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venerdì 27 marzo 2009

Ratzinger e il condom

Lunedì 23 marzo 2009 - CEI, Bagnasco al contrattacco: "Contro il Papa offese inaccettabili". “…vorremmo anche dire, sommessamente e con energia, che non accetteremo che il Papa sui media o altrove venga irriso e offeso...".

Venerdì 27 marzo 2009 (repubblica.it) - Una delle piu' prestigiose riviste scientifiche del mondo, l'inglese The Lancet, critica duramente le affermazioni di Papa Benedetto XVI, accusato di aver pubblicamente distorto le prove scientifiche per promuovere la dottrina cattolica sul tema del preservativo. “Non è chiaro –si legge- se l'errore del Papa sia dovuto ad ignoranza o se sia un deliberato tentativo di manipolare la scienza per appoggiare l'ideologia cattolica. Ma quando qualsiasi personaggio influente, sia una figura religiosa, sia politica, fa una falsa affermazione scientifica che potrebbe avere conseguenze devastanti per la salute di milioni di persone, questi dovrebbe ritrattare o correggere la linea". I recenti commenti di Joseph Ratzinger sul fatto che il condom aggrava i problemi del virus dell'Hiv sono "terribilmente imprecisi" e potrebbero avere conseguenze devastanti, mette in guardia il giornale. Nel suo primo giorno della sua prima visita in Africa il 17 marzo, Benedetto XVI ha affermato che "non si può risolvere il problema dell'Aids con la distribuzione dei preservativi", che al contrario, "aggravano il problema", scatenando le ire dei governi di Francia, Germania, Spagna e dell'Unione Europea.

Rev. Cardinale Bagnasco, questa non è un’offesa. E’ un’accusa grave e, putroppo per Lei, fondata. E il riferimento che The Lancet fa alla presunta ignoranza del Papa in materia non è un’offesa, ma un tentativo (disperato) di giustificarne in parte l’uscita. Offensivi, caso mai, sono stati i tentativi della gerarchia cattolica di far passare per visionari o mistificatori tutti coloro che increduli hanno ascoltato le chiare, precise, devastanti e scientificamente FALSE affermazioni di Joseph Ratzinger alias Papa Benedetto XVI. Un conto è esprimere la propria opinione, può farlo la Chiesa come chiunque, un conto è, dall’alto dell'importante carica che si riveste, fare affermazioni false e quindi blaterare, oppure minacciare (ricordate il recente annuncio di uno sciopero dei vescovi?), usare la propria immensa influenza sull’anima di persone credenti che di questioni mediche non sanno nulla condannandole cosi’ alla sofferenza e alla morte e più in generale far sì, sia pure con mezzi vergognosi ma leciti quali quelli (potentissimi) di persuasione sul potere politico, che la societa’ italiana resti ancora oggi ancorata, su certi temi, a uno stadio di arretratezza sconcertante.

Giordano Bruno fu bruciato vivo, gli autori dell'articolo apparso su The Lancet oggi non corrono questi pericoli. Ma è triste quando ti accorgi di non vedere altri cambiamenti, da allora.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)


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