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domenica 28 febbraio 2016

A fare schifo, ragazzi, siete voi

Se in Italia l'adozione di bimbi orfani o comunque altrimenti destinati a una vita infelice fosse consentita con procedure normali e veloci a tutti (single, etero, omo) purché in possesso di determinati requisiti base, ovviamente uguali per tutti, Vendola e Testa non avrebbero fatto la scelta che hanno fatto, a mio parere.

Ma siccome l'Italia ha una legislazione medievale e gli Italiani, in maggioranza, una forma mentis retrograda e omofoba, Vendola ha effettuato questa scelta, perfettamente legale in Canada (che mi pare un paese civile e democratico) e che, data la situazione nostrana, capisco perfettamente. Una volta in Italia, il Tribunale a cui si rivolgerà non potrà che dichiarare genitori entrambi, sulla base delle leggi vigenti: avranno solo il fastidio di doversi rivolgersi a un giudice, cosa che non sarebbe stata necessaria se fosse stata approvata la stepchild adoption.

Quanto alle centinaia di commenti che in queste ore stanno ammorbando il web e che, nei casi più gentili, manifestano schifo o denunciano l'egoismo o l'innaturalezza di questa scelta, penso siano lo specchio fedele della grande quantità di omofobi mononeuronici che popolano questo paese.

L'argomentazione secondo cui tutto ciò sarebbe contro natura è ormai, spero, da anni, sbugiardata per quel che è: stupida. Anche una protesi è contro natura, o un trapianto di cuore. Di certo non lo è l'omosessualità, proprio l'opposto. E dire che dare un figlio a chi mai potrebbe generarlo altrimenti sia innaturale pone il quesito di cosa si debba fare allora con chi è sterile.

Il punto è sempre quello: tu, se sposi una certa confessione religiosa, sei libero di uniformare ad essa la tua vita, non la mia. Lo Stato deve essere laico.

Contro natura sono i commenti idioti che leggo da ore: a fare schifo siete voi, ragazzi, non Vendola. Siete il prodotto di educazioni orribili, siete un concentrato di pestilenziali pregiudizi, avete il cervello (se l'avete) ingabbiato nelle soffocanti maglie di una presunta e raffazzonata convinzione religiosa. I vostri commenti sono a tutti gli effetti crimini contro l'umanità. Non meritare rispetto perchè non esprimete un'idea, ma discriminate persone, usate violenza contro di loro, solo per assecondare quei germi che pasteggiano quotidianamente coi pochi neuroni che si aggirano nelle vostre cavità cerebrali.

Per allevare un bambino serve capacità di amare e di prendersi cura di un'altra persona, sia per quanto riguarda le esigenze materiale che quelle educative. Io non affiderei mai un bambino a voi, per manifesta incapacità: ho detto all'inizio che chi adotta deve comunque possedere certi requisiti base, e l'omofobia, il razzismo. l'aridità non sono esattamente fra questi.

Adesso andate a dormire e dateci un taglio: anche oggi vi siete mostrati al mondo per quelle merde che siete, domani è un altro giorno. L'umanità non ha bisogno delle vostre idee, la cui destinazione naturale e inevitabile è il buon vecchio cesso.

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giovedì 25 febbraio 2016

Mi fate pena

Care merde omofobe, retrive, razziste, cattoliche, integraliste di ogni integralismo che giocate con le vite degli altri, che negate i vostri diritti agli altri, che sputate sulla felicità degli altri e sul futuro dei loro bambini,

che dopo aver decretato che Ruby era la nipote di Mubarak, aver salvato dal carcere decine di vostri compari marci, aver brindato a mortadella e spumante fra i banchi di un'istituzione che non siete degni nemmeno di pronunciare per dar vita alla quale migliaia di persone hanno versato il loro sangue, aver cambiato casacca mille volte in cambio di soldi o poltrone, la storia vi sommergerà, butterà le vostre idee di merda e quelle di quegli Italiani che vi votano, sostengono e condividono nell'unico posto in cui meritano di finire: il cesso. Un tizio che ha piu' processi che capelli e uno che ha due elettori in tutto e di secondo nome fa Lodo hanno prevalso grazie a Renzi sulla maggioranza dei senatori che avrebbe votato facilmente la legge per intero. La legge approvata non è meglio di niente: è uno schifo, un'elemosina. Quando verrà il giorno, perchè verrà, eccome se verrà, care merdacce che ora sorridete con espressione idiota, cambierete idea come banderuole negando di aver mai detto, pensato, votato certe ignominie. Non meritate rispetto, né voi né le vostre idee puzzolenti, perchè voi non esprimete un'idea, voi discriminate, voi siete complici di un crimine contro l'umanità. Merita rispetto chi ha un'idea diversa dalla tua, non chi discrimina le persone e gioca con la loro vita in nome di un Dio che qualcuno si è inventato e di dogmi farlocchi come monete da tre euro. Vi consiglio di affittare un cervello che funzioni, magari qualcuno ne è rimasto sul mercato degli affitti, proprio accanto agli uteri.

