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martedì 27 dicembre 2011

Buone feste a tutti quelli che hanno rubato in questi anni

Il Natale, Monti, non ce lo ha tolto, ma dopo tutto quello che si sono rubati i nostri governanti in questi decenni quello appena mangiato potrebbe essere stato l'ultimo panettone per molti se non per tutti; perlomeno per il famoso 99%. E se non ci penserà un governo tecnico a ridurci in condizioni di miseria assoluta provvederà allo scopo la profezia Maya della fine del mondo, datata 12 dicembre 2012: in tutti i casi la nostra fine sembra decisa.
Quando parlo di governanti ladri mi riferisco sia a quelli che si sono riempiti le tasche con tangenti, sia a quelli che hanno tratto vantaggio da leggine confezionate su misura, sia a quelli che hanno nominato come deputati o ministri persone del tutto incompetenti ma con ben altri titoli (...), sia semplicemente a quelli che non hanno agito per il bene comune, per imbecillità o per disonestà: tutti costoro hanno danneggiato il nostro paese e la nostra vita, compromettendo il nostro futuro. Una parte di questi, adesso, fa finta di non saperne nulla: è la nuova opposizione, uno spettacolo avvilente, innanzitutto per chi lo dà. Questi mezzi figuri che ci hanno diretto pur valendo in media molto meno di noi hanno esaltato il nostro lato peggiore, in una corsa verso il basso cui ha partecipato attivamente la maleodorante tv di questi anni. Si dice: la colpa è anche nostra, che siamo fatti così. Può essere, certamente: l'Italiano ha certi tratti di cui non andar fieri, ma se chi dirige anzichè elevare e progredire il paese lo deprime e lo mortifica, facendosi gli affaracci propri,l'imbarbarimento è cosa fatta. Buone feste, eh?

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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domenica 11 dicembre 2011

Dopo staremo tutti meglio

Dopo staremo tutti meglio, è evidente. La manovra Monti finirà per far fuori un bel po' di gente. Meno gente, piu' risorse. Meno disoccupazione, meno inquinamento. Meno fila alle Poste. Meno sprechi. Meno code al rientro dalla vacanze. Meno stupidi al bar, minore attesa ai bagni pubblici. Selezione naturale, sopravviveranno i più ricchi. Che si riprodurranno fra loro dando vita nel giro di qualche generazione a un mondo di soli ricchi. Che moriranno di noia perchè a esser ricchi senza i poveri non c'è gusto. A chi ostenti? E chi sfrutti? I capi si licenzieranno fra loro, i leghisti del nord piglieranno per il culo i leghisti del sud, i parlamentari saranno due e sempre in disaccordo con conseguente paralisi del paese (come adesso, insomma). La specie si estinguerà. Alla fine Lui ritornerà e manderà una videocassetta all'ultima tv rimasta, che la trasmetterà facendo il pieno degli ascolti (sarà il solo a guardarla, share del 100%). Ma, non essendoci più nipotine minorenni di presidenti egiziani in giro per il mondo, morirà di noia (nessuna puttanella da salvare) e sulla Terra, spariti i palinsesti e Minzolini, tornerà la pace. Dall'alto dei cieli Ratzinger ci guarderà benevolo con sguardo metallico.

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mercoledì 7 dicembre 2011

I soliti 1000

La manovra di Mario Monti è essenziale per non precipitare nel baratro? Sì.
E' la migliore possibile? E' equa? No.
Il punto è che la devono votare o non votare un migliaio di persone che sono quelle di prima: in gran numero incompetenti, pregiudicati, disonesti, mercenari, e tutti nominati non eletti grazie a una legge elettorale vergognosa e antidemocratica. Ergo una manovra che non piacesse a due o tre segretari (e in particolare a uno) non passerebbe mai e finiremmo nel baratro: ecco l'unica scusante che riconosco a Monti.
Perchè se rimetti l'ICI anche sulla prima casa di chi guadagna poco e ha 80 mq per viverci, se non fai pagare l'ICI alla chiesa cattolica, se tassi i capitali scudati dei superevasori in misura ridicola, se non fai una patrimoniale robusta che tolga il denaro a chi ci sguazza, è ovvio che fai una manovra di merda.
Ma, ripeto, sebbene lui se ne sia andato, restano quei mille, il conflitto di interessi mediatico, una legge elettorale che crea dipendenti a libro paga e non deputati liberi onesti e responsabili (scritto minuscolo eh).
Gia' che ci siamo: era il caso di presentare la manovra da Vespa? No, è stata una scelta davvero assurda. Il secondo errore di Monti, questo non scusabile.

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sabato 3 dicembre 2011

Certe mail fanno pishing dal ridere

Mi hanno sempre incuriosito le mail di pishing, quelle trappole con le quali cercano di indurti a comunicare le tue user e password spacciandosi per il tuo fornitore di servizi. Il punto è che ci cadono a decine, in rudimentali trappole di questo tipo: gli sciocchi sono tanti, e quelli alle prime armi con la rete pure. Quello che non capisco è perchè questi ladri non imparano l'italiano; potrbbero evitare di confezionare mail che contengono sempre sfondoni più o meno gravi. Insomma idioti oltre che ladri. Eccone una che ho ricevuto ieri... una delle più corrette degli ultimi tempi, comunque.

--

Poste Italia Cliente [?]
Gentile Cliente, Nell'ambito di un progetto di verifica dei dati anagrafici forniti durante la sottoscrizione dei servizi di Poste Italiane e [?] stata riscontrata una incongruenza relativa ai dati anagrafici in oggetto da Lei forniti all [?] momento della sottoscrizione contrattuale. L'inserimento dei dati alterati può costituire motivo di interruzione del servizio secondo gli art. 135 e 137/c da Lei accettati al momento della sottoscrizione, oltre a costituire reato penalmente perseguibile secondo il C.P.P art.415 del 2002 relativo alla legge contro il riciclaggio e la trasparenza dei dati forniti in autocertificazione. Per risolvere questo problema, è necessario verificare e aggiornare i dati all'interno del servizio online:

* Inviare il modulo allegato al tuo indirizzo email per verificare il tuo account Postepay * In piccoli depositi sul tuo conto bancario. [?] * Controlla il tuo conto bancario entro 3-5 giorni per gli importi di deposito. * Connettiti al tuo account e inserire [?] il magazzino Postepay importi esatti [?][?]

Please login nel tuo conto [?] Poste Italia Online e verifica completa processo [?][?][?]

Cordiali Saluti. postepay S.P.A postepay@postepay.it

--

E io dovrei bermi una vaccata del genere? Solo se fossi idiota o se il mio italiano fosse messo peggio di quello del genio che ha scritto la mail. Le Poste offrono servizi da Paleolitico ma una mail cosi' non la scrivono, è palese.

Leggete questi, invece: fanno pena.

--
Gentile Titolare,
--------------------------------------------------------------
Abbiamo rilevato attivita irregolari sul tuo CartaSi Internet Banking
sul conto 4539****. Per la tua protezione, e necessario verificare
questa attivita prima di poter continuare a utilizzare il vostro conto.
Si prega di scaricare il documento allegato alla presente-mail a
rivedere le attivita del proprio account. Se scegli di ignorare
la nostra richiesta, ci lasciano scelta di sospendere temporaneamente
il tuo account.
Ti ricordiamo che tramite il sito CartaSi puoi mantenerti sempre
aggiornato
sulle opportunita' e sui vantaggi che CartaSi ti riserva.

--

Questo è marziano più che italiano.

Io perdono chi ci cade la prima volta, voglio dire... in tanti hanno votato per anni per quel tale che si fa le leggi su misura e aiuta le gnocche in difficoltà finanziarie, perchè non si può cadere in questo inganno? Piu' di trecento deputati, poi, hanno creduto (deciso di credere) alla balla della nipote di Mubarak. Invece a chi scrive questi pezzi di bravura dico solo che se non foste pericolosi, fareste solo ridere.

