Tristi figuri ripetono da tempo di voler cambiare la Costituzione, che nella loro mente limitata e distorta fu partorita nel dopoguerra da manipoli di comunisti a caccia di passatempi tra un piatto di bambini bolliti e una battuta di caccia al borghese. Non la conoscono oppure la conoscono troppo bene. Non hanno rispetto per i sacri valori in essa enunciati e per il sangue che l'ha partorita. Non ne apprezzano l'equilibrio e la saggezza e l'abile costruzione di poteri bilanciati. La vivono come un fastidio, come un ostacolo ai loro loschi traffici e alle loro manie di grandezza, come un limite alla loro brama di potere e di ricchezza. Sono gli stessi che coi decreti legge, con il ricorso sistematico alla fiducia, le leggi ad personam, gli attacchi violenti a tutte le istituzioni e a tutte le persone che osino fare il loro dovere e con il finto esercizio di una sterile e in realtà complice opposizione hanno minato in questi anni l'impianto democratico, sfruttando i suoi pochi pertugi e trasformandoli in falle sempre più grandi, e tutto questo agendo in modi formalmente democratici ma sostanzialmente affini alle peggiori tirannie. Hanno svuotato la scatola della democrazia, che ora fa bella mostra di sé sullo scaffale ma non contiene più quasi nulla. E ora stanno dando l'ultimo assalto al fortino. Una casta corrotta che in nome di finti ideali di destra, di centro o di sinistra è al tramonto ma che, prima di cadere nel suo stesso lerciume, sta per lanciare un ultimo disperato e pericoloso assalto alle nostre residue libertà di tele-cittadini anestetizzati e apatici.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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