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martedì 29 marzo 2011

Un vero genio questo premier

Navighi un po' e subito ti torna il buonumore, per via delle buffonate che leggi. La moglie di Italo Bocchino dichiara a Vanity Fair che è a conoscenza da molto tempo della relazione che c'e' stata tra suo marito e Mara Carfagna (ministro). Italo Bocchino, ospite di Fazio, dice che ha sbagliato e chiede scusa alla moglie in diretta. Tutto chiaro? No. La Carfagna non ha capito completamente quel che è successo, proprio no, perchè sul suo blog afferma che quelle relative a lei e Bocchino sono solo chiacchere al vento. Ora, voi intravedete un solo motivo per cui una moglie debba dichiarsi tradita da un marito per via di un'altra donna e lo stesso marito chiedere scusa in pubblico e tutto questo per via di un fatto non vero? Carfagna, risparmiaci per favore queste uscite estemporanee. Se affermi di non volerne parlare, va bene: fai un po' come vuoi, che poi è quello che stai facendo da minsitro. Ma dire che sono solo chiacchere non è sensato, ne converrai. Dopo di che mi sposto di poco e chi ti becco? Il super cavaliere che ieri è andato finalmente a uno dei tanti processi in cui è coinvolto (una cosa normale fatta passare per straordinaria) e che nel bel mezzo di uno dei suoi soliti squallidi show di piazza (piazzetta, via, dato che di fan sfegatati ieri ce n'erano davvero pochini) afferma che i magistrati avrebbero buttato dalla finestra soldi pubblici a palate per accusarlo di cosa false. Caro Berlusconi ("caro" per via di quel che costano al paese le sue buffonate da vent'anni), se permette (se "consente") non è l'imputato a dover decidere se è colpevole o no. Eh già! Ma da parte di un plutindagato, plurimputato, pluriprescritto, pluririnviato che più volte ha "subito" (poverino) l'approvazione di leggi che lo favorivano smaccatamente per puro caso e che adesso fresco fresco sta facendo la riforma della giustizia (il mondo alla rovescia) possiamo ben aspettarci che pretenda di giudicarsi da solo, dopotutto. Berlusconi, come si dichiara? Innocente! Ed ecco un bel po' di soldi risparmiati. Non è un uomo, è un genio! Un genio ad aver capito che siamo un branco di coglionazzi.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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domenica 20 marzo 2011

La strada non presa (The Road Not Taken)

Lontano dalle infime meschinità del reale porta veloce e lieve un soffio di poesia il tuo cuore oppresso.


La strada non presa (The Road Not Taken)

Divergevano due strade in un bosco
Ingiallito, e spiacente di non poterle fare
Entrambe essendo un solo, a lungo mi fermai
Una di esse finchè potevo scrutando
Là dove in mezzo agli arbusti svoltava.

Poi, presi l’altra, che era buona ugualmente
E aveva forse i titoli migliori
Perché era erbosa e poco segnata sembrava;
Benchè, in fondo, il passare della gente
Le avesse davvero segnate più o meno lo stesso,

Perché nessuna in quella mattina mostrava
Sui fili d’erba l’impronta nera d’un passo.
Oh, quell’altra lasciavo a un altro giorno !
Pure, sapendo bene che strada porta a strada,
Dubitavo se mai sarei tornato.

Questa storia racconterò con un sospiro
Chissà dove tra molto tempo:
Divergevano due strade in un bosco, e io…..
Io presi la meno battuta,
E di qui tutta la differenza è venuta.

Robert Frost

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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I soliti pavidi cagnetti

Siamo in guerra con la Libia, che da alcune ore è sommersa sotto un uragano di fuoco, e non sappiamo perchè. Nè il miliardario malato e imputato in svariati processi nè il presidente dalla firma facile hanno ritenuto opportuno far finta di spiegarci in tivu' perchè improvvisamente forniamo con entusiasmo le nostre basi militari a una coalizione che bombarda uno Stato che fino a pochi giorni fa era nostro amico fraterno (vergognoso trattato calabraghe di cooperazione economica e militare, massiccia fornitura di armi, riconoscimento di immane risarcimento per i danni coloniali, penosa scena di ricevimento all'aeroporto -sembrava l'incontro tra un piazzista e Michael Jackson in grande spolvero-, baciamano del Gheddafi accampato in quel di Roma e, per finire, spettacolino di frecce tricolori a Tripoli).
Fino a ieri Gheddafi era un amicone un po' burbero e stravagante ma in fondo buono e un interlocutore affidabile al quale avevamo pure promesso solennemente aiuto in caso di attacco: adesso è attaccato e noi gli diamo contro, siamo le solite merdacce voltagabbana.
Non sto dicendo che Gheddafi non stia massacrando civili inermi nè che non sia un dittatore sanguinario: ma non lo è da dieci giorni. Sto solo suggerendo l'ipotesi che a far muovere così rapidamente il culo a Sarkozy e soci siano motivi più petroliferi che umanitari. Come ricorda Beppe Grillo, in Cecenia, in Darfur, in Ruanda, in Tibet e a Gaza abbiamo assistito tranquillamente ai più spaventosi massacri senza alzare un dito: chissà perchè...
Siamo i soliti pavidi cagnetti che scondizolano dietro a Mister Usa, siamo le solite merdacce che collezionano figure di merda imperiali ogni volta che si presentano col cappello in mano e il sorriso idiota stampato sulla faccia nel salotto internazionale.
A proposito, siamo in guerra da anni anche con l'Afghanistan, ve lo ricordate vero?

