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sabato 31 dicembre 2016

Oggi è l'ultimo dell'anno, entusiasmo!

La bellezza è di questo mondo, e così la tristezza. La felicità è sempre uno stato transitorio, sorprendente, quasi innaturale.
La tristezza è già nella bellezza.
L'essere umano non può mai essere davvero felice, se non per brevi istanti in cui dimentica chi è e qual è la sua sorte e si fa distrarre da elementi terreni.
L'essere umano è l'unico essere vivente consapevole del suo destino: sa che può soffrire e può morire, sa che soffrirà e morirà: questo rende di fatto impossibile parlare di felicità, salvo gli insignificanti casi sopra detti.
La felicità, se raggiunta, sarebbe uno stato miserevole, poichè presupporrebbe di ignorare la nostra vera natura e il nostro destino, sarebbe dunque falsa, determinata da incoscienza, tanto appagante quanto vacua. Di certo aiuterebbe a vivere meglio, ma per vivere come vivamo noi, e quindi non come una pianta o come un insetto, conoscere è ineludibile, e di conseguenza la felicità ci è preclusa.
Continueremo a cercarla, a vagheggiarla, a rimpiangerla: è nella nostra natura. Ma l'avremo solo per attimi, e a nulla varrà.
Felici non si vive meglio.
Farsene una ragione è già saper vivere meglio.
Ho pensato di darvi un po' di entusiasmo per caricarvi in vista dei festeggiamenti serali.

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martedì 20 dicembre 2016

Quelli che il M5S....

Io non capisco quelli che non voto M5S perchè dietro c'e' la Casaleggio Associati che fa i soldi, perchè tanto rubano anche loro, hai visto a Roma?, perchè Grillo qua e Grillo là.
Sono quelli che hanno ingoiato con soddisfazione il ventennio di un delinquente naturale con un conflitto di interessi grande come l'Australia. Sono quelli che votano PD che non rimuove per niente indagati, rinviati e condannati e che ha marcio ovunque. Sono quelli che votano la Lega intollerante e razzista.
Io so che non c'e' ancora un condannato in casa Grillo, so che il M5S ha restituito 80 milioni di denaro allo stato (avrebbe potuto tenerseli tranquillamenti, erano finanziamenti statali, tutti gli altri partiti se li tengono), so che fra le loro regole contemplano quella dei due mandati massimo e quella del "a casa chi viene rinviato o condannato", altro che Cassazione, giustizia a orologeria, io sono sereno, autosospensioni, deluca.
Mai pensato che fra i cosiddetti grillini non ci potessero essere disonesti: sono esseri umani.  Mi piace però che si scelgano persone che non hanno al momento problemi giudiziari e che, quando li hanno, vengan odiscussi, isolati e rimossi.
Mi piace un movimento che ha mille difetti ed è inesperto ma prima di affidare un incarico a una persona, a Roma, chiede pure il certificato di non indagini in corso! (non lo fa nessuno, anzi gli altri scelgono solo persone compromesse o delinquenti accertati, per andare sul sicuro).
Mi piace un movimento che ha preso una immensità di voti alle ultime politiche spendendo pochissimo per la campagna e spendendo comunque soldi suoi, e senza avere tv o giornali dalla sua parte, anzi tutti contro tranne due (neutri).
Muraro si è dimessa (non è del movimento ed è solo indagata), Sala è al suo posto.
De Luca sta lì e comanda, con più avvisi e processi di tutti gli altri politici sommati.
Il Pd ha decine di indagati e condannati, di Forza Italia, Ala, Ncd non parlo per pietà.
Di Maio legge male una mail, Di Battista sbaglia un congiuntivo, Grillo colloca male gli Uffizi, si scatena l'inferno per giorni; Renzi e Boschi vengono meno alla parola data, Poletti afferma indegnità enormi sui disoccupati, Salvini fomenta il razzismo, Fedeli si inventa una laurea, Boschi e Finocchiaro scrivono con Verdini una riforma schifosa, la Madia scrive una legge anticostituzionale,e se ne parla due minuti, e nessuno se ne va.
Non penso che il M5S sia l'opzione perfetta, tutt'altro.
Al momento, è bersagliata dai media servi, che ne accentuano gli errori nascondendo quelli degli altri.
Al momento, è l'opzione migliore, o la meno peggiore, fate voi. Sono inesperti ma ci provano, sbagliano ma chiedono scusa e rimediano, hanno regole che nessuno ha, per ora le applicano. Può bastare, in questo panorama vomitevole è addirittura un lusso. Non abbiamo altro, se non i soliti delinquenti che già conosciamo bene e che spadroneggiano a nostre spese pigliandoci pure per il culo.
Faremo sempre in tempo a rimanere delusi, sempre meglio che partire già zoppi fin da subito.


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lunedì 19 dicembre 2016

Scusi, dov'e' il bagno?

Da anni le politiche economiche sono di destra, sono solo a favore della grande industria e finanza, sono volte ad asfaltare i diritti e il futuro dei lavoratori, cioe' di quelli che per guadagnare devono prestare la loro forza lavoro. Con Renzi poi c'e' stata l'apoteosi. Col PD, un partito che ormai a sinistra forse ha solo il bagno (laggù, guardi, in fondo a sinistra).

REPUBBLICA:
Lavoro, 121,5 milioni di voucher venduti
nei primi 10 mesi del 2016. 32% in più sul 2015
Boom di licenziamenti disciplinari: oltre 60 mila (più 27%)
Assunzioni cresciute di mezzo milione, ma solo 61mila sono stabili

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martedì 13 dicembre 2016

L'inganno delle Province

Col Senato stavano per fare quel che han fatto con le Province. Tempo fa ci hanno detto che le avevano abolite, con conseguente risparmio, guardate come siamo bravi e anticasta etc. Tutte palle. Le Province esistono ancora, costano ancora, sono inefficienti come prima, o addirittura inutili (lo dicevano loro che erano inutili!), solo che non eleggiamo più noi i consiglieri e il presidente, ma si eleggono fra di loro. A votare non è più il cittadino, ma i sindaci e i consiglieri regionali.
Quanti lo sanno? 1 su 10.
E col Senato stavano per fare una porcata simile, scongiurata dal NO: da 315 a 100 senatori, non più eletti da noi ma da loro, e con in regalo l'immunità per le porcate commesse come sindaci e consiglieri comunali.

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domenica 11 dicembre 2016

Per fare un premier, ci vuole un...

Un Presidente del Consiglio dovrebbe essere sincero, trasparente, competente; rispettoso delle istituzioni e della dialettica democratica; aperto al confronto e capace di mediare; attento ai bisogni reali del paese; integerrimo nei fatti e nelle parole; di parola; con una certa esperienza positiva alle spalle; senza ombre; capace di correggere eventuali errori con umiltà; alieno da arroganza e spocchia; in tutto e per tutto al servizio del paese; sobrio nei gesti pubblici e nella vita privata; rispettoso delle opinioni diverse dalle sue; profondo conoscitore dei meccanismi istituzionali; meglio se investito dal popolo, dopo regolari elezioni, e non scelto da primarie o da Presidenti che si credono Re senza indire nuove elezioni; senza alcun conflitto di interessi.
Matteo Renzi, per non poche di queste voci, non risponde al profilo. Che si riparli di lui come premier è assolutamente vergognoso. Il fatto che altri abbiano fatto il premier senza rispondere a queste specifiche non aggiunge e non toglie nulla a quanto appena scritto.
Che Renzi, poi, non abbia mantenuto la parola (mi ritiro a vita privata) qualifica la persona: inaffidabile, bugiardo. Nessuno gli ha chiesto di ritirarsi a vita privata (le dimissioni da premier in caso di crollo al referendum erano un atto dovuto, non conta nulla promettere o no), una volta che lo promette deve mantenerlo altrimenti perde la faccia, perde la dignità. In Italia se menti nemmeno si accorgono, ciò non toglie che menti.
Se poi passiamo a parlare di riforma della scuola, jobsact, art.18, riforma della Carta etc. il voto in pagella precipita a valori sotto lo zero.

