli fin dal primo numero.
Per cui, per favore, una via ad Almirante NO, e non perché è divisivo: perché è un fascista, un razzista, un antisemita e un fan del maiale pelato.
Spero di essere stato chiaro. 

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