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mercoledì 4 luglio 2018

Di sana e robusta Costituzione

Guardando la tessera ANPI il pensiero va subito alla Costituzione della Repubblica Italiana, una cosa davvero bella...

Certo, perfettibile come tutte le cose umane, ma veramente di poco e con saggia delicatezza, con acume, con misura e maestria, con tocchi lievi ed appropriati, e sempre con grande capacità interpretative per restare dentro la logica che ha ispirato Coloro che l'hanno scritta e, nel caso, adeguare qualche termine o qualche enunciato al passare dei tempi. La Carta richiede poi non solo le giuste idee ma anche una lingua all'altezza dei nobili concetti che incarna: gli articoli richiedono periodi brevi e piani, parole appropriate e ben pesate: la forma, nella Costituzione, è essa stessa sostanza.

Per intenderci, non si sente assolutamente il bisogno di interventi di riforma sconsiderati, scomposti, violenti, illogici, potenzialmente anti-democratici e partoriti con poca cura e nessun lavoro di cesello da individui che non hanno nemmeno lontanamente le giuste competenze per occuparsi di questi temi, come quello che per fortuna il popolo italiano ha di recente rispedito al mittente. Come sottolineato prima, non si trattava solo di un disegno di riforma tecnicamente infondato, a tratti insensato e gravido di conseguenze problematiche, ma anche di una riscrittura assolutamente scadente e non all'altezza, verbosa, opaca, intricata, sciatta, prolissa, laddove idee nobili e universali da un lato e periodare chiaro, lineare, preciso e armonico dall'altro devono sempre andare di pari passo in questo documento fondativo del nostro essere società civile.

Spiace che negli ultimi anni la Costituzione sia stata disattesa proprio da coloro i quali dovrebbero esserne gli affidabili custodi a nome nostro, e quando dico questo mi riferisco sia a chi non ha posto in essere tutte le politiche necessarie al fine di dare piena attuazione ad alcuni articoli che ancora oggi sono lettera morta o comunque in gran parte disattesi, sia alle cariche istituzionali e ai rappresentanti del popolo sovrano che a volte l'hanno interpretata in maniera troppo estensiva, per adattarla alle discutibili esigenze del momento, tradendone clamorosamente lo spirito, violandola se non nella forma certamente nella sostanza.

Mi auguro che i partiti e le formazioni politiche attualmente al governo abbiano a cuore questa meravigliosa Carta, a differenza di quello che hanno fatto molti dei precedenti governi; rivolgo il mio auspicio sia alla Lega, un tempo "Nord", che in passato ha invece avallato parecchie decisioni che l'hanno tradita clamorosamente, sia al Movimento 5 Stelle, che non ha invece colpe pregresse, che della difesa della Costituzione e dei suoi irrinunciabili principi e valori ha sempre fatto una delle sue più splendide bandiere e che ora, che è chiamato da poche settimane alla prova dei fatti su base nazionale, dovrà dimostrare a tutti di essere in grado con azioni concrete di mantenere questa bellissima promessa, nonostante siano sempre forti, purtroppo, le spinte a snaturarne la natura per i più biechi fini.

Perché la Carta è il perimetro fondativo del nostro vivere Insieme, e ciascuno di noi deve averla a cuore, indipendentemente dalle idee politiche alle quali si sente più affine. Essere antifascisti oggi è implicito nell'essere democratici, liberali e laici; non è un'opinione o una scelta di campo, è un modo di essere, l'unico che può avere pieno titolo ad esistere in questo nostro disastrato ma amato Paese.

Il fascismo non è un'opinione, è un crimine, dal punto di vista umano prima ancora che dal punto di vista della legge. La Costituzione nasce proprio per renderne impossibile il ritorno ed ogni singola parola in essa custodita ne è recisa negazione.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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