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Siamo in guerra ma non si dice

Fra un petaloso e l'altro pare che siamo in guerra. La guerra è quella cosa che secondo la Costituzione noi ripudiamo, e poi facciamo regolarmente (cosa ci siamo andati a fare in Afghanistan? - E Iraq, Libia, Serbia, Kosovo)

A quel che ricordo, in una democrazia il popolo dovrebbe saperlo, se siamo in guerra. E magari il Parlamento approvare la decisione. Anzi, dovremmo ripudiarla. Anche se da decenni applichiamo la seconda parte dell'art. 11 nel senso che possiamo entrare in guerra se solo lo decidono cinque o sei ambasciatori. Partono i droni da Sigonella e nessuno ci ha detto nulla. Siamo in guerra con l'Isis e nessuno ci dice niente. Stiamo bombardando l'Isis che si sta espandendo davanti alle nostre coste senza che nessuno ci informi perlomeno sul come.
Ma che democrazia e'? La democrazia renziana, secondo una felice espressione non mia.
Che sia di nuovo una missione di... pace?


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mercoledì 24 febbraio 2016

Il fiore petaloso, "errore bello"

Questa faccenda del fiore petaloso è bella, francamente.

Soprattutto o forse solo perchè l'ha tirata fuori un bambino e si sa che i bimbi sono i più genuini, i più freschi e spontanei, i meno indirizzati: più facile dunque che da loro escano fuori parole o modi di dire nuovi o bizzarre visioni delle cose, che poi bizzarre non sono: sono punti di vista diversi da quelli o quello che noi per abitudine privilegiamo meccanicamente perdendoci un sacco di sfumature o visioni alternative.
Tuttavia il web, come sempre, odora una cosa, la insegue, la afferra, la mangia e in breve ne fa una cosa mostruosa: non ci sono limiti.
Questa cosa del petaloso, con pure il premier di mezzo, sta sfuggendo di mano a tutti.
Purtroppo il web (che gli dei del cielo lo proteggano) non ha il senso della misura.
Il web, dopotutto, siamo noi, forse il peggio di noi, non so, forse noi come massa: e si sa che presi come massa formiamo un qualcosa molto diverso dalla somma di noi come singoli, un qualcosa da cui spesso non ne viene nulla di buono.
Dalla mente fresca di un bel bambino, invece, sì.

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/02/24/foto/ecco_come_e_nato_petaloso_il_quaderno_di_matteo_alunno_di_copparo-134139766/1/?ref=HRESS-1#1

http://video.repubblica.it/edizione/bologna/ferrara-la-maestra-di-petaloso-credete-nelle-vostre-idee/229935/229312


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venerdì 19 febbraio 2016

I deputati e i senatori sono fuori-legge

Il punto è sempre quello: questo parlamento che ha stuprato la Costituzione (fra l'altro con un pessimo italiano), che sta decidendo da settimane se tutti gli uomini sono uguali (ddl Cirinnà),

