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martedì 27 luglio 2010

Tutte le volte che sento parlare un politico mi viene un eczema al cervello

Tutte le volte che sento parlare un politico mi viene un eczema al cervello. Più è importante il tema di cui parlano più sparano cazzate immani, quali potrei sentire al baretto del mio paese da uno sbronzo a scelta: la differenza è che questi qui sono pagati con secchiate del nostro denaro per vomitare assurdità e sono in grado di condizionare la nostra vita proponendo leggi figlie della loro insipienza o della loro malafede. Si tratta, perlopiù, di persone che se non fossero dove sono (e dove in genere non sono arrivate per elezione ma per nomina) sarebbero a vagabondare in qualche parco o a sbattersi per cercare lavoro in un call-center a 700 euro al mese come uno di quei giovani bistrattati che con le loro politiche affossano sempre di più. Se ti va bene, sono solo incapaci e incompetenti, semi-analfabeti e fanfaroni; se ti va male, sono pure delinquenti, magari con già un bel CV di rinvii a giudizio, processi, prescrizioni e condanne alle spalle: cosa preferire fra un deficiente senza guai giudiziari (l'assenza di reati potrebbe anche essere l'ennesima prova del grado di deficienza, dopotutto...) e un mediamente competente che si fa gli interessi suoi con la cosa pubblica? Sto generalizzando? Certo, altrimenti per quale motivo avrei aperto un blog più di venti mesi fa? Ma le eventuali eccezioni (politico onesto, competente, capace) non inficiano il mio ragionamento, appunto perchè tali.

Perchè questa premessa da blogger anticasta noglobal e anarcocomunista? Pensavo allo stalking, dopo aver letto un articolo online su quel delinquente che ha cosparso la sua ex compagna di alcool (dopo averla legata al letto) e le ha dato fuoco. Era già stato denunciato dalle medesima per stalking e lesioni. Non passa giorno che non mi capiti di leggere articoli di questo tipo. Quel che voglio dire è che serve a poco riempirsi la bocca dicendo abbiamo previsto il reato di stalking (parlassero italiano...) ecc. quando poi, di fatto, uno ti può perseguitare per anni nonostante le denunce e poi un bel giorno bruciarti viva. Sono tutte cazzate. In questo paese non c'è la volontà di risolvere i problemi, vedi la farsa della violenza negli stadi, e non c'è questa volontà perché se al potere ci sta la banda bassotti (o una banda di incapaci, o tutte e due le cose) non è che puoi aspettarti un giro di vite contro la delinquenza... Secondo voi negli ultimi vent'anni abbiamo avuto governanti capaci e cristallini? Lo stalking a ben vedere è solo un pretesto, in questo post: potrei parlare con toni analoghi di molti altri reati, quale la guida in stato di ebbrezza, il falso in bilancio, le sofisticazioni alimentari, gli stupri, lo sfruttamento del lavoro, ecc. In questo paese non ci sono regole chiare, vengono continuamente modificate quelle esistenti o create di nuove solo per favorire questa o quella persone o questa o quella categoria; i colpevoli non vengono quasi mai presi e se vengono presi raramente hanno quel che si meritano; le carceri sono inferni (fino ad oggi 39 suicidi nel solo 2010, record) e non penitenziari in cui scontare interamente senza sconti e umanamente una giusta pena; i poveri cristi ci marciscono e a volte ci muoiono, i papaveri la sfangano sempre, o perchè sono troppo vecchi quando vengono beccati (non si può incarcerare uno che ha 78 anni, cinguettava giorni fa un noto im-prenditore) o perchè esce subito fresca di stampa una bella leggina ad-personam (ad-farabuttum più che altro).

E gli italioti beoti rincitrulliti dalla tv e, in questa stagione, da ore di sole sulla spiaggia e da ore di coda sui raccordi chiusi come sardine in scatole di latta ipertenologiche ma non ancora in grado di evitare gli incolonnamenti, votano sempre gli stessi malfattori, ridendo felici come bambini idioti quando glielo fai notare: forse perchè, generalizzando ancora un po', sono come questi politici, cioè fanno schifo nella stessa misura e ne hanno gli stessi difetti, oppure perchè pur essendo potenzialmente migliori (non ci vuole granché), ragionano quasi sempre con quella parte anatomica sulla quale solitamente ci sediamo.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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venerdì 23 luglio 2010

