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giovedì 24 gennaio 2019

Prima dei barbari (lettera a mia figlia)

Prima si accoglievano i migranti con ampi sorrisi e con petali di rosa, qui. Si dava loro un futuro, una casa, formazione e lavoro. E non moriva nessuno in mare. E c'era lavoro per tutti, lavoro dignitoso, sicuro e ben pagato, scuole nuove e solide, strade sicure, tariffe eque e basse, corruzione zero, ministri laureati e capaci, promesse mantenute, pace e prosperità, vera democrazia e meritocrazia, fratellanza e solidarietà, il Bengodi.

Non c'erano terremotati in tende e baracche, periferie degradate, interi quartieri in mano alla malavita, concorsi truccati, nepotismo. C'era un'affluenza alle urne superiore al 95%, e una vera democrazia diretta e partecipata. Non si vendevano armi a criminali regimi stranieri e non si partecipava a sordide missioni di pace, c'erano i fiori nei nostri cannoni, le spese militari ridotte ai minimi termini, i musei e le medicine gratis, i poliziotti e i carabinieri col codice identificativo sul casco, la Chiesa denunciava i pedofili, incentivava l'uso dei profilattici e non faceva indebite invasioni di campo, il Var era a richiesta e funzionava bene, gli scudetti bianconeri erano 34.

Nessuna scia chimica, e un tunnel sotterraneo lungo mezzo paese.. Nessun femminicidio, nessuna rapina, nessun caso di malasanità, asili nido gratis per tutti, informazione capillare sui temi scientifici, attese minime per gli esami medici, pene durissime per gli evasori, mai un condono. Un fisco amico e una burocrazia esile e agile. Telelavoro e autostrade digitali. E difesa dei lavoratori, salari alti, giustizia sociale, processi veloci, media indipendenti, nessuna lobby e nessun conflitto di interessi, crescita economica sostenuta, ferrovie moderne e ovunque a doppio binario, treni puntuali, città senza smog, rispetto e grande credibilità internazionale, manovre espansive e non in deficit, banche sane, mafia al tappeto, proficui dibattiti parlamentari, nomine trasparenti, leggi giuste e pene certe, nessun mistero e nessun segreto di Stato, nemmeno l'ombra di razzismo e omofobia, bullismo e mobbing, e ristoranti pieni. Ministri efficienti e umili, nessun politico di professione, alimenti sani, premier capaci e sobri, deputati onesti e sinceri. E nessun vitalizio o privilegio, nessuna pensione d'oro, ma quali esodati? Nessun bonus ai manager inetti, magistrati incorruttibili.

E i pochi poveri erano assistiti da congrui redditi di cittadinanza e reinseriti nel mondo del lavoro, gli insegnanti valorizzati e ben remunerati, e così anche le forze dell'ordine e i pompieri. E le compagnie telefoniche adottavano piani trasparenti e rigettavano pubblicità ingannevoli. E le banche remuneravano i conti correnti con un tasso pari a tre quarti dei tassi passivi... e non c'erano penali o costi nascosti, né luridi luddisti che si opponevano alle grandi opere inutili care ai tangentari quali Tav, Tap, Ponte sullo Stretto. E le poste funzionavano, internet ovunque e velocissimo, non esisteva il colesterolo e neppure la forfora. Fiumi di denaro erano destinati a ricerca e scuola, e nessun cervello fuggiva. E l'ambiente era tutelato, l'acqua era pubblica, i fiumi e i mari puliti, le energie alternative una realtà, l'educazione sessuale e quella civica erano presenti nelle scuole, rarissimi i casi di prescrizione. I bambini educati, i giovani con un grande futuro davanti, anziani e disabili coccolati. E prima ancora, figlia mia, milioni di posti di lavoro e cene eleganti e perfino leggi perfette: fatte addirittura su misura.
Prima del 4 marzo.

Poi abbiamo voluto cambiare, ahinoi. Non stati capaci di accontentarci, eppure avevamo tutto.
Abbiamo votato per i nuovi, tradendo i partiti che così tanto amore ci avevano dato.
E adesso è finito tutto, e sta per nascere una nuova dittatura nazista, questione di ore, e il Paese collasserà, con grave danno anche per l'economia mondiale. E comandano barbari, violenti, ignoranti, incapaci, scappati di casa, razzisti, fascisti, sfascisti, ridicole macchiette. E perderemo tutto. E pioggia di locuste.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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