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mercoledì 29 aprile 2020

Politici seri, esperti e cazzari

IL POLITICO, DI SOLITO, E’ PER RIAPRIRE TUTTO E SUBITO: riaprire, allentare i vincoli è popolare, essere cauti è impopolare, crea malumore. L’esperto, per natura, è cauto: vorrebbe riaprire tutto a rischio zero, quindi tendenzialmente mai, il che, politicamente, non è possibile.
Occorre mediare.
Non va bene il politico piacione, che rischia di mandarci in terapia intensiva con un tubo in gola e poi se succede dà la colpa al caso, ma nemmeno l’esperto inflessibile che ci fa riaprire i negozi quando i commercianti son tutti falliti.
In questo caso, poi, abbiamo un politico (Conte) che a differenza del politico tipo non insegue la popolarità ma sente su di sé la responsabilità delle scelte che fa, qualità non comune.
Anche ammettendo che l’esperto esageri nella sua cautela, occorre NECESSARIAMENTE basare la propria decisione politica sulla base del suo parere: un politico coscienzioso (leggi: non cazzaro) non può fare altro.
Gli idioti possono solo criticare senza fornire ragioni fondate. Ce ne sono LEGIONI.

Detto questo, ricordiamo a chi in queste ore si sta rendendo ridicolo o sta dando del folle a chi ha studiato (Ganassa, MadreCattolicaFascista, Bomba e parte del Pd) che apposta si chiamano esperti e non cazzari: perché sanno quel che dicono.

Un po’ di cifre, prese dal #FattoQuotidiano (Mantovani, Palombi):

1- riaprendo il commercio la previsione [di R0] salirebbe a seconda delle combinazioni – con o senza esclusioni per fasce d’età, con più o meno persone in giro nel tempo libero e per motivi extra-lavorativi – tra 0,92 e 1,17. Sarebbero ricoverate in terapia intensiva fino a 5.303 persone tutte insieme (il picco del 3 aprile fu di 4.068), il totale potrebbe arrivate a 32 mila alla fine dell’anno: si tratta di cifre che il sistema sanitario potrebbe forse reggere, ma che comporterebbero un aumento notevole dei morti.

2- se riaprissero anche bar, ristoranti e alberghi, le terapie intensive dovrebbero accogliere, nel caso peggiore, 85 mila persone, i 7/8 mila posti letto attuali sarebbero saturi dal 31 agosto.

3 - anche la sola riapertura delle scuole, senza edilizia, industria e commercio e col trasporto pubblico a scartamento ridotto, non sarebbe tollerabile: indice all’1,33, 7.657 in terapia intensiva, reparti saturi al 20 ottobre

4- Riaprire tutto, invece, secondo il modello matematico dell’Iss, sarebbe una tragedia: indice di contagio al 2,25 e 151 mila in terapia intensiva, rianimazioni piene già l’8 giugno (scenario A).

Ora voi capite bene che, come dice Travaglio, anche se gli esperti fossero idioti e avessero aggiunto uno 0 in più (Renzi potrebbe pensarlo), avremmo sempre 15.000 persone da ricoverare in 8.000 posti di TI...

Ribadisco: Renzi (che nemmeno sa di stare al governo, quindi di criticare una sua decisione) e gli altri dovrebbero solo tacere. Innanzitutto per salvare la (residua) faccia. E poi per graziare il nostro già provato apparato riproduttivo.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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