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mercoledì 2 giugno 2021

Salutava sempre

Una dose mi sta aspettando, chiusa nel suo frigo, in qualche studio medico.
Sa che è destinata a me e aspetta paziente il suo turno.
Non ha fretta, lei.

Era un brav’uomo, generoso, salutava sempre.
Disponibile, poliedrico, alcolista.
Aitante, mutante, mutande (no boxer).
Un vero talento. Sprecato (ché son tutti buoni a usarlo).
Goloso e permaloso, pessimista e artista, cuore e amore.
Pelato, con la pancia, presuntuoso.
Aveva un’esatta percezione di sè. Si credeva un dio in incognito.
Sessualmente devastante, ma non esercitava per modestia.
Setto nasale come i servizi segreti.
Guardava la tv senza accenderla.
Leggeva molto ma quasi mai quello che scriveva: non mi piace viziarmi con letteratura troppo alta, diceva.
Non ci provava mai con le donne: ci riusciva direttamente.
Aveva sogni, progetti, figlia piccola, moglie inconsolabile, madre disperata, fratello minore, stava per fare questo e quest’altro, aveva appena fatto questo e quest’altro, un amaro destino il suo, era così giovane, la vita è ingiusta, quale immane tragedia, cosa c’è per cena?
E’ morto per noi, per indicarci la via (vaccinatevi! Anzi, no!!!!!).
Non sbagliava mai, e se sbagliava era per voglia di qualcosa di diverso, ogni tanto.
Amava Dostoevskij, McEnroe e arrotondarsi le unghie. Odiava i fulmini e i ragni, non parliamo poi dei ragni fulminei.
Ha sostenuto decine di esami all’università, media voti spaventosa, ma ha rinunciato alla laurea come Sartre al Nobel: beau geste.
Aveva amici gay che però lo schifavano.
Adorava morire, ma solo come idea. Era idealista, minimalista, pacifista, comunista.
Gli piaceva il calcio, il football americano, il tennis e rubamazzetto.
Aveva un futuro spaventoso davanti: era quella massa informe e nera, tutta bruciacchiata.
Aveva cinque dita per mano e ci teneva.
Coi soldi non ci comprava la felicità, ma pane e prosciutto.
Gli dava fastidio l’idea di non poter dirigere il suo funerale.
Collezionava titoli di film porno e sextoy usati.
Ci aveva creduto davvero al teletrasporto e a una base lunare nel 1999.
Fece il servizio civile, si sposò con rito civile, penò parecchio sul codice civile.
Non usciva mai con donne sposate; per estrema coerenza, neppure con sua moglie.
Non mancherà a nessuno.
A proposito, chi cazzo era?


autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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