Vinciamo così spesso che stamane mi è scattata la vena a quattro colori.
Ché poi noi, come diceva qualcuno un po' più famoso di me, la vittoria l'abbiamo già ottenuta quando abbiamo scelto da che parte stare.
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Maglia unica, anche perché è nata in circostanze uniche, come sappiamo, dall'unione di due maglie altrettanto carine... e anche il nome, ricordiamocelo, è nato per sorteggio... avrebbe potuto essere al 50% Doria-Samp, e ricordiamo anche che, sebbene il nome intero sia Unione Calcio (no cricket) Sampierdarenese Andrea Doria, Sampdoria andrebbe scritto col trattino, Samp-Doria, ma il trattino l'abbiamo eliminato, quello che non abbiamo eliminato è il cuore nel petto che batte forte sotto lo scudo di Genova, che orna proprio al centro quella fascia che ci attraversa tutti e che assomiglia tanto a un abbraccio o a un sorriso e che è persa in un cielo che più blu non si può...
Al di là del nome che ci siamo fatti nel mondo e in Europa con il famoso decennio di successi e di finali a ripetizione, la riconoscono i business men di Wall Street e gli aborigeni d'Australia, gli eschimesi e i berlinesi, gli Indiani e i Nomadi, chi vive a Singapore e chi viene da un altro pianeta.
Unica casacca ad avere quattro colori, siamo gli unici ad averli così belli e siamo generalmente unici nei comportamenti e nelle reazioni, al netto di qualche cretino che comunque essendo sempre la specie umana quella di cui stiamo parlando è ineliminabile... forse non saremo unici al mondo perché il mondo è molto grande, ma di certo siamo abbastanza singolari, e particolari, e sempre noi stessi, con la nostra serena allegria sia a Wembley che sui campi di periferia, con lo scudetto sul petto o nel torneo cadetto.
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