Non auguro buone feste:
a chi, politico, è vecchio di testa prima ancora che di corpo, corrotto e corruttore, incapace, dannoso, spesso fuorilegge, arrogante, stupido: la rovina di questo paese insulso e allo sbando
a chi, elettore, idiota telepassivo, vota partiti pieni di ladri e personaggi che fanno paura anche ai banditi e se ne frega di tutto e di tutti curando solo il proprio misero orticello
a chi, giornalista, è servo e pavido e anzichè servire la verità lecca il potente di turno
a chi nel giro di due ore cambia idea politica perchè deve pagare duemila euro di mutuo al mese e non vuole perdere la poltrona
a chi, star della tv, è vacuo, inutile, irritante, senza qualità
a chi, poliziotto o carabiniere, picchia chi non vuole morire di cancro o non vuole vedersi scippare il futuro, non rispetta i diritti costituzionali, uccide Cucchi: tutto questo non è servire la patria
a chi, automobilista, corre, guida ubriaco o fatto, non rispetta il codice: criminali
a chi, calciatore, come uomo vale zero
a chi, cantante, non sa cantare e spesso neppure parlare ma vende dischi su dischi
ai delinquenti di ogni specie, da quelli che usano la pistola a quelli che ti uccidono con le carte di credito e i mutui
a chi ha quel poco di cervello che gli resta ammorbato da razzismi, pregiudizi, idiozie religiose e tare omofobe
a chi promuove a incarichi pubblici le puttane che frequenta
a chi rifiuta di farsi processare per i reati commessi e usa il potere che ha ottenuto in maniera solo formalmente democratica per farsi leggi di comodo
a chi sperpera il denaro
a chi è convinto che il suo Dio sia il migliore e quello giusto e che in nome del suo Dio sia lecito tutto
a chi fa la guerra
a chi sporca o danneggia le cose di tutti
a chi violenta e inquina la natura
a chi, genitore, rovina i suoi figli
a chi, figlio, ragiona male come è stato educato
a chi non rispetta la parola data
a chi non cresce mai
a chi fa del male ai bambini
a chi ha il cuore marcio
a chi sfrutta gli operai
a chi racconta palle
a chi tradisce per cento lire o anche per niente
a chi se la aprende coi più deboli e si inchina ai più forti
ai più forti e ai più ricchi
a chi non rispetta le regole e a chi se ne fa di sue
e a tutti quelli che assomigliano a bestie più che a uomini (mi scuso con le bestie) e rendono questa razza indegna di un qualsiasi futuro e meritevole di fine ingloriosa e dolorosa
A tutti gli altri buone feste, siamo quattro gatti lo so.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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