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Lode a Giampaolo

Giampaolo è un tecnico valido e un uomo di grandi valori, e fatto apposta per noi. Spero possa svolgere il suo lavoro per almeno 4-5 anni a Genova, sulla sponda blucerchiata del Bisagno. Lo spero, ma so che in Italia è utopia, e Ferrero in questo mi pare non diverso dalla media dei presidenti di calcio: al primo momento di crisi, la sua panchina traballerà, secondo un costume tanto diffuso quanto idiota.
Sta dando un gran bel gioco e un'identità precisa e gustosa a una squadra rivoluzionata in estate e infarcita di tanti giovani e belle promesse, che stanno crescendo a vista d'occhio e che presto saranno promesse mantenute.
Anche ieri sera, nonostante la sconfitta e il gioco non brillante come al solito, la squadra è sempre stata in partita (non è affatto scontato), dopo i due gol non ha perso la bussola, ha continuato a macinare, e anche se non è stata arrembante e pericolosa come altre volte (merito della Lazio, magari), ha addirittura accorciato riaprendo il match. Inoltre è stata generosa, equilibrata, sportivissima. Indossare con onore i nostri colori è per noi già sufficiente, se vi aggiungi impegno e dedizione. Se poi giochi bene e addirittura vinci, filotto. Quindi, nonostante la Lazio sia riuscita ad imbrigliarci e nonostante si sia commesso qualche errore, direi che la Samp ne è uscita bene. I punti a volte li fai a volte no, conta il progetto, è quello che alla fine ti dà un risultato globale. #samplazio

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Analisi di Boschi

Gentiloni ha avuto l'incarico, sulla scelta preferisco non dire nulla, sono solo felice che chi di dovere abbia capito che un Renzi bis sarebbe stato una pagliacciata.
Si riparla di Boschi ministro. Io vorrei sapere quali competenze specifiche ha Maria Elena Boschi. E quale esperienza. Nessuna, per ambire a tale carica (addirittura riscrivere la Costituzione!). Se poi, cercando di considerarla come esperienza maturata sul campo, analizziamo la sua recente esperienza di ministro (carica alla quale è assurta a suo tempo senza avere esperienza e competenza specifica) dobbiamo formulare un giudizio estremamente negativo: per la riforma che ha partorito (pessima), per i compagni di strada della cui incompetenza si è avvalsa (pessimi e alcuni pure pregiudicati), per l'esito del referendum (su cui, non richiesta, ha puntato tutto), per i troppi e chiacchierati intrecci del caso Banca Etruria (comunque inopportuni anche se, poniamo, non illegali), per il modo in cui ha presentato e promosso la sua riforma (scorretto, denso di bugie, poco incline al confronto).
Non vi è una sola ragione al mondo per rivederla come ministro, come non vi era per vederla ministro la prima volta.
Spero che i ministri siano scelti per esperienza, rettitudine, amore per le istituzioni, competenza, disponibilità al confronto; lo spero da trent'anni.
L'unica specifica di Boschi di un certo rilievo è che conosce Renzi e ne segue la linea. Doti che dal punto di vista di un premier che ama circondarsi di yesman sono oro, dal punto di vista del bene del paese irrilevanti anzi dannosissime. Il fatto che possa essere affidabile, gran lavoratrice, etc. (non so, ipotizzo o riporto giudizi altrui) mi paiono qualità generiche, seppur buone, non valide certamente, da sole, per governare la cosa pubblica a così alti livelli.

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sabato 10 dicembre 2016

Forse non avete capito

Non so se il Presidente Mattarella, le altre cariche istituzionali e la congrega dei politici hanno colto il senso del voto del 4 dicembre, mi assale ogni giorno di più il sospetto che non ci hanno capito nulla o che hanno fatto orecchie da mercante. La straordinaria affluenza testimonia che anche chi di solito non vota più è uscito di casa per esprimere il suo sdegno per una riforma di merda e per un governo pessimo; e meno male, dato che se fossero andati a votare i soliti delle ultime consultazioni avrebbe vinto il SI testimoniando ancora una volta che il popolo medio è idiota e teleguidabile con estrema facilità.
Il referendum ha detto chiaramente che la maggioranza (per non parlare di chi è così schifato da non muoversi più di casa) vuole una netta inversione di tendenza, vuole un governo di persone competenti, vuole una politica economica e una politica sociale nettamente diverse da quelle seguite dai governi degli ultimi anni, vuole maggiori spazi di partecipazione democratica.
In Italia, nonostante infrastrutture cadenti, servizi scadenti, disoccupazione alle stelle, evasione e corruzione dilaganti, una classe dirigente che definire ridicola è un complimento e una povertà sempre più diffusa ancora non abbiamo assistito a deprecabili episodi di violenza: la causa è che siamo un popolo mediamente civile, dall'età media avanzata e che il clientelismo, la malavita e le pensioni dei nonni spesso tamponano le falle.
Ma è bene non abusare della pazienza delle persone, perché come tutte le cose umane non è infinita.
Anche solo pensare di proporre un Renzi bis, e/o di riproporre nei posti chiavi ministri o personaggi ormai bruciati come la Boschi o il Lotti vorrebbe dire sputare sull'esito referendario e dare un sonoro schiaffo in faccia ai 19 milioni di persone che hanno detto NO.
Suggerisco riflessioni profonde e attenta auscultazione del battito popolare, prima di assumere decisioni in questa crisi di governo.
Non ho fiducia in Mattarela perchè la sua storia non mi fornisce motivi per averla; lo giudicherò dai fatti, in maniera obiettiva.
Quanto a Boschi, si tratta di persona che non avendo la minima competenza in materia ha riscritto una Carta (in modo orrido) con l'aiuto di altri incompetenti e pregiudicati.
Quanto a Renzi, ha dimostrato di essere un pessimo politico ma soprattutto di avere atteggiamenti antidemocratici, arroganti, divisivi, e una nautrale propensione alla mistificazione e alla menzogna. Fino a pochi giorni fa qualcuno poteva ancora sostenere che si tratta di un politico antipatico e con atteggiamenti dittatoriali ma intelligente; temo che dopo la direzione Pd dell'altro giorno e il modo in cui sta reagendo alla sberla rendano molto difficile d'ora in poi supporlo politicamente intelligente.

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giovedì 8 dicembre 2016

Ancora lui

Napolitano è il politico la cui azione, a mio parere, ha prodotto i più nefasti effetti per il nostro paese, in specie negli ultimi venticinque anni. Ancor più di quella di Berlusconi.
Per restare agli eventi più recenti, è sua l'idea di riformare la Costituzione con l'accetta: progetto miseramente fallito, e con il progetto anche Renzi, il terzo individuo da Napolitano eletto premier senza chiedere un parere al popolo sovrano (le elezioni, si sa, sono fastidiose). Ha avallato numerose porcate di Papi, ha accettato di fare un secondo mandato dopo aver affermato recisamente che non l'avrebbe fatto, sua è la colpa degli effetti negativi del progetto Monti, sua la colpa di questa legge elettorale pessima, prima vista come eccellente e adesso come da modificare (dato che si è scoperto che avvantaggerebbe i grillini). Ha snobbato il M5S, quasi irriso (secondo partito per voti alle ultime politiche, non proprio un Ncd insomma). Ha lavorato con impegno assoluto al fine di far distruggere le sue telefonate con Mancino, che invece noi avremmo avuto il desiderio, e io direi diritto, di ascoltare. Il suo modo di interpretare la Presidenza come se fosse un Re ha francamente lasciato un ricordo orrido: la democrazia è un concetto così lontano.... E adesso, da Presidente emerito, lo vedi aggirarsi nei Palazzi in questa fase critica, a colloquio con Mattarella etc: ma, dico io, che cosa c'entra? Non abbiamo speranza di liberarcene per sempre, politicamente, dopo 63 anni? Dal '56 ad oggi (Ungheria) una lunga collezione di errori, assurdità, inutilità. Se siamo dove siamo (evito di precisare dove per decenza), e cercare i colpevoli, nel mazzo lui c'è, e brilla.

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Dateci un taglio con questa storia degli inesperti

DIAMOCI UN TAGLIO CON QUESTA STORIA DEGLI INESPERTI

1. Temo Grillo premier, quindi non voto M5S (guarda che Grillo premier è impossibile)

2. Sono inesperti, alle prime armi (solo loro?)

3. Rubano anche loro (mah, può essere, mica un movimento può garantire di non avere disonesti, ma il M5S appena li becca li caccia, non aspetta il terzo grado dopo dieci anni, e ha regole ferree, che gli altri partiti si sognano.

