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sabato 29 ottobre 2022

La lenta agonia del calcio



Il calcio sta diventando sempre più uno sport inguardabile.
Del resto i giovani già da anni non seguono le partite, non sanno cosa vuol dire seguire e capire una partita di calcio: guardano solo gli highlight, che è un po’ come dire che di Guerra e Pace leggi il Bignami: anzi, datti all’ippica (o leggi Cioè).

E’ uno sport sempre più fisico e muscolare, con sempre più cartellini gialli (noi ne becchiamo uno ogni 3-4 falli, per dire, e siamo una squadra corretta), con arbitraggi clamorosamente iniqui, spesso latita pure lo spettacolo, al di là del colpo di classe, che però è un lampo in una notte grigia. I direttori di gara sono incapaci o parziali: due difetti non da poco, per un giudice che può tranquillamente decidere l’esito di un match: fino a quando non arriveremo a una gestione in stile football americano, questa perdità di credibilità non si arresterà. Il calcio ormai è il parco giochi di tre o quattro squali pieni di soldi che pur di vincere violentano le regole, il buon senso e il vero significato dello sport: bambini viziati e idioti, malefici inquinatori.  I telecronisti e i giornalisti sono inetti e di parte, molesti, fastidiosi, leccaculo: non insegnano nulla, una volta invece capivi il calcio grazie anche al cronista e al commento tecnico, oggi sono solo sproloqui e fiumi di ovvietà. Si privilegia la corsa e la fisicità alla tecnica. Non si insegna più a difendere. Non si insegnano i fondamentali. Non sappiamo insegnare calcio e del resto non serve: tanto i giovani dei vivavi non ci interessano, i club con più soldi acquistano direttamente all’estero i presunti top player, giocatori già formati, spesso sopravvalutati e che riescono a spuntare stipendi assurdi. Perché, secondo voi, la nostra Nazionale fatica da anni, se togliamo l’Europeo di Mancini, meritato ma episodico?

Società con budget di 2-300 milioni di euro, che trinciano milioni come se fossero noccioline, strapagando procuratori idioti e corrotti e giocatori spesso asini, allestiscono squadre piene di giocatori viziati e super pagati che molto spesso non riescono a battere squadre costruite con 10 milioni se non ricorrendo alla lamentela continua e se non fruendo di arbitraggi compiacenti. Non è più un gioco da anni e anni, adesso è davvero una roba sporca e inguardabile. Dominano i procuratori, gli affaristi, i fondi. Conta solo il denaro e conta solo vincere, “a qualunque costo”.
Il regolamento è applicato secondo i casi, le partite sono eterodirette, ogni fine settimana, se non sei uno di quegli squali, sei preso per il sedere e vedi irrisi da individui meschini i tuoi sforzi di una settimana.
Si sente puzza di marcio lontano chilometri.

Ecco spiegata la perdita di fascino di quello che era e sarebbe uno sport fantastico. Ecco spiegato il vertiginoso calo degli abbonati tv. Ecco perché molti di noi, pur amando i propri colori, schifano il calcio. Io un tempo guardavo un’infinità di partite, di campionato, di coppa, anche di campionati esteri. Adesso la mia squadra, e non sempre. Nient’altro.

Siete riusciti a rovinare anche lo svago della domenica, con le vostre pay-tv, le vostre partite a tutte le ore e in tutti i giorni, i vostri milioni.
Siete solo affaristi, quasi sempre biechi, spesso luridi.

Con lo sport non avete nulla a che fare. Siete maiali infetti che sporcano tutto quello che toccano.
—-

“Puerili e un po’ schifosi”

——
*PUERILI E UN PO’ SCHIFOSI*

Al di là del giudizio sul match di stasera al Meazza (penso che la vittoria dell’Inter sia meritata -per batterli avremmo dovuto fare di più davanti, molto di più- anche se l’arbitraggio equo è un’altra cosa e anche se è abbastanza prevedibile che una squadra costruita con decine e decine di milioni possa dare due o tre gol a una costruita con saldo zero e attualmente sospesa nel nulla), e al di là del solito applauso alle migliaia di sostenitori a quattro colori (impagabili, generosi, corretti, innamorati, unici), una cosa mi urta (oltre al fatto di dover dare per scontato arbitri ostili ed esser già contento se non mi hanno negato rigori netti -pare di no- o compiuto torti clamorosi come moltissime volte quest’anno -leggi: quasi sempre) e cioè l’atteggiamento che in campo hanno i giocatori delle squadre cosiddette “big” (forse il big è riferito all’avidità dei proprietari, o alla quantità di denaro che buttano nel cesso, non so).

