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martedì 27 luglio 2010

Tutte le volte che sento parlare un politico mi viene un eczema al cervello

Tutte le volte che sento parlare un politico mi viene un eczema al cervello. Più è importante il tema di cui parlano più sparano cazzate immani, quali potrei sentire al baretto del mio paese da uno sbronzo a scelta: la differenza è che questi qui sono pagati con secchiate del nostro denaro per vomitare assurdità e sono in grado di condizionare la nostra vita proponendo leggi figlie della loro insipienza o della loro malafede. Si tratta, perlopiù, di persone che se non fossero dove sono (e dove in genere non sono arrivate per elezione ma per nomina) sarebbero a vagabondare in qualche parco o a sbattersi per cercare lavoro in un call-center a 700 euro al mese come uno di quei giovani bistrattati che con le loro politiche affossano sempre di più. Se ti va bene, sono solo incapaci e incompetenti, semi-analfabeti e fanfaroni; se ti va male, sono pure delinquenti, magari con già un bel CV di rinvii a giudizio, processi, prescrizioni e condanne alle spalle: cosa preferire fra un deficiente senza guai giudiziari (l'assenza di reati potrebbe anche essere l'ennesima prova del grado di deficienza, dopotutto...) e un mediamente competente che si fa gli interessi suoi con la cosa pubblica? Sto generalizzando? Certo, altrimenti per quale motivo avrei aperto un blog più di venti mesi fa? Ma le eventuali eccezioni (politico onesto, competente, capace) non inficiano il mio ragionamento, appunto perchè tali.

Perchè questa premessa da blogger anticasta noglobal e anarcocomunista? Pensavo allo stalking, dopo aver letto un articolo online su quel delinquente che ha cosparso la sua ex compagna di alcool (dopo averla legata al letto) e le ha dato fuoco. Era già stato denunciato dalle medesima per stalking e lesioni. Non passa giorno che non mi capiti di leggere articoli di questo tipo. Quel che voglio dire è che serve a poco riempirsi la bocca dicendo abbiamo previsto il reato di stalking (parlassero italiano...) ecc. quando poi, di fatto, uno ti può perseguitare per anni nonostante le denunce e poi un bel giorno bruciarti viva. Sono tutte cazzate. In questo paese non c'è la volontà di risolvere i problemi, vedi la farsa della violenza negli stadi, e non c'è questa volontà perché se al potere ci sta la banda bassotti (o una banda di incapaci, o tutte e due le cose) non è che puoi aspettarti un giro di vite contro la delinquenza... Secondo voi negli ultimi vent'anni abbiamo avuto governanti capaci e cristallini? Lo stalking a ben vedere è solo un pretesto, in questo post: potrei parlare con toni analoghi di molti altri reati, quale la guida in stato di ebbrezza, il falso in bilancio, le sofisticazioni alimentari, gli stupri, lo sfruttamento del lavoro, ecc. In questo paese non ci sono regole chiare, vengono continuamente modificate quelle esistenti o create di nuove solo per favorire questa o quella persone o questa o quella categoria; i colpevoli non vengono quasi mai presi e se vengono presi raramente hanno quel che si meritano; le carceri sono inferni (fino ad oggi 39 suicidi nel solo 2010, record) e non penitenziari in cui scontare interamente senza sconti e umanamente una giusta pena; i poveri cristi ci marciscono e a volte ci muoiono, i papaveri la sfangano sempre, o perchè sono troppo vecchi quando vengono beccati (non si può incarcerare uno che ha 78 anni, cinguettava giorni fa un noto im-prenditore) o perchè esce subito fresca di stampa una bella leggina ad-personam (ad-farabuttum più che altro).

E gli italioti beoti rincitrulliti dalla tv e, in questa stagione, da ore di sole sulla spiaggia e da ore di coda sui raccordi chiusi come sardine in scatole di latta ipertenologiche ma non ancora in grado di evitare gli incolonnamenti, votano sempre gli stessi malfattori, ridendo felici come bambini idioti quando glielo fai notare: forse perchè, generalizzando ancora un po', sono come questi politici, cioè fanno schifo nella stessa misura e ne hanno gli stessi difetti, oppure perchè pur essendo potenzialmente migliori (non ci vuole granché), ragionano quasi sempre con quella parte anatomica sulla quale solitamente ci sediamo.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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