In merito al punto 2, come definireste se non inesperti (o cazzari) gli esponenti di un governo che scrivono leggi che vengono poi dichiarate incostituzionali? (come se un maestro elementare scrivesse un amico con l'apostrofo). O che sbagliano il numero degli esodati? O che scrivono riforme costituzionali da vomito e in cattivo italiano? O che scrivono una legge elettorale che prima è la migliore al mondo adesso non va bene e comunque verrà sforbiciata dalla Corte? O documenti finanziari che puntualmente l'Europa boccia e a ragion veduta? O un premier che a scrutinio in corso (assurdo) già si dimette (la prima poltrona che salta è la mia)? O uno che dice questo e magari domani accetta il reincarico?  O uno che dice allora si va alle elezioni quando solo il Presidente può sciogliere le Camere?  E uno che dice se perdo lascio la politica e poi si rimangia tutto? Incompetenti? Bugiardi matricolati?

E io dovrei aver paura di un grillino perchè sbaglia una capitale, quando qui c'e' gente che si fa gli affari suoi da anni, magari è in politica da 50 anni, cambia idea ogni due mesi, spara palle a ritmo industriale, non sa quel che fa e dice, è analfabeta istituzionale e se lo interroghi su temi di cultura generale al 90 per cento frana molto più miseramente?

Diamoci un taglio.

Il fatto è che se fa un errore Di Maio, ne parlano per due mesi 34 giornali e tivù, se fa un errore Renzi o Boschi o chi ti pare a volte nemmeno se ne parla. Tutto qua. Se Grillo spara una boiata, lo massacrano, se la spara Borghezio o Salvini tutto normale, sai come sono fatti.... se mente Grillo (mai successo mi pare) figurati cosa succede, se lo fa Renzi è storytelling.

Guarda a Roma: governata da sindaci assurdi, la città è stata massacrata. Arriva la Raggi, ogni giorno è nel mirino: se la stampa avesse usato la stessa attenzione con i suoi predecessori, Roma si sarebbe salvata.

Magari dopo decenni di ladri (e collusi) possiamo provare coi supposti ingenui, toh.

Che se poi prendono i voti sufficienti, te li becchi. E se la Ue non vede la cosa di buon occhio, può andare dove sa. E i grandi bestioni finanziari e i loro pascoli (i "mercati"), seguirla a ruota.



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lunedì 5 dicembre 2016

Ciao premier

Hai un paese in crisi da anni, economia da risollevare, lavoro che non c'e' e quando c'e' si fa la fame e zero diritti, corruzione alle stelle, evasione pure, infrastrutture cadenti, etc., hai promesso un nuovo corso, rottamazione, italia riparte, cambia verso, e tu che fai? Consigliato da Napolitano che non ne azzecca una dal '56 e spalleggiato dai grandi poteri finanziari internazionali e nazionali ti butti a corpo morto su una riforma schifosa, pericolosa, scritta coi piedi, facendola approvare con maggioranza risicata da un parlamento illegittimo che avrebbe dovuto solo fare l'ordinaria amministrazione e andare al voto, dopo essere stato dichiarato tale dalla Corte Costituzionale? E poi ti fermi per mesi a pompare la riforma senza preoccuparti di nient'altro, mantenendo sempre assurdamente i due ruoli di premier e segretario PD, spendendo cifre esagerate e spendendo cumuli di palle per sostenerla, e personalizzandola pure quando il governo nemmeno dovrebbe entrarci in una riforma di questo tipo. E' normale che se ti va mal poi tu te ne debba andare.
Adesso aspettiamo le mosse dell'Uomo Pallido e Assorto.


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domenica 4 dicembre 2016

Referendum costituzionale

Oggi ho votato esattamente come avevo deciso più di un anno fa. Nulla in questo anno è emerso di decisivo e in grado di farmi cambiare idea, anzi sono stati sviscerati e vieppiù precisati i dettagli di una riforma pessima e pericolosa. Avrei votato così anche se Renzi fosse stato della mia stessa idea, perché sebbene io ritenga Renzi un pessimo politico e un danno per il paese, quel che oggi ho votato non è Renzi ma è questa riforma, illegittima,sbagliata, peggiorativa, pasticciata, confusa, pericolosa, scritta coi piedi da personaggi di assoluta ed acclarata incompetenza specifica e di dubbia onestà, sostenuta dal governo (che dovrebbe astenersi da una riforma costituzionale) col ricorso sistematico a menzogne colossali, trucchetti di bassa lega e capillare occupazione dei media.
Ho votato a tutti i referendum da quando ho diciotto anni e non ho mai sbagliato, laddove per sbaglio deve intendersi il capire da soli, dopo un giorno o dieci anni, in tutta onestà, di aver votato male.
Rispetto chi vota SI (se non lo rispetto è perchè era persona che già non meritava il mio rispetto ben prima del voto) ma non rispetto le ragioni di chi vota SI, che trovo pretestuose, incomplete, infondate, false, partigiane ("la voto perchè mi piace Renzi"), idiote ("proviamo a cambiare", "meglio di niente") o addirittura assenti (es: mi fa schifo ma la voto). 
Se vincerà il NO, sarò felice di aver salvato la nostra Costituzione dal più massiccio e pazzesco tentativo di stupro degli ultimi decenni; se vincerà il SI sarò comunque soddisfatto di aver votato NO senza macchiarmi le mani del sangue di questa imprescindibile Carta, sperando di non dover mai dire un giorno a chi oggi ha barrato la casella SI: "io ve l'avevo detto".
Spero, questa notte, di non scoprire che siamo passati da una Carta ben scritta e patto condiviso a una Carta scritta da analfabeti e patto che una fazione ha imposto alle altre.

#referendumcostituzionale

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Ho votato

Ho votato alle 10,30 circa. Più gente di quanta ne ho visto alle due o tre ultime politiche o regionali, più o meno quanta ne avevo vista alle trivelle. Può essere un caso, o il segno di un'affluenza un po' più sostenuta del previsto. Votare a un referendum dovrebbe essere un'abitudine da espletare almeno 2-3 volte all'anno, sulle decisioni più importanti (es: occupare un altro paese senza ragione alcuna, Afghanistan, o acquistare decine di aerei da guerra difettosi e costosissimi, o considerare finalmente tutti i cittadini uguali di fronte alla legge indipendentemente dal sesso di quello o quella che si portano a letto), senza campagne elettorali finanziate in modo opaco da fiumi di denaro, lunghe mesi e assolutamente vergognose come quella appena conclusa, e senza per questo sospendere per un anno il governo di un paese. Dovrebbero escogitare un sistema di voto meno costoso, e farlo precedere da un mese di corretta ed equilibrata informazione sul tema in discussione, per mezzo di un canale radiotelevisivo pubblico unico finalmente disinfestato dai politici e dai servi sciocchi e volontari dei politici stessi, e da quotidiani non più finanziati dalle casse dello Stato. Per finire, il primo politico che dice una menzogna dovrebbe essere ammonito, alla seconda mandato a casa con spesa a carico del destinatario: operazione da farsi però con gradualità, per non rimanere senza deputati d'un botto, almeno nei primi tempi di applicazione.

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sabato 3 dicembre 2016

Bello Figo

Il rapper Bello Figo fa imbestialire un po' di gente su Rete4, la Mussolini etc. Mah. Intanto andrebbe giudicato come artista, non è che chiedo conto a Zucchero del perché canta "D’altro canto l’uomo canta e inciampa se la gallina campa". Va pure valutata la cifra volutamente provocatoria del suo dire. In ogni caso, al di là degli inviti a rubare che certo non condivido e che comunque, lo ricordo, sono parte di un testo di una canzone, non vedo perché un immigrato non possa chiedere di avere il wi-fi per poter comunicare con casa o altro. Sono persone come noi, mi verrebbe da dire se già non fosse orrido il sentire di doverlo dire. I problemi dell'Italia sono mille, l'immigrazione nemmeno mi viene in mente, sarà il 1001esimo, toh!

#bellofigo #rete4 #dallavostraparte #belpietro #mussolini

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domenica 27 novembre 2016

Questione di testa

In serie A non esistono partite facili (che dire della Juve che sta sotto di 3 gol a Genoa dopo 45'?). Quindi puoi anche andare a Crotone e magari perdere (Samp sotto di 1 al 45'). Non è questo il punto. Il punto è che, al di là della classica giornata no (non ci sei con la testa), o della classica giornata sfortunata (colpisci 4 pali e perdi su autorete di carambola), o della classica giornata in cui l'arbitro decide di metterci del suo, al di là di questo, dicevo, il Genoa è meno forte della Juve, e il Crotone è meno forte della Samp. Restando in casa Samp, il punto non è che vai a giocare nel fortino di una squadra meno forte e per ora ultima in classifica: messa così, dovresti vincerla sempre, a meno che non sia una di quelle tre giornate sui generis sopra ricordate. Il punto è che se non mantieni sempre, ferocemente, costantemente, lo stesso atteggiamento mentale che avresti con una squadra in teoria più forte di te, le probabilità di vincerla scendono e di parecchio. Nel calcio vince chi si applica e chi corre; poi, se lo fanno tutti e due allo stesso modo, in genere vince il più forte. Come sempre, è una questione di testa.

