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martedì 7 febbraio 2017

Le Poste, sempre la solita storia

Inizio con una doverosa premessa anti idioti: non ce l'ho con gli impiegati delle Poste, che anzi, spesso, ho trovato tra i più simpatici. Lo dico per evitare le critiche senza senso di quel 5% fisiologico che non adopera i neuroni quando legge e risponde.
Tre anni fa mi informai sul libretto postale per minori. Dicevano, i consulenti, che era un ottimo sistema per accantonare denaro per il proprio erede (max 10.000 euro, e qui già non si capisce perché) o per far finta di farlo e metterci invece del denaro e basta, dato che avrebbe fornito un tasso decisamente superiore a quello ridicolo dei libretti ordinari.
E in effetti il primo anno, vedo, ha fruttato circa 89 euro (sai che roba), il secondo 77 (a chi ci ha messo su 10 mila euro)
Il terzo? Eh beh, 0,88.
Cosa è successo? Ah nulla, nel contratto stava scritto che il tasso sarebbe potuto scendere (non lo metto in dubbio, nel contratto ci sarà sicuramente anche scritto che se le Poste vogliono possono mandare ogni giorno due impiegati a casa tua per il caffè, gratis) ed è sceso (direi piuttosto che si è azzerato); sa com'e', si tratta di un deposito liquido... (non lo era anche tre anni fa?): che poi son tutte balle, le poste e le banche i nostri soldi li prestano a tassi alti, guadagnandoci come maiali, ma a noi danno lo zero virgola fava di interessi, anzi sui c/c prendono pure diverse decine di euro di spese, per poter prestare i nostri soldi, si intende, e fornirci sempre meno servizi.
Fra l'altro pochi giorni fa le Poste hanno annunciato un aumento di alcune tariffe a fronte della diminuzione di alcuni servizi (penso sia l'unico stato al mondo in ciò può accadere); in pratica incassano ogni anno dallo Stato, quindi da noi, una vagonata di milioni di euro per consegnare la posta male e sempre meno frequentemente.
Dagli 86 e dai 77 euro dovete detrarre i 34,20 euro di bolli (29,70 due anni fa) che lo Stato sanguisuga si mangia, e se li mangia (se avete più di 5000 euro di giacenza media, un livello da ricchi) su qualsiasi conto o libretto esistente, anche se gli interessi sono 0,88.
Quindi primo anno rendimento 59 euro (su 10mila), secondo anno 43, terzo perdita di 33 euro.
Il punto non è "hai firmato, quindi ciccia". Chi se ne frega. Il punto è che chi lo consigliava avrebbe dovuto dire: se va bene prendi un'ottantina di euro contro, poniamo i 50 dei libretti normali (all'anno su 10mila euro, ricordiamolo), se va male puoi rimetterci, coi bolli. Invece non lo dicevano, e quindi spingevano le persone ad aprire un altro libretto e quindi a pagare due volte i 34,20 euro quando tenendo il denaro tutto sullo stesso libretto avrebbero preso meno interessi (quest'anno, sempre lo zero vigola fava, comunque) risparmiando però un bollo.
Ah, dimenticavo: il libretto per minori è nato per costituire un piccolo tesoretto per il minore, che senza rischi cresce nel tempo, anche se poco. E poi, dopo due anni, ti danno meno di un caffè l'anno e il tesoretto coi bolli si riduce di 30 euro a botta.
Tutto ciò conferma le mie storiche idee in materia. Le banche fanno schifo. Le poste un cicinin di più.
Custodiscono i nostri soldi (male, perchè se ne hai più di 100 mila e falliscono ce l'hai dove sai, pardonnez-moi per l'allusione poco fine), ci succhiano decine di euro di spese spingendoci però a fare sempre più operazioni online senza anadare in banca a rompere le scatoline agli impiegati, fanno profitto coi nostri soldi, ci riconoscono interessi da albumina.
Adoro questo paese, vederlo franare nell'abisso sarà un'esperienza commovente.
Se poi chiedi lumi, "un consulente la chiamerà per fissare uin appuntamento".
Non ce l'ho perché fanno perdere soldi, non è questo, è che fanno perdere tempo, e questi giochetti da bimbi sono così puerili, offensivi, squallidi... italiani.
Oh yeah.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) 


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