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lunedì 28 febbraio 2022

Art. 11, alcune precisazioni


Un conto è l’art.11 della Costituzione italiana, che non abbiamo rispettato quasi mai.
Esempio classico di violazione: la delirante e ingiustificata guerra in Afghanistan. (Ma è solo uno, ce ne sono tanti di casi simili a questo).
Un altro conto è fornire supporto e aiuti di vario tipo, militare e non, e armi (sì, anche armi) a chi, non responsabile di aggressioni o crimini internazionali, e ancor più se in chiara sproporzione di forze, e ancor più se paese democratico e non tirannia, venga aggredito sul suo territorio, ancor più se per ragioni infondate o non sufficienti, e solo al fine di usarle su questo territorio per respingere l’attacco.
Esempio tipico: l’aggressione dell’Ucraina in corso.n questi giorni da parte della Russia di Putin.
Il primo è abuso e sfregio della Costituzione, il secondo è atto doveroso (non solo se previsto da patti difensivi come la Nato o come quello implicato dalla partecipazione a una comunità come la Ue).

One thing is Article 11 of the Charter, which we have almost never respected.
Classic example of violation: the delusional and unjustified war in Afghanistan. (But it's only one, there are many).
Another thing is to provide various types of support, military and otherwise, and weapons (yes, even weapons) to those who are not responsible for international aggressions or crimes, and even more if in clear disproportion of forces, and even more if a democratic country and not tyranny, is attacked on its territory, even more so if for unfounded or insufficient reasons, and only in order to use them on this territory to repel the attack.
Typical example: the ongoing aggression of Ukraine.
The first is abuse and disfigurement of the Charter, the second is a dutiful act (not only if provided for by defensive pacts such as NATO or the one implied by participation in a community such as the EU). 

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domenica 27 febbraio 2022

Eh, ma Belgrado...



In pratica, a dar retta a certuni, qualsiasi azione criminale e disumana compiuta dopo il ‘99 ha la sua giustificazione nei bombardamenti di Belgrado. Non è giustificata o cosa buona, no, non si spingono certo fino a questi punti, ma è da “accettare” come ineluttabile o comunque prevedibile e logica, e da valutare comunque tenendo conto che chi adesso critica fece cose analoghe (per loro), e da giudicare considerando che Putin è stato costretto, povera stella, a dare il via a questa “operazione speciale” (do you remember “missione di pace”?), ché lui, di suo, sarebbe buono, pacifico, rispettoso dei diritti di tutti e sincero democratico. 

Quindi, da quel giorno, il benedetto giorno in cui qualcuno ebbe l’insana idea di dare il via alle bombe sulla Serbia, il coreano che si pettina coi petardi può lanciare missili verso il Giappone, costruirsi l’atomica e tiranneggiare il suo popolo, senza che noi gli si possa dire granché (“eh, ma gli Usa a Belgrado...”). E Naturalmente Assad può scatenare le guerre che vuole e massacrare le minoranze che meno predilige, e Putin può andare al supermarket a fare spesa mettendo nel carrello pezzi di Georgia, pezzi di Ucraina, la Crimea, etc., il tutto minacciando il mondo di usare l’atomica, con la stessa leggerezza di chi annuncia che si farà un bicchierino di vodka prima di coricarsi, e ordinando a diversi Paesi sovrani di non aderire alla Nato e chissà, magari, domani, alla Ue e al club di Topolino.
Adesso Putin, dopo aver soffiato per anni sul fuoco del Donbass, ha scatenato una guerra drammatica e insensata invadendo l’Ucraina, ma noi dobbiamo, secondo quelle anime belle, stare zitti, cioè, pur disapprovando con forza in generale tutte le guerre, dobbiamo lasciar fare a zio Putin, perché nel 1999 in Kosovo etc. e perché Biden sarebbe peggio di Putin e Trump il golpista ci aveva visto giusto.

Se Berlusconi finanziava la mafia, che dire? Gli americani hanno bombardato Belgrado e attaccato l’Afghanistan senza alcuna ragione; se Putin si mangia la Crimea tutti zitti dato che gli Usa non vollero i missili a Cuba, e se domani decide di attaccare la Finlandia, gli manderemo pure aiuti militari, giacché Bush e Blair si inventarono le prove su Saddam (ma noi idioti ci credemmo).

Insomma, dopo il 1999 tutto è permesso: adesso vado a borseggiare qualche vecchietta. Potrò sempre dire se beccato, che due anni lo faceva pure un mio vecchio amico di Lodi, cosicchè tutto si sistemerà e non avremo più due ladri, ma zero.

Forse l’errore di chi bombardò Belgrado fu, oltre alla decisione di farlo, quello di non appellarsi a qualche porcata sovietica precedente: e dire che ci sarebbe stato solo l’imbarazzo della scelta. 

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venerdì 25 febbraio 2022

Tutti, ma proprio tutti, ad eccezione di Luca




Io critico tutti. Da Meloni a Fratoianni, da Bossi a Berlinguer, da Martin Luther King a Charles Manson, dai fascisti agli anarchici, dai comunisti ai democristi, da Salvini a Letta, da Riina a Davigo, da Satana a Gesù, da Rocherduck a Babayaga! 

Demolisco gli onesti (sono quelli che non hanno avuto l’occasione!) e i disonesti, gli ignoranti e i geni, gli sfigati e i gastone, i belli e i brutti, i sinceri e i bugiardi, i coerenti e gli ipocriti, i traditori e i fedeli. Tutti! E se uno non fa mai errori, lo critico per questo: non si può essere così perfetti! Appena uno sbaglia, sia che abbia ucciso sei milioni di persone in pochi anni (e altri dieci indirettamente), sia che abbia sbagliato un congiuntivo, sia che abbia scatenato una guerra sanguinosa sia che sia stato condannato, da giornalista, per eccesso di ciritica, io stronco tutti. Per me son tutti incapaci, ladri, vergognosi, indegni! Tutti! Chi ancora non ha sbagliato lo farà presto (magari posteggerà un poco fuori dalle righe) e se non lo farà lo avrà fatto per me, che valuto e so bene quel che dico. 
Tutti!!! Critico, stronco, frantumo, sconfesso, sbertuccio tutti: e quindi ho sempre ragione, come la maestra quando corregge i compiti e segna con la matita rossa e blu gli strafalcioni! 

Tutti, ad eccezione di Luca. 
Che però non presenta mai un compito.
Che ha un’idea su tutto, ed è sempre la più giusta. Che non ha mai sbagliato un congiuntivo, anche perché usa sempre l’indicativo, per prudenza. E che non ha mai tradito una promessa (il fatto che non ne abbia avuto la possibilità non rileva). Che non ha mai cambiato idea (ma nemmeno ha mai cercato di applicarla in concreto), né ha mai rubato soldi pubblici (del resto, non li ha mai gestiti, ma è stato bravo lo stesso a non rubarli).
E idolatro Luca, che pochi conoscono e pochi apprezzano, e demolisco tutti gli altri, senza distinguere fra chi si macchia la cravatta col ragù a un pranzo di gala e chi vorrebbe bombardare i barconi pieni di profughi, fra chi si lascia scappare un ruttino durante una riunione di lavoro e chi tiene il busto del maiale pelato in tinello.

Ho sempre ragione, sono sempre dalla parte giusta, sono infallibile, non ho mai torto. Ci ho visto sempre giusto e meglio e più lontano degli altri, non sono mai stato deluso da nessuno (del resto, non ho mai endorsato nessuno tranne, per l’appunto, Luca che però non ha mi ha nai deluso, all’atto pratico: perchè non ha mai agito, dite che la ragione è questa? Siete solo invidiosi). Non ho mai sbagliato valutazioni su una persona: non ho mai detto di un tizio ecco, quello è bravo, e poi ho dovuto ricredermi, anche perché non ho mai detto di nessuno che è bravo, tranne che di Luca, che però non gioca mai, quindi non si sa se poi è davvero bravo, ma insomma: un po’ di fiducia! Del resto, lui non tira mai rigori ma non ne ha mai sbagliato uno, invece chi li tira ogni tanto uno lo sbaglia, e io lo affosso, e non mi interessa se ne sbaglia uno su trenta e per via di una buca sul terreno o per la bravura del portiere, o se ne sbaglia la metà a causa del fatto che si è fatto pagare per tirarli fuori, cosa volete che m’importi! Luca non li sbaglia mai!

E sono felice, perché ho sempre ragione. Io sostengo Luca e le sue idee, e critico te, tuo fratello, la tua famiglia e tutti i sette miliardi di persone che abitano su questo pianeta. E li critico tutti con la stessa ferocia, senza badare al dettaglio, una bella cannonata e via! 
Tutti incapaci! Tranne Luca, sul quale io, e me ne vanto, ho visto giusto fin da subito. 

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Distinguere e soppesare è condizione irrinunciabile per poter giudicare


Io critico chi lo merita (secondo il mio giudizio, ovvio) e in maniera argomentata e proprozionata alla sua presunta colpa e anche alla sua condotta passata: un serial killer al sesto omicidio non viene trattato da me come un rapinatore, né uno stupratore come uno che parcheggia negli stalli riservati ai disabili. 
E critico anche, se è il caso (per fortuna son casi che mi capitano di rado), chi in precedenza ho votato, sostenuto o lodato. Craxi, come linea politica, non mi dispiaceva: da quel che no scritto dopo Tangentopoli nessuno se n’è mai accorto... Ho criticato persone che avevo lodato e ho attaccato con durezza anche giocatori o dirigenti della società sportiva per la quale parteggio, il che è tutto dire.
Quindi chi pensa di potermi accusare di fare due pesi e due misure è abbastanza a corto di neuroni.

Criticare tutti o quasi tutti senza pesare le presunte responsabilità è qualunquismo e pressapochismo, è esercizio vano anche se comodo e fruttuoso. Il tutti ladri quindi nessun ladro non ha mai attaccato con me. Anche fra chi sbaglia, c’è chi è in malafede e chi no; chi è perdonabile o capibile e chi no; chi merita la gogna e chi solo alcune dure critiche. Le persone sono differenti fra loro, e differenti sono le loro presunte o certe colpe e anche le circostanze in cui i fatti avvengono: tenerne conto non è essere pignoli, né “garantisti” (che ormai per me è un termine offensivo) o partigiani; non tenerne conto è essere generici, distruttivi, poco equilibrati; inoltre è fare un favore ai peggiori.

Vi è poi la categoria di chi critica tutti, prima o poi, tranne due o tre santini che saranno sempre esenti da critiche proprio per il fatto che non si impegneranno mai sul terreno del fare: essere coerenti a livello di idee è una dote grandiosa, ma esserlo abbastanza anche quando si opera concretamente è ancora pià grandiosa, come dote. 

Criticare tutti senza fare distinzione, sparando nel mucchio, oltre che fare un favore ai peggiori che vengono automaticamente equiparati a chi peggiore non è anche se magari ha fatto qualche errore, è anche estremamente comodo: in questo modo, infatti, avrai sempre ragione, perché criticherai tutti a errore o presunto errore commesso; non essendoti mai esposto pubblicamente su qualcuno che si trovi poi a dover agire in concreto, non ti accadrà mai di dover fare mea culpa per una errata valutazione o di dover criticare chi prima avevi esaltato.

E, oltre a essere oltremodo comodo e inutile, è anche sterile, come esercizio. Fine a se stesso. Fa brillare in società chi lo pratica, ma è tutto. 

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giovedì 24 febbraio 2022

Lasciare tutto d’improvviso

Pensate per dieci secondi a chi, padre, madre o bambino, giovane o anziano, sano o malato, benestante o povero, questa mattina ha deciso di abbandonare in fretta e furia Kiev, diretto in lunghe file di auto verso la casa di un parente che abita in campagna o verso il nulla. A tutto quello che ha dovuto improvvisamente lasciare e che fino a ieri era considerato scontato: la propria casa, che rischia di non ritrovare se non sotto forma di macerie; i propri parenti e amici, il proprio lavoro, i propri giochi, la scuola, le abitudini, i progetti, la VITA. Senza sapere magari dove andare, come cavarsela, con quali soldi o aiuti. Senza sapere quando questa situazione si risolverà, e e si risolverà, e come. Magari col freddo e con la pioggia. 


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Ci vuole equilibrio


Io posso capire che gli Usa non godano di buona fama. In effetti, dal 1946 in poi la loro politica estera è piena di azioni vergognose e inaccettabili. Si credono i poliziotti del mondo ma nessuno ha mai conferito loro questo incarico. Badano solo ai loro interessi, coccolano l’industria della guerra, finanziano terroristi che poi dopo dieci anni combattono, organizzano golpe come se piovesse, etc.
Tuttavia ci andrei cauto coi paragoni, perché paragoni forzati non rendono onore alla ragione. Bush per esempio, ne ha fatto di ogni, davvero. Ma non è Hitler. E Obama, che resta un buon presidente, non è Gesù, e nessun presidente Usa può cambiare gli Usa e il mondo in una manciata di anni, magari avendo contro il Congresso. Ma paragonare Obama a Bush è operazione idiota. Non si può sempre fare di ogni erba un fascio, è un’operazione scorretta e comoda per chi è pessimo e vomitevole, perché si vede accostato a chi fa schifo e quindi migliora il suo status.
Allo stesso modo quando parliamo di Putin evitiamo di parlare delle porcate Usa che, come ho detto, non mancano. E’ proprio una roba diversa. Tanto per cominciare, non mi pare che gli Usa vadano in giro ad annettersi con la forza questo e quello. E poi vi è sempre una grande differenza tra una democrazia malata, piena di difetti, inquinata da un militarismo vomitevole,  da una Nato che da decenni non ha ragion d’essere, e un tizio che “governa” a vita e una dittatura in cui gli oppressori e i giornalisti sono incarcerati e uccisi. Tanto per dire, anche in Italia non sono garantiti pari diritti a tutti e si può finire manganellati da poliziotti senza codice identificativo solo per aver manifestato o si può morire per maltrattamenti in carcere, ma non siamo l’Arabia o la Turchia. E anche in Italia siamo vittime di una oligarchia (la casta) che fa i suoi interessi sulla pelle del popolo, ma non siamo la Corea del Nord o la Bielorussia.
Quindi parliamo male degli Usa finché vogliamo, lo faccio spesso anche io. 
Ma evitiamo paragoni idioti.
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martedì 22 febbraio 2022

Autore pubblicato!


Nuntio vobis gaudium magnum: scriverò un libro.

Titolo accattivante, del tipo "Le scandalose domeniche dei finti affittuari". 
Pseudonimo acchiappa lettori, per esempio Ledio Favilla o, meglio, Rosa Scopetta.

Incipit choc, per esempio "Fu solo nel garage sotterraneo che si accorse con disappunto che, nella foga del momento, gli era rimasto attaccato alla giacca un pezzo del fegato di quel bastardo che aveva appena squartato al quinto piano: era un vestito nuovo e di pregio, non ci voleva. Doveva stare più attento."

Prime pagine interessantissime e tutte le restanti copia incolla male assemblati di altri romanzi a caso...

Tanto in Italia non legge nessuno e spesso anche chi compra i libri li posa su uno scaffale e non li apre mai o non va oltre le prime pagine.
Però divento autore pubblicato, al limite anche autopubblicato, sempre morto di fame, ma è comunque un upgrade rispetto a scrittore sfigato e morto di fame.

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lunedì 14 febbraio 2022

Perché studiare

Una vita passata a studiare può dare un colore diverso a una fine ingloriosa?
—-

Io ho studiato anni. Un bel ciclo di elementari vecchio stile, fatte bene nei ‘70, con una maestra (che ricordo con piacere) inflessibile e rigorosa, che ci ha davvero dato le famose “basi”.
Una normale scuola media (ma con un paio di professori sopra la... media), un liceo discretamente impegnativo (c’erano meno disordine e insubordinazione di quelle che intuisco oggi, forse anche meno incuria e minori distrazioni). E poi una scelta universitaria forse non felicissima (decidere a diciannove anni cosa farai a ventisette- ventotto è difficile) e esami come se piovesse, con voti molto buoni, anche se con ritmo sincopato (ho detto che non sono un enfant prodige).
E ho sempre studiato tanto, e con scrupolo, non solamente per sfangarla ma proprio per studiare, e ho sempre viaggiato su voti medio-alti.
Una sola insufficienza (lieve e con attenuanti) in vent’anni e rotti.

