Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione (art.21)

* HOME * CHI SONO * REGOLAMENTO * COSA HO APPENA [RI]LETTO * COSA HO APPENA [RI]VISTO, [RI]ASCOLTATO *
MI PIACE * FB 1 * FB 2 * SCRIVIMI * CONDIVIDO * DEFINIZIONI * FONTI * ALIZEE *


.
Se trovi interessante quel che scrivo non sai cosa ti perdi su Twitter e Facebook.
Se non mi trovi interessante, lo accetto, ma hai un problema! :-)

venerdì 19 gennaio 2024

Segnatevelo, così mi evitate ulteriori scartavetrate alle gonadi

L’avrò detto centinaia di volte dai ‘70 a oggi, a centinaia di persone, per lo più amici o conoscenti o semplici tifosi; detto e scritto. Mi sarei pure un pochino stufato.

Se non vi è giustizia, se il regolamento vale solo per qualcuno, se si possono truccare i bilanci e farla franca, se ci si possono attribuire anche gli scudetti rubati, se la legge è uguale per tutti ma per qualcuno è più uguale che per altri, se ad alcuni il regolamento si applica alla lettera e ad altri usando il “buon senso”, se si è di continuo vittima non di errori (comprensibilissimi) ma di vere e proprie porcate inspiegabili (quindi in malafede), non ha senso parlare di come si è giocato, degli infortuni, della sfortuna, dei limiti tecnici e tattici della rosa, degli investimenti, delle scelte di mercato, dell’allenatore e delle sue strategie. Non ha senso non perché siano irrilevanti, ma perché senza la premssa il resto non conta nulla. 
Ve lo volete ficc -are in testa?

Non solo sono due temi del tutto separati (e quindi chi per esempio dice: ok l’arbitro ci ha danneggiato in maniera inspiegabile però noi abbiamo giocato male, oppure ok non era rosso però siamo stati ingenui etc. sbaglia grossolanamente) ma sono pure uno propedeutico all’altro: se non vi è correttezza di fondo nella direzione di una gara, se il gioco non è pulito, tutto il resto perde senso.

Se il gioco non è pulito, non è un gioco. E’ uno sporco affare.

Se a un tavolo da poker uno o due giocatori barano, non conta quanto io sia lucido, abile, fortunato; non ha senso rammaricarmi per gli errori che ho fatto, non ha proprio senso. Prima viene la correttezza: le regole devono essere chiare e valide per tutti. Poi il resto. Senza il primo punto, parlare del secondo è da stupidi.

Adesso ricominciate, eh. 


autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


Nessun commento: