Ieri ho preso un granchio. No, non è un attacco di umiltà o la confessione di aver fatto un errore. Nè il racconto orgoglioso di un pescatore polivalente. Ho preso proprio un granchio, al ristorante cinese. O meglio: la zuppa di asparagi e polpa di granchio. Mi dispiace per il granchio ma era buona davvero. Al momento nella mia top list al chinese restaurant ci sono, oltre alla citata zuppa (new entry), gli shao mai (altra new entry), gli immortali ravioli al vapore, gli spaghetti saltati alla piastra con frutti di mare, il pollo alle mandorle, l'ananas fresco e il tè cinese al gelsomino con il quale, aggiunte tre o quattro indispensabili fette di limone, spesso pranzo o ceno. Non è vero che tutti i ristoranti cinesi sono uguali, sono diversi, quanto a bellezza degli arredi, persone e a bontà dei piatti, come i ristoranti italiani, che discorsi! Quel che è costante, in genere, è la cortesia e i prezzi non eccessivi. E naturalmente l'abitudine di annunciarti il piatto prima di posartelo fumante davanti. Puoi anche chiedere, a fine pranzo, un cappuccino (come a volte faccio io) e loro non si scandalizzano più di tanto, al massimo ti guardano un po' così e ti chiedono conferma nel timore di aver capito male e quando te lo portano vengono in due perchè l'altro non voleva crederci... ma il cliente è il cliente e te lo portano. Alla fine ti offrono sempre la "glappa", anche se io spesso rifiuto dovendo poi mettermi al volante. Del giapponese parlerò un'altra volta, adoro il sushi!
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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mercoledì 11 novembre 2009
Ieri ho preso un granchio
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1 commento:
Stasera ho cenato presto e leggere queste cose mi fa tornare un certo languorino;-)
Buona serata e buona digestione.
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