Caffè e Tg4

Questa mattina (21/7/2010) sono davanti alla tivu' alle 5.30, mentre faccio colazione. Di solito mi alzo più tardi. Apro senza volere su Rete 4. C'e' il Tg4, la rassegna stampa. Lo so, lo so, il Tg4, ecc. ecc. Ho detto: "senza volere", sapete leggere? Ci rimango un po', forse vittima di quella stessa sindrome paralizzante di chi, posto di fronte al serpentone veleonoso che sta prendendo la mira, davvero non riesce a muovere un muscolo, nonostante la logica imponga di scappare a gambe levate.
Non vi starò a tediare con osservazioni che già sapete: se vuoi sapere i fatti, che ci fai lì? Ma sei matto? E Fede qui, Fede là. Rete 4 conta quasi niente come tv, il TG4 ha una sua fama negativa ben chiara e meritata. Tuttavia è singolare come cinque minuti appena di ascolto riversino sul tavolo della mia colazione, proprio accanto alla tazzina di caffè, un cumulo di schifezze che si fa fatica ad immaginare. Che risveglio... Utile comunque: ho scoperto che il mio senso democratico è fra i primi sensi a svegliarsi, potrebbe tornare proficuo in caso di golpe notturno della cricca.

Di titolo in titolo, si finisce a parlare del caldo. La lettrice (preferisco definirla così) lancia un servizio sulla notevole "intensità" della calura romana di ieri. Fin qui, niente di strano: tutti i tg parlano per ore del caldo, un po' per mancanza di fantasia, molto per nascondere le vere notizie tipo la cricca che ruba, i terremotati che protestano e vengono picchiati dai poliziotti, l'economia che va a rotoli. Parte il servizio, siamo a Roma, l'inviato si avvicina a un'edicola, mi aspetto che chieda al passante se ha caldo o come fa per sopportarlo meglio, invece no: l'intervistato afferma sua sponte che la manovra del governo gli appare utile e ben fatta! Il successivo dice che di certe misure si sentiva la necessità! Davvero incredibile la stupida faziosità che trasuda da questo servizio.
Si torna in studio. La lettrice legge i vari titoli, quando deve pronunciare la parola "escort" (si parla dei due nazionali francesi, sia chiaro, non dei festini del Premier...) si inciampa lievemente... come fa uno che non conosce quella parola. Sarà un caso... Insomma, dovrebbe conoscerla bene, direi.
Un altro titolo, che viene interpretato come "l'industria esce dalla crisi". Quale crisi, se il centrodestra l'ha sempre negata? E quale "esce" se ci siamo dentro fino al collo? Boh.
Si parla poi della protesta dei diplomatici e la lettrice chiosa benevola: "quando si fa una manovra c'e' sempre qualche categoria che protesta per delle ragioni". Già. Santa Manovra proteggici tu. No, non le manovre della P3 e della cricca di delinquenti che gravita attorno e nel Palazzo, intendevo la manovra finanziaria, quella che non si doveva fare (Tremonti) e poi invece si è fatta e colpisce sempre gli stessi, più o meno.
Infine il gossip, un servizio su Belen. Ma dico io, non dice sempre Berlusconi (editore di "Chi") che non è lecito spettegolare sulla vita privata delle persone, specie se vip? E vai giù con Belen che dopo la mega storia con Borriello (5 anni, una vita praticamente, allora quelli che fanno le nozze d'oro sono alieni, si suppone) e dopo i 18 mesi di "amore passionale e trasgressivo (?)" con Corona adesso è sola perchè di Corona nemmeno si fida più e chissà chi se la piglia (non dice proprio così l'autore del servizio ma, incredibilmente, quasi!). Cavolo, io ci ho messo 5 minuti a non farmi piacere Corona, lei 18 mesi.

Finita la colazione, sono uscito a respirare un po' d'aria. Eh già, con 'sto gran caldo di cui parlano Tg1, Tg4 e compagnia bella...