Molto intelligente? Direi proprio di no.
Grande memoria? Non banale, forse, ma grande davvero no.
Notevole adattabilità al mondo? Quasi zero (lo dicono i risultati odierni, del resto).
Semplicemente, non ero proprio “scemo” o pigro (ma nemmeno fanatico, purtroppo) e non ho mai preso in considerazione in tanti anni l’ipotesi di andare a scuola non preparato.

Si potrebbe dire che è stato comunque tempo perso quello dedicato allo studio, dato l’esito. Buttato nel cesso (anzi, gettato alle ortiche: devo far vedere che ho studiato).
In realtà non voglio contestare l’esito di un percorso, che resta meschino, da un punto di vista oggettivo, o pratico, ma dire che quello è stato tutto fuorché tempo perso.
Leggere e studiare non è mai tempo perso, lo penso anche ora che conosco la fine (modesta) del mio romanzo.
Sotto un ponte vivrò meglio, avendo studiato.
Lo so, ci ricordiamo ben poco di quel che abbiamo letto o studiato, è vero. La memoria umana ha limiti angusti e il tempo è un nemico potente. Ma ci ha comunque arricchito, ci ha cambiato quel che abbiamo letto, ha sedimentato qualcosa in noi, che non vediamo ma c’è e ci fa essere quel che siamo oggi.

Avrò disperazione e rimpianti più strutturati. Avrò esempi a cui rifarmi, storie non vissute che sentirò però mie o storie vissute ma capite più a fondo, esperienze da cui trarre conforto o ancora maggiore disperazione, chissà. Magari finirò per rubare libri e panini e non solo panini.
Certo, soffrirò di più (chi più sa, più soffre); ma saprò anche trovare un senso alla mia sofferenza, e anche il non trovarlo dopo averlo cercato mi renderà migliore, anche sotto un ponte al freddo e coi topi e gli scarafaggi ad insidiarmi o ad angustiarmi. Grazie ai miei studi, sarò più bravo anche a sentirmi vittima del sistema: non genericamente, ma in maniera strutturata e argomentata, quindi, come ho già detto, forse più disperante, ma anche più soddisfacente. 
Alla luce della luna leggere alcuni versi di quella poetessa polacca premio Nobel che mi piace parecchio, o qualche riga di un delittoecastigo prelevato da un bookcrossing, mi darà qualcosa, che allevierà il mio niente.

Soffrirò, certo, forse anche di più di chi non ha studiato, è normale, ma soffrirò, come dire, con maggiore consapevolezza. 
Insomma, più come un poeta gettato in un pozzo, che come una talpa finita in una trappola.

Magre soddisfazioni?
Forse sì.
Ma non mi resta molto altro, quindi faccio tesoro del poco che ho o credo di avere.
E, anche se forse mi sono espresso un po’ confusamente, penso di avervi fatto capire perché secondo me leggere e studiare può essere poco remunerativo ma non è mai tempo perduto. 

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domenica 30 gennaio 2022

Progetti a scadenza

Alla fine siamo tutti progetti a scadenza. 
Tu, io, tuo figlio, il vicino di casa, lo sconosciuto.
Ci sentiamo unici, siamo solo uno fra miliardi di vivi e miliardi di morti.
Costruiamo cose che ci sembrano piramidi e son casupole che il vento tirerà via.
Abbiamo pensieri che un attimo dopo sono già svaniti, scriviamo cose che nessuno leggerà, facciamo cose che nessuno ricorderà (e, molte volte, sarà pure meglio così).
Siamo attimi di niente, pallidi flash in una notte eterna. 
Pura aspirazione: di rado motivata, ma sempre delusa.
Ci dibattiamo con arroganza e sicumera, ma basta un niente per buttarci a terra e un soffio per farci volar via.
Viviamo vite che ci paiono eterne con uno sguardo di sfida: ma abbiamo già perso.
Di nulla vale la pena, proprio per questo a qualcosa bisogna dedicarla.
Niente resterà, non avremo premi per i nostri meriti, né condanne per i nostri errori: proprio per questo è necessario fare il bene e farlo bene, solo per ragioni estetiche, per avere stile e leggerezza anche in un fetido acquitrino, non solo sul ponte di uno yacht. Fare il bene per il bene, per quell’attimo fuggente, e basta: senza pensare che vi sarà un poi, che non ci serve, per fare quello che sentiamo di dover fare.
Vivere in un modo che ci renda eterni in ogni momento, noi che siamo caduchi come foglie a fine estate.
Dare un senso a una fugace avventura che senso non ha, far brillare di eterno splendore il lurido e fuggevole momento.
Vivere in brutta copia, sapendo che non vi sarà mai una riscrittura, e vivere l’assoluto e l’infinto nel finito relativo che ci imprigiona.


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giovedì 27 gennaio 2022

27 GENNAIO

Oggi vale la pena ricordarlo (vale sempre la pena):
mussolini è stato un maiale, il fascismo (e suo figlio il nazismo) sono il vomito orribile dell’inferno. Il razzismo, l’omofobia e compagnia bella sono malattie schifose e immonde.
Oggi il virus non è nel suo pieno splendore, ma è sempre vivo e in salute; si nasconde come un lurido topo di fogna; serpeggia come una biscia indegna e mortale. Sempre inquina i cuori degli uomini, e arma il braccio dei deboli, degli ignoranti e dei malvagi.
Non dobbiamo mai abbassare la guardia. Non dobbiamo mai dar retta a chi lo minimizza o lo dà per finito: sono affermazioni stupide o in malafede.
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domenica 23 gennaio 2022

Sei un giudice, l’uniformità è la prima cosa...

La mancanza di uniformità è, assieme alla mancanza di self control e alla eccessiva permalosità, il peggior difetto di un arbitro, fra quelli che si presume siano tecnicamente in grado di dirigere un match di serie A o B.

Oggi l’arbitro che ho visto dirigere per 94’ si è macchiato del primo e ha “rovinato” una partita che magari avremmo perso lo stesso stante i nostri limiti, la nostra preoccupazione e la nostra sfiga, ma questo è un altro discorso.

Non essere uniformi nel valutare i contrasti di gioco è abbastanza grave, cambiare metro di giudizio più volte in un match anche.

Poi, a salire, abbiamo il subire condizionamento psicologico. Non parlo di oggi, parlo in generale. Molti arbitri tendono a favorire nel dubbio la squadra più famosa o potente, o a parità di blasone e capacità di far male politicamente e mediaticamente, quella di casa, per non avere noie in settimane o non subire sospensioni, polemiche e stop alla carriera.

Infine, sempre ragionando in generale, ultimo gradino, il corrotto e quello in malafede: ma qui siamo alle vette dello schifo. 

Poi ci sono pure gli incapaci, ma qui il discorso è: che ci fanno in serie A?

Oggi nulla di tutto questo, solo la grave mancanza di uniformità. Crescerà? Certo. A noi mandano sempre arbitri che devono farsi le ossa (del resto, da qualche parte devono farsele, no?). L’arbitro di oggi ha 70 presenze in A, non poche, è vero: allora è ancora più grave.... 

Penso che, a parte l’onestà che do per certa e indispensabile, l’uniformità di giudizio sia una qualità imprescindibile: sei un giudice... 

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domenica 16 gennaio 2022

Toto Presidente

La persona che più di ogni altri è degna di fare il Presidente è Zagrebelsky. Questa caratteristica lo rende del tutto invotabile, in questo consesso di tristi figuri puliti come una pozzanghera e affidabili come una mantide post coito.

Candidare Berlusconi ha un effetto certo e studiato, oltre a quello di farci ridere, e cioè rendere accettabile al Colle, per contrasto, anche il mostro di Rostock.

