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giovedì 5 marzo 2009

Sorry, non ci sono i soldi

Nessun assegno di disoccupazione ai precari che perdono il lavoro, come proposto da Dario Franceschini (che dopo soli 8 giorni da segretario del Pd ha già costretto una volta il nostro premier a giocare in difesa, cosa che a Veltroni non e' riuscita in mesi e mesi): non ci sono i soldi, dice Berlusconi.

A Gaza invieremo 100 milioni di dollari per la ricostruzione; a Gheddafi 4 miliardi di euro e tante scuse; 400 milioni di euro li butteremo nel cesso perché il governo (per paura che si superi il quorum) non vuole accorpare nello stesso giorno elezioni e referendum; l'Alitalia è stata ceduta ai "patrioti" mentre i debiti ce li siamo beccati noi; l'evasione è alle stelle e nessuno prende misure per combatterla; nel cesso c'è finita pure una barcata di soldi per (non) fare il ponte sullo Stretto; inoltre foraggiamo il Vaticano che poi per sdebitarsi governa ad interim col Pdl e sprechiamo risorse per le cosiddette missioni di pace in giro per il mondo; non parliamo dell'inutile carrozzone delle province che tutti dicono di voler abolire e nessuno abolisce, o dei cosiddetti enti inutili che ancora esistono e succhiano denaro pubblico; per chiudere ricordiamo i super compensi a manager pubblici e a presunte star del tubo catodico, gli aiuti alle industrie che quando tutto va bene si intascano vergognosi profitti e non appena qualcosa gira storto minacciano di buttare per strada migliaia di lavoratori costringendo di fatto lo Stato ad aprire la borsa e gli interventi a favore delle banche che prima ci hanno venduto titoli di merda e ora vengono tenute a galla dai nostri quattrini che, in questo modo, ci fregano due volte. Per far buon peso aggiungiamo i privilegi e gli stipendi faraonici dei nostri politici, le tangenti che movimentano milioni di euro, gli sprechi del settore pubblico, ecc.

E' vero, ha ragione il nostro premier, non sono rimasti più soldi per aiutare i precari che dopo una vita a tre-quattro euro l'ora in questi mesi restano pure a spasso. Non ci sono più soldi perché ve li siete mangiati tutti con vergognose ruberie o immani vaccate.

Se tuo padre ha perso il lavoro, mio caro figliolo, e se fino a ieri guadagnava solo 1000 euro al mese è perché non è bravo e capace come certi imprenditori di successo. Se tua madre è preoccupata e piange spesso è perchè non ha sposato un miliardario. Se tua sorella evita di uscire da sola è perchè, con evidenza, non è abbastanza bella da meritare un soldato al suo fianco. Se il nostro vicino tratta male gli ambulanti e la sera esce col suo cane assieme ad altri esagitati è perché va a giocare alle ronde. Se il tuo caro fratellone sta sempre chiuso in camera è perchè non sopporta più di essere offeso per la sua natura e pensa davvero di dover guarire. Se il tuo caro amico Karim presto non sarà più il tuo compagno di banco è perchè, come te, non sa ancora bene l'italiano, lui però dovrà frequentare classi separate. Se, moretto come sei, ti prendono per straniero e ti insultano senza conoscerti, mio bel bambino, non è perchè tutti i romeni sono criminali, ma perchè tutti i romeni cattivi hanno deciso di venire in Italia, terra delle possibilità. Se tuo padre sarà costretto a fare cose brutte tipo rubare il tonno al supermercato per darti da mangiare, potrà capitare che non ci vedremo per un po', nessun lodo potrà salvarlo. Ma non abbatterti, piccolino, vedrai che presto le cose cambieranno. "La crisi non è grave", ha detto Berlusconi... ah no, commentava l'ennesima sconfitta del Milan, preso a sportellate dalla Samp.

Una banda di nominati non eletti che non rappresentano nulla se non, a malapena, se stessi, naviga nell'oro e si coccola nei privilegi mentre la crisi economica infuria e una marea di persone disperate e alla fame sta montando sempre più, una massa di immigrati senza più un futuro che ora nemmeno possono curarsi quando stanno male e di residenti spiantati che sentono sempre più stretto il laccio alla gola e sempre più acuti i morsi della fame. Ronde di cittadini vogliosi di menar le mani pattugliano le città aumentandone l'insicurezza e diminuendone il grado di civiltà, mentre una banda di incompetenti e di pregiudicati con la bocca piena di cibo blaterano di sacrifici, miopi come talpe, inutili come le previsioni del tempo di un mese fa, incapaci se va bene, disonesti se va male. Presto o tardi conoscerà amari risvegli chi ora si culla nella sua ovatta di indifferenza, perché non è pensabile che si possa andare avanti per sempre su questa china: il popolo è catatonico e imbambolato, chiamato alle urne mette sempre la crocetta sul Pdl o sul Pd che ci salveranno, ma forse lo stomaco che urla farà presto risvegliare le coscienze e tornerà ad indignarsi di fronte alle indegnità, anziché a subirle passivamente come un branco di idioti pasciuti e cornuti.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)


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