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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mercoledì 21 luglio 2010

Vendola inquieta parecchie mummie

L'accostamento Falcone-Borsellino/Giuliani che Nichi Vendola ha fatto ieri nel suo discorso agli "Stati Generali delle Fabbriche di Nichi" è ardito e pericolosamente generico e personalmente lo avrei evitato, perchè sapevo che, detto così senza qualche distinguo, avrebbe sollevato le prevedibili e fastidiose proteste di chi non capisce quasi mai le cose alla prima o, se le capisce, finge di non aver capito per calcolo politico. Era già evidentissimo ieri che non si trattava di un'equivalenza ma di un accostamento teso a rievocare i bruttissimi eventi del 1992 (Capaci e Via D'Amelio) e del 2001 (G8), tuttavia oggi Vendola lo ha pazientemente spiegato anche a quelli che ieri si erano subito indignati facendo la boccuccia a gallina e sgranando gli occhioni istituzionali. D'altra parte chi vota Berlusconi da anni è, come dire, non particolarmente abile nel cogliere le sfumature del reale, diciamo così: non lo dico io, ma i fatti dell'ultimo ventennio.

A differenza di Vendola, dunque, avrei evitato l'accostamento ma non avrei rinunciato a dire ancora una volta la verità su quella macelleria indegna passata alla storia come G8 di Genova. Vendola voleva buttare in faccia ai boia di Stato e ai loro complici falsificatori della verità Bolzaneto, Diaz, Genova e G8, come a dire: non dimenticheremo mai certe immani e sozze porcate, quelle notti in cui a Genova e nel cuore di tutti gli uomini onesti la democrazia abdicò, i diritti civili furono vergognosamente sospesi e uomini in divisa agirono da bestie. E il fatto che a tutt'oggi sia stata fatta ben poca luce e ben poca giustizia. Tanto per dire: i mandanti di Via D'Amelio sono ancora ignoti, dopo quesi due decenni.
Divertente poi che a scandalizzarsi per tale accostamento siano stati anche alcuni per i quali eroe è il Mangano, un mafioso plurimoicida, già stalliere del Premier.

Vendola è al momento l'unico che potrebbe cambiare le cose in questo disastrato paese, ammesso che sia davvero possibile. E' una specie di Obama de noantri. Ha i mezzi per arrivare fino in fondo, su questo non vi è dubbio, ma questo non vuole assolutamente dire che riuscirà a farlo. Davvero, non c'e' altro all'orizzonte, solo mezze calzette di sinistra che cercheranno di ostacolarlo perchè vogliono continuare ad abbuffarsi facendo finta di opporsi e una vecchia e marcia casta in declino che ci sta trascinando verso il baratro in un'orgia di corruzione e di malaffare.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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lunedì 19 luglio 2010

Trilogia dell'Unto

Lo so che Silvio apprezza quando parliamo di lui, indipendentemente da cosa diciamo, è tutta reclame; quindi accontentiamolo. La battuta che il premier ha fatto oggi su Rosy Bindi è una battuta che non fa ridere (e passi) ed è una battuta proprio idiota. E' alquanto forzata e piuttosto greve, due peccati notevoli per una battuta. Chi la ascolta si sente in imbarazzo per chi la dice. E' segno di assenza di sense of humour e di abbondanza di cafonaggine. Sono battute come queste a farci capire più di ogni altra cosa quanto l'uomo sia a fine corsa. Ma dopotutto non è questo il suo difetto più grave, no? Per esempio distruggere l'università pubblica italiana e nel contempo presenziare con battute idiote a una festa di un'università privata è già più grave.

Oggi il premier ha ritirato con don Verzè il premio Grande Milano. Al di là del fatto che questi si premiano fra di loro e ci credono pure, fatto sul quale sorvolo non avendo competenze specialistiche, mi preme osservare come la motivazione del premio sia un capolavoro destinato a restare scolpito nella nostra memoria: il premio è stato infatti assegnato al capo del governo come "statista di rara capacita", che "conduce con responsabilità e lucida consapevolezza il Paese verso un futuro di donne e di uomini liberi che compongono una società solidale fondata sull'amore, la tolleranza e il rispetto per la vita". Prima di leggere questa roba consideravo "2001: Odissea nello spazio" il massimo della fantascienza, scusami tanto Stanley.

