Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione (art.21)

* HOME * CHI SONO * REGOLAMENTO * COSA HO APPENA [RI]LETTO * COSA HO APPENA [RI]VISTO, [RI]ASCOLTATO *
MI PIACE * FB 1 * FB 2 * SCRIVIMI * CONDIVIDO * DEFINIZIONI * FONTI * ALIZEE *


.
Se trovi interessante quel che scrivo non sai cosa ti perdi su Twitter e Facebook.
Se non mi trovi interessante, lo accetto, ma hai un problema! :-)

domenica 16 febbraio 2025

Var fankulo

Questo Var ha funzionato un mese dalla sua introduzione. Poi il portiere di una squadra a righe e due colori smorti si è lamentato ed è finito tutto.
Se il Var non serve per annullare il gol dell’Inter (palla fuori di 6 km sul fondo) e per espellere chi si butta a terra senza essere toccato e provoca così il rosso per fallo di reazione (vedi oggi a Bolzano), allora è solo uno strumento in più in mano a chi decide le partite. Se non serve per chiarire chi simula e chi bara, e per salvare chi non ha sbagliato anche se sembrava che avesse sbagliato, allora è inutile. Siamo al paradosso che un fallo già chiaro in diretta e evidentissimo al primo replay non porta al rigore dopo il check, o viceversa. Le regole sono state scritte appositamente per depotenziarlo e per farne uno strumento in mano a chi vuole decidere i risultati o quanto meno indirizzarli. In pratica è un paravento in più, anche perché in Italia, stante una stampa serva, non si ha paura di sfiorare il ridicolo negando l’evidenza: all’estero dureresti tre secondi poi finiresti nel cesso. In Italia alcune squadre DEVONO vincere per poter avere le entrate e i diritti necessari a tener su il bilancio colmo di debiti. Tutto è corrotto. Guardate il football americano: non ci sono mai errori, al punto che quando ce n’è uno (è successo anni fa) ci sono scuse ufficiali; e non ci sono perché tutto è sottoposto a controllo. E così nel tennis, sport in cui è infatti normale che un arbitro spagnolo diriga uno spagnolo contro un francese. Il calcio italiano è marcio da decenni, economicamente non vale più nulla perché non è credibile, è solo sporchi affari, lo sport è un’altra cosa. La puzza si sente a km di distanza. 

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


Nessun commento: