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lunedì 16 dicembre 2019

Dacci oggi il nostro sondaggio quotidiano

Ogni giorno Salvini guarda i sondaggi e, tronfio, si bea.
Brandendo la percentuale del giorno e, occasionalmente, il rosario, strepita e si candida a salvare il Paese che in 29 anni ha solo peggiorato.
Parla con la Madonna, giura sul vangelo, irride avversari, magistrati, istituzioni. Si contraddice, afferma cose che definire inesatte è atto gentile, pontifica su temi che ignora, svicola di fronte alle domande scomode.

Certo, i sondaggetti paiono gradevoli (anche se meno di qualche mese fa).
Intanto il governo governa benino.
Mai visto un “partito” cercare di realizzare quanto promesso e, in parte, riuscirci pure pur avendo quasi tutti pregiudizialmente contro da sempre; mai visto prima del Movimento, si capisce.
Il Pd frena il cambiamento ma meno della Lega e, per ora, è più leale.
Se il governo dura gli anni previsti, Salvini ogni giorno guarderà i sondaggi.
Buon per lui.
Io leggo Dostoevskij e Schnitzler, lui Doxa e Ipsos: de gustibus.
Al momento però ha il 17% e non i “pieni poteri”; ha fatto 14 mesi orribili da ministro e vicepremier e si è messo nel sacco da solo il 7 agosto per vanagloria e per colpa dei... sondaggi.
Non è avere il 30 nei sondaggi che rende intelligenti le tue proposte (a proposito, quali?) o buone le tue idee. Come non le rende idiote avere il 7%.
Se sono idiote restano tali anche al 50%.
Mio zio ogni giorno guardava il prezzo delle azioni, mia nonna il cielo per decidere se fare il bucato.
Salvini guarda i sondaggi.

La sua idea di governare è strepitare, promettere cose impossibili, non fare niente, prendersela con i migranti e le “zecche”, tenere qualche nave carica di disperati al largo per una o due settimane mentre tutti gli altri sbarcano tranquillamente dai barchini sotto il suo naso, dividere e distruggere, tuittare amenità e bufale, fare il gradasso offrendo il petto al nemico (per esempio, i magistrati) salvo poi scappare quando arriva l’ora della pugna, guardare i sondaggi e bearsi di essere in crescita. Un’eterna, sfibrante, molesta, ridicola, grezza, inutile campagna elettorale.

Ma i sondaggi lo premiano. Non do giudizi sull’intelligenza di chi vota, una buona misura di questa la si evince la sera delle elezioni, di solito.

Ecco perché astenersi è idiota come sempre e più di sempre.
Ed ecco perché, anche se i 5 stelle non ti piacciono, anche se il Pd controllato da Renzi, favorevole alla prescrizione e al bavaglio e con decine di indagati non ti convince, se sei dalla parte della Costituzione è opportuno che voti bene per fermare questa destra sgangherata, dannosa, orribile e connivente con frange estremiste davvero pericolose.
A volte si vota per convinzione di quel che si vuole, a volte per convinzione di quel che si vuole evitare a tutti i costi: non è meno importante.


autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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