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domenica 27 novembre 2011

Sembra un miracolo, è la normalità

Chi ha mai detto che sarebbe stato sufficiente che un premier arrogante, bugiardo, inaffidabile sulla scena internazionale, politicamente inefficace, nei guai (grossi) con la giustizia e che per anni ha occupato la poltrona con il chiodo fisso di tutelare sé e i suoi interessi (leggi ad personam, prescrizioni, conflitti di interessi enormi), senza fare null'altro di menzionabile, se ne andasse, per fare dell'Italia, improvvisamente, un paese civile, credibile e con i conti a posto? Nessuno. Il berlusconismo ci ha infettato gravemente, e non è che prima fossimo poi questi fenomeni, a dirla tutta. Inoltre l'enorme conflitto di interessi esiste ancora e c'è un uomo che appena scatta la campagna elettorale può ancora usare come megafoni dalle tre alle cinque tivu' per tacer del resto. Semplicemente, adesso abbiamo un governo di banchieri e professori (ahinoi) che qualche competenza l'hanno (non facevano calendari o non erano dipendenti del premier, insomma), che non annovera rinviati a giudizio tra le sue fila, che non ha come obiettivo quello di creare leggine ad hoc per salvare il culo a questo e a quello, che sa come comportarsi e che rispetta le istituzioni. E' pochissimo, ma sembra tantissimo, dato che ne veniamo da un mini ventennio di maialate. Sarebbe la conditio sine qua non, ci sembra un miracolo.

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domenica 20 novembre 2011

Amore e rispetto, a parole siamo tutti bravi

"Vorrei rivolgermi con affetto - ha detto il pontefice nella messa che conclude il suo viaggio in Africa - a tutte le persone che soffrono, ai malati a quanti sono colpiti dall'Aids o da altre malattie, a tutti i dimenticati della società. Abbiate coraggio!". "Ogni malato, ogni povero - ha aggiunto - merita il nostro rispetto e il nostro amore". 20.11.2011

Senti Ratzinger, poche storie:

1. La trasmissione dell'Aids potrebbe essere notevolmente ostacolata dall'uso del condom, che tu demonizzi.
2. La povertà? Dai l'esempio. Un uomo di Dio dovrebbe vivere di niente, non negli ori del Vaticano. La parola senza l'esempio conta poco.
3. E dei non eterosessuali, non sposati o divorziati che dici? Anche loro meritano rispetto e amore? Sì? Allora smettila di fare di tutto da sempre per impedire che tutti abbiano gli stessi diritti civili. Se sei in buonafede chiedi a gran voce e subito che lo Stato italiano, al quale spesso inoltri suggerimenti (...), permetta a TUTTI di sposarsi (eh gia', pure agli omosex -scusi il termine eh...) e riconosca diritti anche a chi non lo fa. Matrimonio civile, ovvio. Quello religioso puoi naturalmente riservarlo a chi diavolo ti pare.

Altrimenti, sua santità, le sue sono solo parole senza senso: confezione luccicante ma scatola vuota.

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sabato 12 novembre 2011

Liberi


Oggi è un grande giorno. Nei libri di storia avra' un posto speciale. Mio figlio mi chiederà come diavolo un intero paese, civile e un tempo democratico, abbia potuto tollerare tutto questo immenso schifo per quasi 18 anni: dovrò pensare a fondo su cosa rispondergli. Certo, ci resta un ex dittatorucolo democratico che mantiene un conflitto di interessi enorme, che pone condizioni per la sua uscita di scena e che vuole garanzie per sé e per i suoi affari, che in questo ventennio ha curato con estrema sollecitudine, senza in pratica fare nulla di rilevante per il paese; e ci resta un parlamento di nominati (non eletti) perlopiù incompetenti o nei guai con la giustizia. E ci resta una legge elettorale truffa e antidemocratica che Berlusconi non vuole cambiare perchè attribuisce, a lui come ad altri quattro o cinque segretari, il potere di nominare un migliaio di persone fedeli ai posti di potere. Ma almeno non abbiamo più un premier che non si era mai dimesso per nessuno delle decine di scandali, errori, figuracce, accuse infamanti che avevano lastricato il suo cammino. Sappiamo tutti perchè è sceso in campo, e quella ragione lo ha mosso sempre fino ad oggi. Oltre venti procedimenti giudiziari dai quali finora se l'è sempre cavata per via di qualche assoluzione, un po' di prescrizioni (appositamente confezionate), qualche depenalizzazione da lui stesso decisa, qualche legge anticostituzionale fatta solo per rallentare il lavoro dei magistrati. Oggi Berlusconi si è dimesso: chi ha a cuore il rispetto della Costituzione, chi ama davvero questo paese, è in festa. Se ne vanno ministri che mi vergogno solo a menzionare, traballano giornalisti che farebbero schifo a un maiale che si rotola nel fango.

Cosa voglio adesso? Un taglio netto col passato. Nessun incarico a chi non è competente e incensurato. Dimissioni immediate in caso del minimo errore o al primo rinvio a giudizio. Rispetto totale e religioso di leggi e Costituzione. Fedeltà alla patria, spirito di servizio, educazione, dignità, trasparenza e onestà. Basta coi ministri che ti chiedi perchè sono ministri e lo sai benissimo perchè lo sono, basta coi giri di escort, basta con le leggi fatte su misura per salvarsi il culo. Lo so, chiedo troppo. Lui non c'è più, ma le macerie che ha prodotto restano, e ci vorranno anni per tornare ad essere un paese civile. Ci restano poi tutti quegli immondi servi che lo hanno riverito in ogni campo vendendo l'anima al denaro e che adesso si stanno dibattendo tra pietose difese ad oltranza e veloci cambi di casacca.

So benissimo chi è e lo so dal 1988 (era presidente del Milan da due anni): avevo avuto modo di conoscerne natura e modo di agire. Per questo non l'ho mai votato. Per questo non mi è mai piaciuto per niente. Per questo oggi ho brindato.

Oggi è un grande giorno.

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domenica 6 novembre 2011

Vattene !

Lo dico da anni, lo ripeto adesso: Berlusconi vattene prima di trascinare definitivamente questo paese nel baratro. I nostri problemi sono tantissimi e gravi, e di certo le tue dimissioni non trasformeranno un Parlamento pieno zeppo di nominati senza competenze (e spesso nei guai con la giustizia) in un consesso di persone elette, capaci, oneste e responsabili, ma in questo momento il problema più urgente è l'assoluta perdita di credibilità interna e internazionale: nessuno crede più alle promesse e alle potenzialità di un governo burla, incapace di fare alcunché, e di un premier che ha sempre anteposto i suoi interessi personali e aziendali a quelli del paese (cfr. leggi ad personam tentate e riuscite), oltre ad aver mentito svariate volte, aver disatteso promesse su promesse, aver calpestato istituzioni e Costituzione. Lascia la poltrona, non rappresenti uno Stato che hai preso a picconate decine di volte, hai violato l'art. 54 della Costituzione in quasi tutti i modi possibili, sei impelagato in una miriade di processi con accuse gravissime. Dimettiti e affronta i processi. Lasciaci vivere. Non ti ho mai votato perchè ti conoscevo già bene nel '94. La politica è un servizio, non sei in grado di adempiervi (lo sei mai stato?), devi andartene, ora, per sempre. Se ritieni di non dover affrontare la legge come un normale cittadino, datti alla latitanza, da te incoraggiata relativamente ad altri personaggi della tua combriccola (cfr. recenti resoconti di intercettazioni). In ogni caso, quale che sia il modo che sceglierai (le risorse non ti mancano...), vattene prima di completare questo scempio ventennale. Il voto non legittima nessuno dei comportamenti che hai tenuto. Hai chiuso. Prendine atto prima che la situazione ti sfugga davvero di mano. Quanto a Napolitano: buonanotte, Presidente.

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domenica 30 ottobre 2011

Guidare non è un gioco

Guidare non e' un gioco: una banale imprudenza e la vita se ne va, la tua o quella di un tuo simile. Pochissimi automobilisti hanno compreso questo fatto. Se guidi un autobus hai una responsabilita' ancora maggiore, trasporti decine di persone e conduci un mezzo pesante. Ecco perche' invito gli autisti a non superare i limiti (es. il 50 sull'Aurelia) e a non guidare il bus con lo stesso stile di una motoretta: un ritardo sulla tabella di marcia si recupera, un morto no. Se poi foste meno bruschi nelle partenze e nelle frenate, anziani e bambini vi sarebbero grati. Se infine foste sempre cortesi, anche con i rompiscatole (e ce ne sono!) sarebbe una favola, non il mondo reale. So bene che il mestiere e' faticoso e ripetitivo, ma non puo' essere una scusa. Io non generalizzo: mi sono trovato male poche volte, ma quelle volte e' successo. Le mele marce sono sempre poche, si sa, ma infangano tutti quelli che si comportano con alto senso del dovere. D'altra parte non è bene chiudere gli occhi sulle cose che non vanno, anche se sporadiche. C'è un solo modo di fare un lavoro, farlo bene: se non ve la sentite, fate altro. Ci sono lavori infinitamente più massacranti (cavatore, minatore, catena di montaggio, raccoglitore di pomodori sfruttato e in nero, premier, etc.)