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Dalla vaga forma di stivale che scalcia

So che ai meno svegli riesce difficile capirlo, ma si può pensare che il M5S meriti una chance di governo senza essere grillini, e si può essere di sinistra senza essere del PD (anzi, si deve: il PD non è di sinistra). Quindi io non sono antirenziano. Sono contro chi non ha competenze, mente spudoratamente, non accetta il confronto, non ha a cuore i valori democratici, è arrogante, tende a fare terra bruciata intorno a sé, rimuove il dissenso, si circonda di imbecilli capaci solo di eseguire ordini. Dite che è il ritratto di Renzi? Boh, fate voi, lo avete detto voi, e se lo avete pensato forse un motivo ci sarà. Sono anche antiberlusconiano, antisalviniano, antigiovanardiano, antigasparriano, antialfaniano, antideluchiano, antiformigoniano, antinapolitaniano, antilorenziniano, antiserracchiano, antiveltroniano, antilarussano, antibossiano, antifassiniano, antivaticano, antifascista. Sono per chi ha misura, competenza, rispetto; per chi è onesto, democratico, capace, di parola. Per chi rispetta le regole e le fa rispettare; per chi ha rispetto per le istituzioni e per la sacra Carta, sulla quale del resto ha giurato. Per chi allontana da sé e dalla cosa pubblica chi se ne dimostra indegno, e non chi premia la cialtronaggine, la ladroneria e cavalca il nepotismo. Per chi mantiene le promesse, o non ne fa di irrealizzabili. Per chi governa, e non fa campagna elettorale 12 mesi l'anno.

Quindi sono destinato a stare quasi sempre all'opposizione, lo so. O, spesso, a votare il meno peggio sognando il meglio.
Il fatto è che voi, invece, vi accontentate, premiate la spazzatura con la cravatta, votate il più simile a voi, o quello che meglio vi accarezza gli stanchi neuroni con promesse false come una moneta da 3 euro e con frizzi e lazzi atti ad attirare i creduloni come la carta moschicida gli insetti.

Ecco perchè credo poco alla vittoria del NO. Perchè vi conosco molto bene. Vi hanno detto che si cambia, e chi non vuole cambiare? Naturalmeete non vi hanno detto che si cambia in peggio, ma questo non vi interessa. Poi tutto è possibile, magari il 4 piove e state sul divano, e si muove chi crede nella Costituzione, e allora vince il No e gli stupratori della democrazia tornano a casa con le pive nel sacco; ma, come detto, non ci credo molto, la televisione e l'uomo forte e arrogante e capace di sedurre con la narrazione di un qualcosa che con la realtà non ha nulla a che vedere hanno sempre irrimediabilmente sedotto gli abitanti di questa tormentata penisola dalla vaga forma di stivale che scalcia.

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sabato 26 novembre 2016

Il bollino

Per mettere il bollino definitivo sul giudizio che do del popolo italiano (credulone, disinformato, con la memoria di un pesce rosso, sempre in cerca dell'uomo forte, capace di indignarsi per 5 minuti e poi si ricomincia, tendenzialmente omofobo, razzista, fascista ed evasore, individualista, egoista, arraffone, incapace di visioni di medio-lungo termine, invidioso del successo altrui, sempre pronto a saltar sul carro di chi vince, teledipendente, sostanzialmente ignorante, irrispettoso delle leggi e della cosa pubblica, raccomandazione, tengo famiglia, una mano lava l'altra, se non ci si aiuta fra noi) aspetto la vittoria del SI il 4 dicembre

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lunedì 21 novembre 2016

Tutta la vita NO

Dinosauri della politica, che non fanno altro da 60 anni, che già a metà anni 50 si segnavalano per errori madornali di interpretazione di eventi storici epocali (Ungheria...), che non hanno mai dato nulla di concreto a questo paese, che hanno permesso a Berlusconi di fare il suo porco comodo senza alzare un dito (cosa respingo a fare una legge se può essere ripresentata?, spudoratamente e stupidamente disse...), che si sono rimangiati la parola di non ricandidarsi, che hanno scelto premier su premier senza rispettare il voto del popolo delle ultime politiche e senza più permetterci di andare a votare, che hanno sponsorizzato una riforma della Costituzione schifosa e pericolosa,  varata da un parlamento illegittimo con pochi voti di vantaggio, che hanno tifato per una legge elettorale pessima e antidemocratica salvo poi scoprirla schifosa nel momento in cui parrebbe avvantaggiare il M5S e non il PD, che hanno fatto di tutto per distruggere certe telefonate che il popolo avrebbe avuto il desiderio e il diritto di ascoltare, ebbene dinosauri come questi oggi insistono, insistono e insistono nello sponsorizzare una riscrittura della Carta vergognosa, senza per questo provare vergogna.

Pensata da incompetenti assoluti e da pluri-indagati e condannati, scritta da analfabeti, sponsorizzata da bugiardi. Con foga ti chiedono un SI, dicendo un sacco di balle, e noi dovremmo fidarci? Chi l'ha letta sa che è pessima, chi non l'ha letta dovrebbe essere sospettoso solo per le decine di balle con cui chi la propugna cerca di farla passare: quando non sanno far altro che mentire, vuol dire che quel che propongono non ha pregi dimostrabili da esibire e risponde a ben altri fini, non propriamente democratici.

Tutta la vita NO, a ragion veduta, dopo averla letta e studiata, questa merda di riforma.
E se vince il SI, che gode di una incredibile macchina da guerra mediatica da mesi impegnata ad influenzare gli imbecilli a suon di colossali panzane e terrorismo psicologico, resterò comunque dalla parte della ragione.

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domenica 20 novembre 2016

Da che pulpito

Che uno scandalo possa colpire il M5S è brutto, è strano, è una novità, ma ci sta. La differenza sarà nel fatto che chi ha sbagliato verrà rimosso subito, non starà a gestire la cosa pubblica e a prendere soldi pubblici fino alla Cassazione e oltre, invocando la presunzione di innocenza (che col dimettersi non c'entra nulla) o parlando di giustizia ad orologeria e amenità varie. E non è una differenza da poco, perchè se non si può garantire che tutti siano onesti (sempre di esseri umani si tratta), si può garantire che gli onesti emargino subito i disonesti, cosa che nessun altro "partito" fa.
Piuttosto fa ridere che a far notare gli eventuali (e rari) reati del M5S siano partiti che hanno fra le loro fila decine di inquisiti, rinviati e condannati, o che sono marci fino alle ossa.
Dite che parlo del PD? Mah, parlo di tutti quelli che non sono M5S, fate voi.

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Populismo? No. Semmai, utopia.

Ridurre le spese militari dell'80%, annullare tutte le missioni in corso.
Annullare l'ordine idiota degli F-35.
Nuova legge durissima anti evasione e seria lotta all'evasione (non al tabaccaio che non batte la caramella, o perlomeno non solo: soprattutto ai grandi evasori sistematici, lì ci vuole la galera)
Depenalizzazione delle cosiddette droghe leggere
Maggiori risorse alla Giustizia, che oggi funziona male per carenza di organico e denaro
Costruzione di nuovi carceri
Legge che interrompe la prescrizione col rinvio a giudizio
Legge che istituisce per chi fa appello il rischio di vedersi aumentata la pena, non solo la possibilità di vedersela ridotta
Destinazione delle somme risparmiate ai punti 1,2,3 a sanità, sicurezza, cura del territorio e ricostruzione antisismica, reddito di cittadinanza, manutenzione strade, istruzione.
Riforma giustizia che elimini tutti quei cavilli procedurali che oggi fanno il gioco dei colpevoli
Abolizione di tutti i progetti in corso per Grandi Opere
Dimezzamento numero parlamentari sia alla Camera che al Senato
Riduzione del loro stipendio ed emolumenti vari del 40%
Legge che richiede 15 anni di legislatura per maturare una pensione (non d'oro)
Rimborsi spese possibili solo entro un certo tetto e solo se rendicontati
Abolizione totale dell'immunità parlamentare tranne i soli casi di opinione
Estirpazione del cancro del nepotismo
Inasprimento pene per reati ambientali
Svolta decisa su energie alternative, in barba agli enormi interessi contrari
Divieto per i partiti di candidare soggetti rinviati a giudizio, obbligo di farli dimettere dalle cariche ricoperte se condannati in primo grado o, nel caso di prove inoppugnabili
(intercettazioni) o confessioni, al rinvio a giudizio
Limite max durata attività politica di un singolo soggetto: 10-15 anni, o meno
Impossibilità per chi sia stato condannato in via definitiva per reati contro la pubblica amm.ne o comunque particolarmente odiosi di ricandidarsi
Canone a una Rai depoliticizzata che abbia un solo TG e faccia più che altro cultura e informazione seria, senza spot
Fine dei contributi pubblici alla stampa: sta su chi vende, e chi racconta frottole e non vende va a casa
Finanziamento pubblico ai partiti: ridotto e con obbligo di rendicontazione
Obbligo per chiunque ricopra cariche pubbliche di dar conto del suo operato ai media, ogni volta che ne è richiesto (basta politici che si negano al micorofono)
Istituzione di patrimoniale
Insaprimento pene per corruzione, concussione etc
Etc
etc
etc
etc