Giocatori per lo più affermati, con stipendi se va male da 2-3 milioni l’anno (se va bene anche 10-15 con gli sponsor), spesso anche se non sempre pure bravi nel gioco del calcio, con addosso i colori di una maglia che ti garantisce di default una indebita protezione mediatica e vergognose e inaccettabili coccole arbitrali, che per 95 minuti si lamentano come verginelle, come bambini capricciosi e con problemi, come insetti molesti  per ogni singolo fallo o falletto, per ogni singola decisione del direttore di gara, peraltro quasi sempre accomodante con loro e severo con gli avversari, per ogni singola avversità: strepitano, urlano, sbracciano, fanno smorfie, fanno capannello, alzano gli occhi al cielo, fanno sguardi da perseguitati che manco Assange, il tutto perché sono viziati e idioti e perché in questo modo cercano di strappare gialli a carico degli avversari e di condizionare direttori di gara generalmente inetti e senza personalità e come detto nove volte su dieci già ben disposti nei loro confronti in quanto tesserati per una delle quattro o cinque squadre intoccabili (traducendo: se il tuo arbitraggio le scontenta, la tua carrera di arbitro è davvero a rischio).

Mi riferisco ai giocatori delle 4-5 big italiane. Tutti uguali in questo. Forse anche 6.

Ragazzi, offrite uno spettacolo indecente e puerile. Siete anche un poco schifosi.

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martedì 18 ottobre 2022

Due pesi e due misure





Ci avete fatto caso? Se tu acquisti da loro, il prezzo è giusto o basso, sempre di favore, e comunque non sai quanto tempo ci vuole a fare questo lavoro, ho delle spese, ti assicuro che ti ho trattato bene, in giro non trovi a meno e se trovi è di peggior qualità, qui paghi di più ma hai di più, e poi io ci sarò sempre se avessi problemi in futuro, davvero non posso far di meno altrimenti ci rimetto, etc.

Quanto tu vendi a loro, il prezzo che fai è sempre troppo alto, dai stai scherzando, perché non mi tratti bene, sono tuo cliente, non fare il bambino, e i tempi sono sempre troppo lunghi, anche quando sono brevi, ne ho bisogno con urgenza, ci penso da mesi [contraddizione], adesso mi serve proprio, dammi la precedenza, e poi il risultato finale non piace, incredibilmente, anche se i passi intermedi erano stati tutti approvati, e chiede modifiche su modifiche [strutturali] e c’è sempre in sottofondo un cugino o un amico che farebbe la stessa cosa a meno e comunque come lavori tu lavorano in tanti [vero, ma allora perché venire da me?] ma chiedono meno, cosa vuoi che ci voglia a fare questa cosa, ora io non son capace perché col pc sono negato [ah, ecco] m so che è una cosa veloce, roba di cinque minuti...

Il fatto è che le persone vedono solo se stesse e hanno presente solo le loro esigenze. Gli altri non valgono niente, se non nella misura e per il tempo in cui possono essere UTILI. Il lavoro degli altri è cacca e deve essere pagato il meno possibile [ma deve essere buono e veloce]. Solo tu lavori bene e fai cose che gli altri fanno peggio o più care, poi ci sono cose che non sai fare [non per colpa tua, ovvio...] e allora devi affidarti ad altri, che però non sanno lavorare come te e non sono oneste come te.

Là fuori è davvero uno schifo, gente.

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Questo testo è di anni fa ma è un vero evergreen. 

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mercoledì 12 ottobre 2022

Fa’ la cosa giusta

A volte quando una persona è in difficoltà dovresti prendere in considerazione l’ipotesi di mentire un pochetto e di farle un complimento anche se in quel momento non lo merita.
Si chiama: aiutare.
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In generale, escludendo il caso particolare di cui sopra, se senti qualcosa devi dirlo. Esempio: incontri una persona e ti pare bella, oppure vedi una persona fare una cosa che ti pare sublime. Devi dirglielo. Perché se davvero è quello che hai provato, non dirlo è insensato: a te non porta alcun vantaggio, ma togli la possibilità a quella persona di provare un legittimo piacere e una legittima sicurezza per un complimento vero.
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Non preoccuparti se è timida/o o sposata/o. O se la conosci poco. Non preoccuparti di quel che lei o altri potrebbero pensare. Tu dici solo quel che ti ha fatto provare. 
Non potrai mai sbagliare se agisci così.
Le reazioni degli altri? Che si fottano!
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venerdì 7 ottobre 2022