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domenica 16 ottobre 2011

E i pochi che ragionano si fanno asportare il cervello dalla tivu'

da Repubblica:
Il 44 % degli italiani "ostile" agli ebrei. L'antisemitismo si diffonde sul web. L'indagine parlamentare conoscitiva rivela che on line si va estendendo l'idea che non è razzismo essere antisemiti. Oltre mille siti (+ 40%) dedicati alla diffusione dell'odio antiebraico.

E dove sta la sorpresa? I decerebrati sono infinitamente di più.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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Castorate

La Samp passa per la terza volta lontano dal Ferraris (Ascoli-Samp 1-2). Palombo e compagni portano a casa una gara dura e sofferta al 94' con un gran gol messo a segno da Pasquale Foggia.
---Castori, allenatore Ascoli, prima
"La Samp arriva al momento opportuno, non potevamo chiedere di più. Di solito si parla di ‘avversario da prendere con le molle’. Io invece dico senza paura che si tratta di un avversario da prendere a ‘morsi’"
---Castori, allenatore Ascoli, dopo
“Abbiamo perso contro una squadra di morti”.
---Atzori, allenatore Sampdoria, dopo
Rispetto Castori che ha molta più esperienza di me però deve pensare alla sua squadra e ad allenare i suoi ragazzi".

-Nota 1: non giochiamo ancora come dovremmo, ma siamo lì. Atzori deve ancora dismostrare un bel po' di cose, ma di sicuro ha personalità e, come si vede, stile.
-Nota 2: se siamo morti, come stanno messi loro che hanno segnato su un'autorete da circo e hanno perso? A volte sarebbe più saggio parlare passate due ore dalla fine del match, dopo aver sbollito la delusione e la rabbia che fanno sparare minchiate.
-Nota 3: che sapore hanno i morti, se presi a morsi?

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venerdì 14 ottobre 2011

Quieto vivere

Come puoi chiedergli di dimettersi? Avrebbe dovuto farlo da anni. Anzi, di fatto è da sempre INELEGGIBILE, in base a una legge degli anni '50, in quanto titolare di concessioni statali. Ma da quando il nostro ha rispetto per leggi e Carta?
Come puoi chiedergli di fare una cosa che la decenza imporrebbe da decenni? Se lo fa, deve affrontare un certo numero di processi, senza potersi fare le leggi su misura, ma così si rischia di venire condannati, se si è colpevoli...
Ha la fiducia. E' sua, non c'è dubbio. Anche il pc su cui scrivo è mio: ho ancora lo scontrino! Come dire: quando torniamo alla politica, cioè gestione onesta e trasparente della cosa pubblica e condotte ispirate oltre che dall'interesse comune solo da idee e non anche da convenienze pratiche, anche fossero solo di sopravvivenza dell'incarico? *
E' Napolitano che ha il potere di porre fine a questa situazione, su basi OGGETTIVE (ricorso eccessivo alla fiducia, strani maneggi di deputati nei giorni che precedono la fiducia stessa, violazione dell'art. 54, ecc. ecc. ecc.). Ma non lo fa. Se siamo nella merda la colpa, adesso, è solo sua. C'e' chi preferisce il quieto vivere. A una certa età la tranquillità è tutto.

* un solo esempio, per brevità... l'ultimo in ordine di tempo: "14.10.2011 - Palazzo Chigi approva quattro nuove nomine tra i deputati decisivi per la sopravvivenza del governo. Galati e Viceconte diventano sottosegretari" (repubblica.it)
Interessante a questo proposito Interessante la considerazione di Giannini:
"La maggioranza di centrodestra, disperata e dissoluta, continua a perdere i pezzi. Ma continua ad avere i numeri per sopravvivere. Nel modo più avventuroso, rocambolesco e improduttivo possibile. Grazie alla stampella dei radicali, all'indecisione degli scajoliani, alla resistenza degli ex "responsabili". Ormai è peggio che un'Armata Brancaleone. È un manipolo di sbandati, irriducibili e mercenari, che va avanti per pura inerzia, per puro istinto di conservazione. Senza etica, senza politica. Ma con il conto in banca e gli appannaggi mensili, i benefit e le auto blu, lo scranno parlamentare e la ricca pensione da salvare. Questo, oggi, è il solo cemento della coalizione berlusconiana.
(...)
In questa anomala scheggia di centrodestra italiano non esiste alcuna "costante coesione", strategica e politica, ma solo un'inquietante adesione, opportunistica e totemica."
(Massimo Giannini, Repubblica, 14 ottobre 2011)


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venerdì 7 ottobre 2011

Estensione del dominio della lotta, Michel Houellebecq

Sotto i nostri occhi, il mondo si uniforma; i sistemi di telecomunicazione progrediscono; l'interno dei nostri appartamenti si arricchisce di nuovi congegni. Le relazioni umane divengono prgressivamente impossibili, fatto che in proporzione riduce la quantità di aneddoti di cui si compone una vita. E a poco a poco appare il volto della morte, in tutto il suo splendore. Il terzo millennio si annuncia proprio bene. (pag. 18)

Domenica mattina sono andato un pò in giro per il quartiere; ho comprato del pane all'uvetta. La giornata era dolce, ma un pò triste, come spesso la domenica a Parigi, soprattutto quando non si crede in Dio. (pag. 125)

Alla fine osservo che io sono diverso da loro, senza tuttavia poter precisare la natura di tale diversità. (pag. 68)

Questo mondo non mi piace. Decisamente non lo amo. La società in cui vivo mi disgusta; la pubblicità mi nausea; l'informazione mi fa vomitare. (pag. 78)

(ESTENSIONE DEL DOMINIO DELLA LOTTA, Michel Houellebecq)

E' il libro d'esordio di Houellebecq (1994), pubblicato dopo che molti editori si erano rifiutati di darlo alle stampe.
E' un libro che deve essere letto perchè è stupefacente l'occhio con cui il protagonista si guarda non vivere, la nuda brutalità con la quale descrive la vacuità e la falsità dei rapporti interpersonali e dei sentimenti, la gelida ed entusiasmante precisione con la quale mette sempre tutte le carte sul tavolo e fa luce su tutti i trucchi che in genere preferiamo ignorare. E' un libretto duro ma essenziale per cominciare a capire qualcosa di questa vita che ci scorre via ammantata di inavvertibile non senso. E' duro come è dura la vita. E il modo di scrivere di Houellebecq rasenta qui la perfezione: è un chirurgo, non uno scrittore. Un chirurgo bravo ma freddo, preciso e rapido nei movimenti, ma risoluto e brutale se serve. D'altra parte la materia che seziona è quanto di più ingarbugliato, ingannevole e disarmante ci sia. E' un libro completamente disincantato, che mette in scena l'alienzazione dell'individuo in questa società.
Migliore di Piattaforma perchè più duro, più compatto.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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domenica 2 ottobre 2011

