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lunedì 11 settembre 2023

Il primo appuntamento fra un ovulo e uno spermatozozzo, romanzato da Mauro


(Come si intuisce, è un pezzo imperdibile)

Siamo solo spermatozozzi che ce l’hanno fatta, ragazzi: inutile che vi diate tante arie. Tu, che il sabato va in disco col gel nei capelli e 100 cavalli sotto il tuo sedere di asino, o tu che c’hai i soldi anche in bocca e ti vesti come un damerino, o tu che ti credi di sapere tutto solo perché sei circondato da imbecillotti tv-dipendenti: siete tutti spermatozozzi che ce l’hanno fatta, nulla di più. Bravi, bene, bis, ma insomma: è tutto.

E, nel mio caso, davvero non so come io abbia fatto a fine 1966 a vincere la gara avendo la meglio su tutti quei milioni di Immondi girini bianchi semitrasparenti che correvano assieme a me con la lingua sul petto e gli occhi di fuori verso l’ovulo da inchiappettare (ho studiato il concepimento per posta ed era un periodo in cui c’era spesso sciopero dei portalettere, per caso si vede?). 

Alla fine di quella che scientificamente parlando potremmo definire ciulata vengono sparati a getto nella “galleria” circa 300 MILIONI di spermatozozzi: la popolazione degli Stati Uniti, per darvi un’idea. Tutti stipati in quel cunicolo umidiccio e che ancora si contrae in preda agli spasmi. Tutti con in testa una sola idea: arrivare per primi, entrare nell’ovulo e poi finire a vagare all’Ikea la domenica pomeriggio con una moglie molesta o con un marito sfavato.

Alla fine di questa folle corsa, solo 200 sopravvissuti vedono l’ovulo, che intanto stava a fumarsi una siga davanti alla tv. Quindi su 300.000.000 di schizzetti solo 200 ce la fanno (0,00006666%), gli altri scoppiano prima, o prendono la tuba sbagliata (e addio, sulle rampe è proibito far retromarcia, devi andare fino al casello). Solo 200! I migliori! E se noi siamo i migliori, ti immagini che merdacce erano quei milioni di sfigati?

E poi magari arrivi in sede, stai già tirando fuori posate e tovagliolo e l’ovulo ancora non c’è, ha telefonato che c’è coda sulla A1 e tarderà. E lo spermino quanto può resistere vivo dentro quell’ambientaccio? Cinque giorni... dopo di che è fottuto. Cioè, impiega anche 40-50 minuti per fare quei 18 cm (vagina - cervice - roncobilaccio - utero - ovulo) e poi quando arriva non trova nessuno e si spara in bocca per la disperazione.

E’ normale, se sei uno spermatozozzo, che ti girino un po’ le balle se arrivi e l’ovulo non è in sede. Per arrivare hai fatto una fatica da bestia e hai dovuto correre più veloce di tutti e superare una sfilza di trappole. La prima è il muco cervicale, che tende a intrappolarti, anche se durante i giorni giusti è più accomodante. E poi, arrivato all’utero, hai un bivio davanti: tuba destra o sinistra, e non ci sono indicazioni. L’ovulo è o di qua o di là, se prendi la tuba sbagliata sei nella merd@. Hai dunque il 50% di probabilità di azzeccarla e la cosa strana è che solo 10mila spermini azzeccano la rampa giusta: va bene che un bel po’ s’erano persi per strada, ma questo vuol dire che oltre che scemi son pure sfigati... del resto, come si dice: fortunati in amore, sfortunati al gioco!

E poi le tube son strette e impervie, e quindi anche se hai imboccato la diramazione corretta molto probabilmente arranchi e gnafai ad arrivare fino in cima.

Se poi arrivi, c’è l’ovulo, ti freghi le mani (gli spermini hanno mani?) e provi a sfondare, magari ti accorgi che sei nato male. Infatti molti spermini hanno difetti che li rendono non capaci di aprire la membrana che protege l’ovulo, magari per la forma della loro testa -da cui il detto: ma che testa di caxxo!. Due ore di fatica per arrivar fin qui e poi c’ho la testa a pera e non ce la farò mai. Inoltre più la donna è agée più l’ovulo è spesso e fa resistenza, ‘sto gran fio.