L'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini ha chiesto il patteggiamento della pena a due anni e sei mesi di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La vicenda è soprattutto legata alla vacanza da sogno dell'estate 2008, in Sardegna, durante la quale 'Gianpi' sperperò 500.000 euro, anche per acquistare la cocaina sniffata da lui e dai suoi ospiti durante le feste organizzate nella villa affittata per 70.000 euro al mese a Capriccioli, a poca distanza da Villa Certosa dove l'imprenditore conobbe, proprio quell'anno, il premier Silvio Berlusconi. Tarantini è coinvolto anche nelle inchieste sugli appalti nella sanità e sul giro di escort a Palazzo Grazioli (repubblica.it). Io domani aprirei il Tg1 con la notizia di 'sto gran caldo che ci fa sudare tutti, poveri e ricchi, servi e padroni. Poi un accenno ai consigli del medico su come difendersi da 'sto gran caldo, le previsioni meteo per la settimana (farà un gran caldo), un servizio celebrativo sul premio Grande Milano al premier, una spruzzatina di calciomercato (Balotelli dove va?) e una bella sfilata di moda. Ma io non sono mica del ramo, al Tg1 ci sono professionisti seri, sapranno fare ancora meglio, ne sono sicuro. Imperdibile, il Minzolini Show, unico conforto di giornate tutte uguali e tutte con... 'sto gran caldo!

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domenica 18 luglio 2010

Non è Cesare

Ghedini (eh già, proprio l'avv. e parlamentare Ghedini) rispunta fuori d'improvviso, come una di quelle sorprese a molla dalla scatola regalo (dia un preavviso la prossima volta, facendo così ci spaventa) per dirci che "Cesare" non è Berlusconi. E' domenica mattina e la cosa mi ha colto di sorpresa, complici i 40 gradi d'ordinanza di questo periodo ho rischiato l'infarto. La prova sarebbe che l'agenda di Berlusconi non coincide con quanto detto in un'intercettazione (Cesare è a Catania). Bene, prendiamo per buona questa affermazione (non è una prova, è una dichiarazione. Se io dico che non ho rubato il tonno al market lunedì alle 16 perchè a quell'ora ero sotto la doccia, non fornisco una prova ma, per ora, solo una dichiarazione). Ma questo cosa toglierebbe agli ennesimi e gravissimi reati contestati alla cricca, alla casta, insomma a questo grumo di delinquenti che gravitano attorno alle stanze del potere (ho detto "attorno", la domenica mattina mi rende buono)? Non siamo ancora così stupidi da pensare che un manipolo di persone si dia da fare in tutti i modi, probabilmente un filo illegali, per salvare il lodo pateracchio Alfano solo per hobby o per gusto personale, o lo siamo? Lascino stare Cesare (dittatore, sì, ma uomo di ben altro spessore, fra l'altro) e le Idi di Marzo, si indaghi piuttosto su questa ennesima porcata.

In ogni caso anche fosse stato lui il fantomatico Cesare, citato per ben 23 volte nelle intercettazioni, e non magari un suo tirapiedi incaricato di seguire per lui la convulsa vicenda pre-sentenza della Corte sul biscotto Alfano (sto fantasticando, si badi bene), cosa avrebbe rischiato lui, la nostra guida immortale (la "t" mi è scappata)? Nulla.
Perchè nulla sinora lo ha convinto (o ha convinto qualcun altro) dell'opportunità di lasciare (o di fargli lasciare) un incarico di cui fatti, indagini, sentenze provvisorie e definitive, leggi ad personam ecc. lo hanno reso non più degno. Cosa vuoi dunque che possa mai succedere, caro cittadino ancora non instupidito dalle sue tv (ancora ce ne sono?), se anche si venisse a sapere che dopo una tessera della P2 (la numero 1816) il buon Cavaliere c'aveva pure nel cassetto una tesserina della P3? Sono solo quisquilie...
Quel che conta è la legittimazione popolare data dal voto, che monda tutti i peccati e i reati del mondo, e la sua augusta missione, che è quella di salvare l'Italia dal pericolo comunista; il resto sono solo giochetti di toghe rosse e corrotte (ma odio ripetermi) o biechi tentativi di delegittimazione messi in atto da una stampa e da un sistema radiotelevisivo del tutto asserviti ai partiti di sinistra. Foto, nastri, testimonianze, sentenze, leggi anticostituzionali, porcate antidemocratiche, balle e reati vari, suoi e di suoi amici, protetti, collaboratori, dipendenti sono solo cattiverie gratuite di chi lo invidia e invidia la sua ricchezza e vorrebbe rubargli il posto che cento milioni di italiani gli hanno affidato senza incertezze (cento? forse ho arrotondato) e senza minimamente essere influenzati da una tv come detto del tutto ostile a lui e al suo partito.