Draghi? Nemmeno lui mi va bene (certo, rispetto a Papi sarebbe una cosa tipo M.L.King), ha idee politiche (quelle poche) inaccettabili per la mia visione del mondo. E ha dimostrato alcuni difetti per me gravi. Ok, è onesto.
Ma da quando essere onesti, da pre-requisito scontato, è diventato un bonus?

Sento altri nomi, che sarebbero certo migliori del Grande Frodatore Finaziatore di Mafia e Eversore Piduista, ma si tratta sempre o dei soliti cavalli di ritorno che non andavano bene anni fa e figurati se van bene ora, o sempre di gente bolsa e cagionevole e con un passato pulito come i finestrini di un bus in una città sotto eruzione vulcanica.

Capitolo donne. Pare che, per eleggere finalmente una donna, ci si dovrebbe accontentare di una figura pessima. Eh no, allora, se dobbiamo puntare sullo schifo, io voto il re in questo settore, il noto garante della prostituzione e della prescrizione. Quali donne preferirei io? Al momento, lo ammetto, non saprei dire. Io vorrei Segre, ma ha rifiutato l’ipotesi.
Molti dicono Bindi.
Guarda, ha la zavorra cattolica, che per me è un difetto, ma non è integralista e comunque come profilo ci saremmo quasi (equilibrata, onesta, capace). 

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Grazie Australia

Grazie Australia.
Ci hai messo troppo tempo, sei stata contradditoria, hai danzato in maniera indecente sull’orlo di un baratro che nemmeno avresti dovuto vedere, tuttavia alla fine hai fatto la cosa giusta. In Italia non ne saremmo stati capaci. In un mondo ideale sarebbe stata fatta nel giro di 24 ore massimo.

Quanto al racchettaro che si crede Djo, torna a casa e ringrazia Dio se non ti fanno pagare le balle, gli errori e l’arroganza.
Nella storia resterà il comportamento indegno, arrogante, sprezzante, razzista e assolutamente vergognoso tuo e della tua cortese famiglia.
Anni per diventare il numero uno del tennis, una settimanetta per ricoprirti di sterco a vita.
Sono scelte.
Di qualcuno sei l’eroe. Per esempio di quei quattro cialtroni del Telegram.
Sono comunque soddisfazioni.
Il pubblico del tennis è in genere educato e rispettoso, ma io ti auguro fischi e contestazioni in ogni dove.
——
Quanto agli insetti, stanno festeggiando da ore. Blatta Joe è sbronzo e straparla. 

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sabato 15 gennaio 2022

La candidatura del frodatore

Papi non è anziano. Non è malato. Non è divisivo.
Non è per questo che candidarlo o eleggerlo è una indegna buffonata.
Sarebbe una buffonata, pensare a lui, anche se avesse 40 anni e fosse sano come un pesce.
E’ una buffonata perché è un pregiudicato decaduto. Un “delinquente naturale”. Non rispetta l’art. 54, non incarna e difende la Costituzione, non ha rispetto per le Istituzioni. Ha finanziato per due decenni la mafia, è stato coinvolto in decine di processi, alcuni conclusisi con prescrizioni con riconoscimento di condanna e uno con una bella condanna per una colossale frode allo STATO. E’ tuttora coinvolto in processi e in indagini per reati gravi. Ha mentito, intrallazzato. E’ titolare di un conflitto di interessi inaudito. Quando ha governato, ha fatto schifo. Ed è pure coinvolto in corruzione di senatori.
Gente, i vostri pochi neuroni vi hanno abbandonato del tutto, prendetene atto.
—— 

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domenica 9 gennaio 2022

Cose non facili


Non è facile capire quando è il momento di andarsene.
Di lasciare una persona o un posto o un compito.
Non è facile capirlo e avere il coraggio di farlo.

Non è facile ricominciare.

Non è facile fare i viaggi di ritorno, da qualunque cosa.

Non è facile alzarsi la mattina, né chiudere gli occhi la sera.

Non è facile immaginare una svolta quando sei su un rettilineo di disperazione.

Non è facile immaginare un futuro vivibile.

Per vivere meglio dovremmo vivere come se avessimo vent’anni a disposizione e non ottanta. Dovremmo riuscire sempre a far finta di credere che non moriremo mai. Dovremmo vivere almeno due volte o tre. Dovremmo non dimenticarci così rapidamente delle cose importanti. Dovremmo riuscire a dimenticare molto più facilmente le cose peggiori.

Ti buttano sul palco e ti dicono di vivere.
Ma non tutti sanno recitare. 

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venerdì 7 gennaio 2022

Draghi flop



Del resto, lo dissi dopo tre mesetti di Draghi. Empatia zero, sempre abbastanza sfavato, ci mette la faccia di rado e quando lo fa spara minchiate interplanetarie e non sa comunicare. Inoltre, ha fatto cose che se Conte ne avesse solo pensato la metà sarebbe stato crocifisso in sala mensa, e il Microbo zitto. Guida male un governo puzzle di nessuna prospettiva e utilità (impone le sue decisioni, discussioni quasi zero, Parlamento inutile) e prende sempre decisioni parziali, inutili e in ritardo. Pare lì di passaggio. In effetti, oggi, Daniela Ranieri finalmente lo dice: ha usato Chigi come trampolino per il Colle.
Meriterebbe di perdere entrambi.
Ha già detto che ci lascerà comunque, e chissene se la barca sta ondeggiando.
Sopravvalutato alla grandissima.
Conte era molto meglio, ma non voglio offendere Conte.
Essere una persona onesta e rispettata internazionalmente non vuol dire essere un buon politico: difatti. 

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mercoledì 5 gennaio 2022

Il senso delle cose


(Testo amaro, sconsigliato ai depressi)

In tutta franchezza c’è gente che scrive meglio di me.

No, non dico Dostoevskij (che peraltro scriveva per mangiare e per giocare, e in fretta: figurati cosa avrebbe prodotto se stipendiato a dovere e lasciato tranquillo. Forse nulla? Ci sta) o, che so, Schnitzler, Turgenev, etc.
Questa è gente davvero brava, io posso solo aspirare ad avvicinarli.
Anche scrivere solo un Fuga nelle tenebre o un Delitto e castigo, in tutta la vita, mi colmerebbe di eterna soddisfazione.
Parlo di chi ancora non è famoso come questi tizi.

E, sempre in tutta franchezza, c’è gente che scrive peggio.
Anzi, voglio essere sincero. Incontro più gente che scrive peggio, che meglio, di me, se escludo i classici e i contemporanei celebri e di talento (molti celebri non sono di talento). Ma incontro anche tanti che scrivono davvero bene. E poi saper scrivere e non sapersi vendere serve a poco, in ottica fama e celebrità. E io, come detto, forse posso dire qualcosa sul primo punto, molto poco sul secondo. O forse, alla fine, non sono nemmeno poi così bravo.
E poi, cosa vuol dire essere bravo? E per chi? E a che pro?

Non parlo dei social, io qui pubblico una parte di quello che mi esce.
Cosa mi cambierebbe essere letto da 4 milioni di persone invece che da 100-200? E da 100 milioni?
Intanto la soddisfazione: si scrive innanzitutto per insopprimibile necessità, io scriverei anche se mi dicessero con certezza che nessuno mi legge, ma sapere che sei letto, anche in assenza di like o vendite, dà fiducia e illude di essere riusciti a buttare un’idea nel cervello di un altro, come altri le buttano nel mio.
E poi, certo, mi darebbe denaro. Non fiumi: quelli sono per pochi scrittori al mondo, ci vogliono soprattutto le ospitate tv, le traduzioni in altre lingue e i diritti tv e cinematografici per fare molti soldi. O scrivere (e pure assurdità) essendo già celebri per altri motivi (anche negativi). Ma appunto non fiumi. Ma anche fosse quello per vivere, quel poco per sopravvivere, mi piacerebbe ricavarlo dalla scrittura piuttosto che da altro: sfruttato per sfruttato, schiavizzato per schiavizzato, almeno farei quel che mi piace e, come detto, mi illuderei di aiutare chi mi legge come tanti che ho letto aiutano me.