Inter-Napoli, Rocchi voto 1

Non sono interista, nè napoletano, nè milanista, juventino etc. Lo sapete cosa sono. Attenzione: non per chi tifo, ma cosa sono. Ma, dopo aver visto i riflessi filmati (come si diceva una volta) penso a quel che ha fatto Rocchi in Inter-Napoli 0-3: una direzione di gara voto 1. Non intendo mettere in dubbio l'integrità dell'arbitro, sia chiaro, sia perchè non penso che fosse in malafede, sia perchè quando accadeva che le direzioni di gara erano decise dall'alto era evidente che chi barava lo faceva in modo meno appariscente. Calciopoli l'abbiamo avuta per anni, per anni ci hanno preso per il culo arbitri, dirigenti, designatori, giornalisti e compagnia bella, poi è stata la volta dei giocatori accusati di vendersi le partite per le scommesse (e ora l'Atalanta rivuole i 6 pti, ma dico: se c'e' una legge beccati la penalità e stai zitto, poi anch'io penso che la responsabilità oggettiva sia una cavolata abissale, ma insomma: pigliati questa pena e basta), etc. E, anzi, gia' che ci siamo, ribadisco che la Juve ha pagato poco rispetto alle colpe, il Milan, la Fiorentina e la Lazio quasi niente, l'Inter niente: e questo non mi è mai andato giù. Ma, ripeto, non è questo il punto, non sto accusando Rocchi di niente, se non di aver diretto la gara in modo obbrobrioso. Come si fa nel giro di pochi minuti a:
-ammonire Obi per un fallo che nemmeno è fallo, figurati se giallo
-assegnare un rigore per un fallo che avviene fuori area
-ammonire per lo stesso fallo Obi, che quindi è rosso
-non far ripetere un rigore (inesistente) battuto in modo irregolare perchè segna Campagnaro che ha commesso infrazione entrando in area prima del tempo
-espellere Ranieri che non ha offeso nessuno e che, in ogni caso, mi sembra che qualche ragione per alterarsi l'avesse...
Come si fa? Vuol dire essere incapaci di arbitrare o, ipotesi ovviamente più probabile, assolutamente fuori forma, assolutamente non in grado di arbitrare quella sera. E allora la colpa è anche di chi lo ha designato, no? Mandi Rocchi a Inter-Napoli? Ti pare in forma? Non è che hai preso una cantonata che resterà negli annali?
Di certo qualcuno ha sbagliato e in modo davvero pazzesco. Qui non si tratta di un fuorigioco millimetrico, di un rigore dubbio, di un giallo conteso, etc. Qui si tratta di una serie assurda di errori assurdi. Una serie. Ingiustificabile. Io l'errore lo capisco, anche il più grave, sia quando lo fa il giocatore, sia quando lo fa l'arbitro (non capisco invece le direzioni "orientate", che a Calciopoli erano la norma). Ma più errori in fila, e tutti gravi? Da parte di uno degli arbitri ritenuti più bravi, nel corso di un big match? Non è facile venirne a capo, eh? Davvero non si sa che dire se non che Rocchi merita 1. Un giudizio su una prestazione si può dare, dopotutto. Quanto ai giocatori dell'Inter, lamentarsi va bene (avete pure ragione!) ma fare le vittime perseguitate no, ok? Non ce la vedo l'Internazionale vittima di qualcosa. E quanto a quelli del Napoli, carino davvero dire che non si commentano le decisioni dell'arbitro... ma quando sono sfavorevoli le commentate, mi pare, o no? E allora un po' di decenza e dite chiaro che il rigore non c'era e andava pure ribattuto. La verità non ha mai ucciso nessuno.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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mercoledì 28 settembre 2011

Finalista pessimista

Sono stato scelto fra i 10 finalisti di un concorso di poesia e scrittura, non partecipo spesso a simili gare ma quando lo faccio vincere non mi farebbe schifo. Poi ha vinto una donna. D'altra parte è anche vero che non mi va tanto di prendere l'aereo, ma a Stoccolma per il Nobel un salto dopotutto lo farei. Mi accontento comunque della finale. Sono uno che si accontenta. Accontentarsi di quel che si ha è segno di saggezza, specie quando ormai non si può avere di più... Piuttosto questa notizia mi serve per far notare a quale infimo livello di qualità sia arrivato il servizio offerto da Poste Italiane: l'invito è stato spedito il 12 del mese da un ufficio che dista 5 km da casa mia, riguardava la cerimonia del 25, peccato io l'abbia ricevuto il 28. Aggiungete a questo il fatto che sono abbonato a un quotidiano e spesso ricevo tre copie insieme (quest'estate, per diverse settimane, 6 in un colpo). Che bel paese è l'Italia, quel che ti serve se hai voglia di vomitare. Cambierà mai? Uhm... qualcosa forse sì, ma sperare in rivolgimenti troppo grandi è utopia 100%, gli Italiani sono fatti in un certo modo.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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mercoledì 21 settembre 2011

L'uccello che girava le viti del mondo, Murakami Haruki

Murakami sa come raccontare una storia, lo abbiamo gia' detto varie volte. Sembra una banalità ma per uno scrittore è il talento più importante. Se si leggono più di 800 pagine senza la minima fatica forse il libro non è proprio disprezzabile... La storia narrata avvince e interessa sempre di più e sebbene sia infarcita di fantasia a piene mani non si ha mai l'impressione di leggere una storia impossibile, perchè i tratti fantastici e paradossali sono sempre inseriti nel reale e del reale fanno parte: non ci trasportano in un mondo fantastico e perciò irreale ma ci svelano gli aspetti paradossali, misteriosi e inspiegabili dei quali la nostra vita reale è intrisa. Ecco perchè si legge con interesse, perchè è come un sogno: fantastico ma fatto di pezzi reali, a comporre un puzzle che ci fa scoprire aspetti di noi che nemmeno sospettavamo e che ci rivela conflitti mai portati alla luce prima.

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Avevo la pasta sul fuoco in cucina, quando squillo’ il telefono. Alla radio davano la "Gazza ladra" di Rossini, il sottofondo musicale ideale per prepararsi un piatto di spaghetti, e io l’accompagnavo fischiando. Fui tentato di non rispondere, gli spaghetti erano quasi cotti, e Claudio Abbado stava giusto per portare l’orchestra filarmonica di Londra all’apice dell’intensita’ drammatica. Pazienza, mi rassegnai ad abbassare il fuoco, andai nel soggiorno e sollevai il ricevitore. Poteva anche essere un conoscente con qualche nuova proposta di lavoro.
(incipit)
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La vita è proprio strana, però. Se tre anni fa qualcuno mi avesse detto: "tu fra tre anni confezionerai parrucche con delle ragazze di campagna in un laboratorio tra i monti" penso che gli avrei fatto una bella risata in faccia. Chi si poteva immaginare una cosa del genere? Di conseguenza nessuno può dire cosa farò fra tre anni, giusto? Lei lo sa dove sarà e cosa farà fra tre anni? Sono sicura di no. Altro che tre anni, sono pronta a scommettere tutto il denaro che ho adesso qui che non sa nemmeno cosa farà fra un mese! (pag. 615)

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lunedì 12 settembre 2011

Il difetto sta nel manico

Acquisto una casa come prima casa, 4 vani più cantina, non Villa Certosa. Ho diritto a pagare un po' di tasse in meno, essendo prima casa, a patto che prenda residenza nel nuovo comune entro 18 mesi dall'atto. Ci sono i controlli, per evitare che uno acquisti 6 case in 6 comuni intestandole fittiziamente a 6 figli nessuno dei quali vi abita e non pagare così tutte le tasse né l'ICI. Il tizio di cui sopra difficilmente verrà beccato, scommettete che a me faranno sudare la residenza? Io ci abito da piu' di un mese, nei prossimi mesi verrano i vigili a controllare e, cito l'impiegata comunale, se i vigili diranno sì avrai la residenza. Insomma: mesi e mesi per avere una residenza e solo se i vigili diranno sì (ma io ci abito, quindi non vedo come possano dire di no). Vedremo. Me li vedo gia' i vigili passare quando sono al lavoro o allo stadio la domenica o quando sono in giro per affarucci vari (perchè se lavori 40-45 ore alla settimana e devi pure occuparti di un genitore non proprio ventenne, di affarucci vari ne hai un bel po') o quando sono a spasso. Uno che lavora in casa non c'è tanto spesso, specie se abita da solo. A volte capita che ci dormi e ci fai cena e colazione al massimo.
Voglio acquistare un'auto da poco, giusto per gli spostamenti brevi. Un amico mi vuol vendere la sua, 150.000 km, 22 anni di vita, 900 di cilindrata: un rottame, che però cammina. Se la acquisto dovrò pagare 760 euro/anno circa fra bollo, revisione, assicurazione: ok... Il mio amico chiede 800 euro per l'auto, mi pare equo. Ma attenzione: devo pagare 386 euro di passaggio. Non è assurdo?
Il nostro sistema fiscale è costruito su misura per far pagare di più a chi ha meno e di meno a chi ha di più e per creare problemi, controlli, noie etc. soprattutto a chi fa le cose per bene. Cambieranno mai le cose? Finchè saremo governati da nominati incompetenti e spesso con la fedina penale sporca e con frequentazioni pessime e conflitti di interesse vari, direi proprio di no. E sorvoliamo sui veri motivi per cui poi spesso sono stati nominati...
Ha detto ieri Travaglio, alla Versiliana di Marina di Pietrasanta (festa del secondo anno del Fatto Quotidiano), citando Santoro che lo aveva detto due ore prima: se abbiamo buoni politici o cattivi politici dipende da noi che li scegliamo, ma senza un'informazione libera e completa non possiamo scegliere buoni politici. Direi che abbiamo detto tutto.

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sabato 3 settembre 2011

Altro che Alice

Leggere aiuta a vivere, anche se in verità nessun romanzo potra' mai superare in fantasia quel che di recente sta accadendo nel mondo e, in particolare, in quel paese burletta che ormai è per tutti l'Italia. Un esempio su tutti? Un politico accusato di frodi fiscali milionarie (e di molti altri reati) che si fa paladino della crociata anti-evasione fiscale: Alice nel paese delle meraviglie era banale, dopotutto. Ma l'insulsa apatia dei miei connazionali è una patina liscia e impenetrabile sulla quale tutto scorre via senza lasciare traccia.

