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domenica 19 giugno 2011

Il punto dopo la carnevalata di Pontida

Se non resta premier deve rispondere alla giustizia dei numerosi e gravi reati di cui è accusato, come un comune cittadino. Senza potersi costruire leggi su misura per sfangarla. Per restare premier sino al 2013 deve ubbidire alle richieste folli di un partito secessionista e xenofobo. Per cercare di ridiventarlo nel 2013 deve garantirsi l'alleanza col partito secessionista di cui sopra e vincere le elezioni e per poter fare questo deve mantenere il controllo quasi assoluto che ha sui media.

Quindi vedete bene che adesso non siamo solo nelle mani di un imprenditore che non ha mai dato giustificazione del denaro che ha fatto, che ha collezionato accuse e processi in quantità, che si fa gli affari suoi anzichè governare, che fa la bella vita e che cerca di non essere mai giudicato per i reati di cui viene accusato. Adesso siamo nelle mani di Bossi e dei suoi compari. Stiamo passando da una grave anomalia democratica a un'oscenità bella e buona, da un fatto preoccupante e osceno a un fatto preoccupante ed estremamente osceno. Da un sultanato plutocratico alla dittatura di un'accozzaglia che propugna idee razziste, cerca di diffondere paura e odio per i nostri simili e che cerca di dividere il paese.

Dopotutto bastano poche parole per descrivere quel che accade oggi in questo paese. Chi ancora adesso si ostina a non vedere la realtà aprirà gli occhi quando sarà troppo tardi: del resto non nasciamo tutti onesti, perspicaci, democratici e civili.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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