Senza contare le trappole di altro tipo, un vero incubo per gli spermatozozzi: i contraccettivi di emergenza, come la pilola del giorno dopo che va a sanare la cavolata del giorno prima. Questi prodottini che i farmacisti obiettori non ti danno manco se preghi (...) in genere impediscono il rilascio dell’ovulo o lo ritardano, oppure se l’ovulo è già stato rilasciato e aspetta in sede con la famosa siga fra le labbra, impediscono la fecondazione o, successivamente, l’impianto (il metter radici).

Ecco perché anche se zompi come un coniglio erotomane non sempre avviene il concepimento; ma occhio, amico, perché durante il periodo fertile la probabilità di ritrovarti tu all’Ikea con un moccioso nell passeggino (prima di quando ci si ritroverà poi lui la generazione successiva) se non prendi protezioni è comunque del 10-30% circa.

Consideriamo poi che può andare storto qualcosa nel momento topico. Se il girino arrivato per secondo non si dà pace, non riconosce la vittoria altrui (il cosidetto spermatozozzo trumpiano) e ci prova pure lui (e ci prova, state sicuri) che succede? Può entrare in un ovulo in cui si è già accomodato lo spermino che ha vinto la gara? In genere no, perché la membrana dell’ovulo è una grande bag@sci@ e appena è entrato il primo ovulo, e quindi è avvenuta la fecondazione, si ispessisce fino a diventare quasi cemento... però 1 volta su 100 anche un altro ovulo passa, e adesso si hanno due galli in un pollaio! Risultato? In genere l’ovulo crepa.

A questo punto l’ovulo fecondato deve prendere atto della situazione e alzare il kulo dal divano: la pacchia è finita. Un girino spesso un po’ burino è entrato in casa e gira come se fosse il padrone: apre il frigo, sbriciola qua e là, lascia le mutande sporche in giro. L’ovulo comincia ad avanzare lungo la tuba verso l’utero, e dopo 6-10 giorni si impianta (mette radici nell’utero) e qui, se gli spermini erano di tua produzione, sei nei guai, amico caro!

Stasera ho beccato un sito che parlava di questi giochetti e mi è venuto in mente di romanzare un po’ la grande impresa che ciascuno di noi ha compiuto: per molti è la prima e ultima impresa della vita, o comunque la più grande. Forse, per tutti è la più grande, se ci pensate bene: sei uno sputo molliccio e appiciccoso, senza gambe né braccia, sei appena stato sparato a velocità Warp da un pisello dentro un tunnel buio e bagnato e devi compiere un’impresa colossale, percorrendo un percorso pieno di ostacoli e senza GPS, vincendo la concorrenza di milioni di avversari, le avversità, la sfortuna. 

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sabato 2 settembre 2023

Sua Maestà il Caso


La vita è regolata dal Caso.
Non fatevi tutte quelle pippe mentali su karma, coincidenze, destino, premonizioni: è tutto frutto del Caso.
I buoni non vengono premiati e i cattivi non vengono puniti, SE NON PER CASO.
Il bene che fai non ti tornerà, il male non ti peggiorerà la vita. Se non per caso.
Al massimo, posso ammettere che se fai del bene puoi stimolare l’emulazione in qualcuno (ma non in tutti).
Ma poi, cosa è bene?
Per me è accogliere un migrante, per altri è girarsi dall’altra parte. Per alcuni è pregare Dio, per me aiutare un uomo.
Inutile attaccarsi ai pochi casi in cui succede che il buono vien premiato e il cattivo punito per autoconfermarsi le proprie idee bislacche: anche quei casi sono... casuali.
La notizia è sconvolgente, lo capisco: ecco perché qualcuno ha inventato le religioni.
Con il loro aiuto sopportiamo l’insopportabile e accettiamo l’inaccettabile, diamo un senso all’insensato. 
Capisco l’uomo: è un niente perso nel vuoto, da qualche parte deve aggrapparsi.
Beato chi riesce a ingannare il suo (compiacente) cervello, 

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.

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