che butta dalla finestra 300 milioni per non fare l'election day al chiaro fine di far fallire il referendum sulle trivelle (a meno che non si pensi che il fine sia quello di bruciare il nostro denaro per niente), che demolisce lo Statuto dei lavoratori, che occupa la Rai, che vende fumo e non ha mai fatto vedere nemmeno un pezzo di arrosto, che ha l'appoggio servile del 90% dei media, è illegale.
E' stato eletto con una legge che la Corte Costituzionale ha definito incostituzionale. Quindi avrebbe dovuto gestire l'ordinaria amministrazione per andare poi a nuove elezioni. Invece si è abbarbicato come un koala sull'albero di eucalipto, non gestisce l'ordinaria amministrazione ma addirittura riscrive la Costituzione (la demolisce orrendamente) e per giunta a colpi di maggioranza, cosa che è già di per sé un vergognoso insulto alla democrazia.
Sono illegali, hanno un'autorevolezza pari a zero, e questo ben prima di andare ad esaminarli ad uno ad uno in termini di competenze, fedina penale, condotta, risultati ottenuti. E sono pure voltagabbana.
E il premier non è stato mai eletto da nessuno, ed è il terzo premier di fila che viene messo lì senza elezioni: questa non è più una democrazia sostanziale, ma solo formale, e neppure tanto.
C'e' un modo di violare le leggi senza violarle, ed è questo.
Con il beneplacito del Colle silente.
Tanto lo so che a voi va bene così, dopotutto. Siamo troppo vecchi per scendere in piazza, e ai giovani non frega una mazza della Costituzione (parlo per generalizzazioni, ovvio, ma la maggioranza fa il numero, se scendi in piazza in tre tanto vale che vai a farti una girata in centro), e anche se ci sono tanti ridotti alla fame, ce ne sono anche tanti pieni di soldi e tanti che fra pensioni dei genitori e dei nonni il pane in bocca lo mettono.
L'italiano, poi, è stupidotto, si fa infinocchiare dal salvatore di turno con estrema facilità e ha la memoria di un pesce.
Quindi dopotutto abbiamo quel che meritiamo: uno schifo. Si sta meglio qui che in una dittatura conclamata o in un paese in guerra, questo sì. Ma è tutto.
Se non sei disoccupato, omosessuale, nero e non ti metti contro i poteri forti e non hai una botta di sfiga, etc ti va anche benino, in questo paese incivile a forma di stivale. Altrimenti sei fottuto.

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martedì 16 febbraio 2016

Ha venduto un derby e gioca ancora

Domenica, nelle fila dell'Atalanta che ha giocato contro di noi, c'era Andrea Masiello.
Chi è?

Colui che, segnando APPOSTA e PER DENARO (pare 50.000 o 300.000 euro) un autogol contro la propria squadra, in Bari-Lecce del 15 maggio 2011, decretò la salvezza del Lecce e in pratica spedì in serie B la Samp che stava lottando disperatamente per salvarsi.
Ha un'intera collezione di condanne.
Ammise lui stesso il fatto.
Uno così non dovrebbe nemmeno poter più vedere un pallone in tv, invece gioca. Colpa delle regole di merda che lo consentono, chiaro.
Uno che vende una partita cosa ha a che fare con lo sport? Uno che resta coinvolto in numerosi episodi spregevoli di questo tipo può ancora giocare?
Massimo disprezzo personale.
In Italia uno che ha fatto questo, dopo appena 4 anni e mezzo gioca di nuovo, e titolare in A.
E poi vogliamo uno sport pulito? Se chi sbaglia (e pesantemente e ripetutamente) dopo due dì è lì...
Che gesto infame vendere una partita, un derby per giunta...
Da REPUBBLICA del 2 aprile 2012:
CON IL DERBY FALSATA LA SERIE A - "Quel derby Bari-Lecce ha segnato la fine dello scorso campionato di Serie A, e quindi la sua falsificazione sportiva". La riflessione, condotta nelle prime ore di questa mattina da uno degli investigatori di Bari, è la sintesi perfetta dell'ultimo salto di qualità fatto dall'indagine sul Calcioscommesse. Dopo mesi di indagine, infatti, la procura pugliese guidata da Antonio Laudati e i carabinieri del reparto operativo hanno infatti ricostruito nel dettaglio la "compravendita" del derby Bari-Lecce "operata da Andrea Masiello" al tempo difensore biancorosso (che per quella gara intascò 300mila euro) in complicità con alcuni esponenti della dirigenza del Lecce oltre che di molti importanti scommettitori locali.
Al di là dell'importanza simbolica e del clamore suscitato dall'idea che un calciatore possa vendersi proprio il derby, cioè la partita più importante della stagione per ogni tifoso, quella gara ha anche una fondamentale rilevanza sul piano investigativo. Perché fu proprio con quei tre punti comprati dal più acerrimo rivale che il Lecce riuscì a conquistare la salvezza, falsificando dunque l'intera lotta per rimanere in serie A. Lotta che vide alla fine soccombere una squadra di primo piano come la Sampdoria.