E' una delle cento liste che potrei buttar giù, non pretendo sia completa.
Le cose da fare sarebbero mille. Il punto è che oggi non si prova nemmeno a farne dieci. Fondamentale è reperire nuove risorse, e nuove risorse non le hai se non elimini corruzione, sprechi, spese evitabili e non combatti in modo feroce l'evasione.
Non ricordo governi che abbiano fatto qualcosa di quel che ho detto, nemmeno governi che abbiano provato seriamente a fare qualcosa.
Ricordo pessimi governi, negli ultimi decenni poi addirittura marci. Pochi salvabili, ma appena più che decenti.

Altrimenti non cambierà mai nulla.
Ma come può cambiare, se un Trump riesce a farsi votare da mezza America, se abbiamo avuto tre premier senza recarci alle urne, se per vent'anni abbiamo sopportato Papi, se ciascuno di noi, nel suo piccolo, si comporta da cattivo cittadino, se molti ormai nemmno votano più, se il 4 dicembre molti andranno a votare Si confermando una riforma pessima e abboccando agli ami di una politica che, tessendo la sua ragnatela di falsità sui media servi, si basa sui creduloni e sui disinformati?
Sulla scatola c'e' scritto democrazia, ma dentro non c'e' quasi più nulla. Fa solo bella figura sullo scaffale, ma tu muori di fame.

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martedì 15 novembre 2016

Veltroni, e le mie ginocchia producono copiosamente latte

Sto ascoltando Veltroni su La7: compatitemi.
Vendo latte: tutto quello che hanno prodotto le mie ginocchia nell'ultima mezz'ora.
Io voterò NO al referendum, e la croce sul NO la farò col sangue. Ma se fossi stato per il SI, dopo aver sentito Veltroni sarei diventato per il NO, immediatamente.

Vota SI ma non riesce a nascondere che ben poco di buono si può dire della riforma. Vota Si perchè altrimenti chissà quando si rimette mano alla Carta: insomma, sconciamola ora altrimenti poi non si può toccare più (il che fra l'altro è falso).Vota SI perchè se vince il NO ci sarà instabilità: che immane vaccata, caro (?) Veltroni. Auspica che finalmente negli ultimi venti giorni di campagna il confronto verta sul merito della riforma (campa cavallo) e poi non espone una sola ragione a favore della riforma che affondi le radici nel merito della stessa. Tutti quelli che votano SI non riescono ad esporre ragioni davvero fondate: non ci sono! O sparano palle o evocano scenari di instabilità o bollano chi vota No come conservatore (conservare il meglio ed evitare il peggio è forse disdicevole?) Dicono che votano SI e spiegano perché ma alla fine se non te lo sei segnato non ti ricordi se votano SI o NO perchè le ragioni che hanno esposto non lo spiegano.

E poi evita le domande secche, al solito: il PD dopo tre anni di Renzi è peggiorato o migliorato, gli viene chiesto, e Veltroni vaga come allucinato senza rispondere. Sembra mandato lì da Renzi, con poco entusiasmo comunque. Non costretto, ma con poca convinzione: insomma la solita terra di mezzo veltroniana, quella del sì ma anche no.
Parla di Renzi come se fosse di sinistra, e del governo attuale come se fosse di centro-sinistra; lo ascolti e ti chiedi ma siamo nel 2016 o nel 1995? E nel 1995 provavi la stessa cosa, sentendolo parlare, è questa la cosa pazzesca. Gli chiedono di Raggi, e non dice nulla, pur parlandone un po'.

Con Veltroni è sempre così: fumo, di alta qualità, ma l'arrosto non lo trovi nemmeno se preghi. Parla di sinistra, di PD, di diritti, del lavoro, senza accorgersi che sono elementi fra loro incompatibili da anni e anni.
Da sempre la posizione politica di Veltroni non è giusta o sbagliata, non è inaccettabile o condivisibile, non è rivoluzionaria o rassicurante. E' inutile.
Sarà un bravo scrittore, un discreto regista, sarà simpatico (?), ma come politico preferisco stendere il classico velo pietoso. Ciò non toglie che come sindaco possa aver fatto qualcosa di buono, ma il suo pensiero politico, lo ripeto, è peggio che sbagliato: è irrilevante.

L'ho ascoltato, se fossi stato per il SI adesso come detto voterei NO, se fossi stato per  il NO (come sono) avrei avuto l'ennesima conferma di essere nel giusto, visto quel che (non)  dice a favore della riforma, anzi no, nessuna conferma, il suo pensiero non merita nemmeno di confermarmi una pregressa opinione fondata nel merito; se fossi stato indeciso adesso sarei in cerca di una fune per impiccarmi per la disperazione.
Sono sopravvissuto. Perché non ho cambiato canale? Non sono abituato a rinunciare alle battaglie, specie se sanguinose come questa, l'ho fatto per spirito civico.
Sono molto provato, ma ce l'ho fatta.

Ho appena girato su Floris e c'e' Vespa: vado a cercare una corda bella resistente.
Faccio appena in tempo a sentire che è impossibile riformare la magistratura e che due governi almeno sono caduti per colpa dei giudici (falso): non dei politici che rubano, eh, bada bene, dei giudici che li pizzicano. D-a-t-e-m-i  u-n-a  c-o-r-d-a.


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domenica 13 novembre 2016

Hanno Trump, ma anche una democrazia solida

Gli USA hanno Trump (mammasantissima) ma, come fa notare oggi il direttore del FQ, hanno anche una Costituzione solida e quasi mai modificata in 200 anni che fornisce ampie garanzie che Trump non potrà eccedere, carnevalate a parte. Come dice Travaglio, se solo provasse a fare il 10% delle puttanate (questo lo dico io) che ha sparato in campagna elettorale troverebbe un argine insuperabile nella Suprema Corte, nel Congresso, nei governi degli Stati, insomma in una Costituzione che mantiene ben separati i tre poteri, e in grado di controllarsi a vicenda.
In Italia, se passa questo vomito di riforma, unita alla pessima legge elettorale appena approvata, si aprirà un buco nell'argine della democrazia, dal quale forse non passerà Renzi (e comunque chi può dirlo), ma potrebbe passare il prossimo premier. Ricordiamo agli stolti che il fascismo lo abbiamo inventato noi e poi esportato, e non sono cose di millenni fa, ma dell'altro ieri. Votare No, quindi, non per dire a Renzi la tua politica (eh?) fa schifo ai cani, ma per salvaguardare una Carta che ci ha comunque garantito decenni di pace dopo il ventennio del maiale: per cambiarla occorre esser certi che la nuova sia migliore e funzioni, e queste garanzie non ci sono per niente, anzi è certamente pessima e peggiore dell'attuale.

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Piero mi propone di cambiare auto

Piero mi propone di acquistare un'auto usata, "come nuova". Un vero affare, di quelli che aspetta da 70 anni. Ne magnifica i pregi. Elenca gli effetti positivi che avrà sulla mia vita (arriverai prima al lavoro, spenderai meno, avrai più donne).

In passato mi ha già dato tre o quattro fregature, mi sono sempre fidato perché ha un buon storytelling. Anche se mente come respira, quel che dice fa presa all'istante.
Anche su quest'auto mente: mi presenta come pregi menzogne che scopro con facilità.
Non comprerò quest'auto, anche se tanti mi dicono che è ora di cambiare la mia e che devo smetterla di aver paura del cambiamento. Ma la mia auto mi ha portato sempre dove ho voluto, senza grandi problemi; quella che mi propone pare fatta male e poi perché mentire così a sangue per vendermela?
L'auto è la Costituzione, Piero è Renzi.