Blocchiamo tutto




Scendete in piazza per cose serie e spesso per immense vaccate, adesso cosa fate?
Sciopero generale di tutti i lavoratori e gli studenti, a oltranza.
Per fermare il bastardo criminale russo e i pazzi guerrafondai occidentali al soldo dei fabbricanti di armi. Questi maiali coi soldi anche in bocca che producono morte e dolore.
Chi minaccia di usare l’atomica, chi minaccia di rispondere con l’atomica, chi sta continuando a mandare armi SENZA impegnarsi nella ricerca della P-A-C-E è un nemico dell’umanità, va preso e eliminato per il bene di 7 miliardi e mezzo di persone.
Siete solo indegne merdacce, state giocando con la vita della gente. 
Mandateci i vostri figli a combattere, prendetela voi sul muso un’atomica. Avete occhi come spilli, anime secche, grugni di bestie immonde. Siete subumani. Meritate di morire fra atroci dolori. Vi auguro il peggio, stasera, subito. Dovete sparire, siete la spazzatura di questo pianeta.
Cina, India, Brasile, SudCorea, Etiopia: mollate questo pazzo sanguinario, siete la vergogna del mondo civile.
Usa la bomba, bastardo, e per te è l’ultimo giorno sulla terra...
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domenica 2 ottobre 2022

Fatevi una vita, ragazzi...


Un invito ai genoani, affettuoso si intende. Ho sempre avuto rispetto (vero) e tuttora ce l’ho per la vostra storia, sebbene un pochino datata e gonfiata (diversi scudetti vinti in due giorni, sono sempre scudetti validi, ovvio, ma è bene ricordarlo), per la vostra passione genuina ed encomiabile (anche se rispetto alla nostra venata maggiormente di instabilità e isterismo), perché siete fratelli genovesi, etc. 
Però avreste leggermente scassato il belino, per dirla alla genovese.

Avete avuto un presidente che ne ha fatto di ogni, nello sport (non come il nostro ultimo, che ne ha fatto varie, ma non nello sport) eppure siete sempre in cattedra: ma è una cattedra di cartapesta. E non avete avuto MAI un presidente come noi... Da anni vi salvate sapete benissimo come; per restare alle ultime buffonate, con partite assurde, e dico assurde perché non voglio denunce, con Verona e Fiorentina, e l’anno scorso rigorino in extremis e partitone con i fortissimi bianconeri ehehehe e non è servito.  Tutto questo dovrebbe indurvi a un sobrio silenzio.

Da quando esistiamo, sportivamente a Genova non esiste nemmeno la possibilità di un confronto (prima, non esistendo, non se ne vedrebbe il senso), né come tenore dei campionati giocati, né come livello dei giocatori avuti, né come vittorie e stile, né come statistiche delle stracittadine: dominio su tutta la linea. Quindi, perché continuate a rompere, soprattutto quest’anno che vi vede meritatamente in B? Fossimo noi in B quest’anno, tre partite le avremmo vinte ehehehe. Voglio dire: il vizio di esultare a ogni nostra sconfitta non è un vizio, è una schifezza che vi portate dietro da sempre. Percularci, quest’anno poi, vi rende drammaticamente ridicoli. 

Fatevi, affettuosamente, i casi vostri... Cercate di tornare in A (ancora non ci siete), noi cercheremo di restarci (senza circhi finali però...), ancora ci siamo. E in ogni caso vale quel che ho ricordato, un po’ di macigni ehehe.

Insomma, e ve lo dico con estrema pacatezza e serenità, perché un doriano anche a 2 punti dopo 8 partite è sereno e felice in quannto doriano, dopo tanti anni (dal 1946 a oggi sono 76),... FATEVI UNA VITA! 

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Cos’è il nonno?


Oggi è la festa dei nonni.
Che sono quelle creature mitologiche che hanno i cellulari con solo sei tasti enormi e le scarpe da corsa molleggiate anche alle cerimonie, che controllano alacremente l’operato dei vari cantieri stradali ed edilizi e che viziano come se non ci fosse un domani i figli di quelli a cui hanno reso (giustamente) la vita impossibile tre decenni fa. 

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Tre domande

Paginate di test attitudinali per capire la personalità e le competenze di una persona, e con la possibilità di scegliere degli emeriti imbecilli e di scartare degli Einstein potenziali, quando basterebbe fare tre domande a ciascuno, una sui vaccini, una sul fascismo e una sul reddito di cittadinanza e il welfare in generale.
E sapresti subito, e con percentuale di errore inferiore all’1%, se hai a che fare con un cretinetti. 

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I corridori della mattina dei dì di festa


Quelli che corrono, specie la domenica mattina, ti vengono incontro un po’ rossi in faccia, col marsupio e a volte il kway, e con quella faccia come a dire: scànsati che io sto salvando la mia salute, tu morirai presto.
A giudicare da come attraversano la strada per non fermarsi nemmeno un secondo pena perdere il ritmo, però, davvero non so se avranno ragione... 

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