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lunedì 15 febbraio 2016

La tua banca non è tua madre

Una banca ha come obiettivo quello che hanno tutti quelli che lavorano nel mondo degli affari: farli. Cioè vuole generare profitto.
Che poi godano di profitti scandalosi offrendo servizi a volte indecenti e perseguendo pratiche illegali e comunque più confacenti agli squali è un altro discorso.

Tornando a due righe fa, non ci si deve dunque meravigliare se quando interagisci con un banca, essa cerca di guadagnare: è il suo scopo. Come il macellaio che ti vende la carne: non te la vende perché ti vuole bene, ma perchè deve pur mangiare anche lui, no?
Quindi tu cerchi il pezzo di carne che meglio si adatta ai tuoi bisogni e al prezzo che ritieni equo o comunque per te praticabile, lui cerca di vendertelo guadagnandoci (si spera il giusto).
Ma se ti vende un pezzo di carne coi vermi non ci siamo, e se magari illustrandotene le caratteristiche non fa cenno ai vermi anzi magnifica il prodotto.
Il riferimento ai titoli spazzatura mi pare chiaro.
Io da una banca non mi aspetto che faccia il mio interesse a costo di rimetterci, ma che svolga il suo lavoro (curare i miei interessi nel miglior modo possibile, comportarsi onestamente e professionalmente) guadagandoci (il giusto).
Oggi questo molto spesso non accade: devi stare attento perché vogliono imbrogliarti, e questo è un po' diverso dal fare i miei interessi con giusta mercede.
Questa premessa (importante) per dire quel che segue (meno importante):
un bonifico può impiegare più di 3 giorni per arrivare sul mio conto? Fatto venerdì mattina, ancora non c'e'. Obiezione del saggio: sabato e domenica non contanto. Non sono d'accordo, caro saggio: nel 2016 un bonifico non può essere inoltrato automaticamente in una manciata di ore, specie se proveniente da mittente noto, e deve invece aspettare l'avallo manuale? Assurdo. Il servizio è scadente. Se mi fanno un bonifico alle 11 di venerdì, io me lo aspetto al massimo per le 11 di sabato (e sono già tempi inaccettabili dato lo stato della tecnica).
Siamo andati sulla luna, abbiamo cpu immensamente performanti, il progresso corre veloce e ancora ci vogliono tre giorni per trasferire (sulla carta) un migliaio di euro? E ancora me ne chiedi 5 o 7 per bonicarne 300 allo sportello e non dal pannello online?
Ripeto: procedure assurde, costi fuori misura, tempi inaccettabili, servizi scadenti quando non truffe vere e proprie (vedi sopra), ma profitti infiniti.
Brecht disse: cos'e' rapinare una banca, a paragone del fondare una banca? Molto spesso dobbiamo riconoscere che aveva ragione.
Non vi sono controlli, v'è connivenza: gli squali possono sguazzare nel mare e fare i loro porci comodi, i pesci piccoli devono solo cercare di pararsi il cul@. Chi dovrebbe, per nostro conto, sorvegliare, punire, intervenire, regolare, dorme o chiude gli occhi compiacente.

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domenica 14 febbraio 2016

Adolescenza

Al bar, quattro tavolini più in là, sento le voci di tre o quattro ragazzi, un maschio e due o tre femmine. Ovviamente a tutto smartphone. Non li vedo, sono coperti dal muro. Ma, come detto, li sento, non posso farne a meno. Adolescenti. Che età scema. Io non l'ho vissuta in pieno. L'ho scansata in buona parte. Non faceva per me. Ci devi nascere, per l'adolescenza. Non esiste età in cui i neuroni sono meno utili. È come avere un motore da 170 cavalli e al volante un bambino: ecco l'adolescenza. Una miscela instabile, insensata, pericolosa. Dicono serva per crescere. Non sono del tutto d'accordo: io sono cresciuto lo stesso. Indubbiamente sbagliando s'impara. Ma dipende dal tipo di errore averne la possibilità... Se penso a mia figlia? Certo. Da almeno vent'anni con costanza, benché non ne abbia ancora tre.

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venerdì 12 febbraio 2016

Non ha nemmeno il coraggio delle sue idee di merd@

"Se avessi un figlio omosessuale, lo brucerei nel forno": avrebbe detto in faccia ai rappresentanti dell'associazione Agedo, Associazione dei genitori degli omosessuali, il consigliere De Paoli al termine di un incontro in Regione Liguria.

