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martedì 5 ottobre 2010

Sapete bene come ci si sente quando si viene sottovalutati

Sapete bene come ci si sente quando si viene sottovalutati, a scuola, in casa o sul lavoro. In genere si ha voglia di dimostrare a chi ci sottovaluta che si sta sbagliando e pure di grosso e questo ci spinge a dare di più, per mostrarci più forti di tutto e di tutti e per lasciare con un palmo di naso chi è così ingiusto nei nostri riguardi. E spesso ad essere più ingiusto nel valutarci è proprio chi ci vive accanto e dovrebbe conoscerci meglio: questa è una circostanza paradossale che ci lascia increduli e che aumenta la nostra rabbia e il nostro desiderio di rivalsa. Io non reagisco così: quando mi sottovalutano rido sotto i baffi della scempiaggine di chi commette questo errore e, come reazione, non cerco di essere migliore (come potrei?), ma scrivo un post su come ci si sente quando si viene sottovalutati e in questo post, dopo poche righe, affermo già che io sono diverso dagli altri e tendenzialmente migliore per come reagisco quando vengo sottovalutato.

Il datore di lavoro ti infastidisce per ogni minima sciocchezza, attribuisce a te colpe sue, dimentica quel che fai e come lo fai, sembra non ricordare quanto tu sia importante per lui, ti svaluta. La moglie dà tutto per scontato, non si cura dei tuoi problemi, pensieri e mille inghippi, pur essendo la causa o l'oggetto di almeno tre quarti di questi pensieri. Gli amici si fanno i fatti loro più del solito e gli estranei se li fanno come sempre. I figli sembrano figli di altri e per lo più di idioti. Anche il tempo sembra avercela con te e pure il sole guardarti di traverso. Perdi in casa al 93' per un rigore che non c'e', dopo aver dominato in lungo e in largo quei brocchi che si sono presi i tre punti. Tutto sembra esserti avverso od ostilmente indifferente. In queste condizioni tre minuti del TG1 di Minzolini potrebbero farti decidere per il suicidio (quando sei allegro e spensierato ce ne vogliono almeno quattro).

E' veramente scocciante vedere che chi dovrebbe giudicarti per quel che vali, proprio perchè ti conosce, in realtà non ha capito nulla di te e che chi ti vive accanto ti vede sotto una luce falsa. Il fatto, probabilmente, è che le cose si vedono male, se ci sei troppo vicino...

Io, naturalmente, non sono come voi. Sottovalutare voi può essere un lieve errore, una perdonabile imprecisione o, nel caso di molti di voi, una scelta oculata e fondata, perchè diciamocelo, molti di voi valgono davvero meno di quel che credono. Io, come vedete, non sono ipocrita, non vado dicendo a destra e a manca che l'Italia fa schifo e il mio prossimo pena e poi vengo qui a dirvi che siete geni incompresi: no, vi dico quel che di voi penso davvero ogni giorno quando, ahimè, vi incontro, alle Poste o per la strada. Sottovalutare me invece è davvero un abominio, peggiore di qualunque bestemmia. Appunto perchè io so di essere affidabile, preciso e corretto, e di avere idee davvero giuste, vedere che altri, spesso, non notano questi fattori che così tanto mi differenziano da loro mi rende nervoso e quando sono nervoso io mangio tanto e dopo scrivo post in cui vi definisco con sottile disprezzo ed esalto all'opposto le mie stupende e inavvertite qualità. Ma questo accade di rado, solo nei giorni no: in tutti gli altri sentirmi sottovalutato mi fa sentire a casa, dato che mi capita da una vita. E mi dà il sigillo della mia superiorità.

Non pensate alla mia modestia o alla presunta mancanza di questo finto pregio di cui, secondo voi adesso, lo so, soffrirei: io so che sottovalutarmi è una cosa stupida e ingiusta, ma su di voi, se permettete, la mano sul fuoco non la metto, nemmeno la sinistra.

Voglio dire, basta pensare a come guidate, a come votate, a cosa guardate alla tivù e a come vi comportate allo stadio, in fila, al mare o al supermercato per avere di voi un'idea orripilante. Basta pensare a quel che non leggete, a quel che mangiate e a quel che comprate o, peggio, desiderate, per ridere per lo schifo. O riflettere un attimo su come allevate i vostri figli e su come spendete i vsotri soldi, guadagnati chissà come. Io, nel giudicarvi solo giustamente valutati anzichè sottovalutati, sono stato finanche troppo buono, dopotutto.

Come sia arrivato a parlar male di voi dopo un inizio in cui discettavo con piglio filosofico del fastidio che provoca il superficiale ed errato giudizio altrui sulla nostra psiche è qualcosa che non so spiegare, al pari dell'origine dell'universo e della credulità dei miei (dis)simili in fatto di religione, politica e tv. Ma l'ho fatto, e questo è quanto.

Pensate poi a chi, specie se donna, sul lavoro o in politica anzichè sotto-valutata viene valutata sotto e lungi dal fuggire simili selezioni lavorative le affronta con piglio cercando di giocarsi le carte migliori: e poi dite che, pensando ai selezionatori e alle prescelte, dovrei pensare bene di voi umani?

Mi scuso con quei pochi che dovessi aver offeso: so bene che fra di voi ci sono anche persone meritevoli che non si riconoscono, e a ragione, in quel che ho detto di loro. Ma, dopotutto, non penso di aver offeso molte persone: a pensarci bene, non mi pare di essere mai stato clonato, nei primi 40 anni della mia vita. Ecco una indubbia lacuna della scienza moderna!

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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4 commenti:

fioredicampo ha detto...

Dipende da chi è che mi (o ti) sottovaluta: se è una persona intelligente, mi dispiace. Se invece lo giudico un cretino qualsiasi, mi sento onorata;-)
Un saluto.

mauroarcobaleno ha detto...

se ci sottovaluta e' un cretino!
:-)
come vedi l'attacco di (im)modestia prosegue
ciao fiore

fioredicampo ha detto...

Hai ragione: è sicuramente un cretino!
:-)

bambilu ha detto...

m'hai fatto ridere...grazie. Ora che l'ho scoperto seguirò il tuo interessantissimo "blog". Io un pregio l'ho sempre avuto: ho ammesso di qver sbagliato quando ho sbagliato. Però ci sono deu cose inspiegabili che non capisco. Tempo fa scopersi una strada, una scorciatoia e la indicai alle "due amiche" con cui ero in macchina. Non m'hanno neanche ascoltato, figuriamoci presa in considerazione, Hanno fatto di testa loro ed ci siamo impantanate nel dedalo delle stradine ingarbugliate...e una. La seconda: aiutandomi con google maps per ri-tracciare l'itinerario migliore, trascritto poi a mano su un foglietto, idem. Sai come è finita dopo giri e rigiri? La conducente ha dato 10 euri ad un tassista per farsi indicare la strada ! Ma perché pensano che io sia scema, quando invece sono più brava di gogle [magari ci vuole poco, però...loro ce l'hanno sempre in "mano"....