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sabato 12 novembre 2016

La riforma e chi la presenta

Fosse anche una buona riforma, quella costituzionale su cui ci esprimeremo il 4 dicembre, sarebbe sospetto che a proporla fosse Renzi: io infatti ho il difetto che non mi fido più di chi mente una volta.
In più, se si ha la pazienza di studiarla, si capisce che:
-è fatta male, nel senso che genererà problemi di funzionamento a non finire
-non consente risparmi, se non irrilevanti
-è pericolosa, specialmente se combinata con la legge elettorale in vigore
-è così povera di pregi che chi la sostiene deve ricorrere a menzogne
-è stata approvata a stretta maggioranza, mentre un cambiamento della Carta deve essere sempre condiviso e mai imposto
-è stata scritta da incompetenti e/o persone che hanno problemi con la giustizia, e non da insigni giuristi di provata competenza ed esperienza e di specchiata moralità
-è stata scritta in un pessimo italiano
-è stata approvata da un Parlamento che la Consulta ha dichiarato illegittimo e che quindi avrebbe dovuto sbrigare solo le faccende di ordinaria amministrazione e non certo modificare i fondamenti della casa comune
-è accompagnata da un quesito formulato in modo scorretto e tendenzioso
-è stata pesantemente caldeggiata dal governo, che ha addirittura legato ad essa le sue sorti e che invece dovrebbe restare estraneo a una riforma della Carta
-è criticata pesantemente e nel merito da decine e decine di insigni costituzionalisti e da decine di personaggi dalla moralità, competenze e onestà indubbie
-non elimina il bicameralismo ma fa del Senato un catino in cui far defluire politici locali sotto indagine, regalando loro l'immunità
-riduce considerevolmente gli spazi democratici e, combinata con l'Italicum, accentra pericolosamente il potere nelle mani di pochi, svilendo parecchi contrappesi di garanzia
-mantiene il Senato impedendoci però di votare i senatori
e questo per restare ai punti principali.
Quindi io avrei votato NO anche se l'avesse proposta il Creatore; avendola proposta Renzi, e scritta un trust di cervelli capitanati da Boschi e Verdini, se permettete ho una ragione in più.

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venerdì 11 novembre 2016

Trump

Curiose le piroette di chi fino all'8 sera è per la Clinton e denigra Trump insultandolo in tutti i modi possibili e il 9 mattina scopre Trump, l'unico che ha saputo interpretare i bisogni della gente; e poi lo definisce equilibrato solo perché non spara un bestemmione nel primo discorso e non insulta Obama che lo riceve come da prassi. Io preferisco non fare piroette, e confermo che Trump mi pare, ad oggi, inadatto, oltre che volgare, superficiale, sessista, razzista, omofobo, misogino, xenofobo, poco equilibrato. Non è un giudizio sul suo mandato: ancora deve iniziare. E' un giudizio su quello che ha detto negli ultimi anni, e non cambia per un pugno di voti in... meno ( perchè poi, di voti assoluti, ne ha preso meno di Hillary). Questo blog nasceva con l'elezione di Obama, otto anni fa. Ha fatto meno di quanto tutti sperassimo, ma non è Dio, è il Presidente di un paese con una Costituzione seria e con un efficcae sistema di pesi e contrappesi, che speriamo funzionino ancora meglio con il suo bislacco successore.

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lunedì 7 novembre 2016

Solo in Italia può accadere

Io, Renzi, non lo capisco. Penso perché nulla c'e' da capire.
Travaglio critica la riforma, che fa schifo al vomito. Non ce l'ha con Renzi, o meglio: ce l'ha nella misura in cui come politico sta sfasciando il paese e raccontando palle su palle, non certo personalmente. Sino a due anni fa Travaglio era criticato per il suo antiberlusconismo.... Periodicamente gli danno del fascista o del grillino; anni fa era uno di sinistra perché attaccava Berlusconi per le immani vaccate che faceva. Inutile dargli un'etichetta: è indipendente, oltre che molto capace, e critica il criticabile, quindi di volta in volta il criticato si crede suo nemico, il tapino; non capisce che è nel mirino per la sua incompetenza o per i suoi errori.
Renzi, un premier, attacca Travaglio: se un fatto così accedesse in Inghilterra il premier verrebbe ricoverato.
Fra l'altro accusa di codardia proprio l'unico (a parte De Mita) che ha avuto il coraggio, guardandolo negli occhi, di dirgli di persona che dovrebbe dimettersi per le balle che racconta! (poche settimane fa su La7). Nessuno ha mai osato criticarlo così direttamente, il non eletto di Rignano.
Inaudito che un premier si occupi di un giornalista, inaudito.

“Ci sono leoni da tastiera che si credono bravi a scrivere, ma poi quando c’è da guardarti negli occhi non hanno il coraggio e abbassano lo sguardo. Ogni riferimento a Travaglio è puramente cercato”

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domenica 6 novembre 2016

Leopolda, anche questa per fortuna è andata

Vietare la manifestazione del No a Firenze durante la Leopolda è stato un errore del prefetto, oltre che una grave ferita alla democrazia. La scusa della presenza di troppi Vip non regge, anche perché poi come prevedibile la manifestazione c'e' stata lo stesso. Nelle dittature si vietano le manifestazioni, nelle democrazie si autorizzano, disciplinandole, specialmente quelle previste dal 25/10. E si mettono in galera i manifestanti che eccedono e i poliziotti che abusano (es. G8). Nardella che parla di città sfasciata fa tenerezza, dato che di danni non se ne son visti granché. Che poi nessuno dica che la manifestazione era del tutto pacifica e che gli scontri si sono avuti tra la polizia e una trentina i figuri vestiti di nero e col casco che sono arrivati, si sono mescolati alla folla, hanno attaccato e se ne sono andati senza che le forze di polizia siano riuscite a fermarli (forse solo uno) è un altro chiaro segno dell'asservimento dei media al regime renziano. Un bell'autogol per il Si, vietare il legittimo dissenso di terremotati, fan della Costituzione, etc.
Quanto a quel che ha detto Renzi dal palco, fa specie che non si renda conto di essere patetico: ormai c'e' solo la propaganda, se mai altro c'e' stato. Il potere per il potere, nient'altro. Gli attacchi a Travaglio sono stati ridicoli, le balle sulla riforma copiose, i siparietti da latte alle ginocchia cospicui. Fatti: zero, verità: tracce. Su Cuperlo taccio, il suo comportamento è già abbastanza squalificante di per sé. Sul documento che lo avrebbe convinto a votar Si, rido.


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venerdì 4 novembre 2016

Finti scandaletti

Cioè, non ho capito. Tutti fanno turnover e non può farlo la Samp?
Le squadre grandi (cosa non sempre coincidente col termine grandi squadre) hanno rose sterminate, appunto anche per fare turnover, in vista degli impegni di coppa o in occasione di settimane col turno di mezzo. La Sampdoria, che veniva da una fase avara di risultati, doveva affrontare in 8 giorni il derby, la Juve allo Stadium e l'Inter a Marassi: normale che Giampaolo, dicendolo pure, abbia deciso di far riposare (in parte) 4 elementi nel turno del mercoledì, fra l'altro quello più difficile sulla carta.
Non ci vedo nulla di scandaloso.
Se non vi piace il turnover (a me non piace molto) imponete un limite di 15-16 giocatori per squadra, semmai 18-19 per chi fa le coppe europee. In assenza di questo limite, è normale farlo, e sono spesso le squadre grandi, che hanno rose grandi a farlo con più regolarità.
A volte se si sta zitti è meglio.
Quanto alle parole di Buffon di oggi (in Italia le squadre ci "scansano", in Europa ci vuole di più), io non credo che la Gazzetta abbia riportato parole inventate, e nemmeno credo che Buffon alludesse a combine o chissà che. Semplicemente, in Europa la Juve affronta squadre che non mollano di un millimetro e arbitri meno condizionati: tutto qua, al netto di errori che essendo tali a volte possono pure essere contro la Juve (vedi Monaco), come è ovvio che sia. Una squadra che occupa le ultime posizioni di classifica (es. un Crotone) e che deve lottare per salvarsi cosa deve fare? Massacrarsi con la Juve e poi presentarsi coi cerotti al successivo match con una diretta concorrente oppure provare a fare lo sgambetto alla Juve ma quando questa dà l'impronta sulla partita, essendo fra le altre cose molto forte, vedere di limitare i danni fisici e mentali?
E tu, il tuo cannoniere principe, un po' stanco, lo rischi con la Juve o 4 giorni dopo con una diretta concorrente?
E tu Juve, se fra 4 giorni giochi una semifinale di Champions e oggi hai un match di campionato con la Samp (che non ti interessa alla morte perché supponiamo sei a +9), rischi Higuain (già affaticato) per 90' o fai turnover? Così facendo influenzi anche gli altri però, come chiunque faccia turnover oggi (tutti).
Non sarà ottimale, ma dipende da come è strutturato il campionato. Non ci vedo nulla di irregolare né di immorale. Se si riuscisse a cambiare qualcosa, certo che sarebbe meglio.
Suvvia.

