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giovedì 4 novembre 2010

Il maglione che piace tanto al PD

Marchionne, il manager col maglione che tanto piace al PD, qualche giorno fa ha reso visita a Fazio (Fabio), a "Che tempo che fa" (faceva un tempo schifoso, almeno quella sera). In studio non volava una mosca. Penso che al pubblico sia stato chiesto di non fischiare, perchè in almeno due occasioni avrebbe fischiato anche un sasso duro d'orecchi. Ho sentito solo un leggero brusio quando ha detto di essere un metalmeccanico, mi ha ricordato tanto Lapo quando disse di essere stato un operaio, anche se Marchionne metalmeccanico lo è stato davvero. Ha detto cose giuste (poche), cose discutibili (parecchie), ignobili assurdità (alcune). Una su tutte: non è vero che la Fiat è ancora in piedi per meriti propri, lo è perchè tutte le volte che, grazie alla capacità leggendaria dei suoi manager, stava per restare in mutande, ha sapientemente agitato lo spauracchio dei licenziamenti di massa ed allora è intervenuto lo Stato e ha versato alla Fiat la solita montagna di denaro, quello stesso Stato che dal 2008 paga gli operai Fiat in cassa integrazione. Noi, coi nostri soldi, abbiamo tenuto in piedi per tutti questi anni la Fiat, Marchionne se ne faccia una ragione. Questi qui si intascano i profitti quando le cose vanno bene e rovesciano su di noi le perdite quando le cose vanno male, poi vengono in tivù a farci la lezione: una faccia che assomiglia ad altre parti anatomiche. E non mi interessa se Marchionne all'epoca non c'era, chi dirige una società risponde del suo passato e soprattutto non ha il diritto di aggiustarselo a suo piacimento. Tralascio poi di commentare i vaneggiamenti del maglione che si è fatto manager su temi quali salari, operai, scioperi, pause ridottedi Pomigliano e diritti dei lavoratori: mi sembrava di sentir parlare un vecchio padrone delle ferriere, un capitalista dell'Ottocento, come se le conquiste sindacali dell'ultimo secolo fossero state solo un sogno. Ho avuto l'impressione di essere finito indietro di un secolo e ho guardato il calendario per tranquillizzarmi. Al di là di quel che ha detto, comunque, Marchionne nel salotto di Fazio è stato affabile come un cobra a digiuno da sei mesi e ha sprizzato simpatia e calore umano come Hannibal Lecter quando si sveglia di cattivo umore. Se dovessimo comprare le auto Fiat per l'immagine che Marchionne ha dato quella sera della Fiat, a Torino venderebbero 30 macchine all'anno. Ma, dopotutto, se dovessimo acquistarle per l'affidabilità e la varietà dei modelli, ne venderebbero la metà.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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