Caro Premier che sei nei... ehm, a Palazzo Chigi, non cedere mai e continua fiero e sicuro nel tuo cammino di sofferenza, immolandoti ancora di più per questo (ingrato) popolo di teleutenti che ami e che, nonostante tutto, tolto qualche brutto comunista, ti ama. Continua o Silvio a guidarci in questa notte oscura, non ci lasciare da soli quando viene sera e i rossi cattivi girano famelici per le città, sei sceso in campo per noi e noi ti ringraziamo e sempre ti votiamo, amen.

(ps: questa non è satira, è un pezzo serio. La satira, come sapete, sta per andare fuorilegge, Vauro in questi giorni è con un piede sulla porta e una mano a pararsi il culo dall'imminente calcione in arrivo dalla Rai; quanto a Luttazzi è da nove anni al confino, Rossi e Fo sono desaparecidos, Bertolino cancellato, la Dandini appesa a un filo, Fazio sotto tutela, Travaglio nei pressi del plotone che già sbava e ghigna, sicchè capite bene che questa NON è satira.)

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sabato 10 luglio 2010

Sia buono, cavaliere, ci lasci guardare la (sua) tv in santa pace, senza scassarci quel che sa ogni giorno che Dio manda in terra

(avvertenza: il testo che segue non è adatto a chi adora Berlusconi. Fare un sia pur timido ragionamento sensato potrebbe infatti rivelarsi fatale, con questo caldo).

Per salvarsi da guai giudiziari assortiti e numerosi ha modificato leggi esistenti, fatto approvare nuove leggi ad hoc, proposto pateracchi anticostituzionali senza precedenti e lo stesso ha fatto per salvare il culo dei suoi amici e servitori (ammesso che le due figure si distinguano sempre). Ha ridotto il Parlamento a un'accozzaglia di nominati che eseguono direttive decise più in alto. Non passa mese senza che spunti fuori una nuova legge o una piccola norma che in un modo o nell'altro, del tutto casualmente immagino, reca vantaggio a una delle sue diecimila aziende e che, spesso, passa quasi inosservata o, se scoperta, viene fatta passare per giusta o essenziale per il Paese. Dice e poi, sistematicamente, smentisce o fa smentire, quindi mente. Smentisce anche i video che lo hanno ripreso dire quel che smentisce; il prossimo passo sarà smentire le smentite. Distorce i fatti, fa promesse assurde e irrealizzabili e poi, ovviamente, non le mantiene, ma del resto non le ha mai dette, o almeno così dice... Demonizza chi non è d'accordo con lui o chi lo persegue per i suoi reati. Sfugge sempre al confronto diretto. Emargina gli oppositori. Utilizza le intercettazioni per screditare gli avversari politici (Fassino) ma quando ad essere intercettata è la sua cricca grida al complotto e blatera di privacy. Non governa nè male nè bene, semplicemente non governa proprio niente se non i suoi affari. Ha invelenito il clima politico e sociale italiano così profondamente che, dopo di lui, saranno necessari decenni per disinfestarlo da queste scorie. Non rispetta gli avversari né le istituzioni, agisce da sincero illiberale e da perfetto antidemocratico. Calpesta le regole e se sono troppo fastidiose le fa riscrivere. Preso il potere in modo formalmente democratico, sta distruggendo pezzo per pezzo la democrazia con forzature spesso legittime anche se infami, sfruttando i pertugi che la legge e lo stato presentano qua e là e allargandoli a dismisura per farci passare il suo ego e il suo interesse personale. E' titolare di una ricchezza sconfinata di cui non ha mai voluto spiegare l'origine. Ha enormi conflitti di interessi ovunque che lo rendono inadatto sin dall'inizio a ricoprire una qualsivoglia carica pubblica. Ama esibire la sua ricchezza e tratta le donne come merce, a parole e nei fatti. E' autore di memorabili gaffe e spesso, quando parla, rivela limiti insospettabili, culturali e umani. Ci prende per il culo di continuo (la crisi non c'è, c'è ma è già finita, ecco la ripresa, la crisi c'e' ancora ma stiamo meglio degli altri paesi, ecc.). Tratta la Rai e tutte le altre cose pubbliche come fossero sue, cerca in tutti i modi di ridurre al silenzio chi lo critica. I proclami roboanti non si traducono quasi mai in azioni ma restano quel che sono, aria fritta e populismo da quattro soldi. Si fa paladino dei valori della famiglia e poi frequenta minorenni, si avvale delle prestazioni di escort, fa vita mondana mentre chiede sacrifici ai soliti tartassati. Evade ed elude ma giustifica entrambe le condotte, considerandole giuste se le tasse sono troppo alte. Si circonda di indagati, rinviati a giudizio, condannati. Offende magistratura, opposizione, organi di garanzia, stampa libera. Non rispetta la Costituzione. Non riconosce alcun potere al di sopra di sè, si crede superiore alla legge. Stringe alleanze pubbliche e private con sanguinari dittatori stranieri. Si prende il merito di azioni partorite dalla sua fantasia e per questo viene regolarmente sbugiardato dalla stampa mondiale. Ci ridicolizza agli occhi del mondo. Mina la nostra democrazia, la nostra libertà, il nostro futuro. Distrugge la scuola pubblica, l'economia, la cultura, la sanità. E' alleato di partiti che puntano alla secessione, non riconoscono la Repubblica, i suoi valori fondanti e i suoi simboli e propugnano idee xenofobe e razziste. Aumento dei termini di prescrizione, lodi, legittimi impedimenti, modifiche legislative ad personam lo hanno salvato da condanne certe per corruzione e per altri reati gravissimi. Non passa settimane che non venga indagato o arrestato qualcuno della cricca. Nomina ministri indagati che hanno bisogno di sottrarsi all'azione della legge creando, se serve, ministeri inutili. Attacca il Presidente della Repubblica e quello della Camera ogni volta che non assecondano i suoi deliri. E adesso cerca, con questa merda ancora fumante denominata "legge bavaglio", di impedire che i giornalisti facciano il loro lavoro, cioè informino noi cittadini su quel che accade, fornendo nel contempo un insperato ed incredibile aiuto a delinquenti di ogni ordine e grado.
Non pago, ecco che, notizia fresca di oggi, sale in cattedra e afferma che la libertà di stampa "non è un diritto assoluto". Questa è la classica goccia che fa traboccare il vaso, e non vi dico di cosa è pieno il vaso.

