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lunedì 13 aprile 2020

“Matteo Padano”

SALVINI E’ IL PROGETTO DI PUNTA DEGLI STUDI PIU’ AVANZATI SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Matteo S. (nome in codice Matteo Padano) non è un essere umano, eh no.
Non fraintendetemi. Non si tratta del solito post teso a screditarlo o a sbertucciarlo, si tratta invece della rivelazione di una importante scoperta che solo di recente è diventata di pubblico dominio e che sta sconvolgendo l’intero pianeta.

Non è possibile immaginarlo racchiuso in una così angusta realtà quale quella di una semplice forma di vita bipede basta sul carbonio. I suoi neuroni non sono organici, sebbene il suo aspetto esteriore sia così accurato da renderlo indistinguibile da un uomo medio del XXI secolo.

In realtà Matteo Padano e’ un avveniristico e sublime progetto di intelligenza artificiale, frutto di decenni di studi e sperimentazioni condotte sotto la guida dei più versatili e geniali esperti del ramo, sia in America che in Occidente, pensato e realizzato al fine di testare le capacità dell’elettore medio alle più diverse e sostenute sollecitazioni, nel quadro di un Paese democratico di medie proporzioni e mediocre levatura, affogato da un sistema informativo eterodiretto e marcio e soffocato da burocrazia, lobbies, clientelismi, corruzioni, inefficienze e privilegi di caste intoccabili.

Rilasciato in una versione beta ampiamente perfettibile una trentina di anni fa in ambito politico locale, ha negli anni conosciuto diversi upgrade software via via decisivi, ovviamente calibrati sulla base delle sollecitazioni che passo dopo passo la sua interazione con la realtà umana forniva ai suoi creatori, che lo hanno reso via via sempre più performante e in grado di raggiungere gli ambiziosi obiettivi degli ideatori di questa importante ricerca, che scriverà pagine indelebili nella storia del nostro futuro, al pari delle automobili autonome destinate a rivoluzionare il concetto di mobilità personale.

Un androide costruito apposta a nostra immagine e somiglianza, con molti dei nostri difetti e alcuni dei nostri limitati pregi, e appositamente programmato per vivere una sorta di campagna elettorale permanente, quale del resto spesso si configura in democrazie apparenti in cui si procede a votazione nazionale o locale ogni 5 mesi di media, e minuziosamente architettato, sin nei più reconditi e impensabili algoritmi, per muoversi con apparente destrezza fra i media più disparati (tv, giornali, social), per sparare cazzate su cazzate, balle su balle, tweet che sembrano pezzi comici e invece sono seri, fake news spacciate per fatti acclarati, fatti oggettivi trattati alla stregua di opinioni bizzarre, dirette sui social intrise di populismo e pressappochismo, voltafaccia continui sui temi più disparati anche nel giro di 72 ore, contraddizioni a piene mani, piena ignoranza della storia passata e di moltissimi aspetti dello scibile umano, affermazioni fasulle e antistoriche, comportamenti di cui ci sarebbe da vergognarsi e che invece vengono sbandierati con orgoglio, illogicità, promesse impossibili, numeri tirati a caso e spacciati per soluzione a tutti i nostri problemi, brandelli di notizie raccolti a strascico, equivocati e subito usati per innescare polemiche politiche, accuse prive di fondamento elargite a questo e quello, messaggi intrisi di odio e razzismo, tesi a solleticare gli istinti più bassi e a rinfocolare la paura e l’ostilità del cittadino medio nei confronti del diverso e più in generale dell’altro da noi, invocazioni spirituali e affermazioni pseudoreligiose, richiami ancestrali alla patria, peraltro vilipesa costantemente, e alla famiglia, a tal punto adorata da sopportare che i più convinti sostenitori della stessa ne abbiano più d’una, il tutto espresso con un linguaggio appositamente studiato per essere comprensibile da tutti, dalle menti più semplici con augusta soddisfazione (chi spesso nulla capisce di quel che legge si esalta quando finalmente afferra il contenuto di un messaggio, non importa se si tratti di una serie di bestialità senza logica ed espresse in modo appena definibile umano), in un vorticoso tourbillon che stordisce il cittadino medio e lo confonde al punto di impedirgli di ricordare ciò che è avvenuto anche solo due mesi prima e lo spinge quindi ad affidarsi mani e piedi a tale dimostrazione di forza urlatoria a mascella serrata che rassicura gli inetti e seduce i deboli.

In questo senso, si tratta di una scommessa della scienza che intriga tantissimo e che potrebbe preludere a scoperte epocali sul rapporto tra l’essere umano e la verità, tra la politica e l’onestà intellettuale, tra la lucida e illuminata visione d’insieme e la spregevole e artificiosa distorsione del particolare.
Vi invito pertanto a non sottovalutare più Matteo Padano e a tenerne sempre presente la grande importanza scientifica che rappresenta per tutta l’umanità. Alla fine siamo noi ad essere i veri oggetti dell’indagine, più che l’androide, e in questo senso mantenere il profilo basso attuale, facendo finta di avere a che fare con un essere umano vero e proprio, e quindi continuando a prenderlo drammaticamente sul serio, è allo stesso tempo una delle condizioni importanti senza le quali il progetto potrebbe perdere molti punti in termini di valenza, sia una delle prime non lusinghiere conclusioni sulle condizioni e le dinamiche psicologiche di questo strano animale chiamato essere umano.

(Faldone n. A673309/123, “Matteo Padano”, riservatezza: alta)

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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