Napoli, 27 aprile 2009 - Era tornato come suo solito per mettere cappello sul termovalorizzatore di Acerra. Ma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è riuscito a pronunciare solo pochissime parole alla sua uscita dalla sede della Prefettura di Napoli, (...). Il premier è subito stato interrotto dalle urla di proteste di alcuni cittadini abruzzesi: «Non devi venire in Abruzzo. Ci stai rovinando». Due di loro sono stati identificati e non hanno precedenti. Alle forze dell'ordine hanno riferito di essere venuti a Napoli appositamente per la visita del premier. (da L'Unità)
Se avessero gridato "meno male che Silvio c'è", "Forza Silvio" o qualche altra amenità da congresso azzurro, mi chiedo io, i "cittadini abruzzesi" sarebbero stati identificati dalla Digos?
Hanno manifestato dissenso. E, mi pare, in maniera civile. Identificarli è intimidire il dissenso, non mi interessa se è la procedura o no.
E' ancora possibile dissentire, in Italia, senza essere fermati dalla polizia come agitatori o senza vedersi dare del comunista?
Che poi lui abbia rinunciato a parlare e se ne sia andato non stupisce: il dissenso lo sorprende sempre.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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