Leggiamo, dunque. Si tratta di un'attività che ho sempre praticato, dalla fine del liceo -passati due annetti, giusto quelli necessari a riacquistare il piacere della lettura che la scuola in genere ti estirpa (se l'hai) o non ti coltiva (se non l'hai)- sino a pochi anni fa e che da alcuni mesi ho ripreso a ritmi più decenti.

Come scrive Houellebecq, "vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi".

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domenica 28 agosto 2011

Il vizio di chi sta in gabbia

Ho assistito al confronto Hack-Binetti su La7. Intanto sono di parte, Margherita Hack è oggetto della mia stima incondizionata da sempre, ne apprezzo pensiero, parole, modi. Ma qui non si tratta di Hack brava e Binetti cattiva, o di Hack immorale e Binetti papa-girl, qui si tratta di mente razionale, libera e senza lacciuoli e mente imprigionata in una gabbia (in questo caso, religiosa). La Hack ha ribattutto con frasi secche ma disarmanti per la difficoltà di poter replicare ad esse qualcosa di sensato. Quando la Hack dice la vita è mia e non di Dio e chi crede in Dio non ha il diritto di imporre a chi non ci crede di considerare la vita un dono di Dio, i cervelli sciolti e ben oliati hanno tosto un bell' orgasmo. E quando dice che se una persona in stato vegetavivo aveva detto di preferire la morte a una simile eventualità, la morte le va concessa, perchè nessuno oltre a quella persona ha il diritto di prendere una tale decisione, la ragione trionfa sull'oscurantismo di chi vorrebbe che la vita di tutti fosse regolata dai principi in cui lui crede per atto di fede (che è poi un vizio dei cattolici e di chi è preda di una fede in genere). E' quel che dico da sempre a chi fa parte di quella grande setta che fa capo a Ratzinger: se tu credi che il fiore l'ha creato Dio, che l'embrione è come un uomo, che l'unico fine del sesso è quello di procreare e che gli omosessuali sono deviati o comunque in peccato, ok, libero di credere a quel che ti pare, ma uniforma la tua vita a simili ideuzze, non la mia, please...

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domenica 21 agosto 2011

Norwegian Wood (Tokyo Blues) di Murakami Haruki

Ho letto diverse recensioni di Norwegian Wood: si dividono sostanzialmente in due categorie, quelle che lo considerano per svariati motivi un capolavoro imperdibile, un fantastico e delicato romanzo di formazione, una storia struggente e malinconica che racconta in maniera unica ed eccezionalmente coinvolgente molto di ciascuno di noi e della nostra fondamentale inadeguatezza alla vita, e quelle che lo stroncano senza appello perchè banale, piatto, ricco di dettagli inutili, vuoto di significato, con troppe scene di sesso. Penso che chi lo stronca non sia ahimè in grado di cogliere le infinite, meravigliose, travolgenti, multiformi sfumature di questo delicato e nello stesso tempo crudo viaggio nell'anima umana, o non sia ancora in grado di farlo. Molto dipende, spesso, dal momento della nostra vita in cui un libro ci coglie, dopotutto: a volte quel che oggi ci pare banale fra dieci anni ci avvincerà magicamente. E molto dipende dalla sensibilità di chi legge, dai suoi valori, da quel che per lui è importante e da cosa rappresentano per lui la vita e la morte, l'amore e l'amicizia, l'adolescenza e la maturità, la paura del futuro e lo strazio del passato. La scrittura di Murakami, sempre abile ad affascinarci, qui è addirittura irresistibile, giovandosi parecchio del diabolico e letale meccanismo del ricordo. Preferisco linkarvi una delle recensioni che più mi sono piaciute, invitandovi ovviamente con decisione ad affrontare Norwegian Wood (Tokyo Blues) di Murakami Haruki quanto prima.
Leggi qui: http://rossellamartielli.blogspot.com/2011/01/norwegian-wood-tokyo-blues-murakami.html?showComment=1313924166804#c3411760271955269666

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domenica 14 agosto 2011

Leggere aiuta sempre

La vita non è quasi mai rose e fiori, ma leggere aiuta SEMPRE. Leggere ti migliora: su questo non vi è dubbio, chi non è d'accordo o è già il migliore del pianeta o legge pensando ad altro. E non ha valore il discorso di chi dice ma a cosa serve leggere se poi dopo due anni di un libro non ricordo che un'impressione e di certo non i nomi dei protagonisti o i dettagli della storia, perchè leggere ti migliora per il solo fatto di leggere, senza che tu te ne accorga. Arricchisce il tuo linguaggio, espande il tuo pensiero, ti apre l'anima verso orizzonti sempre nuovi. E' come una medicina: la prendi e anche se non assisti all'azione chimica dei principi contenuti nella pastiglia pur tuttavia essa ti guarisce. Un libro ti guarisce da brutte malattie come la gabbia mentale, il razzismo, la mancanza di fantasia, la grettezza, l'ignoranza, l'incapacità di immedesimarti in altre persone e in altri contesti, la difficoltà di trovare una nuova via di fuga quando ti sembra di essere in trappola. Aumenta la tua conoscenza delle cose del mondo e dell'anima delle persone, ti dà quella sottile ironia senza la quale affrontare la vita è duro supplizio, relativizza tutto dando però importanza assoluta a quel che la merita, fa esplodere le tue potenzialità e fa venire alla luce quelle che non pensavi di avere. Alla peggio ti fa passare un'oretta, oh!:-) Tutti i subumani che conosco leggono a malapena la lista della spesa. Ovviamente non vale il contrario (chi non legge è subumano), non sarebbe neppure il caso di precisarlo. Puoi vivere bene anche senza leggere, specialmente se sei una persona di valore, ma perchè non vivere meglio? Ps: non ho proventi da diritti d'autore, non sono editore.

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lunedì 8 agosto 2011

La ragazza dello Sputnik, Murakami Haruki

"E in quel momento capii. Eravamo state meravigliose compagne di viaggio, ma in fondo non eravamo che solitari aggregati metallici che disegnavano ognuno la propria orbita. In lontananza potremmo anche essere belle a vedersi, come stelle cadenti. Ma in realtà non siamo che prigioniere, ognuna confinata nel proprio spazio, senza la possibiltà di andare da nessun'altra parte. Quando le orbite dei nostri satelliti per caso si incrociano, le nostre facce si incontrano. E forse, chissà, anche le nostre anime vengono a contatto. Ma questo non dura che un attimo.Un istante dopo, ci ritroviamo ognuna nella propria assolata solitudine. Fino al giorno in cui bruceremo e saremo completamente azzerate. (La ragazza dello Sputnik, Murakami Haruki, pagg. 134-135).

(...) E questo della solitudine, inevitabile per chi non trova lo scatto necessario per amare, sembra essere il motivo e il significato nascosto di questo libro apparentemente semplice, ma che si presta a diversi livelli di lettura, e nel quale Haruki Murakami non manca di trasmettere la sua passione estetica per la cultura edonistica occidentale, dalla musica onnipresente, alle belle macchine ed eleganti vestiti, al vino.
(...)
I satelliti, che ruotano silenziosi e incessanti nel cielo, senza alcuna apparente relazione l'uno con l'altro, sono comunque un'altra metafora della solitudine.
(http://www.musicaememoria.com/haruki_ragazza_dello_sputnik.htm)

Un altro consiglio di lettura. Se non conoscete Murakami, potete cominciare con questo o con Norwegian Wood (Tokyo Blues). Se lo conoscete, meglio per voi!


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lunedì 1 agosto 2011

L'inconveniente di essere nati, E. M. Cioran

La lucidità non estirpa il desiderio di vivere, tutt'altro, rende solo inadatti alla vita. (pag. 156)

Se un tempo, davanti a un morto, mi chiedevo: "A che gli è servito nascere?", ora mi pongo lo stesso interrogativo davanti a ogni vivo. (pag. 23)

Ogni volta che non penso alla morte ho l'impressione di barare, di ingannare qualcuno in me. (pag. 34)

Non vale la pena uccidersi, dato che ci si uccide sempre troppo tardi. (pag. 35)

Ha convinzioni solo chi non ha approfondito niente. (pag. 123)

Alberi massacrati. Sorgono case. Facce, facce dappertutto. L'uomo si estende. L'uomo è il cancro della terra. (pag. 154)

(Adelphi, 1991, 187 pagg., traduzione di Luigia Zilli)

Quell'inganno che è la vita, quella sconfitta che è la nascita. Disincantato, disilluso, oltre il pessimismo più estremo, Cioran è lucido e cosciente dell'inganno di cui parla. Sa che è tutto un inganno, spesso vi cade, ma riemerge e quando riemerge vede con chiarezza il gioco, tutto è per lui illuminato a giorno. Aforismi partoriti dall'insonnia, taglienti come bisturi, estremi che spiazzano ma ai quali non riesce dar torto. Contro la moda imperante Cioran nega il valore vacuo della vita, ne svela l'assenza di senso, rivela il vuoto che non vediamo. Una lettura necessaria, anche se brutale e terrificante; un'autopsia ineludibile. Una riflessione atemporale e una scrittura che lascia il segno.

