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domenica 10 gennaio 2010

La rivolta degli schiavi

Cosa sta succedendo a Rosarno (paese commissariato per infiltrazioni mafiose)? Che decine di immigrati, costretti a vivere ammassati l'uno sull'altro in capannoni fatiscenti e in condizioni igieniche pessime, insomma in posti dove nemmeno gli animali vorrebbero stare, e sfruttati da imprenditori senza scrupoli che li impiegano dalle 12 alle 18 ore al giorno nella raccolta della frutta o attività simili per una paga giornaliera di soli 15-20 euro minacciandoli, se non acconsentono a farsi sfruttare, di denunciarli come clandestini, il tutto con l'ombra della 'ndrangheta, e per giunta vittima nei giorni scorsi di agguati con arma da fuoco e di un vero e proprio tiro al bersaglio da parte di alcuni cosiddetti cittadini regolari, hanno deciso che è giunta l'ora di ribellarsi e di farsi sentire un po'.
Francamente, non vedo il motivo di tanto stupore. Se hai schiavi in casa, se schiavizzi le persone, se le sfrutti, le umili, le ricatti e le costringi a vivere come neanche le bestie, puoi aspettarti una rivolta prima o poi, no?

Sono assolutamente dalla parte ddegli immigrati che hanno detto basta e che hanno scatenato un po' di casino e dei cittadini che mai hanno fatto nulla contro di loro e magari ora si ritrovano senza colpa a vivere barricati: effetti collaterali di situazioni come queste, in territori che lo Stato non ha sotto il suo controllo. Mi fanno schifo gli imprenditori che sfruttano gli immigrati, chi si nutre di germi razzisti, lo Stato che sta a guardare e non ci pensa nemmeno a punire la riduzione in schiavitù e il lavoro nero, i politici razzisti, collusi o incapaci.
In Italia, anno 2010, abbiamo ancora la schiavitù. In zone completamente in mano alla criminalità decine di neri vivono come topi nei locali di una ex fabbrica; fuori sono presenti i Medici Senza Frontiere con un presidio sanitario d'emergenza, identico a quelli che di solito troviamo nelle zone più difficili del mondo,come lo Zimbawe, il Darfur, ecc. In Italia, ci pensate? E nessuno ne parla, se non quando succede il finimondo.

Quanto a Maroni (min. Interni, ndr) e alle sue parole, anche qui, perchè stupirsi? Maroni è leghista, no? La Lega fin dalle sue origini ha sempre avuto atteggiamenti razzisti e xenofobi e ha sempre usato parole violente, sempre per dividere e per sobillare, mai per unire e pacificare. Ecco perchè mai la voterò, fra le altre cose. Prende voti, certo, ma anche Craxi li prendeva, facendo i dovuti distinguo anche Hitler li prese, circa 33 milioni! I voti legittimano a governare (non a violare leggi e Costituzione o a farsi leggi su misura, però); ma se un partito, o molti dei suoi esponenti, o molte delle sue decisioni e del suo programma, è razzista e xenofobo e omofobico, tale resta, i voti presi o il tempo che scorre non sanano certe schifezze. E se anzichè affrontare una questione che si trascina da anni i suoi esponenti preferiscono usare parole strumentali e insulse e soffiare sul fuoco, ok: ma ripeto, da dove nasce lo stupore?

Ora trasferiscono gli immigrati nei carceri temporanei, insomma li deportano da una prigione all'altra; poi li butteranno fuori dall'Italia, i riflettori si spegneranno e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo potrà ricominciare; la tv ricomincerà ad occuparsi del Grande Fratello e della campagna d'odio che angustia Berlusconi, il quale potrà continuare nell'ombra a confezionarsi leggi e leggine con l'aiuto della finta opposizione che non si oppone.

E, ciliegina sulla torta, mentre in pieno Occidente, nel nostro civilizzato paese, nel 2010, accade tutto questo, e decine di persone come noi sono costrette a lasciare il lurido buco in cui vivevano per paura di essere uccisi a fucilate da bianchi in regola che la domenica vanno a messa, Maroni chiede di fermare le partite di calcio ai primi cori razzisti e Abete gli va dietro: diamo pure il potere di fermare le partite a questi idioti, forza! Anzi, perchè per risolvere il caso di Rosarno non proibiamo da domani in tutta Italia la raccolta della frutta? A a ben vedere l'idiozia maggiore non è la loro.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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