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martedì 1 novembre 2016

Idioti urbani

Qualcuno ha sporcato il marciapiede, la pavimentazione e a quanto vedo pure un'auto con uova e farina e carta igienica. Ora, nel caso dell'auto, non mi pronuncio, può essere vandalismo ma anche uno scherzo fra amici, anche se ne dubito e poi sarebbe stupido. Ma sui beni comuni il discorso cambia. Centro città in balia di delinquenti e mononeuronici, controlli zero, figurati se una telecamera ha ripreso qualcosa.
In questo caso proporrei la galera? No, non esageriamo, in galera nemmeno ci va più chi uccide. Una multa? Sì, toccare il portafoglio dissuade, ma una multa simbolica, non rapportata all'entità del danno, tipo sui 10.000 euro a testa, da utilizzare per la manutenzione degli arredi urbani. E poi, dato che io ho una concezione della giustizia un tantino medievale, obbligare gli idioti colpevoli a leccare (nel vero senso della parla) quello con cui hanno imbrattato tutto, fotografando l'evento e pubblicandolo sui media locali. Altra misura dall'effetto dissuasivo enorme.
Invece tutto finirà in una bolla di sapone.

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domenica 30 ottobre 2016

La Prima Repubblica e i suoi eredi

Dando per assodato che i politici sono sempre stati corrotti e più o meno nella stessa misura, e avendo come evidenza che siamo sempre stati governati da male a malissimo perlomeno negli ultimi cinquant'anni, tendo a preferire i politici di un tempo, quelli della vituperata Prima Repubblica, tanto per intenderci: sapevano di commettere azioni turpi, se beccati sul fatto si vergognavano e se ne andavano a casa al primo avviso di garanzia senza accampare scuse o parlare di complotto della magistratura e senza boutade del tipo aspettiamo la Cassazione. Tendo a preferirli, intendo, rispetto a quelli di oggi, che oltre a farsi gli affaracci loro nello stesso modo (se non di più), sono senza limiti morali, senza vergogna, se colti sul fatto non se ne vanno, anzi si cambiano le leggi a misura; sono inoltre, generalmente, incompetenti se non addirittura ignoranti, e alcuni pure stolti. Inoltre, in buona misura non sono nemmeno più eletti, ma nonimati da quattro o cinque burattinai che spesso, sottobanco, agiscono di concerto nonostante le apparenti divisioni che sfruttano a livello mediatico. Una volta, inoltre, i media erano vergognosamnete spartiti fra i principali partiti, il che, sebbene odioso, garantiva una certa pluralità; oggi è tutto in mano a un uomo solo, e se passasse la schiforma al vaglio dei cittadini, la situazione tenderebbe a peggiorare e di molto, grazie anche all'assurda legge elettorale appena varata.
In sintesi, si stava meglio quando si stava peggio, e fra poco potremmo stare pure peggio di cosi'.

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martedì 25 ottobre 2016

Articolo 36 e voucher

Vorrei umilmente sapere come si conciliano l'articolo 36 della nostra Costituzione (la più bella del mondo, a sentirvi fino a pochi mesi fa) con lo strumento di schiavismo modermo altrimenti detto "voucher".
Attendo risposte da chi vorrà farsi carico della questione: i distinti Mattarella, Napolitano, Renzi, Berlusconi, Fornero, etc etc.... La platea a cui rivolgo il mio quesito è vastissima.
----ART 36: Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.---

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Sgamato

La proposta di oggi del M5S di votare subito una legge che tagliando a metà gli stipendi dei parlamentari e ponendo un tetto ai rimborsi spesa (con obbligo di redicontazione trasparente) avrebbe permesso in un amen di risparmiare 61 milioni euro (11 di più del risparmio vantato dai fautori della schiforma costituzionale), osteggiata e posticipata dal PD, dimostra ancora una volta che ai dem non interessa un fico secco spendere meno e che la riforma scritta coi piedi sotto l'egida del duo Boschi- Verdini, che non possiamo definire insigni giuristi né fini costituzionalisti, contiene ben altri motivi di interesse per chi intende accentrare sempre di più il potere nella mani di pochissime persone, sostenute da piccole minoranze di elettori. Come si suol dire, l'astuzia della Lombardi ha sgamato Renzi.


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"Ogni partita una festa sarà"

Anche se adesso, a due giorni di distanza, dopo le dichiarazioni soft e concilianti del dopo partita, Juric e Izzo cominciano a dire che la sconfitta è "immeritata", del derby conservo una buona impressione come genovese e spiego perché. Non che pensi, per finire l'argomento con cui ho iniziato, che il Genoa abbia giocato male, tutt'altro, il punto è che entrambe le squadre hanno sviluppato un gioco discreto, a tratti buono e quindi chi fa più gol vince, se poi chi vince, cioè la Samp-Doria, è anche chi è stata più a lungo davanti e ha costruito più opportunità il discorso fila anche meglio.
Ragionando invece da genovese, a differenza degli anni passati non ci sono stati calcioni in campo (devo dire che è stato spesso il Genoa a metterla sul lato fisico negli ultimi anni, è un dato di fatto), né tensioni, sceneggiate, lamentele, proteste (ad eccezione di un solo episodio poco carino con Muriel a terra ignorato bellamente): entrambe le squadre si sono comportate in maniera ammirevole e sportiva. Poche perdite di tempo, grande agonismo e grande voglia, spettacolo, emozioni. Spettatori esemplari e caldissimi. Scenografie stupende. Un derby che fa sentire un genovese orgoglioso, al di là del punteggio finale. Quando è così è davvero uno dei derby più fantastici del mondo intero. Io, di derby della Lanterna, ne ho visti diversi dal vivo, nella mia vita, anche se non di recente. Allo stadio, a Genova, io vado sempre tranquillo (anche se qualche volta qualcosa di spiacevole è successo, i cretini sono ovunque), perchè davvero a Genova il grado di civiltà è maggiore rispetto a tante altre parti (o meno ridotto, fate voi): di fatto, io sono tranquillo, al Ferraris, non solo al derby intendo. Dopotutto siamo cugini, anche se i bicolori sono un po' fastidiosi perchè si rapportano continuamente a noi e cercano sempre lo scontro, sia pure solo verbale, 12 mesi l'anno, mentre noi ce ne stiamo sempre un po' più per i fatti nostri, sempre parlando in generale, tolti i casi singoli. Questa è anche la ragione per la quale un derby vinto ci rende felicissimi ma non in preda all'orgasmo più sfrenato come capita ai cugini (e spero capiti sempre meno eh eh).
Noto con piacere che Il Secolo XIX, quotidiano ligure secondo me con pochi colori (giusto due), l'altro giorno dopo il 2-1 blucerchiato ha scritto una frase che io penso da sempre e che non avevo però mai letto in occasione dei derby vinti dal Cricket and Football Club: vincere è bello ma non è la sola cosa.

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sabato 22 ottobre 2016

Un clic e ti rubano i soldi dalla sim

D'improvviso incrocia la tua strada di internauta il link a un articolo del tipo "Queste ragazze hanno deciso di non depilarsi" con foto a ragazze scosciate e pelose; oppure tipo "Ecco cosa è successo di imbarazzante a questa ragazza" con foto ammiccante e parziale. Ci clicchi, magari perchè sei scemo, ma essere scemi è un diritto costituzionale (puoi perfino sedere in Parlamento, da scemo, per dire) e finisci in una pagina in cui c'e' una parvenza di articolo con qualche foto, solo che alla terza foto al posto di "prosegui" compare, nello stesso posto di prima, "clicca e acquista" e tu te ne accorgi un secondo dopo aver cliccato, se sei sveglio, oppure mai. Basta quel clic, a volte dato anche inconsapevolmente perchè mentre la pagina web si sta caricando i vari elementi che la compongono si spostano e un clic dato su un link in realtà ne attiva un altro, e subito ti viene attivato un abbonamento (un sms ti avvisa) a 7 euro a settimana a una cosa tipo smart tv o suonerie o altro, ovviamente con pagamento anticipato e immediato della prima rata.
Ora, pensate a quanti nemmeno se ne accorgono, e questi sottrarranno 7 euro ogni 7 giorni a distratti, anziani, etc.

