Un lettore de "Il Secolo XIX", il 25/2/2009, scrive nella rubrica delle lettere che: si diventa gay a causa dei genitori; i gay non conoscono l'amore ma solo la libidine; se curati possono guarire. Questi sono i tre punti cardine del suo intervento e, credetemi, non ho dovuto forzare: ho solo ripetuto i concetti espressi. Penso sia giusto pubblicare una lettera anche se scientificamente non esatta (vedi OMS), offensiva e discriminatoria: odio la censura. E non penso che sia sempre e comunque il caso di "dimostrare" punto per punto l'insensatezza di certe affermazioni, specie quando è drammaticamente palese. Ritengo peraltro che per alcune persone il fatto di avere simili idee e quello di non coglierne appieno la portata sia già una punizione abbastanza dura.
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