Ma forse tutto è già stato scritto. Si può solo reiventare, reinterpretare, rimescolare con talento. Non so.
Comincio a pensare che la vita sia sempre un’occasione perduta: un po’ perché è in copia unica, ti sbattono sul palcoscenico senza nessuna prova generale. Un po’ perché ogni scelta ne uccide altre milioni in un istante, e sopportare il peso del non detto e del non fatto, del non avuto è, via via che si vive, sempre più difficile.

Alla fine, su un milione di noi, forse uno lascerà, fra gli umani, una traccia che rimarrà oltre qualche decennio, magari per secoli (vedi Attila, o Shakespeare). 
Ma dopotutto è davvero importante?
Non lo so, comincio a non vedere più un senso nelle cose.
Quel che senso che prima vedevo quasi sempre.
Ma che non c’è mai stato, sia chiaro a tutti.

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Annunci moderni



(Ti vendono un sogno, ma tu acquisti un incubo)

Ora vanno di moda gli annunci immobiliari (anche sui social) in cui mettono cinque o sei foto dell’immobile in vendita: generalmente spettacolari. Scattate in condizioni di luce perfette da un fotografo con le strapalle e con macchine fotografiche da mezzo milione di euro. Magari è un trilocale, ma pare un nido perfetto, pulito, caldo, confortevole, accogliente, piccolo ma vivibilissimo, tutto nuovo! Sembra una piccolissima e imperdibile reggia.

Poi però ti dicono: arredi non inclusi, questa è solo un’ipotesi di progetto. Ah, vabbè.

E ti mettono anche le foto attuali dell’immobile dentro e fuori: sono onesti, va detto. Fuori, pare la Casa Dimenticata da Dio. Periferia squallida e livida, muri un po’ ammuffiti, cielo plumbero tipo Katrina in avvicinamento, giardinetto minuscolo con erbacce alte un metro e probabili metropoli di roditori assassini e di bisce velenose e incazzate, terrazze anguste, con piastrelle che erano già fuori moda nei ‘40 e disabitate da secoli con macchie di umido, foglie secche e sporcizia varia. Dentro, locali semivuoti, freddi e tristi, bui e angosciosi, al massimo un divanetto rosso scuro orrido schiacciato sulla parete e, davanti, due mobiletti che non toccheresti nemmeno con uno stecco; in generale pare una ex dépendance di manicomio con un corridoio in cui non sfigurerebbero le gemelline di Shining.

Un po’ come se io mi mettessi in vendita e per foto ci mettessi quelle di Paul Newman al mare in costume, sulla tavola da surf o al Casinò o quelle di Robert Redford in giacca e cravatta in un ristorante lussuoso a sorseggiare un brandy con la Bugatti parcheggiata fuori. 
Poi però preciso: le foto non sono le mie, è solo un progetto di come potrei diventare nel giro di qualche decennio se perdessi 40 chili, facessi palestra per 26 anni domeniche incluse e se mi modificassero pesantemente il 
Dna (magari con un vaccino a mRna...). 
E dopo pubblico le mie foto attuali: una via di mezzo fra un disagiato ex brigatista adesso anarcoide e antistato complottista novax e un homeless incattivito col mondo, barba di mezzo metro in cui hanno nidificato diverse specie di uccelli e di aracnidi, unghie sui 10 cm e con orlo nero d’ordinanza, pancia tipo globo terrestre, peli superflui ovunque, denti uno sì (giallo) e due no, capelli pochi e unti come le patatine fritte col doppio d’olio, maglia stracciata e macchiata in più punti con al centro raffigurata una mantide religiosa subito dopo un amplesso e con il muso ancora sporco di sangue e resti vari, orridi e troppo corti calzoni della tuta grigi tristezza rabberciati in due punti e di tre misure più larghi, smalto alle unghie dei piedi e pure sbrecciato, calzini bucatissimi bianco sporco e cortissimi e ciabatte della nonna con sopra il disegno di un panda rosa.

Poi metto il prezzo. 
E se mi chiedono: Uhm, ma è trattabile? Rispondo: fottiti!

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martedì 4 gennaio 2022

Nuovo record personale





E’ chiaro, non ho vissuto in tempo di guerre né sono stato al fronte (del resto, avrei disertato, a meno che non fosse stata una guerra di pura difesa da un invasore). Non ho gravi malattie (per ora -e vi assicuro che le mie mani sono entrambe sulla tastiera) né ho mai passato una notte senza un tetto sulla testa (se non per scelta).
Fatta questa premessa, doverosa per non offendere una buona metà del mondo, queste feste natalizie si possono definire le peggiori della mia vita. Fuori classifica ci sono quelle dell’anno in cui è morto mio padre, ma morì a inizio dicembre dopo 11 mesi di via crucis, e poi questo si chiama vincere facile.
La cosa brutta è che so di essere in grado di fare molto meglio: cioè, peggio. 

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mercoledì 29 dicembre 2021

Guida all’uso delle mascherine

Che cavolo, le cose basterebbe spiegarle, no? ——-Le FFP2 si indossano intanto due per volta, una sopra all’altra (ecco perché si chiamano così): si spiega la loro maggior efficacia. Inoltre le rosse sono più efficaci delle bianche: tengono lontani i fascisti e i virus non daltonici. Se hanno la valvola devono essere indossate 3 minuti circa prima del loro effettivo utilizzo: la valvola deve scaldarsi, come nelle vecchie radio. Quelle rosa stimolano i pettegolezzi, se siete uomini: da evitare. I pettegolezzi portano a maggiori fuoriuscite di droplet. Quelle gialle vi fanno sembrare già malati, quelle viola portano sfiga se andate a teatro, quelle verdi fluo vi rendono facili bersagli notturni per i cecchini novax insonni. La scienza ha una spiegazione per tutto. Le FFP3 sono meglio delle FFP2. Le FFP4 sono ancora meglio. Allo studio una FFP112Abarth, per i tipi ipocondriaci e dalla guida sportiva. Le mascherine chirurgiche solo se siete chirurghi o se siete aspiranti suicidi o se vi fidate degli altri (scusate la ripetizione). Le mascherine di comunità son buone per spannare il vetro dell’auto. Le maschere di Zorro a Carnevale. Sciarpe e foulard solo se siete tipi stilosi o se siete lombardi nell’inverno 2020. 


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martedì 21 dicembre 2021

Mi fate tristezza

Mi fate tristezza.

Voi, che pensate di essere superiori a una donna attratta da una donna.
Voi, che pensate di essere superiori a una persona che ha la pelle di un altro colore.
Voi, che stimate avanzi di galera e uomini spregevoli.
Voi, che vi vendete per due lire.
Voi, che sporcate e inquinate, distruggete e sfregiate, non pagate le tasse, imbrogliate il prossimo, pensate solo a voi stessi.
Voi, che ve ne fregate se milioni di persone non hanno un tetto e non hanno un piatto davanti al viso all’ora di pranzo.
Voi, che pontificate su tutto ma non sapete nulla, siete l’essenza dell’ignoranza più arrogante e abominevole.
Voi, che non avete studiato e non avete capito mai nulla.
Voi, che vi credete immortali e invece schiatterete come tutti e lascerete qui tutti i vostri denari.
Voi, che mussolini ha fatto anche cose buone e il vaccino ci uccide.
Voi, che avete occhi stupidi e miopi, cuore stretto e avido, fronti inutilmente spaziose, cervelli affaticati.
Voi che siete sporchi dentro e fuori, e avete pensieri sporchi, e parlate male e pensate male.

Un tempo mi facevate solo schifo.
Adesso schifo e tristezza.

Sto in questo mondo solo perchè non vi sono alternative e so che non ve ne sarebbero comunque altri, né veri né inventati.

Sto qui per inerzia, nonostante lo schifo e la tristezza.

Mi piaceva dirvelo, quanto mi fate schifo e tristezza: tutto qui. 

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mercoledì 15 dicembre 2021

Il fine giustifica i mezzucci?


Anche se molti politici e molti media ci stanno facendo credere che dopo sei mesi e un giorno o addirittura, come ho sentito stamane, dopo tre mesi la protezione offerta dal virus cala in maniera drammatica, questo è falso.

