Ghedini (eh già, proprio l'avv. e parlamentare Ghedini) rispunta fuori d'improvviso, come una di quelle sorprese a molla dalla scatola regalo (dia un preavviso la prossima volta, facendo così ci spaventa) per dirci che "Cesare" non è Berlusconi. E' domenica mattina e la cosa mi ha colto di sorpresa, complici i 40 gradi d'ordinanza di questo periodo ho rischiato l'infarto. La prova sarebbe che l'agenda di Berlusconi non coincide con quanto detto in un'intercettazione (Cesare è a Catania). Bene, prendiamo per buona questa affermazione (non è una prova, è una dichiarazione. Se io dico che non ho rubato il tonno al market lunedì alle 16 perchè a quell'ora ero sotto la doccia, non fornisco una prova ma, per ora, solo una dichiarazione). Ma questo cosa toglierebbe agli ennesimi e gravissimi reati contestati alla cricca, alla casta, insomma a questo grumo di delinquenti che gravitano attorno alle stanze del potere (ho detto "attorno", la domenica mattina mi rende buono)? Non siamo ancora così stupidi da pensare che un manipolo di persone si dia da fare in tutti i modi, probabilmente un filo illegali, per salvare il lodo pateracchio Alfano solo per hobby o per gusto personale, o lo siamo? Lascino stare Cesare (dittatore, sì, ma uomo di ben altro spessore, fra l'altro) e le Idi di Marzo, si indaghi piuttosto su questa ennesima porcata.
In ogni caso anche fosse stato lui il fantomatico Cesare, citato per ben 23 volte nelle intercettazioni, e non magari un suo tirapiedi incaricato di seguire per lui la convulsa vicenda pre-sentenza della Corte sul biscotto Alfano (sto fantasticando, si badi bene), cosa avrebbe rischiato lui, la nostra guida immortale (la "t" mi è scappata)? Nulla.
Perchè nulla sinora lo ha convinto (o ha convinto qualcun altro) dell'opportunità di lasciare (o di fargli lasciare) un incarico di cui fatti, indagini, sentenze provvisorie e definitive, leggi ad personam ecc. lo hanno reso non più degno. Cosa vuoi dunque che possa mai succedere, caro cittadino ancora non instupidito dalle sue tv (ancora ce ne sono?), se anche si venisse a sapere che dopo una tessera della P2 (la numero 1816) il buon Cavaliere c'aveva pure nel cassetto una tesserina della P3? Sono solo quisquilie...
Quel che conta è la legittimazione popolare data dal voto, che monda tutti i peccati e i reati del mondo, e la sua augusta missione, che è quella di salvare l'Italia dal pericolo comunista; il resto sono solo giochetti di toghe rosse e corrotte (ma odio ripetermi) o biechi tentativi di delegittimazione messi in atto da una stampa e da un sistema radiotelevisivo del tutto asserviti ai partiti di sinistra. Foto, nastri, testimonianze, sentenze, leggi anticostituzionali, porcate antidemocratiche, balle e reati vari, suoi e di suoi amici, protetti, collaboratori, dipendenti sono solo cattiverie gratuite di chi lo invidia e invidia la sua ricchezza e vorrebbe rubargli il posto che cento milioni di italiani gli hanno affidato senza incertezze (cento? forse ho arrotondato) e senza minimamente essere influenzati da una tv come detto del tutto ostile a lui e al suo partito.
Caro Premier che sei nei... ehm, a Palazzo Chigi, non cedere mai e continua fiero e sicuro nel tuo cammino di sofferenza, immolandoti ancora di più per questo (ingrato) popolo di teleutenti che ami e che, nonostante tutto, tolto qualche brutto comunista, ti ama. Continua o Silvio a guidarci in questa notte oscura, non ci lasciare da soli quando viene sera e i rossi cattivi girano famelici per le città, sei sceso in campo per noi e noi ti ringraziamo e sempre ti votiamo, amen.
(ps: questa non è satira, è un pezzo serio. La satira, come sapete, sta per andare fuorilegge, Vauro in questi giorni è con un piede sulla porta e una mano a pararsi il culo dall'imminente calcione in arrivo dalla Rai; quanto a Luttazzi è da nove anni al confino, Rossi e Fo sono desaparecidos, Bertolino cancellato, la Dandini appesa a un filo, Fazio sotto tutela, Travaglio nei pressi del plotone che già sbava e ghigna, sicchè capite bene che questa NON è satira.)
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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