Un tempo chi realizzava un film lo faceva, generalmente, perchè ispirato. Per via del suo talento, insomma. Così chi scriveva, chi dirigeva, chi recitava. Questa mia considerazione si applicava a tutti i campi dello spettacolo e dell'arte. Cercava di piacere al pubblico, ovviamente, ma a guidarlo era il talento, quel che sentiva e la sua capacità di esprimerlo, senza condizionamenti. In questo modo la qualità era quasi sempre assicurata. Chi decideva cosa produrre aveva certamente un occhio al mercato, d'altra parte non è che uno può fare il benefattore, sebbene un tempo vi fossero più mecenati; ma i criteri erano altri e soprattutto non era solo il mercato, il profitto, come invece accade oggi, fatte salve rarissime anche se significative eccezioni. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: film scritti male, recitati male da attori che fino a ieri erano scemi del grande fratello o ignoti incapaci, diretti col piede sinistro in fretta e furia; fiction senza anima, farcite di vecchie glorie e con sceneggiature piatte come una tavola, fatte solo per avere un riempitivo tra una raffica di spot e la successiva.
Queste considerazioni mi sono state ispirate da un film del 1951 per la regia di Richard Sale che mi è capitato di rivedere con estremo piacere l'altra sera: Mia moglie si sposa ("Let's make it legal"). Benchè il Morandini lo snobbi ("inconsistente") e ne definisca debole la sceneggiatura, io l'ho trovato baciato da una scrittura davvero di prim'ordine. Non è obbligatorio condividere sempre l'opnione del Morandini. Recitazione buona, ritmo, storia interessante e anche se non del tutto originale condita di elementi che ne impreziosiscono la struttura, dialoghi davvero eccezionali. Un buon prodotto, davvero. Assistere a un film così ti eleva, ti lascia qualcosa, oltre a un vago senso di soddisfazione e alla consapevolezza di aver impiegato bene 80 minuti. Se penso ai film di oggi (non necessariamente a "Natale a Beverly Hills") mi cadono le braccia. Ve lo consiglio. Una buona storia e buoni dialoghi sono già metà film; se poi avete persone che sanno recitare anche solo discretamente e un regista che, senza essere un fenomeno, sa fare il regista il gioco è fatto: oggi, questi ingredienti, latitano e davvero rarissimo è trovarli comunque tutti insieme nella stessa pellicola. Domina il dio denaro, l'arte per l'arte è solo un ricordo, ci propinano prodotti sempre più scadenti per assecondare il nostro senso del gusto che loro stessi contribuiscono decisamente a deprimere sempre di più. Ma provate a chiedere in videoteca "Let's make it legal", in noleggio o anche in vendita: vi guarderanno come se foste pazzi, invece i pazzi sono loro, che hanno tutti gli ultimi film, compresi quelli di qualità pessima, ma non hanno se non un titolo qua e là un Hitchcock, un Kubrick, un Allen, un Weir, un Chabrol. Un po' come in libreria: l'ultima perdibile creazione di Vespa ti assilla da tutti gli scaffali, un volume di Dostoevskij che non sia Delitto e castigo o di Goethe che non sia il Faust vi obbliga a girare quattro o cinque negozi o ad ordinarlo, quando vi va bene. Questo è mercato, non è cultura. Cosi' qualcuno fara' certamente i quattrini, ma globalmente, come società, non si ha futuro.
Let's Make it Legal - Mia moglie si sposa
Regia: Richard Sale
Cast Claudette Colbert, Macdonald Carey, Marilyn Monroe, Robert Wagner, Zachary Scott
1951, Stati Uniti d'America, 77 min.
Benché sia già nonna, Miriam si sente ed è ancor giovane e poiché si sente trascurata dal marito, decide di divorziare. In realtà il marito, che da qualche tempo vive separato dalla moglie, frequenta ancora assiduamente la sua casa, dove, insieme a Miriam, vive la figlia Barbara, sposata a sua volta e madre. Le pratiche per il divorzio sono già ben avviate ed entro un dato termine, la cui scadenza è imminente, la sentenza di divorzio diverrà definitiva ma Barbara fa il possibile per portare i genitori ad una riconciliazione. A contrastare i piani della figlia riappare sulla scena un amico del marito, Victor Mc Fralan, antico pretendente di Miriam. Victor, che ha fatto fortuna, rivede Miriam e... (trama tratta da http://it.movies.yahoo.com/m/mia-moglie-si-sposa/index-151138.html)
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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lunedì 18 gennaio 2010
Mia moglie si sposa (di Richard Sale)
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