Io posso capire tutto, e di Berlusconi tutto ho capito fin dai primissimi tempi, perchè è palese da decenni chi è quest'uomo e quali sono i suoi fini. Io lo so dalla fine degli anni '80 e non sono un mago, almeno non credo. Solo quelli che hanno da guadagnarci qualcosa o che sono idioti di natura fanno ancora finta di non capire o hanno impiegato anni per raccapezzarsi in qualche modo. Ma, di grazia, può questo Predidente del Consiglio che ama definirsi il migliore degli ultimi 150 (?) anni, evitare di infastidirci con balle grandi come case? E può evitare gli squallidi tentativi di di giustificare l'ingiustificabile? Gliene saremmo molto grati, eh già, specie in questa stagione afosa e difficile già di suo.

Ci piacerebbe naturalmente che la smettesse anche di distruggere la nostra democrazia e che si sottoponesse alla legittima azione della magistratura evitando nel frattempo di gestire cose e denari pubblici, tuttavia siamo tipi che sanno accontentarsi e potrebbe già farci felice smettendo perlomeno di prenderci per il culo troppo apertamente: apprezzeremmo il gesto di cortesia.
Fa già molto caldo, l'afa e l'umidità sono insopportabili, sentire un aspirante dittatorello che vuole mettere la museruola alla stampa e che, colmo dei colmi. cerca pure di dare un substrato nobile e logico a questa puttanata infame è davvero troppo. Nessuno, nella storia, anche quelli che hanno commesso azioni nefandissime o molto più turpi di queste, si sono mai spinti così in là con le buffonate. Agivano e basta, in genere più nascostamente di quanto non sia uso fare il nostro Premier, e la storia li ha giudicati o ne ha fatto strame quando è stato il loro turno. Ma, costoro, non cercavano di spiegarci nei dettagli perchè i loro tentativi di asservire un'intera democrazia ai loro fini e di calpestare i più sacrosanti ed elementari diritti dell'uomo dovessero essere considerati giusti e anzi necessari: c'era un limite non scritto di decenza che non hanno mai osato oltrepassare, sapendo in cuor loro che c'è un confine oltre il quale è davvero eccessivo spingersi.