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giovedì 28 luglio 2011

Ci avete rotto le palle, siete indegni

Io non so cosa ne pensate voi, e nemmeno mi interessa più di tanto: fra di voi c'è anche chi ha votato per anni decine di delinquenti, secessionisti, bugiardi conclamati e razzisti, quindi figurati un po' se mi interessa il parere di questi elettori campioni della stronzata. Perciò dico la mia e basta: ne ho le palle piene di questi leghisti imbecilli con la cravattina verde e il cervello a spasso che da anni fomentano odio, seminano zizzania, calpestano la Costituzione (sulla quale hanno giurato), operano per la secessione, agiscono e parlano da razzisti, predicano bene (nemmeno tanto per la verità) e votano le leggi ad personam, si riempono la bocca di roma ladrona e poi magnano più degli altri, si puliscono il culo con la nostra bandiera, cercano di dividere l'Italia. Per una roba così in Jugoslavia hanno finito per massacrarsi. Adesso la vergognosa buffonata dei ministeri al Nord. Basta con questi idioti da noi stipendiati. Questi sono atti eversivi, che ci fa certa gente sulla poltrona di ministro o su quella di deputato dell'Italia unita?? Meritano solo calci in culo. Se sono contro l'Italia unita restituiscano tutto il denaro italiano che si sono intascati come deputati di un paese che non riconoscono e si mettano a fare gli eversori da comuni cittadini: troppo facile parlare a vanvera e poi intascarsi la mega indennità da parlamentare, o, per esempio, mordere un poliziotto alla gamba ed essere per questo condannato in via definitiva e poi chiedere pene durissime per chi protesta perchè non vuole che la TAV distrugga la sua valle (vero Maroni?). Ci avete rotto le palle, Bossi e banda. Fate ridere i polli, ma siete anche pericolosi. Come cittadino italiano io sono offeso e indignato. Voi (che siete i miei dipendenti) mi danneggiate, non mi rappresentate, usurpate il vostro titolo, agite nell'interesse contrario a quello per cui dovreste, venite meno agli impegni presi, tradite i vostri giuramenti, compromettete il mio nome, il mio paese, il mio presente e il mio futuro: siete indegni del ruolo che ricoprite, è l'ora che ve andiate al diavolo. Vi licenzio. E' abbastanza chiaro o serve il disegnino, e lo chiedo per esempio a quel campione fra di voi che sottoscrive le idee (al netto della violenza eh, sia chiaro: che stronzata, come se si potesse dire: mi piaceva Hitler, al netto dei lager) di quel bestiale decerebrato sanguinario che ha ucciso cento innocenti a Oslo per dar retta alle sue idee di merda di cristiano fondamentalista (e poi dicono dell'Islam).

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lunedì 25 luglio 2011

Di[zion]ario erotico, Massimo Fini

Vi consiglio il "Di[zion]ario erotico" di Massimo Fini (manuale contro la donna a favore della femmina). Uscito undici anni fa resta una lettura da fare.
Massimo Fini (Fini, ok, ma quello buono eh?) è un giornalista e uno scrittore che ha delle idee (sembra poco ma è tutto) e che ha sempre il coraggio delle stesse (hai detto nulla). Quel che scrive è quel che pensa, non c'è nulla di artefatto o di esibito: solamente una versione lucida e cruda, ma vera di quel che gli passa per il capo. Sono cose che si avvertono a pelle, difficile mentire su questo aspetto, così come non è difficile sgamare, per chi è un tantinello avveduto, chi recita o sforna artifizi. Condivisibile o meno, Fini è però sempre interessante e solo una lettura superficiale può definire questo libro antifemminile, semmai è antifemminista, e a ragione! (si può essere femministi e ragionevoli nello stesso tempo?) Alcune defizioni sono davvero brucianti, taglienti, inaspettate e spesso la profondità di certe riflessioni ti sorprende là dove non ti saresti aspettato di trovarla. Fini non è volgare ma non usa di certo eufemismi, pertanto può urtare le anime belle: si consiglia la lettura a quegli imbecilli che si indignano per un "cazzo" e poi tollerano pacificamente ingiustizie che urlano al cielo; la si consiglia perchè guarda mai che il loro cervello cominciasse a girare nel verso giusto! Questo libro e' il suo modo di vedere la donna e il rapporto uomo-donna, arricchito dal valore aggiunto di una vita ricca di esperienze; il tutto mediato da una mente non comune, affilata come poche, sempre in grado di farti riflettere. Date un'occhiata alla bibliografia di Fini, scegliete a caso e non resterete delusi.

Ecco l'incipit di "Di[zion]ario erotico":
Atto sessuale (Coito). In sè non ha nulla a che vedere con l'erotismo. L'erotismo è un fatto mentale, scopare un fatto fisiologico, un mero sfregar di mucose. Diventa erotico -ma perchè ciò avvenga bisogna che la società e l'individuo abbiano raggiunto un certo livello culturale- quando viene percepito come atto che degrada la donna a femmina, ad animale. Spiega Georges Bataille in un fondamentale passaggio de "L'erotismo": "La bellezza (l'umanità) di una donna concorre a rendere sensibile -e sconvolgente- l'animalità dell'atto sessuale. Nulla di più deprimente, per un uomo, della bruttezza di una donna sulla quale la laidezza degli organi sessuali e dell'atto non risalti. La bellezza conta in primo luogo perchè la bruttezza non può essere sciupata. Laddove l'essenza dell'erotismo risiede appunto nella profanazione".

Una fra le tante chicche:
Se le donne continuano a sbatterci in faccia le loro tette, i loro culi, le loro pipì e persino i loro pannolini non possono poi pretendere che ci venga anche duro. (voce "mestruazioni", pag. 104)

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giovedì 21 luglio 2011

E non è nemmeno nostro padre

Se io, poniamo, corrompo un giudice per vincere una causa e, poniamo, appropriarmi indebitamente di un preziosissimo bene altrui sul quale poi costruisco le mie immense fortune, e se una sentenza passata in giudicato riconosce chiaramente che ciò è accaduto e dice anche per opera di chi è accadauto, nell'interesse di chi e a danno di chi, dite che è normale aspettarsi, dopo venti anni!, che una sentenza stabilisca un risarcimento danni adeguato a carico di chi ha commesso il fatto e a vantaggio di chi ha subito il danno? Davvero stupida l'arroganza con cui i personaggi coinvolti, i loro dipendenti e i loro familiari, affermano con voce stridula trattarsi di risarcimento ingiusto che non sarà versato. Inaccettabile arroganza di persone fuori dalla realtà, di individui che si credono padroni del mondo e non comuni cittadini e che per di più sono gravati da infiniti guai giudiziari che avrebbero già dovuto imporne l'allontanamento da ogni carica pubblica e l'assoggettamento a regolare giudizio processuale, dato che il voto degli elettori non pone nessuno al di sopra della legge. Non so se in me vince l'indignazione o lo schifo. Di cosa parlo, chiedete? Ma di un caso assolutamente inventato ed ipotetico, ovvio... E due giorni dopo lei era ancora arrabbiata. Sai quanto ce ne importa, se non ti passa l'arrabbiatura. Pensa alla nostra, e non è nemmeno nostro padre.

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domenica 10 luglio 2011

Pensieri di un tredicenne

Ecco cosa scrivevo all'età di 13 anni sul tema "Perchè crediamo vera la nostra religione?". Rileggendolo intravedo, sia pure a tratti, il nocciolo acerbo della mia posizione attuale.