È ovvio che forzano le cose per cercare di convincere le persone a fare il prima possibile la terza dose e per cercare anche di convincere a fare la terza dose quelli che inspiegabilmente dopo due non ne vorrebbero fare più, quindi il fine con cui distorcono queste informazioni tutto sommato è nobile, però resta sempre un modo di presentare le informazioni assolutamente distorto, perché, ribadito che il vaccino è importantissimo e che dobbiamo tutti fare la terza dose, o le prime due chi non le ha ancora fatte, è comunque assodato che la protezione offerta dal vaccino (e si parla di protezione dall'infezione, non dalla Ti o dalla morte) comincia a calare lentamente dopo il terzo mese fino ad arrivare intorno al 47% intorno al sesto dal 75 a cui era, e di certo non crolla dopo sei mesi e un giorno...
Inoltre non si rimarca mai troppo il fatto che a calare è appunto la protezione contro l'infezione, non quella contro le conseguenze gravi della stessa, e cioè ricovero, malattia grave, terapia intensiva o morte: questa infatti resta sempre molto alta, anche dopo sei mesi, soprattutto parlando degli under 80, quindi il fine con cui distorcono le informazioni può anche essere nobile rima rimane sempre una distorsione delle informazioni.

Occorre fare tutti la terza dose senza aspettare troppo, ma occorre anche rendersi conto che certi toni allarmistici sono assolutamente fuori luogo... del resto il governo attuale non può certo essere definito un buon governo, figurarsi se addirittura il migliore.

Anche questa fretta di vaccinare i bambini è al momento abbastanza ingiustificata... occorre Infatti prima attendere i risultati di trial più significativi, quelli attuali riguardano troppi pochi bambini.. quando vi saranno questi risultati e avremo anche visto come sono andate le cose in quei Paesi come Israele e Stati Uniti in cui si stanno vacvinando  bambini in gran numero, allora potremo trarre  conclusioni meno affrettate e più ragionevoli. 

Però l''impressione è quella che si voglia spingere sulla vaccinazione dei bambini per cercare di aumentare la copertura vaccinale globale e coprire così le mancanze di quei 7 milioni di adulti che, inspiegabilmente, non si sono vaccinati e che il governo non è riuscito, perlomeno in parte, a convincere, per evidente incapacità.

Infine ricordo che una buona protezione è offerta anche dalla condotta virtuosa del cittadino... se Infatti ciascuno di noi indossa la mascherina ffp2 in tutte le occasioni in cui ha contatti con altri, cura scrupolosamente l'igiene delle mani, cerca di convincere chi ha idee sbagliate sul vaccino e mantiene la distanza fisica di cautela, tutto questo aggiunto alla notevole protezione del vaccino crea uno schermo che comunque è in grado di rassicurarci abbastanza...
... al di là del fatto che la vita è sempre appesa a un filo per tutti e che per quanto noi possiamo stare attenti il virus può fregarci sempre, anche in quei pochi secondi o pochi minuti in cui molliamo la presa in 24 ore di attenzione. 

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Qualche distinguo

Lo so, qualcuno mi rimprovera perché spesso affermo o sottintendo l'equivalenza novacs=idiota/irresponsabile etc.
In effetti, di solito, su altri temi sono molto meno tranchant (ma quando mai?).
Volevo fare un po' di chiarezza stile treccani dei poveri.
--
---Non vaccinato: chi non è vaccinato sulla base di ragioni mediche certificate, patologie riconosciute che sconsigliano la vaccinazione (guardate che sono pochissime), per via dell'età (under 12* o fra poco under 5), etc.  (* ma sui bambini sospendo il giudizio: per me è presto per trarre le solite ragionevoli conclusioni che i novax comunque non traggono mai ehehehe).
---Novax esecrabile ma in parte perdonabile: chi non si vaccina perché ha una fifa blu di categoria deluxe e per colpa non del tutto sua (ignoranza, istruzione scarsa, compagnie pessime, contesti sociali disagiati, governo incapace, rete4)
---Novax non scusabile, detto anche Chip o MorireteTuttiVoiPecoroni: chi non si vaccina pur avendo accesso a tutte le informazioni base perché crede, con tutta l'anima e i (pochi) neuroni immatricolati, a teorie idiote, complotti da minorato, panzane da ridere. E fa disinformazione, cita fonti inquinate, disconosce i dati ufficiali, sputa sulla scienza, ciancia di dittatura, offende i malati e i feriti, nega l'EVIDENZA.
Scusate se per questi ultimi uso termini non proprio garbati.

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Un regalo per Natale

Un regalo per Natale? Dato quel che ha significato e sta significando per tutti, dalle morti, ai ricoveri con la paura di non avere più ossigeno, i saturimetri, i tamponi, le quarantene, la distanza, le mascherine, il lavaggio scrupoloso della mani, le dosi di vaccino, la perdita del lavoro, la riduzione dei rapporti interpersonali e delle occasioni sociali, le follie individuali e collettive, direi una bella boccia di vetro sigillata piena di liquido con dentro, a sguazzare piuttosto incarognito, un bell’esemplare di SarsCov2... avete presente, vero?,  quella palla scura con quei minacciosi spuntoni rossi che paiono soffici e dolci e invece significano guai perché aprono la porta delle nostre cellule?
Lo vedrei bene sul caminetto.
Un bel faccia a faccia con questo immondo bestione che noi stessi abbiamo scatenato e che è solo l’avanguardia di altri, probabilmente peggiori, agenti di sofferenza e di morte che stanno scaldando i motori. 

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Povera stella


ll vaccino funziona 9 e mezzo e tu speravi 10?
Povera stella.
Funziona 8?
Funziona 7?
Ok.
Non farlo funziona merd@.
Valuta tu cosa è meglio...

Il vaccino non mi salva dall’infezione, cosa lo faccio a fare?
Per non crepare, bischero!

Ci vogliono 2 dosi? 
3 dosi?
15 dosi?
Una all’anno?
Ok.
E allora?
Quanti analgesici prendi in un anno?
Hai mai letto i rischi che corri (non piccoli)?
Quanti antinfiammatori? Quanti antipiretici?
E gli antibiotici che dai a tuo figlio?
E le... sniffate?
Smetti di fare il cretinetti, su.
Non ti va di fare più dosi.
Non farle, ok.
Concretizza le tue idee da paleolitico ritardato.
Traduci in fatti definitivi l’inadeguatezza dei tuoi neuroni.
Ma smetti di scassare le palle, almeno.

Se mia madre (impiegata d’ufficio poi casalinga) si mette a parlare di carburatori dopo due secondi io la pianto dove sta.
La stessa cosa se un idraulico, un portuale o un ferramenta si mettono a discutere di virologia e pretendono di dialogare in tv con gli scienziati su questioni mediche.

Ofelè fà el to mestè.
E: cazzaro taci e a cuccia. 

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lunedì 6 dicembre 2021

Tizio gnocco

Oddio, mi hanno beccato, e adesso che faccio?
———-
Mail arrivata nella mia casella di posta qualche giorno fa. Non sto scherzando.
(Fra parentesi quadre [ ]quel che gli ho risposto -sì, lo so, non si dovrebbe rispondere, ma è troppo divertente)
——

Salve! Purtroppo, ho una cattiva notizia per te. [Urca. Sono per caso bigamo inconsapevole?]
Qualche mese fa sono riuscito ad accedere ai dispositivi che usi per navigare in rete. Successivamente mi sono dato da fare per seguire le tue attività su Internet. Ecco la sequenza degli eventi: In passato ho acquistato dagli hacker l’accesso a numerosi account e-mail (oggigiorno è un’operazione semplicissima che si svolge tranquillamente online). 
[Altrimenti come, se non online?]

Ovviamente sono entrato in uno dei tuoi account (maur*****************@*******.it) senza nessuna fatica. Una settimana dopo sono riuscito a installare un Trojan nei sistemi operativi dei dispositivi che usi per l’accesso e-mail. In effetti è stato davvero semplice (perché cliccavi sui link delle e-mail in arrivo). [Sì, come no, sono scemo infatti]

Tutte le cose eccezionali sono sorprendentemente semplici. (>_<) Il mio software mi consente di accedere a tutti i controller, come la videocamera, il microfono e la tastiera, dei tuoi dispositivi.[Quindi in questo momento mi stai guardando metre ti sto mandando affanculo o ti godi il video in differita stasera prima di coricarti?]