Come si giustifica il De Paoli? 1) Non l'ho detto, anzi ho detto l'opposto: se avessi un figlio gay, NON lo brucerei. 2) "Io non chiedo scusa a nessuno, io non parlavo di loro, parlavo di cose mie, di cosa avrei fatto io, parlavo della mia posizione. E la commissione era finita". Boh.
E aggiunge: "Cosa farei se avessi un figlio omosessuale? Se fosse una malattia lo curerei, ma invece penso sia un vizio e non ci sarebbe nulla per guarirlo." Per chiudere: "Sono viziati, viziosi, e mi fanno solo pubblicità".
Uno che non sia omofobo secondo voi al genitore di un figlio omosessuale dice: se io avessi un figlio omosessuale non lo brucerei?
Frase omofoba, non dovrebbe solo dimettersi, ma trasferirsi su Marte. La scusa è puerile e non credibile: una balla. Quattro persone hanno sentito tutto e confermano. Il resto sono farneticazioni razziste. Che infinita pena mi fa, il vero malato è lui: infettato irrimediabilmente da idee che al confronto una merd@ di cavallo è un dolcetto per buongustai.
La scusa 1 mi pare quella di quel genio che settimane fa, accusato di stupro, disse di essere scivolato.

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lunedì 8 febbraio 2016

Repressi, razzisti, omofobi: idee da immondizia

Chi, parlando del ddl Cirinnà, o chi, parlando di educazione sessuale nelle scuole, tira fuori le parole "utero in affitto" o, nel secondo caso, "gender", o non ha capito nulla o e' in perfetta malafede. E' un sistema infallibile per capire chi hai davanti.
Oppure è pieno di pregiudizi da fare schifo, ma questa ipotesi direi che racchiude le prime due.
Non è necessario essere cattolici o comunque aderenti a un credo religioso fra quelli che van per la maggiore per essere tutto ciò, anche se, francamente, l'esperienza dimostra che aiuta.
Io non discrimino, sia chiaro: se uno ha i neuroni ostaggio di una confessione religiosa, può benissimo iscrivere suo figlio alla scuola che preferisce e può impartirgli i dogmi farlocchi che qualche clero si è inventato di sana pianta secoli fa spacciandoli per parola del salvatore di turno. Io combatterò sempre chi cerca di obbligarmi a uniformare la mia vita di cittadino laico alle sue idee represse, retrive e schifose del meng@.
Siamo tutti uguali (generalmente abbastanza stupidi, ma siamo esseri umani, più di tanto non possiamo dare) e abbiamo tutti gli stessi diritti. L'amore è uno.

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sabato 6 febbraio 2016

Non fate finta di saperla lunga, tanto ce l'avete corto (il cervello)

Mi piacciono i fanatici della natura. Quelli che se non c'e' in natura allora no, oppure quelli che la natura non sbaglia mai.
Dice: due uomini non devono poter adottare un figlio, se non possono farlo un motivo c'e', la natura non sbaglia. Allora se tu perdi una gamba io non ti salvo la vita con una protesi, ti lascio senza gamba tutta la vita. E se stai per morire non ti tengo in vita artificialmente... E non faccio produrre uova alle galline di notte coi neon sempre accesi 24 ore...
Il matrimonio è per procreare, come fanno due donne senza poter mai avvalersi delle facoltà di un pipino? E allora gli sterili, o chi è in menopausa, o chi non vuole figli, come mai possono sposarsi? Ma per crescere bene un bimbo ci vogliono figura paterna e figura materna. Ma, in tema di figure, pensate alle figure di merda che la famiglia "tradizionale" colleziona a iosa... e poi scusate, leviamo i figli, specie se piccoli, ai vedovi, divorziati, ragazze madri, ragazzi padre? Dateci un taglio, è meglio. L'amore omosessuale è contro natura, dice il genio. Contro natura sei tu, che usi i neuroni in modo non naturale: li hai messi sul gelato come mirtilli e adesso non ne hai più nella scatola cranica. In natura l'omosessualità abbonda addirittura. Trovate altri argomenti... non datevela da scienziati. Molto meglio un sano e deficiente "non possono adottare perché son fr@ci e io non voglio", che queste minchi@te pseudocolte: tanto la vostra stupidaggine, il vostro egoismo e la vostra omofobia emergono in ogni caso.