E' una truffa non legalmente, perché le leggi di questo paese burla lo consentono, ma sostanzialmente.
E' inaudito che sia reso possibile attivare un servizio con un semplice clic che, in special modo avendo a che fare con schermi di smartphone di 5 pollici, spesso è del tutto inconsapevole: in qualunque paese civile per attivare un servizio e perfezionare un contratto serve un'autorizzazione espressa (se non addirittura scritta); in questo caso potrebbe essere il dover rispondere SI a un sms di proposta che quel clic attiva. Ma in questo modo i truffatori raccoglierebbero ben pochi spiccioli.

Detto di questi bastardi, passiamo ad altri tre soggetti che, assieme a loro e all'utente scemo o poco attento, completano il pentagono della truffa: lo Stato, l'operatore telefonico e il canale in cui questa truffa è veicolata, in questo caso Facebook.

L' operatore telefonico che permette che un soggetto terzo attivi sulla tua sim un servizio a pagamento senza un tuo consenso espresso e che tosto fornisce al soggetto i tuoi dati e l'accesso al tuo credito è complice e, sebbene la cosa possa essere legale, fa schifo. Poco importa poi che il cortese telefonista del servizio clienti, se chiami subito, ti aiuti e spesso ti rifonda i 7 euro: è la ditta per la quale lavora a fare schifo, non lui, che magari è pure sfruttato. La ditta permette che terzi truffatori gabbino centinaia di persone, e sicuramente avrà un tornaconto economico dalla concessione di questi servizi: di queste centinaia, quei pochi che se ne accorgono e chiamano subito sono rifondati, per espressa disposizione della ditta stessa, ovvio. Poco importa anche il fatto che un cliente, chiamando, possa attivare un blocco per questi servizi: un blocco di questo tipo dovrebbe essere attivato di default e comunque non dovrebbe essere possibile che un operatore, che ha sottoscritto un contratto con te, possa vendere al primo che passa i tuoi dati e consentire a questo di accedere al tuo credito e carpirne cospicue fette settimanalmente.

Lo Stato è complice perchè permette questi giochetti studiati apposta per rubare denaro alle persone.

Facebook è complice perchè spesso questi link truffaldini sono "post consigliati" o "suggeriti" e comunque da un social che elimina per censura la foto di una mamma che allatta ti aspetteresti un controllo severo su quel che uno posta.

Alla fine, tutto questo ti dà conferma di vivere in una società e in un paese che di civile hanno ben poco, lo si nota da tante cose, anche da questi particolari secondari che però hanno un notevole impatto sulla qualità della vita di un popolo di sudditi e che più di altre circostanze ti danno la misura di quanto ciascuno di noi sia in balia del più forte in questa giungla di affaristi senza scupoli, di politici corrotti e di incompetenti al comando.

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giovedì 20 ottobre 2016

Gasperini sei una persecuzione, trova pace per favore

Leggo Gasperini (ex all. Genoa) che parla dei derby passati...
che lui ha fatto sempre alla grande... che con lui il Genoa ha sempre dominato...
che quelli vinti li hanno stra-vinti, dominando alla grande sempre...
che quelli persi li hanno persi di poco e di solito non meritando... (e dopo ogni derby perso aggiungeva sempre per ingiustizie arbitrali)...

Premesso che io mi ricordo solo le sue lamentele (puntuali dopo ogni derby vinto o perso, tipo il torrone durato mesi sul gol super regolare di Gabbiadini) e che Gasperini ha dimostrato più volte di non saper perdere né vincere...

E premesso anche che io dei derby con Gasperini ricordo anche tante scarpate, falli tattici, entratacce (uno su tutti Kristcic, rovinato) e gesti sommamente antisportivi (tipo irridere i nostri tifosi sotto la Sud o non fermare il gioco con un uomo a terra, per cogliere fior da fiore)...

Premesso tutto questo, e detto che poi ognuno la vede a modo suo ma i fatti sono fatti, mi sono quasi fatto convincere da questi ricordi del Gasp... quando per curiosità vado a vedere le statistiche di questi ultimi derby che il Gasp avrebbe dominato... e vedo 4 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte. In pratica, oltre a non essere vero che ha sempre dominato (è capitato in due soli derby, e mi permetto di dire che ci abbiamo messo parecchio del nostro) e ad essere sempre state pretestuose, infondate e antisportive le sue rimostranze post gara, ecco qua: ha vinto il 36% dei derby giocati. Ahahahahahahah.

Fa' una cosa Gasperini, evita di sparare immani cazzate, pensa all'Atalanta (a proposito, 2-1 a Marassi per noi poche settimane fa).

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domenica 16 ottobre 2016

Non è per tutti questo mestiere

Quello che molti non riescono proprio a capire, e non so davvero se il nostro attuale presidente capisca o no, è che per costruire qualcosa, nel calcio, occorre tempo, specialmente quando non sei una società che ha i soldi anche in bocca e può permettersi di acquistare i giocatori più costosi anche per il gusto di toglierli ai rivali e strapagarli con stipendi di milioni e milioni di euro l'anno.

Se non sei una di quelle società che ho appena citato, o se comunque non hai o non vuoi investire grosse somme personali nell'affare calcio, per un progetto, che rispetti il bilancio e che punti sui giovani talenti e sulla loro crescita, occorre una programmazione di almeno due o tre anni, e i primi frutti di solito li cogli dopo uno o anche due anni, non dopo quattro partite. E per frutti non intendo uno scudetto, ma un'identità di gioco, una personalità, e poi, perché no, qualche soddisfazione materiale. Tutto questo richiede la capacità di saper scegliere bene l'allenatore e la pazienza di sopportare periodi bui e sconfitte in serie. Il solito giochetto di prendere un allenatore in cui credi ciecamente e poi farlo fuori dopo qualche sconfitta non ti farà mai ottenere nessun risultato che possa sfidare il passare del tempo.

Questo per dire che noi blucerchiati abbiamo cambiato profondamente la rosa, abbiamo scelto un nuovo allenatore che insegna calcio (e ha pure notevoli qualità umane) ma che ha bisogno di tempo, come è ovvio, per veder realizzato il suo sforzo quotidiano, abbiamo pure commesso qualche errore in campagna acquisti (mancano un difensore centrale e un terzino sinistro che possano permetterci di affrontare inghippi quali infortuni o squalifiche), pertanto non possiamo pretendere a novembre di essere secondi in classifica. Sebbene i nostri otto punti siano bugiardi (se togli tre o quattro errori arbitrali marchiani e un po' di mala sorte ne potremmo avere senza fatica almeno undici o dodici e tutto sarebbe diverso), non ci si deve abbateare se sono venute 4 sconfitte di fila e adesso due pareggini che assomigliano a due brodini dato che hanno sigillato due partite che avremmo potuto e dovuto vincere.

Il percorso è lungo, chi perde fiducia vuol dire che non è tagliato per questo mestiere.
Il nostro modo di fare calcio è nettamente migliore rispetto agli anni scorsi. E' propositivo, elegante. Si basa sul fraseggio, sul pressing alto, su una difesa alta che mette in offside gli avversari, su meccanismi e automatismi che per funzionare bene richiedono assimilazione e quindi tempo. Per ora è un gioco poco cinico, è vero, perchè anche ieri sera abbiamo creato sette o otto palle gol mostruose e ne abbiamo insaccato solo una. E, per ora, i meccanismi difensivi (non della difesa, ma difensivi, sono due cose ben diverse) non girano come dovrebbero (cinque errori da matita rosso in 40' a Pescara sono decisamente troppi). Ma si intravedono ampi margini di crescita. Se Ferrero lascia in pace Giampaolo e sopporta la pressione dei soliti cento o duecento incompetenti che già ora chiedono il cambio del tecnico (a Genova siamo straordinariamente competenti, pazienti e civili, oltre che innamorati persi di quei magici colori, ma duecento imbecilli li abbiamo anche noi eh), entro un annetto o più potremo vedere cose ottime.
Abbiamo giovani di valore e tre o quattro elementi di notevole talento. Occorre solo aver pazienza. Adesso ci aspettano quattro partite non semplici, dobbiamo cercare di non perdere serenità comunque vadano.

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