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martedì 29 giugno 2021

Conte e Grillo

La mia stima per Conte è immutata, lo considero un vero e proprio fenomeno in assoluto e ancor di più se paragonato al desolante panorama politico italiano che ci trasciniamo da svariati decenni.
Dico questo ovviamente sulla base di quello che Conte ha fatto dal momento in cui da perfetto sconosciuto si è affacciato alla politica italiana fino ad oggi; il mio non è certo un atteggiamento fideistico come quello, per esempio, dei leghisti che accettano qualunque cosa da Salvini, un politico di scarsissima qualità e un uomo dai comportamente altamente discutibili, sia il bianco che il nero, sia il giusto (raro) che l'ingiusto, senza metterlo mai in discussione e criticarlo ma idolatrandolo a prescindere; e la stessa cosa vale per i renziani e per i forzisti.
Mi riesce difficile considerare nella stessa categoria di uomo politico Conte e Salvini o Conte e Renzi, ma del resto mi riesce anche difficile considerare Sallusti, Feltri o tanti altri come colleghi di Travaglio, di Gomez e di pochi altri.

Non contesto il post con cui oggi Grillo spiega perché Conte secondo lui non è adatto per trasformare il Movimento, ognuno del resto ha le sue idee... io sono dell'idea che perdere una persona come Giuseppe Conte è un errore grossolano, ma io non sono il Garante di alcunché e soprattutto non ho fatto tutto quello che di clamoroso, inaspettato e meraviglioso per la politica italiana ha fatto Beppe Grillo fino ad oggi.

Detto quindi che Grillo ha il diritto di affidare a chi vuole l'incarico di guidare il Movimento o di trasformarlo, e detto anche che, anche se io non capisco la rinuncia a Conte, posso teoricamente ammettere che Grillo veda più lontano di me e riesca ad azzeccarla anche questa volta, come del resto ha fatto non tutte, ma la stragrande maggioranza delle volte fino ad ora, faccio però notare che Conte è lo stesso di qualche mese fa e quindi affidare questo incarico a lui è stato indubbiamente, dal punto di vista della visione del Garante, un grandissimo ed evitabilissimo errore. Che ha fatto perdere tempo e ha creato danni. E che quindi insinua qualche dubbio sulla reale capacità attuale di Grillo di provvedere al futuro del Movimento con la stessa efficacia con la quale lo ha fatto finora.

Ovviamente se ci fossero le elezioni domani il Movimento sarebbe ancora quello che è da più di 10 anni, e cioè la migliore fra tutte le opzioni sul piatto e di gran lunga, probabilmente non solo per le sue qualità (notevoli e perfezionabili), ma certamente anche per i difetti delle alternative (enormi) e per il marciume imperante della politica dei partiti.


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