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Poste, sempre la solita storia

Vai sul sito delle poste italiane e trovi: servizi finanziari / assicurativi / postali. Basterebbe già questo dettaglio (i servizi postali messi in fondo) per cominciare ad alzare le difese e indietreggiare con cautela sino all'uscita e senza mai dare le spalle.
Ma è un fatto che conosciamo: spedire costa sempre di più, i tempi di consegna sono generalmente non buoni o penosi, il criterio di evasione della coda negli uffici postali quantomeno crticabile, etc. Negli ultimi anni sanno vendere prodotti di investimento, assicurativi, misti, libri, cartoleria, aspirapolveri e tv ma un po' meno fare quel che dovrebbe essere la loro mission: recapitare un plico integro e in tempi ragionevoli e a prezzi consoni.
Al di là di questo, di recente ho notato che sul sito poste.it si è consumata una trasformazione inspiegabile che ditemi voi quale scopo può avere se non quella di confondere l'ignaro cliente (e se non è uno scopo, è comunque l'effetto criticabile di una scelta errata).
La posta prioritaria nacque in questo modo: vuoi spedire una busta ma desideri che arrivi in 1-2 giorni anzichè 3-4 giorni o 6 decenni? Ok, spedisci prioritaria e non normale, paghi 10 o 20 centesimi in più et voilà. Si trattava, come da subito dubitammo, di un aumento mascherato: chiunque avrebbe scelto la prioritaria, pur di non rischiare tempi di attesa biblici. Nel tempo poi anche la consegna della prioritaria è diventata una burletta, ma tant'e'.
Adesso la prioritaria, quella che costava 0,80 non molto tempo fa e da ottobre te l'hanno schiaffata a 0,95 (a fronte di nessuna variazione apprezzabile nella qualità del servizio, ca va sans dire) non si chiama piu' prioritaria e anzi, ecco il colpo di scena, col nome di prioritaria (per la precisione "Posta1 - prioritaria") è stata battezzata una nuova nata del tutto diversa, che costa molto di più. Tu chiedi prioritaria e ce l'hai prioritariamente in quel posto. Quella che era prioritaria viene adesso descritta come ordinaria (a 0,95! per spedire anche un foglio A4 a 10 km di distanza) e il suo bel nometto è Posta4. Ragazzi, potevamo arrivarci, no? Posta4, suvvia, è così intuitivo!
Ho capito male? attendo correzioni da Poste Italiane. Ma se così fosse, avete sbagliato a scrivere, perché quel che ho scritto qui ho letto là.


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Maestre d'asilo che usano le mani e leggi scritte coi piedi

Ancora sul caso dell'asilo di Pisa. Leggendo la trascrizione delle intercettazioni ambientali e le testimonianze emerge chiaro il quadro di una persona che ha problemi, non so se definitivi o temporanei, comunque gravi,

non di una persona che reagisce in maniera folle a comportamenti sbagliati dei bimbi, ma che agisce in maniera folle coi bimbi e basta. E pare non fosse la sola, notizia di stamane.
Mi chiedo chi decida se una persona è adatta a trattare con bimbi, a educarli etc. Al di là dei pezzi di carta. Se ci siano esami psicologici approfonditi e appropriati all'inizio e a cadenze regolari, controlli, etc. E perché nessuna delle colleghe o altri abbiano mai detto nulla. Non è obbligatorio essere adatti a rapportarsi con i bambini, premesso che usare violenza fisica e psicologica dovrebbe essere escluso anche se sei uno che non ci sa fare (ma uno che non ci sa fare coi bimbi può fare la maestra d'asilo? Allora io mi candido per la scalata del K2). Un quadro davvero sconfortante, fatto di pressapochismo in salsa italiana, stalla chiusa quando i buoi già sono lontani, menefreghismo condito con omertà, cavolocrazia anziché meritocrazia.
Sì, certo, ancora deve esserci un rinvio a giudizio, e poi primo grado, secondo grado, cassazione, corte europea dei diritti dell'uomo, corte della Via Lattea, ricorso al Tribunale dell'Universo, appigli e cavilli, ricusazioni e giochetti. Ma le immagini e gli audio sono evidenze incontrovertibili che nessuna sentenza potrà cancellare.
Chi ha permesso tutto questo (magari non vigilando, o peggio) dovrebbe essere punito con durezza; chi ha chiuso gli occhi meriterebbe una lezione indimenticabile; chi lo ha commesso (se verra' provato, chiaro....sic) merita di essere punito con ferocia, sempre nel rispetto della legge, si intende, di questa legge fatta coi piedi che se ti beccano senza ombra di dubbio a torturare ripetutamente bimbi di 2-3 anni ti danno i domiciliari, ma se hai in tasca un po' d'erba o hai la sola colpa di essere "clandestino" (termine assurdo quasi quanto i fatti descritti sopra) vedi il sole a quadretti.


