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sabato 7 febbraio 2015

Mattarella, primo inciampo

Il discorso di Mattarella e' stato essenziale e lodevole, 8. Gli applausi che lo hanno interrotto eccessivi e in buona parte bugiardi, 3. Ma Mattarella non ha toccato alcuni temi ed e' stato troppo classico, democristiano, commpassato: -1. L'aver invitato alla cerimonia un frodatore fiscale attualmente detenuto e che in passato ha versato veleno su istituzioni e magistratura e' stato un errore inaccettabile, per quanto mi riguarda: 0. Uno schiaffo agli onesti, a quelli che non solo non evadono (e se evadono per errore vengono massacrati da un Fisco debole coi forte e forte coi deboli), ma non mettono nemmeno su una colossale e continuata frode fiscale. Non me ne frega nulla dell'etichetta, dell'opportunita' e della strampalata teoria che da anni cercano di farci ingoiare (ultima la Carfagna, sic) e secondo la quale se un delinquente e' votato deve partecipare al governo della cosa pubblica o addirittura riscrivere la Carta: sono tutte vaccate. Se un delinquente bugiardo e implicato in svariate altre inchieste e processi e che ha pure beneficiato di diverse leggine fatte su misura viene votato anche da 100 milioni di persone, resta quel che e' e non dovrebbe poter mettere mano alla cosa pubblica. Dispiace che il presidente abbia iniziato con questa incomprensibile ed evidentissima macchia. Una cosa del genere, negli USA, sarebbe stata giudicata mostruosa, e difatti e' mostruosa: solo in Italia, con la serva stampa di merda che abbiamo, e' passata quasi sotto silenzio. Ora lo aspettiamo al varco con le consuete leggi ad personam e anticostituzionali che da decenni i governi impongono ai Parlamenti e poi presentano alla firma sul Colle come fosse una formalita'.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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