"Uno dei motivi per cui noi crediamo vera la nostra religione è che da piccoli la religione non è mai una propria scelta ma è un'educazione legata alla famiglia; pertanto ognuno di noi professa la religione dei suoi genitori. Solo da adulto ognuno di noi potrebbe fare eventualmente una scelta diversa, anche se penso che ciò avvenga raramente. Un altro motivo è che basta guardarsi attorno, osservare la natura, gli animali, gli uomini così diversi fra loro per essere portati a credere in un essere superiore che sembra aver dato una così tangibile impronta di sè. Tuttavia non nascondo che a volte possano sorgere dubbi sul mistero che circonda la creazione del mondo, senza considerare poi le evidenze scientifiche, e che sarebbe bello sapere qualcosa di più sull'argomento. Le persone che hanno veramente una fede profonda affrontano senza dubbio le dure prove della vita con maggiore serenità e trovano una spiegazione logica a certi fatti che spesso sembrano inspiegabili e crudeli."

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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martedì 5 luglio 2011

Per la libertà

Contro ogni manovra liberticida adottata o ispirata da questa immonda casta di nominati incompetenti e pregiudicati che violano ogni giorno i nostri valori fondanti e compromettono il nostro futuro di lavoratori e di uomini liberi. Per la libertà di parola e di pensiero, per la legge uguale per tutti, per la meritocrazia, contro questa deriva. Perchè ogni giorno deve combattere per la libertà chi ad essa tiene; deve farlo per se stesso, per i suoi figli e per chi prima di lui ha dato la vita per questo. Deve farlo perchè la libertà non è mai acquisita definitivamente, c'è sempre qualcuno che cerca di togliertela. Contro tutte le leggi vergogna ad personam e ad aziendam, contro tutti i razzismi, contro tutte le norme liberticide. Per un'informazione libera. Contro chi vuole agire nell'ombra e coprire le proprie malefatte di essere meschino e indegno. Sempre.

Leggi e sottoscrivi: http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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sabato 2 luglio 2011

Così va il mondo

(aggiornato 3 lug 2011, 12.30)
Prima lo arrestano sull'aereo come un delinquente qualunque e pure in fuga dopo il delitto, lo ammanettano davanti alle telecamere, lo rinchiudono in carcere, lo dipingono come un orribile mostro, compatiscono la moglie che si schiera dalla sua parte, gli rivolgono accuse per circa 70 anni di prigione complessivi, fissano per il suo rilascio una cauzione altissima (che lui paga), lo mettono ai domiciliari con il bracciale elettronico, lo costringono di fatto a dimettersi dalla carica di presidente del Fondo Monetario Internazionale (dopo Obama è l'uomo più potente del mondo) e compromettono la sua corsa all'Eliseo, con Sarkozy felice come una pasqua.
Adesso d'improvvisano lo liberano, via il collare, esci pure di casa, rieccoti la mega cauzione e tante scuse, puoi girare dove ti pare per tutti gli Stati Uniti (ma ancora non espatriare), la cameriera che ti sei fatto (perchè sul fatto che il rapporto ci sia stato son tutti d'accordo) ha detto un sacco di balle, è pure coinvolta in brutti giochi di droga e di soldi, conosce un bel po' di feccia, inoltre prima di denunciare lo stupro ha continuato a pulire altre stanze (eh bè) e quindi tutto è cambiato nella "sostanza". Ancora non cadono le accuse penali, eh no, ma, insomma, sei messo molto meglio di prima, prenota pure lo champagne.
Sono tutti matti, giudici, giornalisti e compagnia bella?
Facciamo un po' di chiarezza. L'accusa di stupro da parte di Ophelia ancora c'è. Certo che il fatto di essere una signora nessuno, di avere raccontato alcune balle sul suo passato, di avere amicizie pessime e troppi soldi sospetti sul suo conto gli gioca contro e ne mina (direi abbastanza comprensibilmente) la credibilità: hanno cosi' buon gioco i mega avvocati strapagati di Strauss-Kahn nel mettere all'angolo l'accusatrice dopo averle fatto le pulci al fine di screditarne la deposizione. E' così che accade in America, chi può pagare gli avvocati più forti ha più chances.
Il fatto di essere nera, sconosciuta, cameriera, coinvolta in loschi traffici, di avere mentito alcune volte sul suo passato, di aver mentito durante la deposizione su alcuni dettagli e di aver effettuato discorsi sospetti al telefono dopo il fattaccio con un tipo che risulta averle versato centomila dollari sul suo conto in passato, ovviamente la rende meno credibile di quanto non lo fosse alcune settimane fa. Si è dunque trattato di un complotto internazionale (ordito da chi ha in odio la Grecia o ama la Francia) o stupro ci fu? Ho l'impressione che non lo sapremo mai.
Conclusione: se lo stupro non c'è stato, massima vergogna su Ophelia (punitela come merita) e viva la giustizia americana e viva Strauss-Kahn (che non mi sta simpatico però, ma questo non c'entra). Ma se c'è stato davvero, questo stupro del potente ai danni dell'infima cameriera, col cavolo che ora quella poveretta, violentata, data in pasto ai media esattamente come lo Strauss-Kahn (ma della sua privacy nessuno si è preoccupato, al contrario di quella del presidente) malata, magari pure delinquentella e bugiarda, col cavolo, dicevo, che riuscirà a provarlo e ad avere giustizia. In fin dei conti anche se fosse povera, delinquente e bugiarda, sarebbe sempre vittima di uno stupro esattamente come se fosse ricca, sincera e onesta: ma se non salteranno fuori altre prove oltre alla sua testimonianza, di fatto la sua accusa perderà di valore fino a sfiorare lo zero assoluto col risultato di ricacciarla all'inferno salvando in tromba il Kahn.
Così va il mondo, è bene ricordarlo.
Ma cos'è, poi, la "verità"?

Segnalo l'intervista a Erica Jong: http://www.corriere.it/esteri/11_luglio_03/farkas_erica-jong-vecchio-copione-donna-vittima-imputata_c9988680-a54b-11e0-980c-35d723c25df8.shtml

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lunedì 27 giugno 2011

Il reato è come sei, non quel che fai


C'e' un paese con leggi barbare e incivili dove, come in Italia, a una persona non sono riconosciuti parecchi diritti, se solo si professa omosessuale. C'e' un paese dove se si manifesta per rivendicare questi diritti si viene arrestati, per il solo fatto di aver manifestato, rinchiusi in celle disumane per 24 ore o anche per 15 giorni, multati e processati, mentre un omofobo accusato di aver picchiato alcuni manifestanti dopo sei ore è fuori dal carcere. Certo, hanno violato la legge. Ma una legge barbara che discrimina gli uomini. Ci sono alcuni ragazzi russi che sono riusciti a nascondere un telefonino alle perquisizioni e che hanno documentato questa vergogna con alcune foto, chiedendo a tutti di diffonderle il più possibile. Ecco fatto.
Ci sono uomini che non sono uomini: sono quelli la cui mente bacata è infetta di pregiudizi.
Questo post e' il n. 500, un post speso bene.

Leggi su Repubblica: http://www.repubblica.it/esteri/2011/06/27/news/i_gay_perseguitati_in_russia_dalla_cella_a_facebook-18295272/?ref=HREC1-5

Altre foto: http://www.repubblica.it/esteri/2011/06/27/foto/i_gay_in_cella_le_foto_su_facebook-18295198/1/?ref=HREC1-5

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domenica 26 giugno 2011

La purezza dell'amore omosessuale

Il più importante e autorevole oncologo e medico italiano, Umberto Veronesi, durante la presentazione dell’annuale Conferenza mondiale “The future of science” ha rivelato che l’omosessualità è una scelta consapevole e più evoluta, aggiungendo che quello omosessuale è l’amore puro. L’ex ministro della Sanità e direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia ha spiegato che l’amore etero è strumentale alla procreazione: «‘Io ti amo non perché amo te, ma perché in te ho trovato la persona con cui fare un figlio’. L’amore omosessuale no. Un omosessuale dice: ‘Amo te perché sei più vicino a me, perché hai un cervello più vicino al mio. Il tuo pensiero, la tua sensibilità, i tuoi sentimenti sono più vicini ai miei’». (fonte: http://www.nonmidire.it/articolo/umberto-veronesi-esalta-l-amore-gay-carlo-giovanardi-va-in-tilt/20041/)

Boh. Veronesi che se ne esce con questa cosa mi spiazza. Di Veronesi penso alcune cose brutte, però giudico da sempre coglione chi discrimina i non eterosessuali, ergo sono confuso. Diciamo questo: anche chi commette molti errori può dire a volte una cosa giusta!