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domenica 13 marzo 2011

Autogol dei pecoroni

Gli eredi di Benedetto Croce hanno attaccato Saviano (non ha raccontato fatti ma ha dato credito a voci, ha copiato e male, ha mistificato la storia e la memoria, ohibo'), il TG1 non ha perso occasione per fare il solito servizietto spargimerda a comando, questa volta su questo bravo e coraggioso scrittore che da anni vive come un carcerato solo per aver detto e scritto il vero. E tutti dietro come pecoroni, beeeh, beeeh, Libero, Il Giornale, etc: insomma, i cannoni di famiglia. Peccato che Saviano, sulla questione di Croce, avesse ragione al 100% e peccato che stasera l'abbia dimostrato in due minuti in maniera tanto semplice quanto lampante, prove alla mano, su La7, ospite di Mentana. Peccato che la frase che Saviano avrebbe inventato su Croce l'abbia detta, in gioventù, lo stesso Croce... Alla nipote di Croce, Marta Herling, diciamo solo di essere un po' più cauta prima di lanciare accuse infondate. Al Tg1... eh eh, che figura di merda per la Minzolini band! Un giornalista verificherebbe le fonti, prima di dire certe cose. Appunto, un giornalista.

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Nemmeno Walt Disney

Riforma della Giustizia. O meglio: farsa della riforma, perchè questo annuncio di riforma non si trasformerà mai in una riforma. Sarà una riforma epocale, blatera il premier col cerotto. Io nemmeno entro nel merito (se vi entrassi potrei dire che non è una riforma, è una merdaccia). Dico solo questo: come si può accettare l'idea che una persona con infiniti guai giudiziari e che si appresta a vivere da IMPUTATO 4 processi per reati in alcuni casi gravi possa avere l'autorità di riformare la giustizia?
Che io sappia gli imputati vanno processati e, se colpevoli, ingabbiati. Non hanno il compito di riscrivere la legge che sono accusati di aver calpestato in lungo e in largo. La Banda Bassotti che legifera, nemeno Walt Disney si è mai inventato tanto. Ecco perchè questa riforma, anche se fosse buona, è inaccettabile per una questione di principio. Poi è pure uno schifo.

A quando l'incarico agli imputati per pedofilia di riscrivere la legge sulla pedofilia?

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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giovedì 10 marzo 2011

Banche e ladrocini legalizzati

Alcune banche hanno deciso di far pagare una certa somma aggiuntiva al titolare di un conto corrente che va allo sportello per ritirare i suoi soldi. Nota bene: i suoi soldi. E nota ancor meglio: il titolare di un conto corrente che già è falcidiato da tasse e spese bancarie di ogni tipo, spesso veri e propri ladrocini legalizzati. Si tratta di denaro mio che la banca tiene in deposito remunerandolo zero (anzi: sottozero, si fa pagare per tenerli, le spese -spesso assurde, immotivate e mal documentate- superano i tassi attivi) ma che la banca usa per prestarlo a privati e aziende a tassi da capogiro e per fare investimenti finanziari a scopo di lucro.
L'ABI (l'associazione delle banche) rilascia un comunicato in cui ironizza sull'iniziativa che il garante dei prezzi, allarmato da fatti come quello descritto, ha di recente intrapreso. Capito? Ironizzano.
Suugeriamo alle banche italiane di smetterla con queste rapine. Una volta, almeno, avevano la decenza di provarci di nascosto, adesso dobbiamo sorbirci pure la loro sfacciataggine. Ci vogliono far pagare per ritirare i nostri soldi che già depredano senza vergogna. Lo dici tu alla vecchina di 80 anni che da domani deve usare il bancomat perchè questa è la nuova politica delle banche? A quando i robot allo sportello, per poter licenziare un altro po' di impiegati e moltiplicare i gia' lauti profitti?
Buffoni.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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