Sta distruggendo quel poco di sano che c'era in questo martoriato e disarmante paese, sta prendendo a cannonate i muri della nostra convivenza sociale, sta rendendo vani gli sforzi di chi è morto per regalarci libertà e pace e tutto questo lo sta facendo, sia chiaro, avendo vinto regolari elezioni inquinate però massicciamente da una legge elettorale antidemocratica e da un conflitto di interessi abnorme in grado di manipolare il consenso con facilità; lo sta facendo dunque con metodi infami e che ripugnano ai sinceri liberali e con la complicità di un elettorato apatico, passivo, vittima di anni di bombardamento mediatico massiccio che avrebbero instupidito anche un genio figurarsi un imbecille e con l'aiuto di un'opposizione che fa ridere i polli.

Ma oltre a tutto questo (e se vi pare poco, buon per voi), deve proprio anche tediarci con queste buffonate di spiegazioni, con queste insopportabili uscite da avanspettacolo di quart'ordine, con questi triti e ritriti slogan degni del peggior regime dittatoriale nero o rosso che sia?

Sia buono, cavaliere: ci lasci guardare la sua tv in santa pace, birra in mano e ventilatore da 10 euro preso al discount sparato in faccia a forza 3, senza scassarci quel che sa ogni sera dalla vetrina dei vari e asserviti gazzettini televisivi grondanti saliva e falsità. Ci risparmi e, ogni tanto, anche lei, si riposi. Anche lei che è sceso in campo per salvarci dal terribile pericolo comunista e che lavora 24 ore su 24 per noi e per il nostro bene di teleutenti e di consumatori. E, dia retta: si rilegga la storia di Icaro.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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venerdì 9 luglio 2010

Per la democrazia, per la libertà


Oggi i giornalisti scioperano. Nessun quotidiano in edicola (o quasi), nessun tg alla radio o alla tv. Si protesta contro la "legge bavaglio", che rappresenta un attacco senza precedenti alla libertà di informazione in Italia. Il mondo ci guarda, e non sa se sorridere per la pena o preoccuparsi seriamente per il pericolo imminente. Con questa legge verrebbe calpestato il diritto del cittadino ad essere informato e si fornirebbe un inconcepibile aiuto a criminali e delinquenti di ogni specie. Questa legge è l'ennesimo attacco alla democrazia e alla libertà sferrato da una casta che ci sta lentamente conducendo verso un regime mediatico e plutocratico in cui la Verità è oscurata, I Fatti manipolati, la Legge plasmata a piacimento e fatta valere comunque solo nei confronti dei più deboli.
Il diritto dei cittadini di essere liberamente informati, cioè di conoscere quello che accade e di sapere quello che c'è da sapere, e dunque di rendersi consapevoli e di poter giudicare sulla base dei fatti, è un diritto intoccabile che solo persone senza scrupoli e di sincero animo antidemocratico possono cercare di svuotare.

Molti hanno criticato l'idea dello sciopero, ritenendola controproducente. C'è però da dire che, in un paese come il nostro che vede la quasi totalità dei media televisivi in mano o sotto il controllo diretto di un unico soggetto che è anche il Presidente del Consiglio, si tratta forse dell'unico modo per portare all'attenzione di tutti un problema così grave e che rischia di minacciare così pesantemente il nostro futuro di uomini liberi.
Noi siamo per leggi giuste e valide per tutti, non ad personam. Per magistrati liberi di indagare, per giornalisti liberi di scrivere, per cittadini liberi di sapere. Per regole chiare e valide per tutti, per pene certe e giuste, per l'onestà e la trasparenza.

Italiani, svegliatevi prima che sia troppo tardi. Un nuovo fascismo sta penetrando nel nostro paese, nelle nostre case, e cerca di entrare nei nostri cuori, trovando terreno fertile in quelli, fra di noi, che sono meno istruiti, più deboli, più stupidi, meno informati, più suggestionabili; un fascismo molto più subdolo e per questo più pericoloso. La storia non ci ha proprio insegnato nulla? Saremo sempre condannati a ripetere in eterno gli errori del passato?

Questa legge, l'ultima di una una lunghissima serie di infamie vergognose, fa parte di una strategia molto più ampia e complessa, profondamente illiberale e antidemocratica, in corso da anni e alla quale abbiamo contributo anche noi con la nostra idiozia, la nostra apatia, la nostra disonestà e la nostra mancanza di senso civico e di senso di responsabilità.

Per la democrazia, per la libertà.
Contro chi cerca di ucciderle per i suoi biechi interessi.
Resistiamo!

(la vignetta è ovviamente del mitico Rolli, Il Secolo XIX)

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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