Sono riuscito a scaricare sui miei server tutti i tuoi dati personali, oltre alla cronologia di navigazione e alle tue foto. Posso accedere ai tuoi messenger, alle e-mail, alle social network, all’elenco dei contatti e perfino alla cronologia della chat. [accedi per caso anche al mio frigo? Spero di no, è piuttosto vuoto e ci sono soprattutto birre]

Il mio virus aggiorna costantemente le firme (poiché è basato su driver), e pertanto è invisibile al tuo antivirus. [certo, credici]

A questo punto dovresti aver già capito il motivo per cui ho agito indisturbato fino a questo momento... [mi sono fatto un’idea]
Raccogliendo le tue informazioni ho scoperto che sei un grande appassionato di siti per adulti. [Ops, come si diffondono le notizie eh...]

Ti piace davvero guardare i siti porno e i video sporchi per darti alla pazza gioia. [cavolo, mi ha beccato! Io vivo sui siti hard e, per dire... ormai son quasi cieco]

Ho registrato numerose scene perverse e montato [io non avrei scelto questo termine, amico] alcuni filmati in cui raggiungi l’orgasmo mentre ti masturbi appassionatamente. [Ma dai! E dimmi, son venuto bene? Si vede quanto ce l’ho bello grosso?]

Nel caso avessi ancora dei dubbi che faccio sul serio, ci vogliono solo un paio di clic del mouse per condividere i video con i tuoi amici, parenti e perfino colleghi. [Non lusingarmi, dai]

Per me non è un problema neanche rendere questi video di dominio pubblico. [Insomma, finisco dritto sui tg nazionali, eh? Sai che faccia che farà, Giorgino?]

Sono fermamente convinto che tu non voglia assolutamente che si verifichi una situazione simile, essendo consapevole di quanto sono particolari i video che adori guardare [su questo hai ragione, se non sono bizzarri e sozzi io non li guardo] , sai benissimo che con tutta quella roba potresti cacciarti nei guai. [Cesano Boscone, arrivo!....]

Risolviamola in questo modo: Devi semplicemente accreditare 1550€ sul mio conto (l’equivalente in bitcoin in base al tasso di cambio al momento del trasferimento), e a transazione conclusa provvederò immediatamente ad eliminare tutto quel materiale perverso. [So che lo farai, mi fido, perché so che non sei un gran figlio di putt***. Sei solo un idiota, uno spione e un ricattatore di merda, ma per il resto sei ok] [ehi, vuoi dire che me la cavo solo con un millino e mezzo? Conveniente!]

Dopodiché, faremo finta di non esserci mai conosciuti prima. [Ehi, hai visto i miei video sporchi e non ti sei innamorato? Davvero strano. Sarai mica etero, sotto sotto?]

Inoltre, ti garantisco che verrà rimosso tutto il software dannoso dai tuoi dispositivi. [Grazie, deisderavo tanto tu lo dicessi per primo, mi scocciava chiedere]

 Stai tranquillo, mantengo sempre le mie promesse. [Sei un vero gentleman del caxxo, eh]

Mi sembra un accordo decisamente equo e a basso prezzo, dato e considerato che ho investito tempo e risorse per passare al setaccio il tuo profilo e il tuo traffico così a lungo. [hai ragione, penso che arrotonderò a 2000. Di più no, perché son sicuro di averti regalato qualche emozione, col mio coso al vento]

Se non sai come acquistare e inviare bitcoin [quanto sei premuroso], puoi risolvere il problema cercando tutte le informazioni utili online. Sotto c’è un mio portafoglio bitcoin: 1NJUn7mJ138WnyGYjxzWdC4zQgJsrdsDed Hai solo 48 ore (2 giorni per la precisione) [dio se sei preciso tu] di tempo a partire da quando aprirai questa e-mail 

Ecco l’elenco delle cose che non dovresti tentare di fare:
 *Non cercare di rispondere alla mia e-mail (l’e-mail nella tua casella di posta in arrivo è stata creata da me insieme all’indirizzo del mittente). [ops]
*Non cercare di chiamare la polizia o qualsiasi altro servizio di sicurezza [sei matto? Con tutti quei video di me che mi sollazzo secondo te chiamo la pula?]
Inoltre, non pensarci nemmeno a parlarne con qualche tuo amico. Una volta che lo avrò scoperto (e stai pur certo che lo farò tranquillamente dato che ho il controllo completo su tutti i tuoi sistemi) – il tuo video diventerà subito di dominio pubblico. [Non lo dico a nessuno, lo giuro sulla testa di quella buona donna di tua madre, pubblico solo la tua lettera su Facebook, ma tanto non mi legge mai nessuno, un mio post arriva di rado a 3 mi piace, stai tranquillo, e poi i novax e i fan di Microbo, Ganassa, Papi e MadreCattolicaFascista non sanno leggere, spesso]

*Non cercare di rintracciarmi – è del tutto inutile. Tutte le transazioni in criptovaluta restano sempre anonime. [Ma chi ti cerca fratè, magna tranquillo]

*Non cercare neanche di reinstallare il sistema operativo sui tuoi dispositivi oppure di sbarazzartene. È inutile, perché tutti i video sono già salvati su server remoti. [e certo, lo so che lavori bene]

 Ecco una lista di cose di cui non devi preoccuparti: 
*Che io non riceva il denaro trasferito sul mio conto. - Non temere, posso comunque rintracciarlo a transazione completata, perché monitoro tutte le tue attività (il mio trojan include l’opzione controllo remoto, proprio come TeamViewer). [sei un genio]
*Che io renda i tuoi video disponibili a tutti dopo che il trasferimento di denaro sarà concluso. - Credimi, per me non ha senso continuare a complicarti la vita. Se davvero lo avessi voluto, sarebbe successo molto tempo fa! Si svolgerà tutto all’insegna della lealtà! Prima che me ne dimentichi...in futuro cerca di non cacciarti più in questo genere di situazioni! Un consiglio – cambia regolarmente le password dei tuoi account.
[Grazie per i consigli, ma sono superdotato, ninfomane, affetto da sexual addiction e pornomania... non potrò seguire i tuoi amichevoli consigli]

[Scusami, coso.... avrei una richiesta. Mesi fa ho beccato un sito porno pazzesco, in cui c’erano video hot con milfone da paura e babysitter in calore, e un altro in cui alcuni ometti si divertivano (a posteriori) con donne dotate di manici non convenzionali ... davvero eccezionali, come siti, ma ho perso l’indirizzo, forse per il troppo entusiasmo... Tu che hai tutta la mia cronologia, potresti rimandarmeli? Grazie!]

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mercoledì 1 dicembre 2021

Strani incontri



Dunque, situazione attuale.

Dopo la cortese e fine dicitrice novax di ieri, il cui stile aulico e garbato avrebbe sfigurato in un lurido porcile, e che mi ha definito in tutti i modi che si possono definire normali se sei uno scaricatore di porto cresciuto in mezzo a una foresta e allevato da scimpanzé schizofrenici, oggi sono stato accusato da uno che dice di conoscere la medicina di scrivere testi lunghi solo grazie al copia e incolla (non ha però saputo dimostrare la cosa, ma non è il suo peggior problema, a leggere quel che scrive di vaccini) e di non essere affidabile, quando si parla di temi “scientifici” dato che sono “di parte”: forse intendeva che sono dalla parte della scienza e non dei cialtroni zozzoni del Telegram, chissà.
Infine, in serata, ho saputo che solo “noi” (io e qualche mio amico avvinazzato come me, presumo) osiamo considerare al mondo Diego come il miglior giocatore di calcio di ogni epoca, diciamo assieme a Edson Arantes do Nascimento. Perché, e qui ipotizzo, per tutti gli altri diversi da noi il migliore sarà senza dubbio qualcun altro, preferibilmente ex juventino, tipo, che so, il talentuoso Del Piero o il notevolissimo Platini. O magari l’affabile portoghese adesso in Manchester, che senza dubbio sa il fatto suo, eccome.
Mancano 44 minuti alla mezzanotte: dai che spazio per un omofobo fascista c’è ancora. Io sono qui. Da quando ho fatto due dosi dormo 34-35 minuti ogni due notti (non consecutivi), sempre recitando come in trance l’intero canto sesto dell’Inferno di Dante e con la stessa maestria dell’aretino gran comico e fine traditore della Costituzione per amore del celebre oratore filosaudita;  ho la pressione uguale a quella dei pneumatici posteriori della mia auto, la pelle violacea con striature panna e bordeaux e pressapoco consumo in Sambuca Molinari quanto la mia vettura in prezioso oro nero. 