Sulle reazioni di Giovanardi Carlo, che parla di delirio e accomuna il Veronesi tollerante al Vasco Rossi che inneggia allo sbronzo al volante (scusate la rima), non mi soffermo troppo: è Giovanardi, dai!!!
Su Veneziani dico che secondo me non ha capito il senso della frase. A Franco Grillini dico: hai ragione! ("Grazie a Veronesi! Perché in questo momento contraddistinto da una miriade di polemiche strumentali e da una destra sempre più omofoba, la sua voce che si alza chiara e forte per affermare che anche l'amore omosessuale è legittimo e puro, è stata davvero una gradita sorpresa. Tuttavia è già stato ampiamente dimostrato come i meccanismi dell'innamoramento e della passione amorosa siano esattamente identici in tutti gli esseri umani, eterosessuali e non. Quello che cambia è semplicemente l'oggetto dell'amore che negli omosessuali è costituito dalle persone dello stesso sesso". Franco Grillini).

Mi sa che ancor più ragione ha Luxuria ("L'amore puro è quello disinteressato"). In effetti la frase di Veronesi, intrigante da un punto di vista filosofico e meritevole nelle intenzioni, andrebbe precisata meglio.

Alla fine dico sempre la stessa cosa: quelli che discriminano sono gli unici davvero incurabili, piena solidarietà a loro e ai loro familiari...

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E due !

Video: http://www.youtube.com/watch?v=xoKcUB_PwQg&feature=player_embedded

Polledri Massimo, Lega Nord. La prima affermazione, bastarda, te l'hanno perdonata (loro, non io). Ora ci ricaschi con una battuta idiota. Dire che si tratta di una battuta non ti assolve, non sei un ubriaco al bar, ma un rappresentante delle istituzioni impegnato in una discussione politica su un canale pubblico. In ogni caso fai pure, se mai dovessero accusarti di qualcosa si tirerà fuori il fumus persecutionis che sempre salva i deputati quando fanno una cappella. Ma, come dire, chi, dopo le offese alla Argentin, sosteneva non trattarsi di un incidente casuale, ha avuto oggi le sue belle conferme.
PS1: i primi due condannati in via definitiva che mi vengono in mente sono Maroni e Bossi, ma ve ne sono diversi; senza contare gli indagati, gli imputati, i condannati in primo grado, i prescritti, gli (il)legittimamente impediti e gli (per ora) scampati.
PS2: Fanno battute razziste o stupidamente volgari e nemmeno hanno la faccia di chiedere scusa, eccolo il coraggio del celodurismo.

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sabato 25 giugno 2011

Tutti siamo potenzialmente assassini

Tutti siamo potenzialmente assassini. L'uomo è un essere assetato di sangue. E anche quelli che come me sentono da sempre di non appartenere moralmente a questa razza di idioti che ha colmato la storia del pianeta di orrori insensati, geneticamente ne sono purtroppo parte. Quindi anch'io potrei "sbroccare" e uccidere, la mente umana è un meccanismo incredibile che può andare in tilt, su questo non vi sono dubbi. Senza contare i casi in cui uno può uccidere senza che per questo si debba dire che il cervello ha fuso: pensate a uno che sta per fare del male a vostro figlio, voi intervenite per salvarlo e se per salvarlo dalla morte è necessario uccidere chi lo sta per uccidere, lo farete certamente, senza nemmeno deciderlo. Anche io, che sono lontano dall'idea di esercitare violenza quanto un politico italiano standard è lontano dall'idea di servire il bene comune disinteressatamente, di fronte a casi estremi come quello tratteggiato so che potrei fare tutto quel che serve, senza freni: quanto ne va della tua vita o di quella di chi ti sta a cuore, la vita di chi sta per uccidere vale molto meno della tua.
Quello che tuttavia non sopporto è il caso di quegli assassini o presunti tali che inspiegabilmente uccidono la fidanzata o l'amico o il rivale o magari tutti e tre o, in branco, massacrano un barbone, un indifeso o un "diverso", e poi non ricordano di averlo fatto o non saprebbero dire il perchè lo hanno fatto o sono circondati da parenti che si affannano a dire che non può essere stato assolutamente il loro figliolo/marito/nipote a commettere quel massacro raccapricciante. Un individuo descritto da molti come tranquillo, socievole, altruista, generoso, quasi santo insomma, d'improvviso consegna in confezione regalo 50 coltellate alla moglie o violenta, tortura e massacra un amico: è questo il canovaccio. E, anche quando confessa di averlo fatto, o quando vi sono cosi' tante prove (filmati, testimonianze, tracciato delle celle, etc) che la metà basterebbero per assicurarti la sedia elettrica, pur tuttavia si levano voci indignate che parlano di complotto (da non escludere a priori, sono d'accordo) o di errore (ma quale?).
L'ultima risorsa è dire che l'assassina o l'assassino, quella sera, avevano ingerito una tale quantità di alcool e di pastiglie strane (droghe dagli effetti devastanti e non del tutto conosciuti) che se davvero ha fatto quel che ha fatto, ebbene lo ha fatto a causa di questa circostanza, o, come si sente talvolta, a causa della sua debole personalità che lo porta a seguire gli altri qualsiasi cosa questi dicano o vogliano fare.
Ora, per essere chiari: è ben possibile che se uno si impasticca con sostanze dagli effetti ignoti e/o si sbronza di brutto possa poi fare cose orribili e nemmeno sapere cosa sta facendo. Così come è possibile che se bevo due litri di vino io metta sotto il primo pedone che incrocio senza nemmeno frenare. Ma in questi casi la colpa è ancora, sempre e anzi maggiormente di chi si impasticca e beve, non è del fato o di chissà chi: ce la fate a capirlo o serve un disegnino?
Questo senza togliere nulla al fatto che, per ogni singolo caso, serve un'indagine seria volta ad individuare circostanze e colpevoli, e per questo abbiamo la magistratura.

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Consuete idiozie (parte 2: vasco rossi)

Prima di un concerto il noto rocker Vasco Rossi avrebbe avuto parole critiche contro le leggi che puniscono chi guida ubriaco: sarebbero una "vergogna".
Io non so se lo ha detto davvero. Spero smentisca. Se lo ha detto davvero si è comportato da perfetto idiota. E non occorre essere una vittima di un ubriaco al volante o il parente di una vittima per dirlo. Se Rossi vuole ubriacarsi, lo faccia a casa sua e non si metta al volante dopo: si fotta da solo senza fottere gli altri, insomma.

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Consuete idiozie (parte 1: borghezio)

L'ultima sparata di Borghezio. "I romani che non vogliono pagare il Gra [grande raccordo anulare]? Bisognerebbe fargli il trapianto del cervello. Ma mi fermo qui, è troppo facile. E' come sparare sulla Croce Rossa" (REPUBBLICA.IT)

Quando penso allo sfacelo del mio paese, solitamente mi vengono in mente alcune immagini. Fra queste c'e' borghezio.

Quando nella stessa frase uso i termini cervello e borghezio sono sempre conscio di compiere una forzatura.

Continua così, eurodeputato. Deputato alle stronzate.

E' comunque una delle sue frasi meno razziste, a quel che ricordo.

Nota: non sono un romano. Sono solo un cittadino che non si sente per niente rappresentato da simili individui.

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domenica 19 giugno 2011

Il punto dopo la carnevalata di Pontida

Se non resta premier deve rispondere alla giustizia dei numerosi e gravi reati di cui è accusato, come un comune cittadino. Senza potersi costruire leggi su misura per sfangarla. Per restare premier sino al 2013 deve ubbidire alle richieste folli di un partito secessionista e xenofobo. Per cercare di ridiventarlo nel 2013 deve garantirsi l'alleanza col partito secessionista di cui sopra e vincere le elezioni e per poter fare questo deve mantenere il controllo quasi assoluto che ha sui media.

Quindi vedete bene che adesso non siamo solo nelle mani di un imprenditore che non ha mai dato giustificazione del denaro che ha fatto, che ha collezionato accuse e processi in quantità, che si fa gli affari suoi anzichè governare, che fa la bella vita e che cerca di non essere mai giudicato per i reati di cui viene accusato. Adesso siamo nelle mani di Bossi e dei suoi compari. Stiamo passando da una grave anomalia democratica a un'oscenità bella e buona, da un fatto preoccupante e osceno a un fatto preoccupante ed estremamente osceno. Da un sultanato plutocratico alla dittatura di un'accozzaglia che propugna idee razziste, cerca di diffondere paura e odio per i nostri simili e che cerca di dividere il paese.

Dopotutto bastano poche parole per descrivere quel che accade oggi in questo paese. Chi ancora adesso si ostina a non vedere la realtà aprirà gli occhi quando sarà troppo tardi: del resto non nasciamo tutti onesti, perspicaci, democratici e civili.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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