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martedì 29 settembre 2015

Ho ucciso mia nonna

Ieri ho ucciso mia nonna (motivo: mi stava sulle balle), ma oggi mi sono profondamente pentito: aveva una pensioncina così ben farcita, e dopotutto non era nemmeno troppo antipatica. Certo, protestava sempre parecchio quando gliene sgraffignavo via tre quarti a inizio mese per le mie spesucce -droga, birra, donnette, poker e auto, le solite cose insomma: le sue lamentele mi avevano stancato, spero possiate capirmi.
Mi hanno arrestato subito perché...


...oggi sono tornato a vedere cosa succedeva in casa della nonna, gironzolavo sospetto in giardino cercando di ripulire con un fazzoletto la serratura del cancello mentre i poliziotti stavano facendo le loro rilevazioni... e mi hanno fermato: ho confessato subito e ho collaborato con gli inquirenti (ho rivelato che le impronte sull'ascia erano proprio le mie, a loro non risultava ma mi hanno creduto). Signor giudice, io davvero non so come abbia potuto farlo, sarà che ero fatto di coca. Credetemi, non volevo!!! Cioè, voglio dire, con quella pensione, uno in grado di intendere e di volere l'avrebbe ammazzata? Al massimo gonfiata di botte ma non uccisa, non si secca la gallina dalle uova d'oro! Ai domiciliari adesso si sta benone, mi hanno messo qui dopo due notti in carcere un po' durette (non danno l'Europa League, roba da matti nel 2015), ora la sera scelgo io cosa vedere in tv, e basta con 'sto Gianni fai questo, Gianni fai quello, devi cercarti un lavoro, ma non è che ti droghi, etc. Tutti possono sbagliare, chi siete voi per giudicarmi, chi è senza peccato scagli la prima pietra, io ho avuto un'infanzia difficile, quella sera ero drogato e ubriaco, non trovavo lavoro (nemmeno lo cercavo) e avevo bisogno di grana, la nonna mi ha provocato impedendomi di girare sulla partita e non offrendomi un po' delle sue olive denocciolate del cacchio, ero confuso, avevo dormito poco la notte precedente, mi si era scheggiata un'unghia, avevo perso 20 euro alle slot del baretto sotto casa, mi ero macchiato di sugo la camicia presa al Lidl tre anni fa, ero stressato, avevo fame e mi è andata via la vista, pioveva forte e non avevo l'ombrello, la mia squadra aveva perso con un gol in fuorigioco al 94', insomma ho preso l'ascia per errore, credevo fosse il telecomando, davvero non volevo, chiedo di essere giudicato con clemenza, rieducato e reinserito in società, voglio un lavoro, una famiglia, un futuro, voglio che siano tutelati i miei diritti di soggetto che ha sbagliato. La società non può abbandonarmi. Forse è la volta che mi sistemo... La nonna me lo diceva sempre, dopotutto: ma Gianni, ormai hai 30 anni, quando metti la testa a posto e ti sistemi? Ecco, forse ora ce la faccio... fra 10 anni potro' anche uscire parecchie ore dal carcere e lavorero', magari sarò pure laureato, in carcere il tempo per farsi una cultura non manca. Ho deciso: metto la testa a posto! Per farcela, nonnetta cara, ho dovuto staccare di netto la tua... strana la vita!

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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