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giovedì 4 febbraio 2016

Samp, nuovo obiettivo

Ad inizio stagione i giornalisti che se la danno da sapientoni ma che non sanno nulla e che adesso con allegra stoltezza ci massacrano parlavano di una squadra forte, certo più forte dell'anno prima.

Io stesso ero convinto potessimo stazionare nella parte sinistra della classifica, tentando pure un approccio alla qualificazione in Europa League. I giudizi che contano sono quelli fatti a bocce ferme, non dopo: dopo son tutti bravi.
Dopo 23 giornate si deve prendere atto del fatto che i valori tecnici indubbi in qualche caso non erano così indubbi e comunque non sono bastati a creare una squadra forte come quella che pareva possibile: carenze psicologiche, errori di vario tipo ai vari livelli (presidente, ds, allenatori, giocatori), un po' di sfortuna e un po' di fattori esterni hanno determinato la situazione attuale: 24 punti.
Quindi è bene cambiare obiettivo, esattamente come, nel loro contesto, hanno dovuto fare Inter, Fiorentina e Roma: fino a due mesi fa in lotta per il titolo, adesso quasi definitivamente fuori. Occorre prendere atto della realtà e della discrepanza tra legittime attese e andamento effettivo.
Adesso l'obiettivo è fare 40-42 punti, che dovrebbero garantire il mantenimento della categoria (spesso ne sono bastati anche 37 o 38, ma insomma). E non sarà facile. Potrebbero bastare 3 vittorie di fila, per dare un colpo di reni decisivo, ma ora come ora riusciamo a farci sfuggire di mano una partita già vinta in un modo che non lascia presagire giorni facili e filotti di vittorie. Quindi, per quanto incredibile possa sembrare, la corsa è su Carpi, Frosinone e Verona, e questo penso che al momento valga anche per Palermo, Udinese, Genoa, Atalanta; forse per Chievo, Torino, Bologna. Dico incredibile perchè tecnicamente a mio parere non dovremmo aver problemi a mettere almeno 8 squadre dopo di noi; ma la tecnica non è tutto, anzi.
Quindi stasera male perchè dopo il punto perso a Bologna per un rigore fantasia oggi abbiamo buttato nel cesso a 5 secondi dalla fine due punti d'oro: sarebbe bastato tener palla 20 secondi. Ma durante la partita, pur avendo fatto due gol, abbiamo combinato anche diversi pasticci. Tuttavia il Carpi (che al momento ha un gioco migliore del nostro) ha perso, quindi +1 e saldo attuale a +5. Pochi, d'accordo, ma lavoriamoci.
La cosa più difficile in questi casi è la fiducia in se stessi: se l'avessimo, faremmo punti; non facendoli, è sempre più difficile averla. Una dinamica nota.
Per noi lottare per restare in A o per vincere una coppa non fa differenza, concettualmente; non è certo un problema, siamo da bosco e da riviera; per i giocatori che ci rappresentano, le cose sono un po' diverse.
Speriamo che i fattori esterni non ci complichino troppo la vita (sfortuna, infortuni -stasera ben due in difesa!, arbitri che vedono l'impossibile e a volte ignorano il gigantesco); poi starà a noi correggere gli errori nostri, che sono parecchi. A volte, specie quando hai cambiato tanto in corsa come noi, darsi un gioco richiede tempo, proprio quando il tempo scarseggia.
Chi vivrà vedrà. Ne ho viste troppe , nel bene e nel male, per agitarmi più del dovuto.
E poi quei magici colori, francamente, danno allegria, sempre. Anche un'ora dopo essersi suicidati in un modo che ha non tanto dell'incredibile, quanto dell'inspiegabile, direi quasi volontariamente.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.

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