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domenica 28 novembre 2021

Vogliono ucciderci

L’analgesico non fa passare il mal di testa.
Voi lo avete sempre creduto, ma era un complotto.
Il mal di testa sarebbe comunque passato da solo, dopo un numero di minuti X. Passa sempre da solo, dopo X minuti.
X si calcola così.
X = (7Y + Pi greco)/8+42  dove Y= la vostra età espressa in anni, 42 è la costante di Jefferson.
Ad esempio io soffrivo molto di mal di testa sui 30 anni.
Ho preso spesso farmaci.
Ho sbagliato.
Se avessi aspettato 7x30+ 3,141592654/8+42 =68,64 minuti sarebbe passato da solo.
Invece mi sfacevo di analgesici. E ci bevevo dietro il Borsci. A volte anche due gotti di Peroni ghiacciata.
E adesso sto per morire a causa loro.
Era un complotto.
Volevano ucciderci.
Siccome tardiamo a morire, adesso ci stanno riprovando coi vaccini.
Tre dosi sono sufficienti per ammazzare il 91,23% dei vaccinati nel giro di 6 mesi, 13 giorni, 2 ore e 18 minuti dal giorno della terza dose (10 giorni in più per chi è obeso). Al restante 8,77 penseranno direttamente con esecuzioni mirate. Infine ricordo che l’area del quadrato è lato per lato, ma solo se il quadrato è consenziente, altrimenti poi sono un discreto mazzettino di cazzettini. 

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giovedì 25 novembre 2021

Al circo di Lilli



Stasera a casa di Lilli non bastavano gli specchi...
Uno spettacolo che Orfei ti spiccia casa.
Il Circo in serata di gala, e tutto gratis!
Una delizia per palati fini, per amanti sfegatati del genere, per cultori del sottobosco politico più paludoso e titillevole.
Ho goduto di questa immensa pochezza preserale ostentata via etere al mondo, assaporandone ogni minima sfumatura, ogni vile dettaglio, dal taglio di capelli sbarazzino da primi film di pieraccioni esibito dal celebre senatore saudita al monte di lauti compensi per speech in inglese di grande spessore ceduti in giro per il mondo in cambio di forzieri pieni d'oro.

Ad officiare lo psichedelico rito una conduttrice non sempre impeccabile ad esser giusti e veri, ma che stasera si è guadagnata un buon due terzi di santità per non averlo sbattuto in strada a pedate all’ennesimo capriccio da sgarbi della scuola primaria, e due giornalisti sospesi fra lo stupore un poco atteso e la gaiezza spensierata e senza freni da spettacolo per bimbi: da un lato il Sommo Direttore, serafico e sardonico, pacato e misurato come una motosega ancora calda appoggiata allo steccato, imperturbabile come una sfinge e ruvido come carta vetrata del dodici, implacabile smerigliatore di infantilismi da menopausa, accusato dei peggiori reati del mondo (ci si meraviglia sia a piede libero, forse ha l’obbligo di firma?), e che le cose peggiori che ha detto su Renzi le ha lette nella mail a Renzi, e l’altro, che un tempo amicchiavo, adesso in forza al giornale padronale vicino ai deliri del renzismo più bieco, ma in questa sede stranamente appuntito contro cotanto pietoso dibattersi in teca dell’agnello fiorentino pronto al sacrificio mediatico.

Un arrampicarsi frenetico e iperattivo lungo le unte pareti di una gabbia trasparente come in preda a convulsioni, col contorno versione deluxe del solito set brilluccicoso di facce, faccine, faccette, ghirigori e ghiribizzi, mossette e sberleffi, frasette a metà, bronci improvvisi e occhiatacce da sotto, sguardi vitrei e somari, giravolte e zigozaghi, saltelli e versetti, divagazioni ciclopiche, fughe mondiali, svicolamenti da guinness, offese e fregnacce, smorfiette e nasi arricciati, occhietti sgranati e sguardi birichini, ripicche e cuoricini, asili mariuccia e musi lunghi, luoghi comuni e triti refrain, inversioni e retromarce, nongiocopiù e gnegné, scivolate riprese al volo prima dello schianto solo rimandato di poco, domande bellamente aggirate, vilipese e ignorate e cambi epocali di argomento (dai soldi del regime arabo ai vaccini, ottima parata in calcio d’angolo di Lilli), esaltazione dell’epoca d’oro renziana “vedi dati Istat” che tutti rimpiangiamo, strilli da verginella per il conto corrente prima esibito urbi et orbi e adesso orrendamente violato da toghe lercie e cattive, lezioni di etica stile Erode insegnante di sostegno, facciate sul muro specialità della casa, figure di cacca more solito, gran vittimismo apocalittico orwelliano (vi entreranno nei conti correnti), citazioni colte a vantare sapienza (Croce, che lei Lilli conoscerà meglio di me), accuse ai magistrati stile delinquentello di arcore (hackeraggio di stato), boria e arroganza a secchiate, pagliacceria assortita di finissimo pregio, sapiente mélange di svenevolezze e frecciatine, analisi puntuale della lorda fedina penale del noto malavitoso internazionale Travaglio, pissipissi baubau sulle indagini sue e dei familiari, elenco dei megamiliardi spillati al Fatto con decine di querele meritevoli di un Freud redivivio, mail rondoline con ipotesi “di scuola” inoltrate chissà perché ad amici di infanzia nonché fidati collaboratori (passi Carrai, e lui ha passato la mail), guanciotte cicciottelle e nervose (per il poco appeal sulle 25-44enni?), mood da bullo e piglio da Fonzie, e mancavano il giubbotto nero e le mai troppo rimpiante slide...: sciock bicousss.

Grazie, grazie agli Dei per avermi regalato questi interminabili e succosi minuti di puro ed estatico godimento mentre l’Italia del pallone, sull’altro canale, marchiata a fuoco sulla fronte come vitello pronto al macello dal suo augurio finale di noto portafortuna (forza Italia!), buttava alle ortiche o quasi con gli svizzeri il prossimo Mondiale, ma, alla fine, senza colpa,  stante il marchio di sfiga impresso in diretta dal talentuoso conferenziere.



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mercoledì 24 novembre 2021

Libertà




Non libero è chi non ha una casa.
Chi non ha un lavoro e non sa come mangiare.
Chi deve lavorare e spaccarsi la schiena per riempire il piatto e poco più.
Chi non riesce a sfamare suo figlio.
Chi è costretto a dormire in un cartone all’aperto.
Chi non sa dove farsi la doccia.
Non libero è chi non può fare tutto quello che gli altri possono fare e solo perché è immigrato da un altro Paese di questo mondo, o solo perché la sua pelle ha un colore diverso dal bianco o solo perché preferisce fare sesso con persone del suo sesso.
Non libero è chi prende 800 euro di pensione e deve pagare un affitto di 500.Non libero è l’orfano che marcisce nell’orfanotrofio e il disabile che nessuno aiuta e assiste.
Non libero è chi è malato terminale da anni e non può farsi staccare la spina.
Chi ha la possibilità di vaccinarsi contro un virus indisioso che ha fatto milioni di morti e milioni di malati (alcuni con ricadute pesanti e a lungo) non è privo di libertà. Ha una possibilità. Per sé e per i suoi simili.
E se non la coglie è perché non difetta di libertà, ma di neuroni.
Proprio quella mancanza che lo porta a parlare di parole di cui non conosce il significato, come LIBERTA’.

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